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Autore: Cho89    30/07/2005    5 recensioni
Non stavamo ancora insieme a quel tempo. Cioè, è dopo il Ballo, ma c’eravamo baciati e poi stop. E’ così che funziona, no? La prima volta un bacio, la seconda un bacio ed altro. ...
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Ron/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Non so quanto tempo ho impiegato per capire che ero innamorato

Come around again

 

Non so quanto tempo ho impiegato per capire che ero innamorato.

Tanto. Di questo ne sono certo.

Forse troppo. Si, decisamente troppo.

Ma alla fine ho recuperato, no? Cioè, ho fatto tutto quello che potevo…magari adesso si è pure scocciata di me e delle mie manie di farla sentire importante. E vabbè. Vorrà dire che alla prossima farò tutto ciò fin dall’inizio. Assillandola meno, ovviamente.

Ha tutta la mia comprensione quella povera ragazza. Voglio dire…non le lascio neanche il tempo di respirare.

Ma è più forte di me, non ci riesco a fare finta di niente.

Tante voltemi sono chiesto se non stessi esagerando.

E la domanda rimbomba continuamente nelle mie orecchie, mi infastidisce, vorrei mandarla via…davvero…

Ma lei rimane.

Embè.

E la risposta è sempre una sola. NO.

Non sto esagerando.

Neanche quando è lei stessa a dirmelo.

Faccio solo quello che posso per recuperare il tempo perduto. E ne ho di tempo da recuperare.

Al diavolo le esagerazioni.

Quindiok.

Ricapitolando.

Sto facendo discorsi stupidi, non così?

E’ lei…è sempre lei. Lei è ovunque, lei è aria, lei è acqua…lei è..tutto! E non riesco a non pensare a lei.

Vabbene, vabbene, mi sto di nuovo perdendo nei miei discorsi da adolescente.

Ma è più forte di me.

Ricapitolando.

Lei è...Hermione Granger.

La più fantastica e strabiliante ragazza di Hogwarts.

E vi dico la verità, è da poco che lo penso.

Ok, ok, avete capito come stanno le cose.

Prima la odiavo e adesso…bè, adesso la storia è diversa.

Anzi, è tutta un’altra la storia a dir la verità.

Non so se avete presente quella sensazione…quella strana…quella che ti leva il respiro dalla gola…no eh?

Insomma dai, quella.

Avete capito, sì.

Quella sensazione che si prova quando si è innamorati. Ecco, quella!

Bene.

Io la provo costantemente, e credetemi, non è poi così piacevole.

Cioè, se penso al tempo che è volaaaato via, così, mi sento seriamente male. Evvia il ventricolo destro.

Eddai oh, cioè, insomma boh.

Vabbè, è lei, punto. Fine della storia.

...

Nono scherzavo. Figuriamoci se la storia finisce qui. Sono solo troppe cose da raccontare, troppi ricordi, troppe immagini confuse.

La mia testa in questo momento è come una grande archivio.

Ci sono tanti cassettini sparsi qua e là, tutti etichettati con un cartellino rosso e la scritta ‘Hermione’.

Ecco…lo vedo…vedo l’archivio!

E’ enorme cavolo…e per la barba di Merlino, c’è un casino della miseria là dentro! Eccheccazzo, devo rimettere a posto io!

Ma dove cazzo è Gazza quando serve?!

Ooh, ma chissenefrega di Gazza, che se ne stia pure a giocare a ‘indovina chi’ con la sua gatta monca. Questi sono i miei ricordi, per la miseria!

Al diavolo Gazza.

Ok…cominciamo.

Questo!

Oh, cazzo se c’è polvere qua dentro!

Da quant’è che non ci vengo?

Vediamo un po’…oh sì! Questo me lo ricordo!

E’ stato forse uno dei momenti più belli di tutta la mia vita.

Cappero, alla prima! Culo.

Hermione…quanto era bella quella sera? Bella?! Di piiiiiù.

