Hogwarts,
1 settembre 1971
Quell’anno,
come ogni anno, la professoressa McGranitt stava aspettando i nuovi studenti in
attesa dello smistamento. Appena li vide capì subito che, quell’anno, sarebbe
stato davvero speciale. Entrati in Sala Grande i ragazzini si guardavano
intorno meravigliati, altri guardavano il soffitto affascinati. Si riscossero
tutti, però, alle parole della McGranitt.
“Quando
chiamerò il vostro nome verrete qui e indosserete il cappello. Dopodiché vi
siederete con i vostri compagni di casa.”
“Artin
Justin” un piccolo bimbo dai capelli rossicci si avvicinò al cappello.
“TASSOROSSO”
“Black
Bellatrix” una ragazzina con un viso spigolo e dei capelli nerissimi non fece
nemmeno in tempo a sedersi che il cappello gridò subito “SERPEVERDE” e la
ragazzina si avviò con sguardo fiero al suo tavolo.
“Black
Sirius” il ragazzino probabilmente sapeva già dove sarebbe andato, perché si
diresse a passo sicuro verso il cappello. Tutta la Sala era in attesa. Ogni
Black era finito sempre a Serpeverde, di sicuro anche lui ci sarebbe finito.
Indossato il cappello iniziò a sentire una voce e capì che proprio il cappello
gli stava parlando. “Mmm.. un altro Black è? Però vedo che sei
molto diverso da tutti quelli della tua famiglia. Sei coraggioso, non rispetti
le regole, sei forte e determinato. Si, la casa giusta per te è una sola.
GRIFONDORO” Sirius si alzò con un ghigno in faccia e, facendo l’occhiolino a
James, il ragazzo occhialuto che aveva conosciuto sul treno, si andò a sedere
vicino a tutti i suoi compagni. Bellatrix lo stava guardando con puro disgusto
nello sguardo, ma a lui non interessava niente. Non gli era mai interessato
quello che dicevano i suoi parenti, nemmeno quello che dicevano i suoi
genitori. Anche se non lo ammetteva con nessuno, l’unico che ascoltava e a cui
voleva bene era suo fratello. Regulus era più piccolo di lui di un anno. Erano
molto simili nell’aspetto, stessi capelli neri ondulati, stesso sguardo
argentato che ti attira come una calamita. Stesso fisico snello, solo Reg era
più basso di lui. Caratterialmente, invece, erano sì simili, ma lui aveva una
cosa che suo fratello non aveva: la forza. Erano buoni tutti e due, cresciuti
sotto la dura imposizione delle idee dei genitori che nessuno dei due
apprezzava. Solo che Sirius aveva sempre contrastato apertamente le idee della
sua famiglia, andando contro tutto e tutti e, spesso, ricevendo punizioni molto
dure. Reg, invece, non era forte quanto lui. Era vero, non condivideva appieno
le idee della sua famiglia, ma non lo aveva mai dimostrato come il fratello.
Sirius per questo molte volte non gli parlava e lo lasciava da solo. Molto
spesso litigavano. Anche se poi facevano sempre pace. Si volevano bene, forse
come non ne avrebbero voluto mai a nessun altro, ma non lo dicevano. Entrambi
troppo orgogliosi e testardi. Mentre Sis pensava al suo fratellino erano stati
smistati altri ragazzini e ora, stava andando allo sgabello la ragazzina che
lui e James avevano visto sul treno. Una folta chioma di capelli rossi e degli
occhi incredibilmente verdi. Era molto bella e James l’aveva presa subito di
mira. Dopo poco tempo anche lei venne smistata a Grifondoro. Dopo di lei anche
Remus Lupin e Peter Minus finirono nella sua stessa casa. Ancora qualche
ragazzo, tra cui Frank Paciock che venne assegnato a Grifondoro, e venne il
turno di Severus Piton. Il ragazzino che aveva visto insieme alla Evans. Lui e
James avevano già deciso che lui sarebbe stato il bersaglio dei loro scherzi.
Sempre che non finiva a grifondoro. Ma Sirius non fu deluso perché il cappello,
dopo parecchio tempo, come se fosse stato indeciso, lo mandò a Serpeverde. E dopo
di lui arrivò il turno di James. Anche lui, come Sirius prima di lui, arrivò al
cappello con passo sicuro. Il cappello ci mise davvero pochissimo per urlare
“GRIFONDORO” all’intera Sala e, con lui, chiudere lo smistamento. James e
Sirius si misero subito vicini prendendo a parlare fitto fitto, non ascoltando
bellamente il discorso del preside con tutte le raccomandazioni e annessi. Una
volta arrivati al dormitorio scoprirono che in ogni stanza c’erano 5 persone.
