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Autore: bonza corrotta    15/03/2010    8 recensioni
Salve!
Questa farsa racconta di Sora e Roxas, due gemelli di quasi quindici anni alle prese con una simbiosi particolare: per esempio se uno ride, l'altro, non importa dove si trovi e in che contesto, anche. La mia sadica persona prevede che i nostri eroi dovranno districarsi fra l'imbarazzo di uno e dell'altro, il dolore e le cotte...Questa simbiosi, però somiglia di più a una maledizione che ad una semplice empatia fra gemelli...
Genere: Commedia, Fluff, Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Axel, Riku, Roxas, Sora, Un po' tutti
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun gioco
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Vi aspetto giù

Vi aspetto giù! (al varco!!)

Prologo, parte 2

 

Il colore cool del Diavolo è il Rosa

 

Doveva essere entrata in catalessi, perché quando qualcuno bussò alla porta del bagno, il sole era già tramontato da un pezzo. Namine si guardo intorno smarrita, alla ricerca della fonte del rumore.

Ventus bussò di nuovo:” Nami, sono tre ore che sei chiusa in bagno! Stai bene?”

Silenzio sospetto da parte della ragazza.

“Namine, io entro, okay?”

La nostra povera donna si rese conto troppo tardi che suo fratello stava antrando elei non aveva la forza per uno scatto supersonico per nascondere il test( se lo avesse trovato, visto che lo aveva lanciato il più lontano possibile da lei alla scoperta delle due orrende lineette rosa).

Sfortunatamente, la fortuna è cieca, ma la sfiga ci vede benissimo. In questo caso, Ventus, appena aperta la porta si imbattè in un affarino bianco sul tappeto, pestandolo. Lo raccolse e lo guardò a fondo, come se possedesse la vista a raggi x.

Poi, guardò la gemella:”Namine, che significa?”.

Namine detestava quando usava quel tono di voce, non riusciva mai a contrastarlo. Era un poter impari! Perché sua madre non l’aveva donato anche a lei, invece che delle belle ovaie pronte a fare degli scherzacci?! Non era giusto, ecco.

“Namine?” accidenti a lui e al suo tono di voce.

La ragazza, accoccolata sul pavimento del bagno(che da due mesi era diventata la sua casa), alzò lo sguardo verso il suo gemello, con il viso rigato da lagrime:”Secondo te che può mei significare? Sono incita, stupido.”

Ventus fece una faccia fra lo scocciato e basito, un vero programma. Namine sghignazzò interiormente.

“Sei… incinta? Ne sei sicura?” le chiese. “Come fai ad essere incinta?!”

“Vuoi che ti faccia uno schemino?” Ventus la guardò malissimo.

“Quindi, questo vuol dire che…””Sono incinta dello stronzo, si.”

Passarono alcuni minuti in un silenzio imbarazzato, poi Ventus si decise a chiedere:”Che hai intenzione di fare?”

Namine lo gurdò un attimo persa:”non lo so. Stavo pensando che il rosa è il colore cool di Satana per quest’estate.”

“Nami, è una cosa seria.””me ne renso conto, Ven.””E…?””non prendermi per pazza, ma… io pensavo di tenerlo.”

Il ragazzo la fissò per un po’. Quanto gli manca la loro simbiosi in quell’istante. Senza di essa era semlpicemete confinato nel suo corpo, incapace di dare un qualsiasi conforto alla gemella.

“Ne sei sicura?””No, come potrei? Ma… non voglio pensare alle complicazioni che potrebbe avere l’altra via.”

“Guarda che, pensandoci, l’aborto sarebbe la soluzione più comoda.”

“Non per il mio senso di colpa, Ven.”

Ventus sorrise: Namine, la sua sorellina, incapace perfino di uccidere una fastidiosa zanzara ronzante, o un ragno che attentava sempre alla sua vita nascondendosi nei suoi capelli. Lei, l’altro specchio del suo essere.

“Per me va be… ma mi sa che tu debba dirlo anche a mamma e Terra…”

“Devo, eh?””Mi sa si di”

 

 

“Tu… CHE COSA?!” La reazione di Terra era abbastanza prevedibile, tutto sommato. Ora doveva solo impedire che facesse fagotto e andasse ad ammazzare direttamente lo stronzo.

Che, considerando la stazza del suo fratellone, non sarebbe stata una cosa troppo facile. Acc.

“Lo UCCIDO! Vado a uccidere quello stronzo!!” Ecco, appunto.

“No, Terra, ti prego! Non m’importa più di lui, non ce ne bisogno!” Tattica inutile, quando il fratellone era infuriato non serviva a nulla parlargli razionalmente.

“Namine ha ragione, Terra! Non ce ne bisogno!” Neanche Ventus riusciva a calmarlo con il suo tono di voce magico. Accidenti.

Poi, la madre, per la prima volta da quando Namine aveva sentenziato il suo stato, aprì la bocca:”Terra, piantala. Non c’è bisogno di ucciderlo. Te lo hanno detto Namine e Ventus, e hanno ragione. Se tua sorella che è la diretta interessata non vuole la vendetta nel sangue, non l’avrà. Intesi?”

Grande mamma!

Acqua era l’unica a riuscire a far ragionare Terra, ma d'altronde era sua madre, no?

Immusonito il ragazzo si sedette in malo modo sulla sedia più vicina e guardò in cagnesco tutta la sua famiglia di traditori pacifisti.