Bellissima. Fantastica. Infartevole.

L’ho adorata.

E pensare che ancora lei era quasi una sconosciuta per me. Cambia in fretta la vita. E il mondo gira forse troppo veloce. Per me. E magari anche per lei, via.

Ok…era a Hogwarts, ricordo, ricordo.

Bella serata.

Altro che Yule Ball.

Vabbè, sorvoliamo su Harry…lui si che era apatico quella sera. Non so sarà stato stanco, boh.

Chennessò, non mi interessa neppure a dirla tutta.

Non che non mi interessi di Harry! Solo che insomma, alla sua salute mica devo pensarci io.

Insomma, stavo dicendo…sì, Hermione era bellissima quella sera. E non so come diavolo ho fatto a restarmene tutto il tempo impalato su quella sedia a girarmi i pollici.

E lei uguale, eh.

Quindi vabbè, per quella volta sono perdonato visto che anche lei non è stata molto attiva.

Certo che a quei tempi era insopportabile davvero.

Ai tempi di Hogwarts dico.

I primi anni! Oddiosantomerlino, non la reggevo!

Embè, capita, no? Le persone cambiano e il mondo gira. Per fortuna aggiungerei.

Era un ballo. Cazzo, quella volta non ho dovuto usare quel maledetto vestito marrone cacca con i merletti al colletto. Avevo il vestito che Fred e George mi hanno regalato per la fine del quarto anno.

Che poi non si sa da dove abbiano tirato fuori quei soldi.

Ma che cacchio ne so, l’importante è che li abbiano.

Insomma, con quel vestito blu ho fatto la mia porca figura, cazzo. E lei ha fatto la sua ovviamente.

Ma porca, era bellissima davvero! Cioè, se lo dico io è così!

Bella davvero, sìsì.

Aveva un vestito…oddio, di che colore? Ah sì! Verde smeraldo.

Uguale a Harry.

Solo che quello di Harry era da maschio.

Embè, già, no guarda, Harry va in giro vestito da checca.

Bello.

Insomma dai, bella serata sì. Un ballo in onore di Harry. Anche se lui era l’unico che sembrava non intenzionato a parteciparci.

Ma io dico…il nostro ultimo anno ad Hogwarts! No, dico, divertiti cazzo! Macchè.

Oh, poi l’ho detto, alla sua salute ci pensa lui. Cioè, che faccia quello che vuole.

Quella che davvero contava era Hermione.

Credo di non averla osservata così tanto in vita mia.

Sì, osservata, perché?

Fissata?

Naaah, mica la fissavo! Mmm, osservavo e basta. Molto discretamente.

A parte una o due volte al massimo che si è girata e mi ha beccato proprio mentre la guardavo. Pazienza, una o due volte.

Oddio, forse erano tre.

Al massimo quattro! Insomma, ciao. Così è, e così è andata. Quello che è successo dopo non ve lo racconto. Troppo intimo.

Scherzo…racconto, racconto.

Allora…ok, mi ricordo di averla invitata a ballare. Sìsì, ci misi tutta la serata per trovare il coraggio. E infatti dopo due passi l’ultima canzone della serata era già finita. Ma comunque.

Dopo arriva il bello.

Siamo andati fuori, in giardino. O parco, come volete, chissenefrega.

Lei era bellissima.

L’ho già detto vero? Ok, lo ridico.

Insomma, aveva i capelli tutti sciolti, lei che li tiene sempre legati. E poi erano ricci…ricci mi pare, sì.

Solito colore, ovviamente.

Era la prima volta che giocavo al gioco del silenzio.

Siamo rimasti zitti per dieci minuti buoni. Diiiiiio la gola secca! Avevo bisogno di acqua, cazzo! Quel silenzio mi stava facendo sciogliere.

Poi vabbè, insomma, non potevo rimanere zitto ancora, cavoli, saremmo entrati nel guinness dei primati! Il record per il gioco del silenzio più lungo mai giocato. E lei era così…così…come non lo era mai stata.

