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Autore: calliopemuse    18/03/2010    1 recensioni
« Ehi Anna, guarda qui! » « Dove? » « Guarda questa pietra... Ci sono degli strani simboli sopra! » « A meno che non sia una mappa di questo posto, non me ne può fregare niente di pietre e simboli! » « E' così strana... Non la trovi interessante? » « Oh certo, siamo bloccate qua sotto, e forse ci creperemo, ma perchè no, mettiamoci a guardare uno stupido sasso! » Pairing: Lawxnuovo personaggio
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio, Trafalgar Law
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Piccola introduzione prima della storia: non è molto che sono iscritta a questo sito, quindi chiedo scusa nel caso ci sia qualcosa di sbagliato! Inoltre questa è la prima fanfic che scrivo,e in generale la prima volta che rendo pubblica una qualche mia "creazione",per cui ogni genere di commento è ben accetto e gradito, anche critiche, in modo da potermi migliorare.
E ora buona lettura!

Perse

Il sole cominciava ormai a sparire dietro la linea dell'orizzonte e l'aria perdeva ogni suo calore, mentre un vento leggero giocava con le fronde degli alberi, facendo risuonare una dolce melodia in quel bosco avvolto nella semi-oscurità. Al suo interno una piccola grotta, per quel sarebbe potuta sembrare ad un osservatore esterno; ma le due ragazze che da quasi un'ora vagavano senza meta in quella lunga galleria di anfratti bui non l'avrebbero sicuramente definita così. Certo la maggiore conosceva bene il pessimo senso dell'orientamento dell'altra, ma pensare che una semplice scampagnata tra amici potesse trasformarsi in una missione di recupero, e che quella che doveva essere recuperata era anche lei, la scocciava non poco. Ma quello che più la innervosiva era il comportamento dell'amica: normalmente da una ventenne con un minimo di responsabilità, causa prima del loro essere perse nel nulla, ci si aspetterebbe per lo meno che esternasse un po' di preoccupazione, un legittimo senso di colpa; invece la ragazza continuava imperterrita a camminare senza direzione, senza cercare un qualche punto di riferimento, spinta da chissà quale stupido ottimismo che la induceva a minimizzare il tutto con una più che mai fuori luogo risata.
« Iris...» ricominciò irritata la più grande.
« Sì? »
« Sì cosa? Si può sapere dove stiamo andando? Saranno ore che giriamo in questo stupido posto, senza avere la minima idea di dove sia l'uscita e tutto questo per colpa tua! Avevi detto di ricordare la strada per tornare fuori! »
Iris sospirò e si voltò verso la voce che le gridava contro; non era certo felice della situazione in cui erano finite, ma era consapevole che non sarebbe stato urlandosi contro che avrebbero trovato una soluzione e che molto probabilmente avrebbero avuto bisogno di tutte le loro forze per i momenti a venire. Aveva quindi cercato di mantenere la situazione sotto controllo, per quel poco che poteva, senza perdere la calma, ostentando sicurezza e tranquillità nella speranza che l'altra non si facesse prendere dal panico peggiorando le cose. Non che non si sentisse in colpa: sapeva di essere peggio di una bussola rotta, ma era in buona fede quando aveva asserito di ricordare la strada, e la naturale propensione dell'amica all'esagerazione adesso non la aiutava per niente, e se solitamente sopportava questo aspetto in nome dell'amicizia, ora era veramente vicina al limite. Fece appello a tutta la sua pazienza, ricordandosi che in fondo il torto era buona parte suo,e rispose:
« Anna, quante volte devo ripetere che se te l'ho detto è stato perchè ero convinta che fosse così? Andiamo, sai che non ci avrei mai infilate in una situazione del genere se non avessi creduto di conoscerne l'uscita! Mi sembrava veramente la strada giusta, come potevo sapere che in realtà- »
