Note dell’autrice: breve fanfiction nata da una giornata di pioggia sotto la doccia, lo stile potrebbe sembrare un pochino strano, ma ho cercato di imitare il più possibile lo stile della letteratura cinese (sì, ho studiato anche quella XD). Sostanzialmente parla di Naruto, uno spirito delle nuvole che si innamora di Sakura, una giovane umana. E niente XD Spero solo che possa piacervi

桜の記憶 Memorie dei fiori di ciliegio

All’epoca del periodo Yamato*, il vento del sud trasportò uno spirito delle nuvole fino a un piccolo villaggio sulle montagne.
Lo spirito aveva l’aspetto di un giovane, i cui occhi parevano aver rubato il colore del cielo. Il suo vero nome evocava terre lontane, ma gli spiriti terreni, che non conoscevano altre lingue, solevano tradurlo in Naruto.
Naruto trascinava pigramente la sua nuvola sul villaggio tra le montagne, osservando silenziosamente gli abitanti umani.
Tra di essi la creatura che lo colpì di più fu una bambina, molto vivace e graziosa, che aveva gli occhi del colore degli steli di bambù e la pelle candida come la neve.
Il giovane spirito apprese dalle essenze degli alberi che la bambina portava lo stesso nome dei fiori che avevano donato ai suoi capelli un curioso colore rosato, i fiori di Sakura.
A Naruto piaceva molto osservare la piccola Sakura mentre giocava e spesso si trovava a chiedere agli spiriti delle brezze più tiepide di accarezzarla. Ella, quasi riuscisse ad avvertire lo sguardo di lui, alzava il viso al cielo e sorrideva all’invisibile presenza.
Con l’arrivo dei venti del nord, tuttavia, lo spirito dovette abbandonare il villaggio.
Viaggiò intorno al mondo sulla sua nuvola bianca, osservando le vite degli uomini sotto di loro, ma il ricordo della bambina di nome Sakura lo perseguitava, tanto che, anni dopo, impazzito dal desiderio di rivederla, si trascinò nuovamente fino al villaggio.
La bambina, ormai diventata una giovane adulta, era molto più bella di quanto ricordasse e il desiderio di poterla toccare si manifestò per la prima volta in lui. Ma Naruto sapeva di non poter abbandonare il cielo, perché si sarebbe sciolto in pioggia. Così continuò ad osservarla da lontano.
Un giorno arrivò con i venti dell’est un altro spirito delle nuvole, di nome Shikamaru. “Ti piacciono gli umani?” disse qualche giorno dopo il suo arrivo, dopo aver visto con quanto interesse Naruto guardasse la terra. “Sono solo delle seccature.” aggiunse senza aspettare la risposta dell’altro.
Tuttavia, al tramonto, anche Shikamaru volse lo sguardo verso il villaggio. I due spiriti cominciarono così ad osservare insieme gli umani.
Presto Naruto si rese conto che al villaggio stava succedendo qualcosa di importante, poiché Sakura e la giovane dai capelli dorati che sempre l’accompagnava sembravano molto felici ed impazienti.
Le essenze degli alberi dissero lui che da un grande villaggio lontano stavano per giungere due giovani nobili.
Shikamaru non parve interessato alla notizia. Nella sua vita aveva visto molti nobili e non capiva perché la ragazza bionda fosse così eccitata. “Non ti piace l’amica di Sakura-chan?” chiese un giorno Naruto. Shikamaru non nominava mai gli altri umani, mentre invece non ripeteva altro quanto fosse seccante la ragazza dai capelli dorati.
Tuttavia lo spirito non rispose alla domanda dell’amico, limitandosi ad un’alzata di spalle. Naruto non affrontò più l’argomento.
Il giorno dell’arrivo dei due nobili il villaggio si vestì a festa e Naruto non poté far altro che pensare a quanto fosse bella la sua Sakura-chan. E presto se ne accorsero anche i due umani, il cui nome gli fu riferito dal vento che li accompagnava.
Sasuke, il più giovane dei due, notò subito la giovane dai capelli rosa, mentre Sai, il maggiore, si interessò ad Ino, l’amica bionda di Sakura, tanto da chiederle di sposarlo. Il matrimonio fu celebrato poco tempo dopo.
E in quella celebrazione Shikamaru fece una cosa impensabile. Naruto era convinto che l’amico fosse il genere di spirito che avrebbe fluttuato per l’eternità, invece, senza preavviso, quel giorno, si lasciò morire in pioggia.
Il gesto di Shikamaru rimase inspiegabile per Naruto fino a quando Sasuke non decise di chiedere in sposa Sakura.
Inizialmente la ragazza non sembrò intenzionata ad accettare, ma quando il giovane umano minacciò di radere al suolo il suo villaggio, fu costretta ad acconsentire.
Quando si rese conto che ormai la sua Sakura-chan apparteneva ad un altro, a Naruto si spezzò il cuore. Presto le sue lacrime di tristezza si tramutarono in pioggia e, rendendosi conto che quello sarebbe stato l’unico momento in cui avrebbe potuto toccare la ragazza, si lasciò morire anch’esso.

Gli abitanti del villaggio non riuscirono mai a spiegarsi gli acquazzoni di quei giorni e non si resero mai conto che le due nuvole che li accompagnavano erano scomparse.
Solo Sakura Haruno, novella sposa di un ricco nobile, capì che la presenza che le era sempre accanto era scomparsa.
Era rimasta solo quella dolce pioggia, che sembrava essere le lacrime che non avrebbe potuto versare il giorno del suo matrimonio.



Note:
*L'epoca Yamato è un'epoca del Giappone. Corrisponde a circa il 300 d.C in poi
Titolo: Nessun significato particolare. Solitamente lo storie in cinese iniziano con "Memorie di..." bla bla bla. Intitolarla "Memorie dei fiori di ciliegio" sembrava solo più realistico e coerente XD
Disclaimer: Naruto & co. sono © di Kishimoto
Ringraziamenti for you:
Poteva essere meglio, potevo renderla meglio, non ho voluto XD alla fine ho voluto rendere lo stile letterario orientale. Anche se so che è uscita da schifo XD comunque grazie per essere riusciti a finire di leggerla XD
Ricordo ovviamente che ogni commento è ben accetto, che si tratti di una critica (anche perfida, fanno sempre bene XD) o di un piccolo apprezzamento ^^
P.S. Ringrazio tutti coloro che lo scorso anno hanno letto e commentato Bells (cos'era quell'obrobrio XD?)

»Sheerer