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Autore: faithandmisery    15/03/2010    2 recensioni
Ecco la versione NaruHina della Sirenetta... Spero che possa piacervi... E' la mia prima NaruHina centric...
{...} Per sbaglio però, Hinata mise male un braccio, e scivolò giù gridando.
Allora il ragazzo biondo si affacciò, per vedere se ciò che aveva sentito l'aveva solo immaginato era vero.
-Non ci credo...- aveva intravisto la coda della sirenetta, una creatura che aveva da sempre considerato frutto dell'immaginazione dei marinai. {...}
#1
Genere: Romantico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Hinata Hyuuga, Naruto Uzumaki | Coppie: Hinata/Naruto
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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The Little Mermaid - La Sirenetta

The Little Mermaid - La Sirenetta


Una giovane sirenetta nuotava nell'Oceano, spensierata, felice, sempre in cerca di avventure nuove.
I suoi lunghi capelli blu, quasi corvini, erano fluenti nell'acqua cristallina.
La sua coda, dello stesso colore, si muoveva agile, evitando eventuali scogli o cumuli di alghe marine.
I suoi occhi nivei osservavano la superficie, vietata agli abitanti del mare, poiché l' vi erano gli umani, e loro mangiavano il pesce.
Ma Hinata non credeva che fossero tutti così, il suo carattere altruista e generoso non glielo permetteva, tanto che era affascinata, da quegli esseri con delle "gambe", come le chiamavano loro, anziché la coda.
A volte aveva persino pensato di salire davvero in superficie.
Ma le conseguenze sarebbero state catastrofiche: suo padre Jiraiya, nonché re di tutti i Mari, l'avrebbe fatta rinchiudere a vita in una stanza reale, se l'avesse scoperto.
Tornò alla sua residenza, dove trovò le sue sorelle, che stavano accanto ai loro futuri sposi.
Ino che cinguettava con Shikamaru, era una sirena davvero bella, dalla chioma bionda, e la coda da fantasie arancioni e dorate.
Sakura cercava di staccare Sasuke da un aggeggio che non aveva mai visto prima; aveva dei lunghi capelli rosa, e la coda dalle sfumature del medesimo colore.
Infine, quella che le stava più vicina, TenTen, che faceva una gara di velocità col suo migliore amico, Rock Lee, e il suo fidanzato, Neji. TenTen aveva lunghi capelli cioccolato, mai lasciati sciolti, per quanto potessero essere belli, e la coda di un rosso acceso.
Arrivarono tutti e tre insieme.
Quando si allontanò dai ragazzi, Hinata la raggiunse subito, seguendola nella sua stanza.
-TenTen-chan... Ti devo parlare...- mormorò con sguardo basso la ragazza.
-Dimmi Hina-chan, c'è qualcosa che non va?- sorrise la castana, solare come sempre.
-N-no... E' solo... Credi che sia giusto... Inseguire un sogno... Anche se si potrebbero correre... D-dei rischi?
-Beh, io personalmente inseguirei il mio sogno... Ma bisogna vedere se è un sogno fattibile, perché altrimenti rischiare per niente è inutile.- si fermò un poco -Perché me lo chiedi, nee-chan*?
-P-perché ero curiosa, onee-san**... Ero curiosa...
La sorella maggiore non sembrava molto convinta, ma lasciò perdere il suo presentimento, e le fece notare il tanto bell'anello che portava al dito.
-Mi sposo fra una settimana... Sembra solo ieri quando me l'ha chiesto... E invece sono già sei mesi...- sorrise sognante.
-Il tempo scorre velocemente. Non pensavo che Neji-sama fosse un tipo da riuscire a chiedere ad una donna di sposarlo...- ridacchiò l'altra, perché la personalità di quel tritone era alquanto strana.
-Non dire scemenze, Hinata-chan!- esclamò, fingendo di arrabbiarsi.
Hinata invece ridacchiò ancora, pensando al giorno in cui aveva scoperto che Ino aveva praticamente minacciato il suo futuro parente se non si fosse preso il coraggio di farle la fatidica domanda. E la cosa più strana era che lui si era intimorito.
Ino a volte incuteva davvero paura, se voleva.
La ragazza dai lunghi capelli scuri salutò cordialmente, e uscì di nuovo in mare aperto, però, mentre nuotava, urtò qualcuno.
-Ahi! Attento!- borbottò il giovane, ma poi, quando si rese conto della persona con cui aveva sbattuto, pensò che avrebbe fatto meglio a starsi zitto.
-K-K-Kiba-kun... M-mi dispiace...- sussurrò la giovane sirena, mentre raccoglieva una conchiglia caduta a Kiba. Kiba era un giovane tritone molto simpatico, il cui migliore amico era un pesce cane, di nome Akamaru. Lui aveva una cotta per la principessina, e arrossì di botto.
-N-no Hinata-sama, scusami tu! Sono uno scemo...- si grattò la testa, pensando di essere il più idiota del mondo.
-S-scusa, ma ora devo andare, h-ho un impegno... Arrivederci...- gli ridiede con delicatezza la colorata conchiglia, e se ne andò, lasciando l'altro con un sorriso ebete stampato in faccia.
Hinata nuotava, in cerca di cosa, non lo sapeva nemmeno lei. Voleva solo vedere cosa c'era al di là dello specchio d'acqua sotto il quale stava nuotando.
La sua dolce faccia emerse, e fu quasi abbagliata dal sole. Ma la vista di un ambiente mai visto prima fecero gioire i suoi chiari occhi, mentre osservava animali sconosciuti per lei, come i gabbiani, gli insetti, ...
Non sapeva che avrebbe trascorso tanto tempo in quello scoglio, a deliziare tutto il paesaggio del suo meraviglioso canto, quel canto che solo le sirene sapevano fare, e che solo lei, in tutta la sua bravura, in quanto miglior cantante di tutti gli Oceani, fosse capace di cantare.

