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Autore: Jokerette    14/03/2010    1 recensioni
Ascoltando 'My Immortal' degli Evanescence ho subito pensato a Severus e Lily...così ho scritto, di getto, la mia prima song-fic. Un pensiero destinato a restare per sempre in una mente non del tutto sana...
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Severus Piton
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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                                                My Immortal

 

 

 

I’m so tired of being here

Quanto odio questo posto. Più le guardo, più queste mura mi sembrano l’enorme monumento alla mia altrettanto enorme follia. Non sopporto di stare qui… eppure ci vivo.

Suppressed by all my childish fears

E non bisogna dimenticarsi di questo. Qui dentro per me è peggio di Azkaban: tutti i fantasmi della mia infanzia mi perseguitano, ed è tutta colpa tu… sua. Sua. Di quello scarafaggio che rivive in quel dannat… benedetto ragazzino. Ma sai una cosa? Il ragazzino ha i tuoi occhi. I tuoi splendidi, bellissimi occhi.

Ah, sì, sono banale. Non cambierò mai, vero? Dopo tutti questi anni riesco a darti solo dei clichè.

And if you have to leave

I wish you’d just leave

Magari, amore mio… magari non fossi stato io a scaraventarti via per sempre da questo schifoso mondo, spegnendo l’unica luce che davvero lo illuminava. Parlano tanto del sole e della luna, ma niente brillava più dei tuoi occhi, Lily.

Oh mio Dio. Ancora mi tremano le labbra quando sussurro il tuo nome.

Dirlo? Non oserei mai.

Your presence still lingers here

And it won’t leave me alone

Ma tu, tu sei ancora qui con me, in qualche modo, da qualche parte, sei qui e non mi lasci mai solo. Mi segui… o mi perseguiti? Oh, unico amore mio –e quanto riderebbe quel Potter se mi sentisse gemere così- uccidimi, strappami quel pezzetto di cuore bruciacchiato che mi è rimasto, se vuoi, ma ti prego… non odiarmi. Non odiare l’uomo che ti ha amato così tanto.

A odiarmi ci penso da solo.

Se volessi, forse, potrei trovare una povera disgraziata con cui stare un po’. Magari riuscirebbe persino a andare oltre il buio che mi porto dentro.

Ma io non me lo merito.

These wounds won’t seem to heal

E tutte le volte che guardo questo… questo terribile disegno che ho sul braccio… mi si accappona la pelle. Non vorrei mai che tu sapessi com’è portare sulla pelle, essere marchiato da ciò che più odi.

Oh, Lily… ero così cieco. Ero così stupido.

This pain is just too real

E fa male. Fa malissimo, quando brucia e sanguina, e insieme al Marchio sanguina la mia anima nera. E io chino la testa sulla scrivania e piango.

There’s just so much that time cannot erase

Cancellare. Che parolona. È una parola orribile che non va mai detta, e anche se al Tempo non va giù, a volte la Memoria… l’Amore, conservano dei ricordi impossibili da dimenticare. E io ne ho uno così. Io ho te. Ho te da ricordare… ho la tua vivida immagine da abbracciare timidamente quando mi sento particolarmente sperduto, abbandonato… detestato da tutti.

When you cried I’d wipe away all of your tears

When you’d scream I’d fight away all your fears

Oh, e l’avrei fatto, e lo farei, lo sai benissimo. Mi si leggeva negli occhi.

And I held your hand through all these years

But you still have all of me

Non ho potuto tenere la tua mano- e il mio sguardo cade a terra al solo pensiero di aver tolto la vita a quelle bellissime mani affusolate- ma ho tenuto saldamente quella di tuo figlio. L’ho aiutato e protetto, e lui mi ha odiato… ma come biasimarlo?

You used to captivate me by your resonating light

A volte andavo fuori di testa, me lo ricordo bene, fin troppo bene… e c’eri solo tu a rimettermi il cervello in carreggiata.

Now I’m bound by the life you left behind

Your face it haunts my once pleasant dreams

È terribile dirlo, ma è così, in tutti i miei incubi ci sei tu. Mi sveglio urlando, ed  è tutto quello che mi è rimasto di te: ombre nei luoghi oscuri in cui vaga la mia anima… Ma non importa, non importa davvero, perché almeno lì posso vederti.

Your voice has chased away all the sanity in me

Credi che non mi sia accorto di essere pazzo? Certo che lo sono. E chi non lo sarebbe, nella mia posizione? Matto, triste e perso nello stesso vuoto che si porta dentro. È strano, Lily… mi viene da ridere.

These wounds won’t seem to heal

E il Marchio Nero brucia più che mai.

This pain is just too real

Vorrei che il dolore mi uccidesse. Eppure non voglio, perché mi merito di soffrire per l’eternità.

There’s just too much that time cannot erase

I’ve tried so hard to tell myself that you’re gone

But though you’re still with me

E non c’è niente di cui sono più sicuro. Tu sei ancora qui.

I’ve been alone all along

Solo… per sempre, da sempre. Una perpetua solitudine in cui, forse, alla fine, non sto male. Ma dimmi, raggio di sole nei miei sotterranei muffosi… quale animale inselvatichito non si sentirebbe stringere il cuore, nella mia condizione? Non mi tange poi tanto che la gente mi odi e non ne sono sorpreso.

È l’accorgermene che mi uccide.

Dovunque mi giri, vedo sempre e solo volti spaventati, disgustati o pieni di disapprovazione, in ogni momento del giorno. Vedo anche occhi pieni di odio, odio puro, quando mi guardo allo specchio.

E la vergogna con cui devo convivere attimo dopo attimo. È quasi insostenibile.

Ma è pur sempre sostenibile.

Ed è per questo che arriverò alla fine, con la determinazione del sociopatico che sono diventato, giungerò al mio scopo, e se dovrò, guarderò la Morte con serenità…

Mi sei mancata, Lily, sai?

Non vedo l’ora di rivederti, sia pure per un istante.

Mi sei mancata.

  
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