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Autore: Princess Kurenai    20/03/2010    2 recensioni
[Kiba/Nejiko] Nejiko Hyuuga, agli occhi di chiunque, era un vero e proprio genio.
Uno di quei talenti impossibili da ignorare.
Apparteneva a uno dei più nobili clan di Konoha, gli Hyuuga - per alcuni la sua 'discendenza' nella Casata Secondaria era solo un dettaglio insignificante se messo a confronto con le sue capacità - e, nonostante fosse una ragazza, risultava tra i ninja esordienti più promettenti del villaggio, il che era anche particolarmente raro.
Genere: Romantico, Malinconico, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Kiba Inuzuka, Neji Hyuuga
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Titolo: Fuori dalla Gabbia
Titolo del Capitolo: Prologo
Fandom: Naruto
Personaggi: Kiba Inuzuka, Nejiko Hyuuga, Hiashi Hyuuga, Hinata Hyuuga
Genere: Introspettivo, Malinconico, Romanitco
Rating: Giallo
Avvertimenti: What if? (E se...), Genderswap
Conteggio Parole: 659 (FiumiDiParole)
Note: 1. Scritta oltre un anno fa per un contest e solo ora ho deciso di postarla, da quel momento a oggi il mio modo di scrivere è mutato, ma non l’ho voluta modificare.
2. Partecipa a FiumiDiParole.
3. Questa che segue è la nota che avevo preparato per il contest. La inserisco uguale a come l’ho trovata.

Allora, sicuramente non sarò breve. Amo sclerare nelle Note dell’Autore ù.ù Well, come richiedeva il contest in questa fic Neji Hyuuga non è un maschio ma una femmina sin dalla nascita e quindi Nejiko Hyuuga.
Tra i due - Neji e Nejiko - non ci sono grandi differenze, lo ammetto, ma voglio precisare che Nejiko essendo donna ha i classici 'difetti' del gentil sesso.
È più sensibile ed è più testarda ad esempio, inoltre ha delle piccole fobie che solo una donna nel suo orgoglio e nella sua ossessione poteva sviluppare.
La fic è posta temporalmente durante i tre anni prima di Shippuuden, questo perché è una delle parti che l’autore non ci va voluto mostrare e potevo prendermi alcune libertà in più.
Nel primo capitolo, il Prologo, mi sono dilungata sulla descrizione di Nejiko. Come ben sappiamo Neji è un genio ma essendo un maschio si 'perde tra la folla', formata da altri ragazzi altrettanto geniali come Sasuke o Shikamaru. Nel manga infatti appena apparso si tessono le sue lodi poi viene come dimenticato, mentre qui essendo una ragazza risulta una 'perla' come lo era Tsunade ai suoi tempi - perché sì, per essere diventata un Sannin doveva essere speciale nonostante i suoi numerosi difetti XD - e questa è una delle conseguenze che potrebbe causare il suo essere femmina anziché maschio.
Nel primo capitolo effettivo si entra nel vivo della vicenda e vengono mostrate non solo le paure di Nejiko, ma anche i problemi che continua a riscontrare nel Clan.
Se era Neji, Hiashi l'avrebbe potuto far sposare con una delle sue figlie, e quindi portare lustro alla Casata Principale mentre, essendo femmina, si ritrova 'fregato' e Hiashi, come si è visto, è solito rinfacciare queste cose senza farsi troppi problemi - esempio quando parla con Kurenai di Hinata - e Nejiko si sente ancor più 'soppressa' da queste cose.
Andando oltre, nel secondo capitolo ho voluto mostrare come Nejiko e Kiba fatichino ad andare d’accordo anche a causa dell'invadenza di Kiba.
Qui forse Kiba potrebbe risultare OOC ma io l’ho sempre rappresentato istintivo e molto vicino a un animale, ma lo faccio di conseguenza a quello che mostra l’autore nelle sporadiche apparizioni del ninja.
Il modo in cui lo fa parlare, il modo in cui lo fa camminare e anche altri piccoli comportamenti lo fanno sembrare un animale ai miei occhi e per avere quell’affiatamento con Akamaru non può essere una persona normale. Non a caso il vero clan Inuzuka, quello della storia Giapponese, era al centro dei pettegolezzi che lo vedevano accoppiarsi con i loro cani per avere quell’affiatamento. Quindi, per me Kiba ha un simile rapporto con Akamaru ovviamente non per la storia dell’accoppiamento ma per il punto che ragiona spesso come un cane, e quindi sa essere fedele ma anche curioso ed invadente, quasi seccante con la persona che gli piace, perché gli animali c’è l’hanno di vizio di atteggiarsi per conquistare la femmina ù.ù
Per ora mi fermo, mi farò sentire nelle note finali °O° Buona lettura!

