Premessa: ...sono anni che seguo "Scrubs", ormai sono completamente contagiata dalla simpatica e dall'allegria del "Sacro Cuore" e di tutti i suoi dipendenti, per questo ho deciso di scrivere una ff ispirata a questa fantastica serie, ma con modifiche abbastanza evidenti. Prime tra tutti un cambio dei personaggi, il protagonista è Chopper, secondo è il cambio della storia. Chopper si racconterà tra l'ironia dei suoi colleghi e darà libero sfogo ai suoi sentimenti... e cosa MOLTO importante, la piccola renna è in vesti umane. So che un pò difficile da immaginare, ma spero di non avervi sconvolto... grazie e buona lettura!

 Médecine et Chirurgie

 
              1° Mon café glacé ...
 
Non pensavo che fosse già arrivato. Finalmente era il mio primo giorno in ospedale, questa volta non come paziente, ma come medico. Era il sogno della mia vita indossare il camice azzurro, e oggi lo portavo ufficialmente.

Varcai la soglia dell'ospedale Maggiore e non vidi ciò che aspettavo dopo quattro anni di studi universitari ed altrettanti di specializzazione.

Persone affette da ogni malattia e trauma, dolorante e gemente nella sala d'aspetto del pronto soccorso, circondati da centinaia di parenti che fermavano ogni donna o uomo che indossasse un camice.

"Scusi, ma mio figlio ha il polso rotto".

"Signora aspetti il suo turno, ci sono persone più gravi...".

Fermo sulla soglia dell'entrata, guardavo quella scena, quando un uomo con le palpebre calate pesantemente e con un plaid beige sulle spalle, che copriva il camice bianco tipico dei medici, mi tagliò la strada a gran velocità per poi fermarsi di colpo dopo alcuni passi.

I tre orecchini che pendevano dall'orecchio sinistro tintinnarono. Si passò una mano nei capelli di un colore insolito: verdi.

-Ma chi si colorerebbe i capelli di verde? ...-

Fu come se avesse sentito i miei pensieri. Si voltò verso di me, ma questa volta gli occhi erano vispi e irati.

"Ehi pivello!...". Mi rivolse la parola, e io decisi  presentarmi.

"Salve, mi chiamo Chop...".

"Woo, frena-frena-frena ragazzo, voglio che fermi quell'emorragia di parole, hai un chiacchierio insopportabile. Lo è ancora di più perchè mi sono appena svegliato dai miei dieci minuti di pausa e non ho bevuto neanche il caffè. Non so come ti chiami e non voglio saperlo, non so qual è la tua città natale e non m'interessa se sei appena arrivato, l'unica cosa che so è che c'è stato uno scontro tra due treni poco fa e stanno arrivando centinaia di persone ferite. Vedi di darti una mossa, perchè se non te sei reso conto, qua la gente muore.". Accompagnò il tutto gestualizzando.

Rimasi colpito dalle parole di quel uomo, non riuscivo a non vedere la sua determinazione.

"Che fai? Sbaglio o t'ho detto di metterti a lavoro 'signorina'?".

"S-si subito, dottor...?". Gli chiesi indirettamente il suo nome mentre s'avvicinava ad una barella.

"Non perdere tempo pivello!".

-Oh accidenti!-

"Si!". Agitato andai vicino ad una donna che teneva tra le braccia il suo bambino.

"...Roronoa...". Sentì in lontananza il nome del mio futuro mentore.

In automatico risposi: "Io sono il dottor Chop...". Mi passò davanti una seconda volta, agganciato alla barella.

"Non t'ho chiesto di presentarti. Aiuta queste persone!".

Un pò amareggiato guardai la donna al mio fianco e le rivolsi la parola da bravo medico.

"Allora, cos'è successo?".

"Creo que mi hijo tiene un brazo roto...".

-O mio dio! Ecco perchè dovevo fare quel corso di spagnolo!-

Mi guardai in giro spaesato, come in cerca d'aiuto. Proprio come un liceale durante un compito in classe.

"Arrivo subito!". Corsi al banco degli infermieri.

"Ehi, ciao ragazzi, mi serve qualcuno che conosca lo spagnolo...".

Si alzò una ragazza dai capelli azzurri.

-...in questo ospedale hanno tutti dei capelli assurdi...-

"Io parlo spagnolo...".

"Ti prego vieni... ". Mi seguì fino alla donna e cominciarono a parlare.

"¿Qué pasó?"

"Creo que mi hijo tiene un brazo roto...".

"Dice che suo figlio ha un braccio rotto. Portali a fare una radiografia, ma prima vedi se la sala sei, quella dei gessi è libera, credo ci sia il dottor Sanji di turno. Dopo fai stampare la lastra, portala qui ed accompagnali in sala gessi e finito accompagnali all'uscita. In fondo al corridoio sulla destra trovi entrambe le sale, ma bussa prima di entrare. Tutto chiaro?".

"S-si...". Sorrisi con falsa sincerità.

In quel momento capì una cosa: -Ok, non so un cavolo!-

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-Achamo torna con il suo inutile monologo...

"Ok, ho fatto una cavolata, ma ci tenevo troppo... spero vi piaccia, infondo questo capitolo è solo di prova, cioè, se vi piace e volete che continui lo farò, altrimenti passo ad altro...^^

Vi garantisco un completo stile 'Scrubs', anche se in questo capitolo non si nota molto... Grazie a tutti!"