Anime & Manga > Tokyo Mew Mew
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Autore: MewBecky    31/07/2005    2 recensioni
-Ieri notte...- Riprese quindi Ryan -...qualcuno si è introdotto nel laboratorio ed ha trafugato buona parte dei file rpg elaborati da Kyle, inseriti nel computer principale. Ho bisogno del supporto di almeno due di voi per stanarlo, privarlo dei file e affidarlo alla giustizia. Ah, e possibilmente smantellare definitivamente la Wyu S.P.A..
Genere: Azione | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti
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-CAPITOLO SEI: KISSHU-

-Tu?- Mormorò baldanzosa Strawberry, mentre l'ampia porta scorrevole scopriva lentamente le fattezze di colui che le aveva appena scoperte -ho decisamente bisogno di un Martini. Con ghiaccio.

Alto, abbronzato e molto più muscoloso di quanto ricordasse, Kisshu Ikitasashi fissava soddisfatto le ragazze al di sotto degli occhiali da sole firmati, sorridendo sornione.  

Ora, gli interrogativi che affollavano le menti delle mew mew erano davvero troppi: cosa ci faceva l'alieno, a Los Angeles? Quella era la sua stanza? E cosa diavolo centrava lui, con la Wyu S.p.a?

Presto, avrebbero ottenuto una risposta ad ogni domanda. 

-E io che pensavo che un wrestler sfregiato ci avrebbe puntato una colt alle tempie!- Ironizzò nuovamente Strawberry, scattando irata in piedi, posizionatasi dinanzi al nemico per guardarlo dritto negli occhi ambrati -ma a quanto sembra qui non c'è nulla da temere.

Kisshu si fece da parte, mentre due giganteschi gorilla armati sino ai polpacci facevano capolino al di là dei pannelli in vetro soffiato che costeggiavano la porta.  

Grottesca ironia.

-Bene, bene, bene!- Riprese l'alieno soddisfatto, prendendo a camminare in linea circolare -cosa abbiamo qui? Le ragazze mew mew camuffate, inermi e fragili come bambole di porcellana. Pare proprio che le vostre mammine non vi abbiamo insegnato quanto possa essere pericoloso entrare nelle case degli sconosciuti.

Il solito, diabolico sorrisino, increspò sensuale le labbra sottili di Kisshu.

-Ci si potrebbe far male.

..a quelle parole, uno dei due scagnozzi  frantumò brusco un lungo bastone decorativo, adiacente alla parete.

-Molto male.

Strawberry deglutì, mentre ad un cenno dell'alieno, Sanson, uno dei suoi bracci-destri, legava strette alle eleganti sedie in vimini intrecciato sia Pam che Mina.

-Cosa diavolo ci fai qui?- Fece seria, lanciando a Kisshu uno sprezzante sguardo di sfida -Perchè sei entrato a far parte della Wyu?

L'alieno scoppiò a ridere, estraendo dalla tasca un lungo, odoroso sigaro che accese prontamente, portando alla bocca con misurato gesto della mano.

-Presto lo saprai, Strawberry!- Sorrise malizioso, mentre Sanson e Marf, secondo subalterno, prendevano a lucidare alcune sciabole tribali estratte da un comparto della libreria in mogano - nel frattempo, goditi lo spettacolo.

Kisshu battè lievemente le mani, incitando gli aiutanti ad agire: con scatto improvviso, Sanson e Marf posizionarono i taglienti oggetti a pochi centimetri dalla colonna vertebrale di Mina e Pam, con ghigni di perversa soddisfazione dipinti sui volti squadrati, dai grossolani lineamenti. 

-Mettiti comoda, Strawberry - La voce agrodolce, si fece improvvisamente aspra, intimidatoria - desidero solo il meglio per te, gattina. Ma ora farai meglio a dirmi tutto ciò che sai a propositò della società; altrimenti.

Il respiro accelerato dell'alieno si acquietò nella sorta di compiere una teatrale, studiata pausa nel discorso.