« Come potevi sapere? Ah, sta parlando quella che nonostante sia passata decine di volte per la stessa strada non è capace a rifarla da sola! Era ovvio che fosse sbagliata! »
Iris chiuse gli occhi a quella rabbiosa interruzione, reprimendo l'acida risposta che istintivamente le era salita sulle labbra, come se l'avesse costretta a seguirla, o, dato che era così ovvio a quanto pareva , che avesse preso la direzione sbagliata a prescindere, le avesse impedito di dire la sua a riguardo. Se era tanto sicura che l'avrebbe fatta perdere poteva anche cercare lei di tenere a mente la strada!
Tuttavia decise di ignorare la provocazione, ricordandosi che avrebbero potuto litigare quanto volevano fuori da lì.
«Sì, certo » disse pacatamente, « mi dispiace per come sono andate le cose, ma è inutile stare qui ferme, se continuiamo a camminare da qualche parte sbucheremo prima o poi! »
« Una logica sorprendente! » si sentì commentare alle spalle, ma preferì lasciar cadere queste ultime parole nel vuoto.
Girarono per l'ennesima galleria, quando improvvisamente le pareti di roccia si allargarono, andando a formare una piccola caverna. La luce proveniente dalle aperture nella roccia sulle loro teste era notevolmente indebolita, ma permetteva ancora loro di vedere ciò che avevano intorno.
« Magnifico, la strada finisce qui! »
« Non ci resta che tornare indietro » replicò stancamente Iris, ma proprio in quel momento i suoi occhi si posarono su una strana pietra.
« Ehi Anna, guarda qui! »
« Dove? »
« Guarda questa pietra... Ci sono degli strani simboli sopra! »
« A meno che non sia una mappa di questo posto, non me ne può fregare niente di pietre e simboli! »
« E' così strana... Non la trovi interessante? »
« Oh certo, siamo bloccate qua sotto, e forse ci creperemo, ma perchè no, mettiamoci a guardare uno stupido sasso! »
E così dicendo si avvicinò all'amica, impegnata ad osservare quei misteriosi caratteri, e posò una mano sulla superficie sorprendentemente levigata della pietra. Iris la imitò, ma non appena fece scorrere le dita sulle incisioni sentì uno strano brivido correrle lungo la schiena; cercò di allontanarsi, ma il suo corpo sembrava non volerle rispondere. Aprì la bocca per avvertire l'amica, ma tutto ciò che ne uscì furono parole di cui non conosceva neanche il significato, suoni simili a sibili che non aveva mai sentito prima, come se una qualche volontà si fosse impossessata del suo corpo e della sua voce; spaventata si girò verso l'altra ragazza, che la guardava attonita, poi un forte bruciore lungo la schiena, il buio e più niente.

Riprese faticosamente conoscienza e cercò di capire cosa diavolo fosse successo; si trovava sdraiata su una superficie fredda, ma percepiva il calore del sole e una brezza leggera sfiorarle la pelle, quindi concluse che probabilmente si trovava all'aperto. Immaginò allora che qualcuno fosse venuto a salvarle e le avesse tirate fuori da quel posto orribile. Iris si ritrovò inconsciamente a sorridere per questo pensiero, e con rinnovato buon umore aprì gli occhi, ma quello che vide la lasciò senza fiato: un essere peloso e col naso...blu la stava fissando a pochi centimetri dalla sua faccia.
Finchè non lo ritrovò, il fiato. « Ahhhhhh » urlò, e al diavolo la calma!
« Ahhhhh » urlò a sua volta il mostro, e si sentì svenire di nuovo.




Eccoci alla fine del primo capitolo! Spero di non essere stata troppo pietosa, conto su qualche buon consiglio!:)
Questa era più che altro un'introduzione al vero e proprio svolgimento dei fatti, più avanti compariranno anche i personaggi del manga, sempre se ci sarà qualche povero digraziato con la voglia di leggere quello che scrivo!

Ringrazio chiunque abbia letto, a presto col prossimo capitolo!

  
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