Acqua guardò la sua unica bambina:”lo vuoi tenere, vero? Altrimenti non saresti neanche venuta ad informarci.”

“Si, mamma”  

Terra la guardò con occhi completamente fuori dalle orbite:”Come? Ma, Nami, sei una bambina! Non puoi tenerlo!”

“Se sono abbastanza grande da andre a letto con uno stronzo, penso di esserlo anche per scegliere da me il futuro del mio bambino.””Anche questo è tutto da vedere! Mamma, non puoi permetter una cosa del genere!””Terra, taci. Nostra sorella ha già deciso. Perché devi ostacolarla? La fai stare solo male.”

Ventus guardò il fratello maggiore con astio. Come si permetteva di trattare Namine come una bimba? Non la era più da un bel pezzo e la loro epatia aveva fatto si che il loro livello fosse superiore a quello degli altri infanti. Terra non sapeva di che parlava.

“be’… sappiate che io non approvo. Ma questo non vuol dire che le imporrò il mio pensiero, fratellino. Sono solo preoccupato””Lo siamo tutti.”

Dopo un lungo silenzio, la madre chiese a Namine:”Sei sicira?”

“Si.””ok, per me va bene”

 

 

 

Il gel dell ecografia era freddo e gelloso. Non che il fatto che fosse gelloso fosse una novità lampante.

Era metà ottobre e aveva una visita di controllo dall’ecografista. Il tecnico diceva che i suoi bambini crescevano bene, non avevano problemi visibili, e siccome erano stato fatti degli accertamenti, neanche invisibili.

Lei aveva già i nomi, e questo le bastava. I suoi fratelli erano diventati i suoi schiavetti personali(soprattutto Terra), sua madre le aveva permesso di restare a casa da scuola per non affaticarla troppo.

Ora aveva tutto il tempo per affogarsi ci fragole con panna(aveva un certo timore che uno dei suoi figli avesse una voglia gigante a forma di fragola rosa sulla faccia), guardando la tv al caldo, a casa sua, lontano dagli occhi indiscreti dei suoi compagni. Che poteva volere di più?

 

 

Era il quindici di dicembre e ormai la scadenza si avvicinava. Era stato deciso per il parto naturale e, soprattutto alla fine del termine.

Namine si sentiva gigantesca a di poco. E camminava da papera. E era irascibile. E voleva non essere mai andata a letto con lo stronzo. E le faceva male la pancia.

Aveva mangiato troppe fragole, ancora. Probabilmente avrebbe estinto per sempre quel frutto dalla faccia della terra, se continuava a ingurgitarne a tonnellate. AH!, un'altra fitta, accidenti alla congestione da fragole! Poi, chissà dove Terra e Ventus riuscivano a procurarsele, era dicembre, Santo Cielo! Non ci sono le frago a dicembre!

AHI! Uffa, sarebbe una bella cosa andare a prendere una medicina, va…

 

Si era trovata all’ospedale magicamente: sua madre l’aveva buttata in macchina, gridato a Ventus di prenderle la valigia, a Terra di muoversi di non svenire, non sei tu che stai per avere due gemelli in un colpo solo, ed erano partiti.

A Namine interessava solo che quelle tremende fitte smettessero, AGH!

 

 

 

La guardavano con i loro occhioni blu. I suoi bimbi. Il suo Sora e il suo Roxas.

Dopo tre ore di travaglio(“Bè, è stata ua cosa abbastanza rapida, tesoro! Per te e per Ven io ne ho fatte sei!”), aveva dato alla luce il suoi due bimbi.

Sperò solo che la “maledizione” di famiglia saltasse almeno la loro generazione.

Si rese conto da sola che era una speranza assai vana.    

 

 

 

 

Buondì!

Ecco a voi(sopra) la parte finale del prologo.

Da qui partirà la vera storia…

Grazie infinite per aver letto questa “cosa” e per averla recensita, messa nelle storie seguite, o, addirittura, nei preferiti! Ne sono onorata!

 

Come potete notare i personaggi li ho modellati a mio gusto e piacimento, nella speranza che, almeno un pochino, pochino pochino pochino siano IC. Ma non ci conto troppo.

I nostri eroi sono nati!!! Evvai, evvai, evvai…

Ok, la pianto.

Xemnas89: Eccomi! Spero ti piaccia! Terra è un po’ scemo, non trovi?XD e grazie mille per aver recensito!!

Giulia__Chan: Grazie! Spero che anche questo capitolo sia di tuo gradimento! Grazie mille per la recensione!

Dark Roku: Grazie!!! Sia per aver recensito che per avermi fatto l’onore di aggiungermi alle seguite!!XD Spero che anche questo capitolo soddisfi il tuo dialogo interioreXD e le tue pretese! Sono veramente onorata!

Seymour: Son qui, per la seconda parte!! Grazie per la recensione, spero che questo capitolo ti piaccia!!

Agito: XD ti sei ripresa? Anche la mia essenza da Kifujin reclama una yaoi, ma… qui non posso… accidenti alla mia mente malata! Sappi che anch’io amo la coppia, ma mi servivano come zii, ehehe… per cui, così resteranno! XD Grazie mille per aver recensito!

Bene, baldi giovani, vi saluto!

A presto con il primo vero capitolo, ricordatevi di dirmi se questo vi è piaciuto! Vi pregoooooo!!!

Bonza Corrotta

 

   
 
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