Insieme guardarono la targhetta affissa sulla porta con scritti i nomi dei 4
occupanti della stanza: J. Potter – S. Black – R. Lupin – F. Paciock – P.
Minus. I due ragazzi si guardarono e ghignarono nello stesso momento. Entrarono
di corsa nella stanza chiudendosi dentro, intenti a preparare uno scherzo a
Peter. 5 minuti dopo era tutto pronto: non appena Peter si sarebbe sdraiato nel
letto e avesse appoggiato la testa sul cuscino, i palloncini ad acqua che
avevano nascosto gli sarebbero caduti addosso. Aprirono la porta e scesero
nella comune. Erano curiosi di conoscere i loro compagni di stanza. O almeno lo
era Sirius perché James, appena sceso dalle scale, aveva visto la chioma rossa
che tanto l’aveva colpito sul treno. Osservando Lily si accorse che stava
parlando con una ragazza, Alice se non si sbagliava. Allora decise di andare lì
e iniziare a parlare con le due. Si disse che avrebbe subito conquistato Lily
con il suo fascino.
“Salve
ragazze.” Esordì all’improvviso, facendo balzare le due che non si erano
accorte del suo arrivo.
“James
giusto?” Alice. James aveva già capito che tipa era: era una dolce e tenera ma
se la facevi arrabbiare.. beh allora era cavoli tuoi!
“Potter.”
questa invece era Lily. Ma non sembrava tanto felice di vederlo dato il sibilo
con il quale aveva pronunciato il suo nome.
“Salve
mie dolci fanciulle! Di cosa stavate parlando prima del mio arrivo?” James
continuava a guardare Lily. E pensava che mai avesse visto ragazza più bella.
Mentre lei ricambiava lo sguardo con un’occhiata omicida. Intanto Alice stava
guardando James un po’ rossa dal modo in cui le aveva chiamate e un po’
divertita dalle occhiate che la sua amica gli stava rivolgendo.
“Niente
che potesse interessarti Potter. E ora smamma!”
“Mia
dolce Lily perché mi tratti così? Io sono qui, a cercare di parlare con voi
ragazze in modo del tutto gentile e tu mi tratti male? Perché fai così mio
dolce fiore?” Alice a quelle parole non seppe trattenersi e scoppiò a ridere.
James stava osservando Lily con il suo sguardo più angelico mentre Lily.. beh
Lily era rossa come un peperone. James però non riusciva a capire se dalla
rabbia o dall’imbarazzo. Guardando la sua occhiata omicida però pensò fosse più
per la prima che per la seconda. Lily, senza dire niente, si era girata
velocemente e aveva preso un cuscino dal divano e glielo aveva sbattuto in
faccia. Dopodiché aveva trascinato Alice su per le scale per poi chiudersi in
dormitorio.
James era
rimasto impalato in mezzo alla Sala Comune mentre Sirius, che aveva visto tutta
la scena, era scoppiato a ridere finendo per terra e Remus e Peter, con i quali
stava parlando, avevano sul volto dei sorrisi molto molto ampi. Fortunatamente
James si riprese subito esclamando “È cotta di me.. aaa il mio fascino!”
facendo scoppiare a ridere Remus e facendo, non si sa come, ridere Sirius ancora
di più. Dopo ben un quarto d’ora in cui Sis non aveva fatto altro che ridere e
James aveva messo il broncio tutti e 5 salirono nel dormitorio. A quel punto,
dimentichi già di tutto, Sirius e James si guardarono con lo stesso sorriso
malandrino, inquietando non poco gli altri.
“Ragazzi,
che avete combinato?” Remus l’aveva chiesto piano, quasi avesse paura di
scoprire la risposta.
“Noi?
assolutamente nulla!” esclamarono in coro i due. Decisi a non dire niente si
cambiarono e si misero nei rispettivi letti. Così fecero tutti gli altri solo
che ad un urlo si ritirarono immediatamente tutti seduti. L’urlo proveniva dal
letto di Peter dove era seduto completamente bagnato. Due risate partirono dai
letti di James e Sirius. Remus e Frank semplicemente si rimisero a letto,
scuotendo la testa, pensando che quello sarebbe stato solo uno dei tanti
scherzi che quei due avrebbero fatto a tutti. Mentre il povero Peter si era
alzato andando in bagno a cambiarsi.
Una volta
che fu tutto buio, però, Sirius accese la piccola lampadina che aveva sul
comodino e prese due pergamene e una piuma. Sulla prima scrisse ai suoi
genitori. Era fredda e distaccata, non c’era sentimento.