Così, mi avvicinai, piano piano eh.

A dir la verità sembravo un troll con un palo infilato nel culo. Ma insomma.

Lei smussava gli schifosissimi angoli della mia goffa immagine.

E così è andata.

Avete capito, no?

Ci siamo baciati!

Essì…tutto merito mio, eh? Modestamente.

Ok, basta. Non ho portato l’insulina.

Cambiamo ricordo…ecco, questa cartellina mi ispira!

Rosa! Perché è rosa?!

Oddio, noooo…è quello!! Quel ricordo!

Porco Merlino, è quello davvero! Cazzo se è felice. Troppo. La prima volta.

Ok, felice nei limiti.

Non andò poi tanto bene.

Insomma, sì. Fui una schiappa. Ma ora sono migliorato, eh! Cioè, era la prima volta! L’unico ricordo che ho di questa cosa non è molto carino da raccontare.

Ok, evitiamo.

Com’è successo? Era sera…embè, ovvio. No! Non era sera! Era…mattina. Sìsì mi ricordo. Lei era venuta da me per portare dei biscotti. Ed era estate. Non so cosa ci faceva alla Tana. So solo che ero contento di vederla lì.

Entrò in camera mentre…cough. Ok no, questo è meglio che non lo racconti! Oh per la barba di merlino, questo non lo ricordavo!

Cioè…che figura di merda.

Lei entrò nella stanza, ok.

Io ero inginocchiato per terra. Avevo addosso solo i boxer. E…Merlino santo, ma porca puttana, ero davanti al cassetto delle mutande di Percy! Cazzo, e avevo in mano un paio di vecchi mutandoni marroncini…giuro, orribili! ‘Bene…’ dissi.

Specificai subito che mamma mi stava obbligando a fare quello che stavo facendo. In realtà mi stava minacciando di attaccarmi al ventilatore.

Pulizie primaverili.

Sorvoliamo.

Ricordo di essermi alzato e coperto con qualcosa di molto simile a quei mutandoni che tenevo in mano che, tra l’altro, non ho idea di cosa se ne facesse Percy.

Non stavamo ancora insieme a quel tempo. Cioè, è dopo il Ballo, ma c’eravamo baciati e poi stop.

E’ così che funziona, no? La prima volta un bacio, la seconda un bacio ed altro.

Così, anche se non era la seconda volta che la vedevo (mi ero appena ricordato di com’è che funziona), la baciai nuovamente, mettendoci tutta la disinvoltura possibile.

Ok, forse quella volta esagerai.

Me la ritrovai al collo in meno di mezzo secondo.

E un altro mezzo secondo dopo stavamo limonando, non so come, ma lo stavamo facendo.

E dopo bè, dopo è successo.

Voglio dire, avevamo passato tutta l’ultima settimana di scuola ad evitarci, era imbarazzante, cazzo! Ed io non potevo più stare senza di lei.

Così insomma, uno dei miei tanti modi per recuperare il tempo perduto.

E questo ricordo è andato.

Cambiamo…

Questa va bene.

Ma che è ‘sta roba?

Oddio no, questa è quando le feci lo sgambetto per le scale! Merlino, povero me. Mi ha ucciso quella volta…brrr

Cambiamo.

Ecco, questa mi ispira. La cartellina gialla. Devo sul serio mettere in ordine qui dentro però…che schifo…

Vabbè, sono curioso di vedere cosa c’è dentro.

Occazzo.

Cioè…occazzo.

Triplo occazzo.

Questa fu bella.

Ma bella davvero, e non sto scherzando! Era mattina e pioveva a dirotto, cazzo se pioveva. La strada sembrava un fiume. Avevamo appena passato una notte molto…mmmmh, e lei girellava per la casa con indosso solo la mia camicia bianca (l’unica camicia bianca che ho a dir la verità, a proposito, da dove l’ha tirata fuori quella?) e un paio di mutandine azzurre. Deliziose.