-Le tue amiche conosceranno la lama.

Risate diaboliche seguirono svelte l'affermazione. 

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-Beh, certo che sono sopresa- Atsuki si portò con elegante gesto una ciocca di capelli biondi al di là d'un orecchio, sorridendo - è raro ricevere una tua chiamata, zio: specie presso giornata lavorativa.

Allora, dimmi. Di che si tratta?

George Hewn rispose alla gentile mimica facciale con una smorfia tutt'altro che convincente, prendendo a fissare la giovane cassiera che s'agitava a pochi centimetri da loro: la caffetteria deserta, non era certo il posto migliore per discutere di determinanti affari famigliari, ma pur sempre al sicuro da ascoltatori abusivi.

Tuttavia, non gli riusciva proprio di dire la verità ad Atsuki, la verità su sua madre: saperla in contatto con i servizi segreti avrebbe potuto sconvolgerla, riaprire vecchie ferite ormai riemarginate.

Il notaio Egglemann era stato chiaro: la decisione spettava solo a lui.

E allora.......perchè era così difficile convincersi su da farsi?

George sorrise muto, cercando di guadagnare tempo, placando la martellante curiosità della nipote: era colonnello, accidenti, colonnello dell'esercito.

Cosa diavolo era, per un uomo della sua levatura, parlare a cuore aperto ad una ragazzina, in confronto alle missioni esposte al torrido caldo e agli avanzamenti nemici alle quali era abituato?  

-Zio, io avrei un appuntamento con Jordan fra venti minuti. Non è che potrei sbrigarti, per piacere?

Atsuki lo fissava imbarazzata, al di sopra delle eleganti tazze all'interno delle quali avevano consumato caffè : era evidente che desiderava imporgli fretta, senza però essere scortese.

George, andiamo. Non fare il ragazzino.

-Le cose stanno così, Atsuki- Cercò di sorridere il colonnello, facendo un cenno alla cameriera perchè consegnasse il conto -tu non sei orfana di madre. Non lo sei mai stata.     

La ragazza trasse un profondo sospiro, piegandosi leggermente in direzione dello zio per rendere la propria voce intelligibile.

-Sai, l'ho sempre sospettato, credimi -ammise, socchiudendo gli occhi blu - mio padre, Herbert, aveva parecchie relazioni con le donne con le quali veniva a contatto durante i suoi viaggi di lavoro e magari, qualcuna di loro gli ha lasciato me come suovenir, rispedendomi al mittente. 

Ma non le serbo rancore, chiunque ella sia: se sono stata il  frutto di un'avventuretta, era giusto che fosse mio padre ad occuparsi di me. Il dubbio di essere stata abbandonata, e non orfana, mi venne per la prima volta circa tre anni fa, quando mi ritrovai a rimuginare in modo più maturo sul mio passato, in collegio.

Un sorriso rischiarò leggermente il volto di Atsuki, ombreggiato dalla tristezza.

-Non c'era bisogno che ti disturbassi per dirmi questo, sul serio!

George afferrò la mano della nipote, per impedirle di alzarsi dal tavolo.

Aveva completamente frainteso.

-Siediti, piccola- Disse, con velato affetto -ti racconterò una storia.

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-Mi pare di capire che non vuoi collaborare.....-

Kisshu strinse brusco i denti, scattando adirato in piedi.

-Male, molto male!

La mano affusolata, dal palmo quasi d'acciaio, si abbattè con forza sulle gote di Strawberry, in tutta la violenza che l'aveva scatenata.

Era da quasi mezz'ora che i tre cercavano invano di estorcere informazioni alla ragazza, percuotendo ella stessa anzichè le amiche precedentemente minacciate.

-Non ho niente da dire- Proferiva meccanica Strawberry piena di lividi, guardando dritto davanti a sè -non ho niente da dire.

E di nuovo quelle mani sgraziate si chinavano su di lei.

