"il bene ed il male sono facce della stessa medaglia…..ma le sapresti riconoscere?”


Sabbia….soltanto sabbia a perdita d’occhio. Il vento soffia con rabbia facendo fischiare incessantemente i pali della bandiera in mezzo alla torretta di controllo…una delle tante dell’avamposto costruito per controllare i confini di quella terra.

Un uomo, Rjiun, guardava il panorama impressionato:
Non è un novellino, presta servizio al confine da già 12 anni e di cose ne ha viste lo shinobi: fumi alzarsi dalla sabbia come se questa fosse rovente, notti gelide che raggelavano il sangue, bufere e mostruosi muri fatti di sabbia e vento che ululavano rabbiosi come se avessero vita. Gli anziani li chiamano i soffi dei profeti: si diceva che spirando gli antichi profeti, dei quali da tempo i loro nomi sono andati persi, abbiano lasciato all’umanità, queste creature in modo da avvertirli di grandi avvenimenti. Ma nessuno crede più nelle leggende di questo tipo…eppure, Rjiun non poteva non sorprendersi. Non è tanto la strana mansuetudine del vento, o la sabbia che si spostava dolcemente…quello che lo rendeva nervoso era il cielo…

Nuvole nere circolano minacciose a formare un turbine e tutto il cielo sembra concentrato in quell’unico punto, il silenzio è surreale e quello che doveva essere solo una anomalia atmosferica, così l’hanno chiamata, nel cuore dello shinobi appariva come un titano. “”un titano che potrebbe schiacciarci come se fossimo delle formiche” scacciò via il pensiero con una scrollata di spalle e tornò al suo lavoro di sentinella.

Le ore passano, il cielo si fece mano a mano più scuro, ma quella anomalia rimase e Rjiun si accorse ben presto che non è il solo a provare stupore e smarrimento: << quella cosa…..non ho mai visto il cielo fare così >> la voce appartiene Gekko, vecchio, troppo per rimanere al fronte secondo molti, tuttavia ha dimostrato ben altre capacità oltre a combattere << giuro che non ho mai visto una cosa del genere >>
<< lo credo bene, e da oltre 50 anni che non ci vedi più bene >>.
la battuta fece sorridere i presenti alla tavola ed anche Gekko che espresse un sorrisetto di sfida al giovane avvenente in piedi alla destra del vecchio che aveva preso la parola e che in quel momento stava tagliando un pezzo di mela con un coltellaccio. << Baiko stupido poppante, mostrami rispetto, io quando tu ancora te ne stavi attaccato come una pulce alla tetta di tua madre avevo già fatto tutto quello che un uomo poteva fare >> il ragazzo non ci badò più di tanto alla provocazione e continuò a sorridere con sfinente tranquillità << ma io ti rispetto cosa credi? Se fosse per me, ti terrei rinchiuso in una teca da mettere in mostra insieme ai tuoi contemporanei i dinosauri >>.
Sapendo che il battibecco tra i due sarebbe andato avanti, Rjiun li lasciò perdere alle loro stupidaggini e decise di concentrarsi sulla brodaglia che il cuoco si ostinava a chiamare minestra.

Rijun con le braccia appoggiate al parapetto della torre sentinella continuava a guardare davanti a se lo spettacolo della nera notte: senza stelle, senza luna, solo un ammasso di nuvole torbide ed ancora più scure della notte stessa…l’idea lo fece tremare: per la prima volta da quando era bambino si sentì spaventato dal buio e senza accorgersene si ritrovò attaccato alla torcia accanto a lui rischiando di bruciarsi “ma cosa mi prende?” si chiese pieno di sconforto appena si accorse di quello che ha appena fatto “sono uno shinobi di Suna per gli dei, non un moccioso che ha bisogno della mammina” ma la mano stringeva convulsivamente la torcia anche dopo essersi convinto che non c’era nulla da preoccuparsi. Quello davanti ai suoi occhi è il deserto, nessuno, a parte chi conosce il deserto stesso può superarlo, prima che un esercito riuscisse ad arrivare a quella torretta ad esempio, sarebbe stato così stanco che le sentinelle li avrebbero facilmente sconfitti e resi inermi…nessun estraneo poteva sopravvivere al deserto. Una freccia sibillò poco dopo questo pensiero, sfiorandolo di circa due pollici…ma colpendo in pieno la bandiera di Suna poco distante che si strappò…e cadde lentamente a terra.

