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Autore: Christine_    21/03/2010    2 recensioni
- Ed è per questo che andrete a Roma a intervistarli –
Ho la bocca spalancata e mi giro a guardare i miei compagni di corso. Sconvolti anche loro.
Ah, scusate. Non vi ho neanche detto dove ci troviamo. Il continente è l’America, la città e New York.In modo particolare negli edifici della New York Film Academy. E per essere ancora più precisi ci troviamo al nostro secondo anno.Venticinquenni con un sogno in comune: entrare nel mondo del cinema. [...]

Katherine ci riuscirà.
Entrerà nel mondo del cinema e nella vita di due giovani attori, rendendo quest'esperienza assolutamente indimenticabile.
Ma i Queen non avevano tutti i torti.
Genere: Commedia, Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Chap 10 - Broken

Broken

Non esco di camera, neanche quando mi arriva la voce di Helèna che mi implora di uscire che James è andato via. Sarei tanto voluta uscire, abbracciarla, parlarle.. ma non ce l'ho fatta. Non appena sento la porta sbattere capisco che Andrea è uscita. Non si è avvicinata alla mia camera, non si è fatta sentire. Vorrei tanto sapere cosa le è preso, cosa le succede.. Perchè non è più la stessa. Trovo Robert steso sulla poltrona con gli occhi spalancati. Appena mi vede scatta in piedi e mi abbraccia.
- Come va? - mi sussurra.
- Meglio - Mento.
- Andrea è uscita - mi dice mentre andiamo in cucina per prendere un caffè - e mi ha detto di parlarti per capodanno -
Annuisco per fargli capire che lo sto ascoltando.
- Lei deve andare dai suoi cugini, Helèna ha detto che deve stare con i suoi genitori perchè a Natale non è tornata in America -
- Sarah è in Inghilterra da Orlando, tu andrai alla festa a casa di James e io starò a casa alla Carrie Bradshaw – (*)
- A parte che alla fine Carrie andava da Miranda, ho deciso che tu verrai con me - 
Lo guardo a bocca aperta mentre lui è intento a riempire due tazzine. Si è abituato al caffè italiano, oramai.
- Non accetto risposte negative -
- Non esiste proprio - diciamo in contemporanea.
- Kath, fidati di me -
- Non è che non mi fido di te - rispondo mentre metto da mangiare a Romeo - è che dopo tutto quello che è successo con James - vorrei continuare ma sento che sto per riprendere a piangere. Le Vuitton che ho sotto gli occhi parlano da sole. Sento le braccia di Robert stringersi attorno a me.
- Io so quello che prova James per te. E so quello che provi tu - mi dice e lì le lacrime iniziano a scendere davvero. Mi sciolgo dall'abbraccio e mi volto verso di lui.
- Rob, tu sai quello che provava prima. Ho fatto fin troppi casini per farlo rimanere della stessa idea - rispondo prima di uscire dalla porta e chiudermi in camera per l'ennesima volta. 
Le suppliche di Robert durano anche il giorno successivo ma sono vane. Poi finalmente si arrende ma mi minaccia che per le otto devo essere pronta. L'anno sta finendo davvero di merda e vorrei rimanere chiusa in camera per sempre. Esco solo per mangiare un boccone e, neanche a dirlo, Andrea mi rivoge a malapena la parola. Ho la vita che va a puttane e dovrei anche andare a fasteggiare l'anno nuovo? Cedo solo perchè non mi va di sentire Robert lamentarsi ancora. Quando esco dalla stanza trovo Rob in giacca e cravatta con il telecomando in mano. Lo smoking che gli ho fatto comprare gli sta davvero bene, lo ammetto. Tossisco e gli dico che sono pronta. Lui spegne il televisore e alza gli occhi su di me.
- Sei.. cavolo, Kath. Sei uno schianto - mi dice sorridendo e tendendomi la mano. In fondo non ho fatto niente di che. Ho tirato su i capelli e ho infilato un vestito che avevo comprato qualche mese fa, mai indossato. Nero, con molta fantasia, e corto sopra il ginocchio.. Abbastanza aderente. Mi sento a mio agio, vestita così. E spero che vada tutto per il meglio stasera. In men che non si dica siamo a casa Marsden, naturalmente in ritardo. La casa è piena di gente e mi fermo un attimo sulla porta. Rob mi prende per mano e mi spinge ad entrare e cercare James. Lo troviamo in mezzo alla sala, accanto a quella che a occhio e croce è Cameron Diaz o una sua copia esatta.
- Jay! - lo saluta Robert e si abbracciano. Vedo James sorridente e già sto meglio vedendolo così.
- Ciao - saluto timidamente e lui subito s'incupisce.
- Ah, ciao - risponde a voce bassa e poi chiede a Robert se può parlargli da solo. Mi guardo intorno spaesata, non conosco nessuno e non ho neanche voglia di conoscere nessuno. Cerco di non sentire la loro conversazione. Ma sento che gli chiede e non riesco a trattenermi. Guadagno la porta ma non appena oltrepasso l'uscita sento una mano sul mio braccio.
- Kath, dove vai? - mi chiede ma sa già la risposta.
- Via - sussurro piangendo - Non mi vuole qui e io .. non ce la faccio -