-Basta, ora mi hai stancato!- Kisshu si allontanò in direzione della porta, ansimando madido di sudore -hai venti minuti esatti per deciderti a cantare: vado a fare una telefonata. Sanson e Marf si occuperanno di te.

L'alieno si bloccò d'improvviso, come ottenuta un'illuminazione.

-E sarà meglio che quando tornerò, tu abbia già confessato- Aggiunse, avendo probabilmente ritrovato la propria bieca ilarità -meglio per TE, ovviamente.

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-Ryan, ecco le informazioni che mi avevi chiesto!- Fece Kyle, raggiungendo silenzioso l'amico, che aveva appena riagganciato la cornetta telefonica.  

-Avevi visto giusto, come volevasi dimostrare!-Aggiunse, deponendo sulla scrivania del biondino una serie di voluminose scartoffie ordinatamente impilate -Kisshu Ikisatashi, ricercato in tre stati per reati d'ufficio, furto con scasso, gioco d'azzardo e vendita illegale di sostanze stupefacenti.

Non c'è che dire, il nostro difensore del pianeta alieno ha davvero cambiato stile di vita, privilegiando un' attività criminosa a quella di combattente.

Ryan esaminò serio le foto segnaletiche ed i verbali raccolti presso il fascicolo, voltando frenetico una pagina dopo l'altra: incredibile!

Dopo la sconfitta di Profondo Blu, gli alieni avevano fatto ritorno sul proprio pianeta, riprendendo una normale esistenza: tuttavia, dopo poco Kisshu aveva scoperto il potere rigenerante dell'acqua Mew e ne era rimasto inebriato.

Conducendo alcune esperimenti tramite Pai, ignaro dei suoi secondi fini, l'alieno aveva scoperto proprietà stupefacenti in questa sostanza, comprendendo che essa era in grado di dare assuefazione senza nuocere all'organismo.

Kisshu era così tornato sulla terra ed aveva guadagnato parecchi soldi commerciando Mew acqua sotto mentite spoglie di una nuova droga molto costosa perchè del tutto unica: arricchendosi, si era fatto anche un nome ed era divenuto uno dei trafficanti più noti.

Star Wyu, che frequentava quegli ambienti tramite Jordan Shirogane, aveva così manifestato il desiderio di conoscere quella nuova personalità e una volta incontrato Kisshu, non aveva esitato a proporgli un nuovo accordo: metà dei suoi guadagni in cambio di un impegno stabile, una villa di lusso ed un automobile sportiva compresa nel prezzo.

L'alieno non aveva potuto rifiutare e si ritrovava così ad essere lo straricco scagnozzo di Star, che sbrigava per lei tutti gli affari più sozzi.

Ed ora era lui che probabilmente pernottava presso la stanza che Strawberry, Mina e Pam avevano deciso di esplorare.

Ryan posò veloce i documenti nuovamente sulla scrivania, catapultandosi al fuori della porta.

Kyle lo seguì a ruota, sfrecciando veloce lungo i corridoi.

-E' palese- Si disse, mentre si sforzava di tenere il passo dell'amico -sono in arrivo tantissimi guai.       

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-Mina- Strawberry prese ad ammiccare energica in direzione dell'amica, cercando invano di districarsi dalle corde che la costringevano -Pssst...Mina!

La ragazza voltò la testa ad indirizzo dell'amica, sbuffando di disperazione.

-Che c'è?

-Questi due sono degli autentici idioti, se non te ne sei accorta- Riprese la ragazza, indicando ora Sanson e Marf, alzando leggermente un ginocchio - per noi sarà facile aggirarli.

Pam, vedi quella sciabola posta a qualche centimetro dai tuoi piedi?

Sentendosi interpellata, Pam gettò un occhio all'affilato oggetto ed annuì.

-Prova ad afferrarla e porgila a Mina. Lo schienale della tua sedia è parallelo al suo, per cui se riuscirai a trattenere la sciabola con i piedi e ad allungargliela sin all'altezza delle mani, per lei non sarà troppo difficoltoso iniziare a sciogliere i legacci. 