Esterrefatto, Rijun portò di nuovo lo sguardo al deserto: ma la notte è così scura che il flebile fuoco di quella torcia non illuminava nulla. Decise, nell’incertezza di allarmare la legione di un possibile attacco. Tre ore dopo, le 200 sentinelle si erano appostate nelle rispettive torrette, gli shinobi della fanteria, allarmarti ed armati…eppure non ci fù nessun altro attacco.
Alla destra di Rijun, Gekko parve furioso << sei sicuro di non aver bevuto? No perché cazzo, io l’ho fatto e non sai quanto alcol mi sono buttato giù ed un bel combattimento adesso non era certo previsto >> un secondo prese la parola appoggiandosi con le braccia al parapetto annoiato << vecchia spugna te l’avevo detto che era meglio se tu andavi in pensione…..comunque Rijun…sei scuro di aver visto qualcuno? >> gli chiese dunque, volgendo la testa verso la sua direzione.
Rijun con tutta la franchezza di cui disponeva disse guardando in avanti, nervoso e preoccupato << no non ho visto nulla, però ho visto bene la freccia che mi ha sfiorato di poco e che ha colpito la bandiera >> Ci fù un attimo di silenzio tra i tre poi Baiko prese di nuovo la parola << secondo me qualche novellino ti ha tirato un tiro mancino…probabilmente la canaglia ora se la starà ridendo >>
<< e come avrebbe fatto un novellino a tirare una freccia dal deserto? >>
<< come hai detto tu, non hai visto nulla, solo una freccia…..hei vecchio scommetto tre ghinee (monete) che danno il cessato pericolo tra un ora >>
Dopo all’incirca 50 minuti, venne dato il cessato allarme e tutti si ritirarono nei rispettivi alloggi o nelle rispettive funzioni. Rijun rimase lì ad osservare il deserto turbato “no, qualcuno è lì…lo sento”.
Scenderebbe le mura senza dare nell’occhio dalla altre sentinelle, striscerebbe poi verso un vecchio urinatorio abbandonato scostando con delicatezza alcune pietre dalla sede scoprendo uno stretto passaggio nelle mura. Strisciando, passerebbe in mezzo al buco, ritrovandosi fuori dalla costruzione, ovvero il deserto. Tremò, il buio lì faceva anche più impressione, sembra una oscura e terribile presenza fisica.
Richiamando a se tutto il coraggio che disponeva, sfoderò una grossa daga e si mosse con precauzione nel buio.... Sentiva i suoi piedi affondare nella sabbia, sulle dune, si girò indietro, cercando di capire, dove si trovi ed incredibilmente riuscì a scorgere le mura del forte: com’è possibile? Tutto ciò è illogico davanti a lui ombre, dietro di lui luce, eppure anche le mura del forte dovrebbero essere oscurate. Sempre con l’istinto di correre indietro a tutta velocità, proseguì verso le tenebre, con passo tremante. Il tempo perse di significato in breve tempo, e Rijun non seppe per quanto tempo stesse camminando, per minuti ore…o addirittura giorni.
Poi ci furono dei rumori, brusii, e prima che lui potesse reagire, qualcosa sibilò e poi le sue orecchie non furono più capaci di sentire alcun suono.



Questo è il prologo iniziale ^^ si lo sò non ci sono i personaggi principali di Naruto ma ben presto arriveranno per il momento beccatevi questo spoiler per il primo capitolo. Nel primo capitolo faranno la loro comparsa: killer bee, Naruto, Kakashi, Gaara ed il Raikage.