Mi aspetto che mi spinga a rimanere, che mi trascini a rientrare ma prende le chiavi e mi segue. Una volta a casa rientro in camera ma solo per cambiarmi. Stanotte non ho voglia di restare da sola.. Ho voglia di avere qualcuno vicino. Trovo Robert già in tuta sulla potrona con una vaschetta di gelato in mano e due cucchiai.
- Vieni qua - mi dice e corro ad accoccolarmi fra le sue braccia.
- Vediamo un film? - mi chiede.
- Quale? - 
- Decidi tu. Qualcosa che non abbiamo mai visto -
Con molta fantasia, decidiamo di guardare la televisione perchè non riusciamo a metterci d'accordo. Mi trattengo dal piangere mentre mangio. Non mi voleva, non voleva che Robert mi portasse. Ma allora perchè mi ha detto di fidarmi e andare?
- Robert, posso piangere? - gli chiedo stupidamente con la voce strozzata.
- Kath, non devi chiedermelo - a queste parole mi stringo ancora più forte a lui e inizio a piangere. Ho voglia di chiedergli cosa gli ha chiesto.. In che tono gli ha detto quello parole. Perchè non mi perdona.
- Rob . . - riesco a dire fra le lacrime mentre lui mi accarezza i capelli e mi dà un bacio sulla fronte.
- lui.. - non riesco ad andare avanti ma so che lui capisce cosa voglio sapere.
- Vuoi sapere cosa mi ha detto? - Non serve annuire.
- Mi ha chiesto perchè ti avevo portata.. Come ti avevo convinta a venire. Mi ha confessato che non ancora capiva se era pronto a - lo interrompo con un gesto della mano. Non voglio sentire nient'altro. Ho solo voglia di piangere stanotte, abbracciata al mio migliore amico. Pensando che la mia migliore amica mi odia per non so quale motivo, e l'uomo che amo mi odia perchè sono una grandissima stronza. Robert si interrompe e mi passa il cucchiaio. Sorrido e lo ringrazio. Fino a tre mesi fa lo commentavo in tv e ora sono a piangere fra le sue braccia, accoccolati sul mio divano, la notte di San Silvestro. La vita è strana, ci potete scommettere. Poco dopo smetto di piangere ma il sonno preme sulle palpebre e mi addormento. Mi sveglio quando sento la porta aprirsi, ma mi accorgo che Robert è ancora accanto a me. Leggo sul lettore DVD che sono le due di notte. Chi diavolo è a quest'ora? Davanti a noi, Andrea che rimane a fissarci. Robert scatta subito in piedi, in contemporanea a me.
- Adesso Robert, non dirmi che non è come credo! Perché l'evidenza non si nega! -
Lui le va subito addosso scuotendo la testa.
- Ti dico che non è come credi perché non è come credi! -
- Ma come fai a dire così tante cazzate! - tuona lei scansandolo e venendo verso di me.
- La stronza però sei tu - mi dice- è il mio ragazzo, cazzo. Il MIO! - mi urla.
- Ma di cosa diavolo stai parlando? - riesco a dire. Come cazzo fa a pensare una cosa del genere?
- Come di cosa diavolo sto parlando? Del fatto che ormai scopate come i pazzi voi due. Che sfruttate ogni momento per stare insieme .. che hai fatto una cosa del genere a tua sorella! - le sue parole mi tuonano in testa, mi pugnalano. Come fa a credere una cosa simile?
- Te lo dico perché non riuscivi a scegliere fra James e Jack. Perchè sei sempre stata innamorata di Robert.. da quando siete tornati da Roma. E te ne sei fregata del fatto che stesse con me .. me. Sempre dalla sua parte, sempre a difendere lui. Non riuscivi a sopportare di vedermi col ragazzo per cui eri persa vero? Talmente presa da Robert da non renderti neanche conto di quanto stava male quel povero James. Stronza! - urla. Sono livida per la rabbia.. Non può credere una cosa simile.. Ecco perchè era cambiata così di punto in bianco.
- Andie io non so come fai a credere una cosa del genere. Fra me e Robert.. -
- Fra te e Robert c'è amore, lo vedo. Il confine fra l'amore e l'amicizia fra un uomo e una donna è un confine sottile, gioia -
- Ma che cazzo di confine e confine? Robert è un amico e basta. Che mi riesce a capire con uno sguardo, è vero ma non c'è amore. Non ho mai scopato con il tuo ragazzo e non ci penso neanche. Sei mia sorella, cazzo come potrei! -
- L'hai sempre difeso! -
- L'ho difeso quando aveva ragione. Andie ma perché cerchi in lui tutti i difetti del mondo? Perché cerchi storie che non esistono? Perché non provi ad amarlo e basta? Non riesci a tenerti un ragazzo da quando hai lasciato Ewan e dai la colpa a me? - mi accorgo che sto urlando in faccia ad Andrea che mi fissa senza rispondere. Prendo la giacca appoggiata sul divano e vado via, scansando Robert che cerca di fermarmi. Esco in strada, fa freddo e io sono con il pigiama e le chiavi della macchina. Non so dove andare, poi mi ricordo che Helèna è a casa. Corro da lei a piedi e in lacrime suono al campanello.
- Helèna - supplico sentendo la sua voce e poi il rumore dei tacchi che scendevano le scale.
- Tesoro - dice prima di venirmi ad abbracciare.
- Scusa ma.. Non sapevo dove andare e.. -
Mi zittisce e mi stringe più forte.
- Non ti devi scusare con me, mai - mi risponde mentre continuo a sussultare per i singhiozzi. Voglio che questa notte finisca al più presto, non voglio, non voglio tornare alla mia vita. Basta.