Madre, Padre,
durante
lo smistamento il cappello mi ha mandato a Grifondoro. Io sto bene e mi sono
già fatto degli amici.
Vostro figlio,
Sirius.
La
seconda invece, oltre che pregna di emozione, era anche decisamente più lunga.
Ciao Reg!
Di sicuro quando leggerai questa lettera
starai sentendo mamma e papà che urlano come degli ossessi. Tutto questo per
dirti che sono un Grifondoro. Non fare quella faccia, fratellino! Tanto lo
sapevo io quanto lo sapevi tu che sarei finito in quella casa. Serpeverde non
fa per me. E, se devo dirtela tutta, non fa neanche per te. Abbiamo parlato
tante volte di questa cosa, Reg. E vorrei che l’anno prossimo, quando verrai a
scuola, lascerai decidere al cappello qual è la casa migliore per te, e non
prenderai una tua decisione di andare a Serpeverde solo per non deludere mamma
e papà. E forse la loro reazione alla mia lettera ti spaventerà ma ti prego!
Qualunque cosa ti dicano tu non ascoltarli! Devi sentire me.. lo sai Reg non ti
ho mai mentito.. mamma e papà diranno che sono il disonore della famiglia,
diranno che tu invece sei un perfetto Black, che finirai a Serpeverde e tante
altre stronzate simili. Ma non ascoltarli Reg. Piuttosto.. non è nemmeno un
giorno che sono qui e già ho fatto uno scherzo a un mio compagno. Sai sul treno
ho incontrato James Potter, che ora è il mio migliore amico, e ci siamo trovati
subito. Lo scherzo lo abbiamo fatto a un nostro compagno di camera. Qui a
Grifondoro sono tutti molto simpatici, si ride, si scherza.. tutte cose che a
Serpeverde non potresti fare! E so quanto ti piace divertirti Reg! Comunque qui
per il momento va tutto bene. Domani inizierò le lezioni e sono sicuro che
saranno una figata! Ora vado che si sta facendo tardi. Ti scriverò tutte le
settimane Reg te lo prometto!
Ti voglio bene fratellino,
Sirius.
Si perse
un attimo nei suoi pensieri rileggendo la lettera per il fratello. Quell’anno senza
di lui Regulus sarebbe stato sottoposto a uno stress continuo da parte dei loro
genitori, soprattutto ora che lui era un grifondoro avrebbero assillato Regulus
sempre di più, inculcandogli in testa idee false e spregevoli. Ma lui avrebbe
fatto tutto quello che era in suo potere per far si che suo fratello rimanesse
quello di sempre, e che rimanesse vicino a lui, in ogni circostanza. Si alzò
dal letto e chiamò dalla finestra due gufi. Uno era il gufo ufficiale della
famiglia Black. Con quello Sirius avrebbe spedito la lettera per i suoi
genitori. Un altro gufetto invece, più piccolo e meno vistoso, avrebbe
consegnato la lettera a suo fratello. Diede istruzioni al gufetto di lasciare
la lettera in camera di Regulus e fare in modo che solo lui la leggesse. Poi di
tornare con una risposta al più presto.
Guardando per un ultima volta fuori dalla finestra si rimise a letto spegnendo la luce; era davvero tardi e l’indomani mattina si sarebbe dovuto svegliare presto per fare colazione prima delle lezioni!
°ANGOLINO AUTRICE°
Salve gente! Allora.. dico subito che in questa fic i persanggi saranno OOC.. più che altro Sirius. Ora forse per voi saranno OOC anche se secondo me sono abbastanza IC.. io Sirius me lo immagino si uno che combina sempre guai, sempre a ridere e scherzare. Ma penso che sia molto più maturo di quello che ci fa vedere la Rowling. E Regulus.. io penso che sia un personaggio davvero coraggioso e che sia finito a Serpverde solo perchè non aveva nessuno a cui appoggiarsi, con cui confidarsi, per non sottomettersi al volere dei genitori. In questa fic si parlerà del rapporto tra fratteli, nello specifico di Sirius e Regulus. Questo rapporto invece sarà OOC perchè descriverò il rapporto che io ho sempre immaginato esserce tra i due fratelli. ORa.. è la prima volta che scrivo su un personaggio che non sia Harry e spero che la storia vi piaccia! Scriverò poco del primo anno si Sirius.. la storia inizierà veramente al 1° anno di Reg. Ovviamente saranno presenti tutti i malandrini, come ci sarà Lily e ci sarà Sev!! A presto e fatemi sapere cosa ne pensate! Anche le critiche mi fanno piacere se costruttive!Baci
_LadyPotter_