Facile.

Voi credete che sia facile vivere con la famosa, bellissima e invidiatissima Ginevra Weasley?
Credete sia stato facile chiederle di diventare mia moglie quando aveva solo sedici anni?
Credete sia stato facile essere sposato e aspettare per cinque anni, i nostri bambini?
Come pensate che mi senta quando torno in una casa piena di fiori di ammiratori che la vorrebbero a cena con loro?
Certo a cena, e poi magari nel loro letto.
Perchè a tanti non importa che sia anche la signora Potter.
 No, questo lo dimenticano facilmente. Anche se, nella sua maglia della squadra di quidditch c'erano scritti i due cognomi, l'ultimo veniva ignorato.
Sempre. Certo non da tutti. Le streghe ne erano consapevoli. Per questo è tanto invidiata!
Essere la moglie di Harry Potter. Sospirano. Loro sospirano con occhi sognanti. Lei sorride. Sorride sempre della mia gelosia.
In fondo le fa piacere. Lo dice cingendomi la vita. Baciandomi. Ma c'è qualcosa che nessuno sa.
Io e lei non siamo ne famosi, ne bellissimi, ne niente...
Io e Ginny siamo marito e  moglie, siamo innamorati. Questo è tutto.
Ma non è facile.
Non è facile arrivare alle feste e vedere il padrone di casa che sorride dicendo
"Oh, signor Potter, faccia ballare mia moglie, è una sua grande ammiratrice sa?" e mentre tu stringi una strega bassa, grassa e bruttissima, lui si avvinghia a tua moglie.
Sempre uguale. Sempre la stessa scena.
Ma per fortuna ci ritroviamo a casa da soli.
Per fortuna la mia Ginny non ha mai mal di testa e quando litighiamo è la prima a portarmi un pezzo di cioccolata dicendo "pace?".
Non è facile pensare che il suo ex ragazzo ora è il suo guaritore di fiducia.
Che è il primo ad aver saputo delle sue gravidanze.
Non è stato facile vederlo far nascere i miei figli. Non è stato facile quando per l'ultimo parto mi ha preso da parte e mi ha detto
"adesso basta, Harry. Niente più bambini..." io non ho capito.
Pensavo che Ginny dopo quel parto difficile non ne potesse più avere. Lui ha capito. Mi ha guardato dritto negli occhi
"se rimane incita di nuovo per lei è una condanna a morte. Mi hai capito?" ha detto serio, serio.
Dean era così preoccupato che non lo nascondeva affatto. Credo di essere sbiancato.
La mia Ginny in pericolo di vita... a causa mia. Di nuovo... Del mio amore... certo sono stato io a dirglielo. Lei ha sorriso
"non importa Harry, dimmi solo cosa vuoi... fra due, tre anni ci pensiamo... non subito... magari, si sistema tutto... hai detto che quattro erano perfetti... quando decidi tu, ci sarà anche il quarto" aveva chiuso gli occhi stanca.
" ma che dici? Io voglio te... va benissimo così! Vanno bene tre, per i babbani è il numero perfetto... credo dovremmo andare da Dean..." non mi aveva fatto continuare
" no... faremo diversamente... non importa... se tu mi lasci perchè non posso più darti figli... è meglio un bimbo da morta che rimanere viva..." era troppo stanca per parlare coerentemente ma quello che aveva detto mi aveva ferito
" morta? Morta Ginny? Se tu morissi, credi che io potrei mai sopravivere?" aveva sorriso
"certo che sopraviveresti, sai quante streghe sarebbero felici di consolarti?" l'avevo baciata, cercando di dare a quel bacio tutta la tenerezza e l'amore che avevo per lei. Che ho per lei.
È così strano pensare che sia innamorato della mia bellissima moglie? Io non le regalo fiori. Non ne ha bisogno. Ci regaliamo la vita.
Come dice Ginny, ci regaliamo ogni giorno momenti indimenticabili. Con i nostri bambini e con la nostra felicità.
Ma credetemi non è facile!