Mi sveglio di scatto. Forse un brutto sogno, non mi ricordo però mi rendo conto che sono in camera di Helèna e lei è seduta ai piedi del letto.
- Meglio? - mi chiede.
- Non lo so - rispondo mettendomi a sedere e passandomi una mano fra i capelli per toglierli da davanti agli occhi.
- Sono le due e venti -
- Di notte?? - le chiedo sconvolta, poi però mi rendo conto che la luce del sole filtra attraverso le tapparelle.
- No, giorno. Di là stanno mangiando. Vieni a prendere un boccone? - la guardo negli occhi. Le ho rovinato la giornata di capodanno, le sono saltata in casa in preda ad una crisi di pianto la notte di San Silvestro. Ecco cosa sono, Brava a combinare casini. Brava a incasinare la vita alla gente. Sono un disastro e basto. Ho incasinato la giornata a Helèna, rovinato l'ultimo mese a James per la troppa stupidità, distrutto la storia fra Andrea e Robert. Un soggiorno in Italia dai miei mi farà solo bene.
- Grazie di tutto Hel, davvero. Ma non disturberò un attimo di più, torno a casa - dico mettendomi in piedi.
- Almeno lasci che ti riaccompagni a casa - mi risponde.
- La riaccompagno io, tesoro - Marco si affaccia nella stanza con un sorriso. Ecco un altro al quale ho rovinato tutto. Questo poverino è venuto a conoscere la famiglia americana della ragazza e si è ritrovato a riportare a casa la migliore amica di lei dopo che ha passato la notte piangendo. Bene. Ho già detto che sono un disastro completo? Marco ci sventola le chiavi della macchina davanti agli occhi e lo ringrazio con un sorriso, poi abbraccio Helèna.
- Grazie Hele.. Cioè, non dovevano andare così queste giornate. Tu sei tornata e doveva essere tutto maledettamente perfetto.. Invece è andato tutto a puttane - ecco che mi rimetto a piangere.
- Devi stare zitta quando dici queste scemate. Io sono qui .. Basta, non conta nient'altro. Chissà le volte che mi hai accolto tu in casa tua piangendo.. Perciò, pensa solo a stare meglio -
- Devo.. parlare con Andie. Solo così starò meglio.. Le devo chiedere scusa per quello che le ho detto. Le devo far capire che si sbaglia su me e Robert - 
Helèna mi dà un bacio sulla guancia e mi infonde un pò di forza in più. Non appena esco fuori casa trovo Marco già pronto e la macchina accesa.
- Mettiamo l'indirizzo nel navigatore? - mi chiede in un inglese un pò trascinato.
- Possiamo parlare in italiano, se vuoi - gli dico nel mio italiano migliore - così io lo rispolvero un pò e tu hai un pò di respiro - mi risponde con un Grazie e con un sorriso. Restiamo per quasi tutto il tragitto in silenzio anche perchè non so cosa dire, sto cercando le parole da dire ad Andie una volta a casa. Mi fa male litigare con lei, un male fisico.
- Pensierosa? - mi chiede
- Abbastanza. Odio ritrovarmi in situazioni del genere -
- Senti, io non so nulla di quello che ti è successo.. Ma ti stai.. posso dire ditruggendo? Non eri così quando sei venuta in Inghilterra -
Colpita e affondata. Da uno sconosciuto.
- Sai cosa mi hanno sempre detto? Che il protagonista della mia vita dovevo essere sempre io .. Non dovevo lasciarmi trascinare dagli eventi. E tu.. non credo che abbia fatto così -