Era a piedi scalzi (oddio le pedate sul pavimento! Non ho lavato il pavimento per un mese per non cancellarle) e teneva in mano una tazza di…di…caffè. Cioè, non lo so, lo dico io caffè. Magari era tè. Ma c’era odore di caffè.

Ed io ero seduto ancora sul letto, facendo finta di ascoltarla mentre parlava, ovviamente.

In boxer.

Oh, ora che ci penso, ma sempre in boxer mi becca lei! Mica male come cosa. Voglio dire, ho messo su un po’ di muscoli. Anche se ancora quella volta forse non li avevo tanti come adesso.

Nono aspetta! Lei mica parlava! Cioè, mi ricordo la sua voce che rimbombava per la stanza…eh, ma se mi ricordo la sua voce allora…cantava.

C’era la radio accesa.

Una canzone babbana, credo.

…I could stay awake, just to hear you breathing..

Uh, adesso me la ricordo! Cazzo, ma perché non ascolto mai quello che dice?

...i don’t wanna close my eyes…

Porco Merlino.

Com’era incantevole.

Fantastica.

E aveva pure una bella voce! Anche se si era appena svegliata. E se la notte prima avevamo fatto l’amore.

Non so cosa mi spinse a fare quello che poi effettivamente ho fatto, non lo so, cioè, lo so, ma ora l’ho capito, cazzo.

La raggiunsi arrancando tipo morto vivente, le spuntai di fronte e la fermai con le braccia.

Le presi la tazza dalle mani…ok, quella volò per terra, ma fa niente. Mi ricordo che voleva pulire, ma a me poteva fregare di meno di pulire il pavimento.

Le dissi di no e siccome lei continuava a ribattere e brontolare, la zittii con un bacio.

Evvia ai festeggiamenti.

Lo facemmo di nuovo quella mattina.

E così il pomeriggio.

Mi sentivo potente, cazzo.

La sera dopo però andai a letto alle 8. Non c’entra niente, eh?

Vabbè.

C’era la radio accesa in sottofondo. Rimase accesa tutto il giorno.

E…mentre lo facevamo, la mattina, nel mio letto nuovo di pacca (a prova di sfondo), quella canzone…ancora e ancora..

..I don’t wanna fall asleep…

Cazzo, è durata un sacco quella canzone.

Ma cioè, non che stessi ascoltando a dir la verità. Il suono della sua voce che continuava a sussurrare il mio nome mi stava troppo esaltando. E il sapere di averla ancora tra le braccia mi stava mandando il cervello in pappa.

…’cos I miss you bad…

Non l’ho mai amata così tanto.

Ebbasta ricordi. Metto via tutto, e al diavolo le pulizie primaverili.

Chissenefrega della polvere. Cioè, è bello così.

E poi insomma, non voglio che la musica e ne vada. Se faccio ordine magari sposto qualcosa e smette.

Non voglio che la canzone finisca.

Aaaah rimango nell’ozio un altro po’.

I don’t wanna close my eyes..

Solo un altro , poi me ne torno a fare quello che dovevo fare. Cos’è che dovevo fare?

Boh.

Si sta bene tra i ricordi.

E la musica..

…I don’t wanna fall asleep ‘cos I miss you bad and I don’t wanna miss you bad..

 

……………………

 

Ok, non è niente di speciale .. anzi, il contrario. Ma la Sere insisteva perché la pubblicassi, quindi (scusami, ma) per reclami e critiche si prega di recarsi da lei.

L’ho scritta in Irlanda (Irlandaaaaaa! Dublinoooooooo! Marinooooo!), avevo un pizzico di ispirazione.. fico. La dedico alla Sere (non ti preoccupare, per il lavoro ti pago lo stipendio), a Eli, a Egle e a Oryenh.. grazie per permettermi di threaddare con voi!! ß- qui non ci sono riferimenti particolari a nessuno dei vostri pg (Draaaaaacoooooooooo!!), nono, nessuno .. davvero ..

 

  
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