Libri > Il Signore degli Anelli e altri
Segui la storia  |       
Autore: Erestor    21/03/2010    0 recensioni
Ci troviamo nelle Terra di Mezzo verso la fine della Terza Era. Gli uomini regnano sovrani, di Nani ne son rimasti ben pochi e vivono al di sotto delle montagne allacciando raramente rapporti con gli uomini. Gli Hobbit sono anch'essi ormai quasi estinti, ve ne sono solo nella vecchia Contea. Per quanto riguarda gli Elfi si sono allontanati dal resto delle popolazioni della Terra di Mezzo. Sono rimasti in un numero alquanto esiguo e così hanno deciso di riunirsi e fondare un'unica città dove vivere insieme. Questa città chiamata Valar in onore delle loro divinità, era situata al centro di Bosco Atro, nell'Ithilien e protetta da una fitta barriera creata dai grandi Saggi Elfici.
Genere: Fantasy, Erotico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Altri, Aragorn, Legolas
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Eccomi con un altro chappy^^
alloooora, sono stata due giorni a casa e per questo ho potuto aggiornare!XDD da ora in poi mi sarà più difficile anche perchè cominceranno i corsi pomeridiani!ç_ç
Ma ora non pensiamoci!XDD
Alchimista: questi due ne combineranno delle belle! ma sono un pò baka e non riescono a capire i propri sentimenti ma, nel prossimo chappy forse ce la faranno! e grazie della recensione!^^


-Hey...sveglia bel principino-

Legolas riaprì lentamente gli occhi e vide una strana figura davanti a se. Era una giovane donna con dei lunghi capelli rossi e sorrideva divertita.

-pensavo che voi Elfi foste sensibili ai rumori ed invece ci ho messo un bel po' per svegliarvi-

Legolas si riscosse non essendosi reso conto di quando si fosse addormentato. Si passò una mano sulla fronte e si sentì più che mai stanco come se quelle ore di riposo non gli avessero giovato affatto.

-tu chi sei?-

chiese alla giovane che aveva poggiato dei vestiti sul letto mentre ne sistemava degli altri nell'armadio.

-il mio nome è Brethil e sarò al vostro servizio da oggi in poi-

-Betulla...il tuo nome è elfico...come mai?-

-i miei genitori adorano gli Elfi, per questo so molte cose su di voi e per lo stesso motivo il Principe Aragorn mi ha incaricata di badare a voi. Ma che resti fra noi...-

disse ancora avvicinandosi a Legolas che si trovava ancora seduto sul grande letto

-io non condivido quello stupido trattato che vi impedisce di lasciare la barriera... se siete così attratti dall'Aurora dovreste avere il diritto di vederla...-

e detto questo si allontanò nuovamente dirigendosi nella sala da bagno. Legolas sorrise divertito, e pensò che almeno avrebbe potuto avere un'amica in quell'inferno di pietre e mura. Scosse subito il capo, non poteva diventare amico di un'umana! Anche se lei aveva detto quelle cose, era sempre per colpa della sua razza che ora si trovava in quella condizione.

-Principe vi ho preparato il bagno... dopo potete mettere quei vestiti che vi ho poggiato sul letto-

disse Brethil tornando nella stanza. Legolas la guardava e più ascoltava la sua voce e vedeva il suo sorriso e più capiva di non poter accusare lei per quello che gli era capitato.

-senti Brenthil almento quando siamo da soli chiamami Legolas e dammi del tu...- disse e la ragazza sorrise apertamente -come vuoi Princi..em...Legolas...verrò a chiamarti fra poco per la cena-