Non sono stata protagonista, è vero. Come in quel film con Jude Law.. L'Amore Non Va In Vacanza. Lei dopo aver visto film su film con donne protagoniste finalmente capisce che deve prendere in mano le redini della propria vita. E allora un applauso a Kath che, come Iris, ha finlamente capito la radice di tutti i suoi errori.
- La protagonista della tua storia sei tu.. e solo tu -
Gli sorrido, mi ha praticamente aperto un mondo e sento che lo sto adorando. Sembra un pazzo con questi capelli bianchi sparati in testa.. Per non parlare del fatto che è praticamente tisico. Ma mi sta facendo dare una svolta alla mia vita. Appena arriviamo sotto casa gli schiocco un bacio sulla guancia con tanto di <> dal cuore. Salgo le scale a tre alla volta pronta per parlare con Andie, che capirà.. Sì, capirà tutta la verità.
- Robert -
- Katherine - diciamo in contemporanea. Davanti ai miei occhi non c'è propriamente la vista che mi aspettavo. Sulla mia porta di casa c'è Robert, seduto a terra e un attimo fa aveva anche le mano fra i capelli.
- Ho provato a chiamarti ma avevi lasciato il cellulare a casa. Io.. ho provato a fermarla -
- Provato a fermare chi? - gli chiedo mentre giro le chiavi nella toppa.
- Lei - mi dice e io spalanco la porta. La casa è a soqquadro, cassetti tirati fuori, vuoti. I suoi cassetti. Mi precipito nella sua camera e.. è andata via. Non c'è più nulla di suo dentro questo appartamento, niente. Le lacrime mi salgono agli occhi per l'ennesima volta in questi giorni.. Non può farmi questo, non può.
- Appena sei andata via ha fatto le valigie. Ho provato a fermarla ma mi sono meritato una gomitata nello stomaco, un calcio alle palle e un morso - mi dice mentre continuo ad andare su e giù per la casa sperando di sbagliarmi. Non c'è neanche Romeo, la mia palla di pelo.
- Rob, non può aver creduto davvero ad una cosa del genere -
Andie, come? Non è più lei, la vecchia Andie non è mai stata così insicura, non avrebbe mai creduto che potessi fare una cosa simile. Mi ferisce solo accusandomi.
- Okay. E' voluta andare via per una cazzata.. Tornerà quando capirà tutto -
Kath, questo non è essere protagonista. Direbbe Marco.
Lo so, ma forse sono troppo abituata a lasciare che gli altri scrivano la sceneggiatura per me. Io scrivo per gli altri. Non sono pronta ad essere protagonista, Marco.. Non ancora.

(*) Carrie Bradshaw al film di Sex And The City. Che è davvero meraviglioso!

Eccomi qua con un altro capitoletto.. Siamo quasi alla fine, gente. Neanche fosse una gravidanza XD Questo capitolo l'ho sudato, davvero. Spero vi piaccia ^ ^ e mi scuso se aggiorno dopo tanto ma sono impegnata anche con un'altra storia pubblicata qui. Mi farebbe piacere se leggeste anche quella  XD *massì, facciamoci pubblicità*

Grazie a voi che recensite .. non sapete quanto mi fate contenta!

@romina75: Tu avresti dovuto vedere i voli che ha fatto Eclipse contro il muro XD e non ti devi giustificare se ti immedesimi nei personaggi, io quando parlo e racconto la storia parlo della protagonista in prima persona XD deformazione professionale ^^ Sono proprio contenta che continui a sopportarmi e seguire questa storia .. siamo quasi arrivate alla finee! Grazie per tutto ( :

@giuggiolina43: Eiii! Mi hai fatto davvero dei complimenti meravigliosi, davvero! Ti ringrazio tanto tanto e spero ti piacerà anche questo ^^ Un bacio!

  
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