Quando vi sarete liberate a vicenda slegherete anche me, e sgominati Sanson e Marf ce ne andremo da qua.

Ryan e Kyle devono molte spiegazioni.

Una volta terminata la spiegazione di Strawberry, Mina trasse un profondo respiro carico d'ansia.

-E come la mettiamo con i due bestioni?

-Li distraggo io.

Strawberry ammiccò nuovamente, mentre le due ragazze, iniziavano confortate la tacita operazione.

La gattina, iniziò nel frattempo a lavorarsi sapientemente Sanson e Marf.

-Da quant'è che lavorate per la Wyu?- Domandò, simulando curiosità -sapete, me lo domandavo proprio perchè dall'atteggiamento di Kisshu ho avuto l'impressione che siate arrivati da poco in società. Siete suoi subalterni, dico bene?

Sanson e Marf grugnirono d'indignazione, mentre Mina iniziava a limare la corda con la sciabola passatale da Pam.

-Senti un po', carina!- Protestò il primo dei due, avvicinandosi a Strawberry sino a guardarla dritta negli occhi -noi non siamo i servi di nessuno, chiaro? E tantomeno di Kisshu!

La ragazza sorrise, svicolando abilmente. La mole dei due, e la loro facile irritabilità non la scomponeva per niente.

-Ok, ok: questo lo so. Se la mettete così, mi pare ovvio. Però......-

-Però?- Si introdussero scalpitando Sanson e Marf.

-Però dal modo in cui eseguite gli ordini di quello là pare proprio che gli siate sottoposti- Riprese Strawberry, sforzandosi di restare seria -insomma....Kisshu impone e voi eseguite. Non mi sembra una cosa molto equa, sempre che voi non siate davvero inferiori a lui.

Sanson e Marf presero a ringhiare di disappunto, discutendo fra loro.

-Ha ragione lei, la ragazzina!- Fece il primo, spostandosi presso la porta per discutere liberamente con il compagno -perchè diavolo abbiamo accettato questa missione? Kisshu ci tiranneggia quanto gli pare e piace!

-In effetti è così...-Ammise il secondo -faremmo meglio a fargli capire chi comanda!

Nel frattempo, sia Mina che Pam si erano districate dalla corda e in punta di piedi, avevano raggiunto la sedia presso la quale era sistemata Strawberry, prendendo a limare lentamente i legacci senza farsi udire.

-Ancora un attimo...ci siamo quasi....fatto!

Mina esultò di gioia, mentre la ragazza scattava in piedi e afferrava le colt di Sanson e Marf, abbandonate nel vano della libreria dove avevano rinvenuto le sciabole.

-Grazie ragazze: siete state mitiche!- Fece Strawberry, porgendo a Pam e Mina le pistole -ora aspettate, qua, dietro la tenda mentre io attiro le nostre prede! E mi raccomando, teneteli sotto tiro!

Le ragazze si scambiarono uno sguardo d'intesa, sorridendo.

-L'ho già fatto una volta- Fece Mina, un sorrisino soddisfatto dipinto sulle labbra - e sono pronta a ripetere l'esperienza!

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Jordan Shirogane, le braccia conserte, lo sguardo altero e serio fissava cupo negli occhi Atsuki, ritta dinanzi a lui.

-Voglio sapere perchè hai annullato il nostro appuntamento- Pretese, afferrandola sgraziatamente per un polso - è stato George......cosa diavolo ti ha detto?

La ragazza singhiozzò, le lacrime argentee che correvano rapide giù per le guance rosee.

-Nulla- Fece, affranta, divincolandosi -Ho solo deciso di rimandarlo, tutto qui.

Jordan la scosse nuovamente, strattonandola con violenza.

-E' per Ryan? E' per lui? Atsuki, dimmelo!

-No, non lo riguarda affatto.

