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Autore: _Hiromi_    15/03/2010    4 recensioni
Ciaooo!!^^ Questa è la mia prima ficcy Originale ^^'' speriamo che vi possa piacere!!**Bradley ha 22 anni, studente universitario, menefreghista, pensa solo a sé e ai suoi desideri, ma tutto qusto prima di incontrare il nuovo 'oggetto del suo desiderio', un ragazzo dall'aspetto infantile...sembrerebbe facile sedurre quel "bambino" ma, quanto è forte la sua seduzione e quanto la resistenza dell'altro? Lo aspetta una trionfale vittoria o una schiacciante sconfitta? A voi scoprirlo! XD**-[dal primo capitolo!] "L'aveva visto un paio di settimane prima con una maglietta grande il doppio di lui a coprirgli il corpo acerbo, magro, i capelli bagnati attaccati alla testa, gocciolanti, le gambe esili scoperte e i piedi nudi. L'aveva visto conciato in quel modo, e l'aveva trovato estremamente eccitante, irresistibile!" "Aveva pensato un po' a lui, e qual'era il risultato? Sentiva già una vampata di calore partire dal basso ventre!
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Yaoi
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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***

Labbra contro labbra.
Pelle nuda che scivola contro altra pelle nuda.
Mani che cercano, stringono, accarezzano tutto ciò che incontrano.
Occhi socchiusi che sfuggono lo sguardo di altri occhi, la vista offuscata dal desiderio, dalla vergogna, dalla paura.
Gemiti strozzati, di piacere e di dolore, soffocati da altri gemiti rochi, forti.
Movimenti del bacino sempre più veloci, finché tutto va in frantumi nel momento in cui raggiungono l'apice...