detto questa la giovane lasciò la camera. Legolas si alzò dal letto stiracchiandosi stanco, gli sembrava di aver percorso un lungo viaggio. Entrò così nella stanza da bagno e subito lo colse l'odore di oli profumati. La grande vasca era riempita d'acqua e vari saponi che formavano una densa schiuma sulla superficie.
Senza pensarci due volte si spogliò dei suoi abiti ed entrò in acqua. Non era né fredda né calda, vi rimase per molto tempo. Gli Elfi adorano l'acqua e quindi anche stavolta persa la concezione del tempo. Si riscosse nel sentire qualcuno bussare alla porta della camera. Uscì immediatamente dalla vasca ed asciugatosi alla bene e meglio si avviò alla porta con un' asciugamano legato in vita.
Aprì la porta e si ritrovò davanti l'ultima persona che avrebbe voluto vedere...o forse no, forse infondo era felice di ritrovarselo davanti. L'uomo lo fissava a bocca aperta. Passò lo sguardo sul corpo dell'Elfo coperto solo da quell'asciugamano. Pensò che mai aveva visto nulla di più bello. Le sue gambe lunghe e snelle, i pettorali scolpiti ma non troppo.
Sentiva la gola arida mentre cercava di far coincidere i suoi pensieri in modo logico ma non riuscì a dire nulla e così fu ancora una volta l'Elfo a parlare per primo.

-qualcosa non va?-

chiese con tono quasi divertito anche se amava quello sguardo su di se. Aragorn non rispose. Semplicemente allungò un dito a raccogliere una gocciolina di acqua dal suo basso ventre e se la portò alle labbra come se, quella semplice goccia potesse dissetarlo ma, si rese conto di avere ancora più sete.

-non doveva venire Brethil a chiamarmi...sarebbe stata senz'altro meno invadente...-

rispose Legolas a quel gesto che gli aveva procurato una marea indistinta di brividi. Avrebbe voluto essere quella goccia per scomparire fra le labbra dell'uomo ma ancora una volta si diede del pazzo.

-ho voluto venire a chiamarti di persona... visto che le nostre stanza sono vicine...-

rispose Aragorn guardando ancora l'Elfo che si era voltato per raggiungere i vestiti sul letto.

-capisco... hai intenzione di fissarmi anche mentre mi cambio?-

disse vedendo che il Principe continuava a fissarlo. Aragorn chiuse la porta entrando però nella stanza. Si voltò verso di essa così da non vedere l'Elfo ma non aveva avuto la forza di aspettare fuori la porta. Sentì l' Elfo sbuffare e poteva avvertire il suo sguardo sulla schiena.
Per gli Elfi non era un problema il vedersi nudi fra di loro ma Legolas sapeva bene che non era lo stesso per gli uomini.
Decise però che si sarebbe divertito. Ormai aveva capito che l'uomo era attratto da lui e che non sapeva neanche nasconderlo bene. Lasciò così cadere l'asciugamano a terra preoccupandosi bene che l'altro lo sentisse.
Aragorn sospirò cercando di calmarsi, sentiva il cuore pulsare forte ed avvertiva chiaramente che anche qualcos'altro si stava risvegliando.
Legolas incominciò così a vestirsi. Fece scivolare il pantalone blu scuro lungo le gambe procurando quel rumore dell'attrito fra la stoffa e la pelle. I vestiti erano alla maniera di Gondor. Pensò che avrebbe dovuto perdere alcune della abitudini della sua razza altrimenti non avrebbe resistito.
Indossò successivamente gli stivali neri e la tunica dello stesso colore dei pantaloni lasciandola leggermente aperta sul petto. Aveva degli strani ricami argentati ed una cintura nera alla vita. Infondo, non era male e creava un contrasto con i suoi capelli biondi e gli occhi azzurri.

-puoi voltarti ora-

disse ed Aragorn come attratto da una forza superiore si voltò. Vide l'Elfo tirare indietro le mani per far uscire i capelli dalla tunica che subito ricaddero dolcemente sulle spalle. Vedeva chiaramente la pelle chiara del petto e deglutì a vuoto. Ormai il caldo che aveva colto il suo basso ventre era impossibile da nascondere. Così si voltò nuovamente imponendo al suo respiro di tornare regolare.