Atsuki si sforzava di tenere lo sguardo basso, incurante della pioggia torrenziale che stava cadendo su di loro.

-Perfavore Jordan...s...s-mettila! Detesto quando ti comporti così!

Shirogane premette indice e pollice sul mento della ragazza, attirandola a sè: fissandola negli occhi, iniziò a singhiozzare tacitamente.

Atsuki si sentì terribilmente in colpa, e cercò invano di alleggerire l'atsmofera: era davvero raro, se non impossibile che Jordan piangesse.

Di solito era lei la stupida, ragazzina sensibile da consolare e lui l'uomo forte e rude che la stringeva fra le sue braccia.

Ma ora....sarebbe stato ancora possibile?

-Su Jordan: non piangere! - Ironizzò, sorridendo - Era solo un appuntamento!

Il ragazzo alzò lo sguardo, chinandosi lentamente su Atsuki.

-Allora tu....davvero non capisci!?- Sussurrò, affranto -tu davvero non ti rendi conto di cosa provo per te?

Jordan attirò nuovamente la ragazza a sè, con violenza.

-Atsuki, cazzo. Io ti amo!

La ragazza abbassò lo sguardo, districandosi da quell'abbraccio.

-Non rendere tutto più difficile di quanto già non sia- Fece, a voce bassa, senza tradire la benchè minima emozione -Ed ora scusami, ma devo andare.

Jordan la trattenne nuovamente, stringendole il polso.

-Si può sapere cosa vuoi?

Shirogane la guardava fisso negli occhi, languido, straziantemente innamorato.

-Sapere che anche tu mi ami, Atsuki- Biascicò, fradicio di pioggia -sapere che mi ricambi, perchè per me è l'unica cosa che conta.

Mollerei tutto, se solo mi amassi: quello schifo di azienda, Star, la società! Restituirei perfino i file a Ryan se solo tu me lo chiedessi. Per il tuo amore, Atsuki. Solo per il tuo amore.

A quelle parole, gli occhi di lei si riempirono di lacrime: sì, forse anche Atsuki lo amava. ma che importanza aveva?

La loro unione era impossibile, proibita.

Sporca, intollerabile.

-Beh....- Sospirò lei, le lacrime ormai confusesi fra le aspre gocce di pioggia -beh, se vuoi la verità non posso negartela..

Io non ti amo, Jordan. Io.....sono innamorata di Ryan e niente potrà cambiare le carte in tavola. Fine del discorso.

Shirogane barcollò all'indietro, come colpito da un proiettile.

Ferito, ferito nell'orgoglio, nell'anima, nei sentimenti.

-Capisco- Borbottò,impenetrabile -non ti darò più fastidio, puoi starne certa.

Il ragazzo salì in auto, e messo in moto, partì: mentre si allontava, Atsuki ebbe un fremito di disperazione.

Gli aveva mentito, per non ferirlo ancora di più di quanto era stato costretta a fare.

Per non dissacrare la figura di sua madre, che Jordan aveva amato da impazzire, per non marchiarla come adultera.

Atsuki gettò un'occhiata al proprio orologio, trattenendo le lacrime.

Ora di cena, cena che avrebbe dovuto trascorrere in compagnia di Jordan.

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-E così ci avete aggirati...- Ammisero Sanson e Marf, che ora si trovavano legati presso le sedie in vimini esattamente come le ragazze - notevole.

Strawberry, Pam e Mina si scambiarono un cinque di gioia esultante, sorridendo estatiche.

-Eh già- Commentò la prima, guardandosi soddisfatta intorno -ora sarà meglio prepararci a ricevere Kisshu.

E così detto, impugnò la colt che aveva rimediato in un altro comparto della libreria, dietro suggerimento di Sanson e Marf.

Come prevedibile, la porta scattò lenta, scorrendo.

Strawberry strinse la pistola contro il palmo della mano, Mina posizionò il dito sul grilletto, Pam prese la mira.

Le combattenti Mew mew erano di nuovo tali.    

  
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