{ Fuori dalla Gabbia ~
- Prologo -



Nejiko Hyuuga, agli occhi di chiunque, era un vero e proprio genio.
Uno di quei talenti impossibili da ignorare.
Apparteneva a uno dei più nobili clan di Konoha, gli Hyuuga - per alcuni la sua 'discendenza' nella Casata Secondaria era solo un dettaglio insignificante se messo a confronto con le sue capacità - e, nonostante fosse una ragazza, risultava tra i ninja esordienti più promettenti del villaggio, il che era anche particolarmente raro.
Vedere una kunoichi spiccare tra i maschi non era normale, l'unica fino a quel momento che era stata in grado di farsi un certo nome era stata Tsunade Senjoo, e Nejiko ci stava riuscendo senza però perdere il suo importante ruolo di Kunoichi.
Era bella.
Aggraziata.
Intelligente e un poco cinica all’occorrenza.
Era anche forte.
Fredda e... pericolosa.
Era una temibile arma con un cervello geniale e un corpo perfetto.
Ma dalla sua, Nejiko, si vedeva solo come una ragazza senza più una vita.
La sua esistenza, in quanto membro della Casata Secondaria, doveva essere votata completamente alla protezione della Casata Principale.
Ruolo che trovava insopportabile, ma che eseguiva impeccabilmente.
A lei era stata affidata Hinata Hyuuga e l'avrebbe dovuta proteggere fino a quando la giovane kunoichi non avrebbe trovato una persona degna di proteggerla al suo posto e approvata dal Clan.
Per Nejiko significava quindi non avere una vita propria perché quel suo ruolo era stato deciso da ancor prima che nascesse: era il destino di tutti i membri della Casata Secondaria.
Il suo destino era indelebile come il marchio che portava impresso in fronte, segno della sua prigionia.
Prigionia che, con il passare del tempo e degli avvenimenti, non le aveva mai dato un attimo di libertà e che aveva contribuito ad alimentare una vendetta che potesse riscattare la vita del padre, l'unica persona alla quale aveva mai tenuto, strappata prematuramente per 'il bene' del Clan.
Una vendetta diventata poi inutile di fronte alla realtà, che le era sempre stata celata, ma che aveva lasciato un'ombra in Nejiko.
Aveva smesso di odiare gli Hyuuga, accettando completamente il suo ruolo, ma aveva sviluppato con il tempo una fobia causata dalla sua ossessione.
La paura di amare e di essere toccata.
La tenacia e l'orgoglio di donna erano la sua unica debolezza e l'aver perso l'affetto della famiglia in tenera età l'aveva sia rinforzata che indebolita.
Perché amare quando prima o poi si sarebbe ritrovata sola?
Perché cercare la libertà quando, legandosi a qualcuno, sarebbe di nuovo stata prigioniera di un qualcosa che l'avrebbe solo ferita?
Per questo cercava di allontanare con comportamenti altezzosi e freddi tutti coloro che le si avvicinavano, non voleva affezionarsi né essere toccata.
Ma c'era chi riusciva sempre a eludere quel suo spesso muro, e quella persona era Kiba Inuzuka, il compagno di Team di sua cugina Hinata.
Non aveva mai avuto contatti stretti con lui, si erano sì e no parlati solo una volta quando erano stati chiamati sotto lo stesso Team per recuperare il traditore Sasuke Uchiha, per il resto conosceva solo le sue generalità e il fatto che il ragazzo l'avesse sempre detestata.
Era l'unico che non l'ammirava per la sua genialità.
L'unico che la guardava insistentemente con astio.
L'unico che, ogni volta che si scontravano la mattina, la sfidasse dandole delle spallate.
Ma Nejiko andava avanti stringendo i denti.
Da una parte non poteva dargli torto, Kiba era molto legato a Hinata e cercava di proteggerla come doveva fare lei, ma dall'altra... sapeva di non meritarsi più quell'atteggiamento.
Tra Neji e sua cugina i rapporti erano notevolmente migliorati e voleva lei solo essere lasciata in pace.
Non chiedeva altro, ma l'Inuzuka era sempre lì.
Con i suoi occhi d'oro e con il suo odore e aspetto selvaggio.
Non lo sopportava eppure... c'era un qualcosa che lei ammirava in Kiba ed era la sua irriverenza e libertà.
Lui, non si preoccupava del giudizio delle persone e si comportava come voleva senza freni, come quelli che Nejiko si doveva porre.

Fine Prologo

   
 
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