-aspetta qui... manderò Brethil per scortarti nella sala da pranzo...io vi raggiungerò fra un po'....-

e detto questo con molta fatica lasciò la camera dirigendosi verso la propria. Per fortuna incontrò Brethil e le affidò il suo compito. La ragazza così raggiunse Legolas nella sua stanza che ormai non riusciva a trattenere le risa.
-è successo qualcosa di divertente? Ho incontrato il Principe e mi sembrava un po' sconvolto-

Legolas le sorrise sornione, non aveva mai riso così tanto. Per gli Elfi l'attrazione o il sesso erano qualcosa di semplice. Sovente si davano piacere a vicenda ma quando decidevano di legarsi ad una persona erano molto fedeli. Legolas però era ancora giovane e quindi non sapeva molto della faccenda. Si riprese cercando di tornare composto.

-niente di importante...allora vogliamo andare?-

Brethil sorrise a sua volta ed annuì uscendo dalla camera seguita da Legolas.
Aragorn intanto si era rinchiuso nel bagno della propria camera. Vi erano due modi per far passare l'eccitazione. Una bagno freddo o l'aiuto della mano. Pensando di dover andare a cena visto che ormai tutti lo stavano aspettando optò per il secondo rimedio.
Si sedette a terra poggiando la schiena al marmo bianco e liberò il suo membro dalla stoffa dei pantaloni ormai diventata troppo stretta. Subito incominciò a muovere la mano su e giù sospirando di piacere. Immaginava il corpo nudo dell'Elfo che fremeva al tocco delle sue mani.
A quell'immagine non ci volle molto e venne nella sua stessa mano. Si ripulì in fretta e cercando di ricomporsi si avviò verso la sala da pranzo. Si sentiva ora più calmo e liberato da quella tensione che lo teneva imprigionato dal primo incontro con l'Elfo.

-chi ci sarà a cena?-

chiese Legolas mentre ancora pensava ad Aragorn e a quello che probabilmente stava facendo in quel momento.

-il Re, il principe Aragorn, il capitando Boromir, suo fratello Faramir ed il Re di Rohan Eomer, successo a Thèoden perito qualche mese fa. Ah, ci sarà anche sua sorella, la principessa Eowyn.-

Legolas sospirò rumorosamente. Non voleva stare in mezzo a tutti quegli umani sopratutto se nobili.

-ma allora io che c'entro? Non sono solo una preda di Aragorn?-

disse con tono amaro ma Brethil scosse il capo.

-Sarete anche un ostaggio, ma voi siete un Principe e come tale sarete trattato. -

finalmente arrivarono dinanzi alla porta della sala da pranzo ma Legolas bloccò Brethil dicendole di poter andare, voleva aspettare Aragorn prima di entrare. Si sentiva terribilmente a disagio.
Non dovette aspettare molto che il Principe lo raggiunse.

-dov'è Brethil? Perchè non entri?-

-le ho detto io di andare e comunque volevo aspettarti...-

Aragorn annuì sorridendo, pensando al fatto che Legolas poteva sentirsi in imbarazzo e forse poteva fargli pagare quello che gli aveva fatto. Anche se, non si sentiva realmente arrabbiato con lui, dopo tutto non gli aveva fatto nulla, era stato lui a voler rimanere nella stanza.

-allora entriamo-

e così dicendo aprì il portone entrando nella sala seguito da Legolas.
Aragorn lo prese per mano e si diresse verso un gruppo di persone intente a parlare in piedi vicino ad un camino acceso. La tavola era imbandita ma non erano state ancora portate le pietanze, forse li stavano aspettando. Legolas si lasciò prendere la mano quasi come se fosse un bambino spaurito. In realtà, il suo orgoglio gli gridava di lasciare quella mano e comportarsi da Principe ma non ci riusciva. La sentiva così calda e ruvida al confronto della sua fredda e delicata. Mai aveva toccato delle mani così, nessun Elfo sprigionava tutto quel calore.
Si fermarono davanti al gruppo di persone che si voltarono verso di loro salutando prima il Principe che ricambiò e poi fissando i loro sguardi sull'Elfo. Ad Aragorn si strinse il cuore, l'Elfo sembrava così piccolo in mezzo a tutti quegli uomini che poi non erano che Boromir, Faramir ed Eomer. Sentì uno strano dolore allo stomaco ma avvertiva la necessità di proteggere quella creatura da tutto e tutti.
Legolas da parte sua continuava a sostenere gli sguardi inquisitori dei tre uomini. Aragorn si posizionò dietro l'Elfo cingendogli la vita con entrambe le braccia. Ancora una volta Legolas rinunciò al suo orgoglio per il bisogno primario di sentire quel calore.