Bradley Gray sbarrò gli occhi, svegliandosi di colpo e scattando a sedere come una molla.
Aveva il fiato corto, ansimava come se gli avessero strappato con la forza l'ossigeno dai polmoni. Era sudato, e i capelli neri gli si erano appiccicati alla fronte a piccoli ciuffi, disturbandogli un po' la visuale.
E aveva caldo; stava sicuramente andando a fuoco. Il cuore gli batteva veloce nel petto, il sangue gli infiammava le vene e i boxer, unico indumento che indossava, gli andavano dannatamente stretti mentre la stoffa scura si tendeva sotto la pressione di una fastidiosa erezione.
Merda. Merdamerdamerda! Pensò scalciando con rabbia le lenzuola che ancora gli coprivano le gambe.
-Cazzo!- ringhiò a denti stretti lasciandosi nuovamente andare sul materasso.
Rimase a fissare il soffitto per qualche secondo, furioso e disperato per la situazione, restando immobile.
Stava impazzendo. Non poteva esserci altra spiegazione!
Cinque notti! Erano cinque stramaledettissime notti che si svegliava dopo uno stramaledettissimo sogno erotico con una stramaledettissima erezione!
E la colpa...la colpa era solo di quel ragazzino tutto pelle e ossa!
Ringhiò di nuovo, come fosse un animale in pena, un animale braccato, un animale insoddisfatto, e non riuscì più a stare fermo.
Si mise ancora a sedere, scivolando sul letto fino a trovarsi con le schiena contro la testiera in ferro battuto, e poi infilò una mano dentro la biancheria nera, afferrando il proprio sesso turgido e cominciando ad accarezzarsi sempre più velocemente, nella testa impresso a fuoco il viso infantile che era la causa di tutto.
Gemiti rochi sfuggirono dalle sue labbra schiuse mentre brividi di piacere gli attraversavano il corpo, costringendolo ad aumentare la velocità della propria mano, ad aumentare la stretta delle proprie dita, finché non raggiunse l'apice gettando la testa all'indietro, gridando il nome di quel ragazzo.
-James!-
Il suo grido di estasi si propagò nella stanza buia e silenziosa, rimbombando tra le quattro mura.
Maledetto ragazzino! Pensò tentando di riprendere fiato Non può continuare così. Tutto questo deve finire!
L'orologio digitale sul comodino indicava le 4.55 ma Brad balzò comunque fuori da letto, togliendosi i boxer sporchi del suo stesso seme, gettandoli in un angolo con irritazione, e andando poi in bagno a farsi una doccia.
Quando il getto d'acqua fresca gli sfiorò la pelle accaldata e sudata gli venne la pelle d'oca, ma riuscì lo stesso a rilassargli i muscoli, allentando la tensione, permettendogli di pensare lucidamente senza alcuna distrazione.
La situazione doveva cambiare. Ne andava della sua sanità mentale e fisica, della sua media scolastica, dei suoi rapporti sociali...insomma, di tutta la sua vita!
Non capiva che gli stava succedendo. Era come se i suoi ormoni se ne fossero andati a quel paese, spingendolo verso quello pseudo-bambino come fosse una calamita.
L'aveva visto un paio di settimane prima con una maglietta grande il doppio di lui a coprirgli il corpo acerbo, magro, i capelli bagnati attaccati alla testa, gocciolanti, le gambe esili scoperte e i piedi nudi. L'aveva visto conciato in quel modo, e l'aveva trovato estremamente eccitante, irresistibile!
Eppure, quella non era stata la prima volta che lo incontrava! In facoltà, tutti conoscevano James Wood; in fondo, come non conoscere il figlio del rettore di una delle università più prestigiose dell'Inghilterra? Quando Brad si era iscritto al primo anno aveva scoperto fin da subito, per lo più grazie ai pettegolezzi che giravano tra gli studenti, che James trascorreva molto del suo tempo con suo padre, in facoltà, girando per i corridoio del grande edificio, aspettando che il papà finisse il lavoro per tornare a casa insieme. Tuttavia, non aveva avuto molte occasioni per vederlo.
Dovette ammettere che, all'inizio, aveva trovato strano quell'atteggiamento. Possibile che quel ragazzino non andasse a scuola? Non uscisse con gli amici? Poi aveva scoperto che era un po' cagionevole di salute, che il padre, fin troppo apprensivo, non lo mandava a scuola per quello, e che la madre era malata e ricoverata all'ospedale, e lui non aveva altro posto dove stare se non l'ufficio del padre.
Poi, circa due mesi prima, Mrs Wood era morta, lasciandolo orfano. E a quel punto Brad l'aveva visto praticamente tutti i giorni, anche se di sfuggita, facendogli provare compassione per lui, per la perdita del genitore, finché quella comprensione non si era trasformata in quel desiderio incontrollabile e inspiegabile che l'aveva scosso tanto da non farlo dormire la notte!
Il ragazzo scosse il capo chiudendo l'acqua, uscendo dalla doccia e cominciando ad asciugarsi con gesti stizziti.
Aveva pensato un po' a lui, e qual'era il risultato? Sentiva già una vampata di calore partire dal basso ventre!
Sbuffò mentre avvolgeva l'asciugamano intorno ai fianchi, sbattendo la porta del bagno dietro di sé.
Non poteva e, soprattutto!, non voleva continuare così.
Arrivato a questo punto, quando aveva dormito si e no dodici ore in cinque notti, era stanco e cominciava a perdere la pazienza.
Arrivato a questo punto, non aveva scelta. A mali estremi, estremi rimedi.

[Continua...]

***

Ecco qui il primo capitolo ^///^ è la mia prima ficcy non basata su anime/libri/film, e non so come me la sono cavata^^'''
Per il raiting, ho messo Arancione perchè non mi sembrava da Rosso...se secondo voi va meglio il rosso, ditemelo pure! cambierò subito^^
Beh, spero che questo primo capitolo vi sia piaciuto! Per favore recensite! Mi farebbe piacere sapere che ve ne pare, e se vale la pena continuarla^^''' sono ben accette anche critiche per migliorare! ne avrei bisogno^^'''

Alla prossima!!!

_Hiro_ ^o^

   
 
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