Era passato del tempo, e il suo passatempo preferito era proprio lo stare ad osservare il cielo, sullo scoglio.
Quella sera le "stelle", non sapeva se si chiamassero davvero così, erano bellissime e splendenti.
Poi un forte rumore le giunse alle orecchie, e si fece più vicino, si girò e si tuffò in acqua, spaventata, un enorme veliero si avvicinava.
-Oh Kami!!!***- esclamò, senza nemmeno rendersene conto.
Il veliero buttò giù l'ancora, e un suono melodioso, mai ascoltato prima occupava l'area circostante.
La giovane si avvicinò, e con un timido salto si aggrappò al legno, riuscendo a vedere qualcosa della furia chiassosa proveniente da lì.
Tra le mille cose, solo una l'attirò: un ragazzo umano dai capelli biondi e gli occhi azzurri, che trasmettevano allegria e sicurezza.
Portava anche delle cicatrici sulle guance, molto particolari, chissà come se l'era procurate...
Per sbaglio però, Hinata mise male un braccio, e scivolò giù gridando.
Allora il ragazzo biondo si affacciò, per vedere se ciò che aveva sentito l'aveva solo immaginato era vero.
-Non ci credo...- aveva intravisto la coda della sirenetta, una creatura che aveva da sempre considerato frutto dell'immaginazione dei marinai.
-Ehy, Naruto! Guarda un po' cosa c'è qui!- lo chiamò un uomo dalla chioma argentea.
-Kakashi-kun, cos'è quello?- domandò il biondo, dimenticandosi completamente ciò che aveva visto un attimo prima, mentre Hinata tornava a galla, curiosa di ciò che accadeva in quel veliero.
L'uomo dal viso per metà coperto tirò via un lenzuolo da quella che doveva essere una statua.
-Wow! Ma è per me?- chiese Naruto, squadrando il freddo oggetto di marmo.
-Sì!- esclamò felice un ragazzo dai capelli castani e uno strano trucco sulla faccia -L'abbiamo costruita io e Gaara-chan! Auguri!
Un ragazzo un po' più piccolo, dai capelli rossi, al suo fianco lo fulminò con il suo sguardo agghiacciante, che metterebbe paura anche al più tosto fra i tosti.
-Grazie... Siete degli scultori nati! Grazie di nuovo!- esclamò, palpando la statua che lo ritraeva.
-Di niente, principe!- sorrise una ragazza da quattro buffi codini biondi, mentre aggiustava una cima.
Nel frattempo, nella felicità di quei piccoli momenti, nessuno si accorse che era prossima una tempesta. Una brutta tempesta.
Il cielo si oscurò improvvisamente, fulmini e tuoni regnavano quella sera. L'equipaggio era spaventato, e il mare, arrabbiato per il gesto della principessa, cominciò ad alzare le sue onde, in modo da far scuotere la nave.
La sirenetta si allarmò, vedendo che gli umani erano in difficoltà, mentre l'imbarcazione imponente affondava nell'Oceano.
Non poteva lasciar affogare quel Naruto. In soli pochi istanti era divenuto la persona più importante per lei, e non sapeva nemmeno se questo fosse possibile, ma era sucesso.

Dei morbidi capelli scuri solleticarono il viso del ragazzo, mentre una voce armoniosa lo incitava a svegliarsi e non mollare.
Aprì di scatto gli occhi, ma per sua sfortuna, non vide altro che una chioma blu e una coda a lui familiare tuffarsi nell'acqua, ormai cristallina e tranquilla.
-O sono morto, e quello era un angelo... O quella ragazza mi ha salvato la vita...- mormorò, mentre ricadeva in un terribile sonno, che lo cullava in un mondo tutto suo.

Hinata, da dietro uno scoglio lo osservava, e pensava che se qualcuno avesse scoperto ciò che aveva fatto per lei i guai sarebbero stati grossi. Ma lei voleva rivedere ancora quel giovane.
A questo punto la soluzione era una: rivolgersi alla Strega del Mare.

Continua...

Note:
*Nee-chan= sorellina in modo informale.
**Onee-san= sorella in modo formale.
***Kami= letteralmente significa "spirito", e viene venerato in religioni come lo Shintoismo.

Note dell'Autrice: Phew! Non trovavo mai il tempo di finire il capitolo U.U

La mia prima NaruHina centric ^-^
Spero che non sia tanto noiosa U.U
E spero che vi piaccia anche la favola della Sirenetta, io personalmente l'adoro, anche se è molto triste...
Magari sarà uscita brutta, ma ci ho messo impegno...
Quindi non mi dispiacerebbe avere delle opinioni, se sto andando bene o male, tanto, credo che scrivere che vi piace o no non sia molto faticoso...
Grazie a tutti
Un bacio =)
&ry

  
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