-questo è Legolas figlio di Thranduil, Principe di Valar -

disse sorridente. Allora Eomer si fece avanti facendo un mezzo inchino.

-io sono Eomer figlio di Eomund, Re di Rohan. Non avevo mai visto un essere della vostra razza e posso ora dire che tutte le leggende che narrano della vostra bellezza sono vere e false. Vere perchè belli siete infatti ma false poiché anche utilizzando le parole più vezzeggianti non possono descrivere a fondo quello che io oggi ho l'onore di vedere-

Legolas rispose inchinando leggermente il capo ma non parlò. Non era solito ricevere complimenti e la cosa lo imbarazza e non poco.
Aragorn sorrise e poco dopo si sentì una voce dolce ma forte allo stesso tempo. Apparteneva ad una giovane donna che si trovava dietro gli uomini e che quindi prima Legolas non aveva visto.

-ed io sono Eowyn, figlia di Eomund e sorella di Eomer. Devo dire di essere perfettamente d'accordo con mio fratello e mi piacerebbe approfondire la nostra conoscenza visto che rimarremo a Minas Tirith ancora per qualche tempo-

ed anche la dama si inchinò leggermente ma anche stavolta il biondo Elfo rispose solo con un leggero inchino del capo.

-io sono Faramir, fratello di Boromir e vice-capitano delle forse di Gondor-

anch'egli si inchinò e poi venne il turno di Boromir che sorridendo sornione si avvicinò all'Elfo ed a Aragorn cingendo le spalle di quest'ultimo con braccio.

-noi già ci conosciamo Principe ma spero come dama Eowyn di poter approfondire la nostra conoscenza-

Finite le presentazioni Aragorn diede l'ordine di servire la cena. Il Re non si era sentito particolarmente bene ed era così rimasto nelle sue stanza anche per la cena. Si sedettero così al lungo tavolo.
A capo tavola si trovava Aragorn ed alla sua destra sedeva Legolas mentre alla sua sinistra Eomer. Vicino ad Eomer si trovava Eowyn e ancora vicino a lei, sedeva Faramir. Ormai fra i due si era creato un gran bel rapporto che forse sarebbe sfociato in qualcosa di più.
Al fianco di Legolas invece sedeva Boromir.
La cena passò velocemente. Si rideva e si facevano battute ma Legolas ancora non parlava. Tutti notarono che l'Elfo non mangiò né carne né pesce e se ne chiesero il motivo. Arrivò il dolce e fu Aragorn a parlare.

-posso chiederti perchè non hai toccato nulla che fosse carne o pesce?-

chiese all'Elfo. Legolas sembrava faticare a rispondere. Ormai la sensazione di disagio era passata anche perchè, aveva scoperto che quegli umani non erano poi così male ma, aveva timore di qualcosa, qualcosa che non sapeva definire neanche lui stesso.

-non mangio nulla che abbia una faccia-

rispose poi riuscendo a sostenere gli sguardi di tutti. Aragorn ed i suoi ospiti sorrisero prendendo poi a mangiare il dolce senza aggiungere altro. Legolas non aveva mai assaggiato cibo umano ma si accorse che le verdure ed i frutti erano come i loro. Però quel dolce, aveva uno strano colore marrone e non gli prometteva nulla di buono.

-è cioccolato...è buono-

disse Eomer notando lo strano sguardo dell'Elfo

-non aveva una faccia prima, puoi mangiarlo-

concluse sorridente. Legolas non sapeva perchè ma si fidava di quell'uomo e così assaggiò il suo dolce. Sgranò gli occhi nel sentire quel dolce sapore, era davvero un qualcosa di sublime. Almeno gli uomini avevano inventato qualcosa di buono.

-ti piace?-

gli chiese Aragorn notando lo sguardo sognante dell'Elfo che ora continuava a mangiare il dolce. Legolas rispose con un semplice sorriso che fece provare una strana sensazione al Principe. Terminato anche il dolce vennero sistemate delle poltrone davanti al camino.

Si sedettero tutti intorno al fuoco incominciando a parlare del più e del meno fin quando Boromir non si rivolse all'Elfo.

-Legolas, ho letto che voi Elfi avete una voce sublime...che ne dici di cantarci qualcosa?-

Legolas trasalì, ma di certo non si sarebbe tirato indietro. Quel Boromir proprio non gli piaceva e non gliela avrebbe data vinta tanto facilmente. Fece cenno positivo e così tutti si prepararono all'ascolto.

-vi canterò qualcosa che possa facilmente tradurre nella vostra lingua-

Al Mare, al Mare! I bianchi gabbiani chiamano,
Il vento soffia, e le bianche schiume danzano.
Ad ovest, ad ovest, il sole sta tramontando.
Nave, nave grigia, stanno chiamando
Le voci di quelli già arrivati?
Lascerò, lascerò i boschi ove siam nati;
Stan finendo i nostri giorni quasi tutti,
Ed io traverserò da solo i flutti.
Lunghe son le onde sull'Ultima Spiaggia,
E dolce l'Isola Perduta che a partire incoraggia,
Ad Eressëa, Elfica Dimora che mai alcuno scoprire potrà,
Ove non cadon le foglie: terra della mia gente per sempre sarà!

Tutti ascoltavano assorti, Legolas aveva una voce stupenda che sembrava quasi cullare gli ascoltatori. Quasi non pianse dopo aver intonato quella melodia, gli ricordava la sua terra, la sua casa e quello lo faceva stare male.

-semplicemente perfetto-

disse Eowyn sorridendo contenta. Aragonr sorrise a sua volta alzandosi dal suo posto e così lo imitarono tutti.

-credo che ora sia meglio ritirarci nelle rispettive camere-

e così tutti si congedarono.

-spero che mi canterete qualcosa nella vostra lingua quando vorrete-

disse Eowyn che si era avvicinata a Legolas per salutarlo. Legolas annuì e sorrise dolcemente. Una volta che furono tutti andati via Aragorn accompagnò Legolas nella sua stanza. L'Elfo non era ancora riuscito ad imparare le strada, tutte quelle pietre lo disorientavano. Ma pensò che avrebbe avuto molto tempo per imparare tutte le strade del castello e questo lo rattristò nuovamente.

-spero che tu sia stato bene questa sera-

disse Aragorn fermandosi davanti alla porta della camera di Legolas.

-lo sono stato-

rispose questi sorridendo ancora. Non c'era dubbio, stava impazzendo! Come poteva stare bene con quegli esseri spregevoli?!
Aragorn sorrise di rimando chinandosi a baciare dolcemente la guancia dell'Elfo. Era strano, si sentiva come alla prima cotta! E dire che di amanti ne aveva avute un bel po'!
L'Elfo provò ancora quegli strani brividi e sospirò per calmarsi.

-che ne dici se domani mattina andiamo a caccia? Hai detto che non mangi nulla che abbia una faccia ma so anche gli Elfi sono degli ottimi arcieri... come unite le due cose?-

-noi cacciamo i Corvi. Sono degli uccelli neri che minacciano i nostri raccolti ed uccidono i piccoli animali. Ma ci alleniamo anche con dei bersagli. Comunque sarei contento di andare a caccia, io naturalmente non ucciderò nessuno ma ho bisogno di aria e profumo di verde-

-perfetto. Allora darò ordine a Brethil di svegliarti all'alba-

detto questo si voltò e raggiunse la sua camera. Legolas rimase a guardarlo mentre andava via e poi entrò anch'egli in camera. Si spogliò delle vesti e sdraiandosi sul letto si addormentò quasi subito.
  
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Il Signore degli Anelli e altri / Vai alla pagina dell'autore: Erestor