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Autore: xD_faby_xD    21/03/2010    2 recensioni
"Ora la sentivo. Era la melodia di un pianoforte, riconoscevo le note: la... do, la, sol... sol minore, fa maggiore e re alto. Nell'ombra vedevo qualcuno, un... ragazzo che suonava con addosso un mantello nero e portava sul viso una maschera particolare che non avevo mai visto. Conclusa la melodia con il do basso rivolse lo sguardo verso di me. "Ciao", disse con voce calda e profonda. "Ciao", dissi rigida. Che strana situazione, chissà chi era..." una storia che vi lascerà trascinare in un mondo romantico e misterioso. Entrate e leggete. Buona lettura
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Bella/Edward
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Dentro la maschera

                      Dentro la maschera

 

Era la festa in  maschera più glamour a cui avessi mai partecipato, ma non era questo a renderla speciale. Portavo un vestito blu con ricami particolari sulla gonna lunga, i capelli erano sciolti e ondulati, il mio collo profumava degli odori di oriente e le mie labbra erano ricoperte di una crema che sapeva di un mix di sapori asiatici. Su i miei occhi pogiava una maschera semplice che s'intonava al colore del vestito. La musica pompava al massimo e io ero al centro della sala mentre il resto dei miei coetanei ballava intorno a me, ma quello che catturò la mia attenzione fu un suono. Sotto quella musica rock che spaccava i timpani, sentivo un suono sconosciuto, quasi impercettibile da sentire e solo io lo avevo notato. Lo seguii fino ad entrare in un'altra stanza, semi buia. Chiusi la porta dietro di me facendola cigolare appena. Ora la sentivo. Era la melodia di un pianoforte, riconoscevo le note: la... do, la, sol... sol minore, fa maggiore e re alto. Nell'ombra vedevo qualcuno, un... ragazzo che suonava con addosso un mantello nero e portava sul viso una maschera particolare che non avevo mai visto. Conclusa la melodia con il do basso rivolse lo sguardo verso di me. "Ciao", disse con voce calda e profonda. "Ciao", dissi rigida. Che strana situazione, chissà chi era.

"Mi chiamo Edward", si presentò educato. "Il mio nome è Isabella", dissi con un sorriso leggero. Si alzò dalla sedia e offrendomi la mano che accettai mia disse: "Incantato", continuò baciandomela piegandosi in una posa antica. Sul dorso della mia mano sentii le labbra di una fredda maschera di gesso che mi fece sentire stranamente in imbarazzo. "Posso chiederti cosa ti ha condotto a venire qui, se non sono indiscreto?", chiese rimettendosi dritto con la schiena. "Ho udito un suono", dissi ripensando a quel momento. Non potevo leggere la sua espressione a causa della maschera, ma curvò la testa come se fosse confuso. "Come hai fatto a sentirmi?", la sua voce tremò con una insolita stranezza. "L'ho sentita", ribadii. "Non hai risposto alla domanda: Come?", mi fece notare ma si rese conto di essere stato scortese perciò fece un passo in dietro. "Scusa, non era mia intenzione essere maleducato". Sentivo i miei occhi brillare al suono di quella voce. "Non hai niente di cui scusati", feci un passo verso di lui gurdandolo negli occhi. Erano castano dorato, brillavano come dei diamanti. "Vuoi ballare?", mi domandò porgendomi il braccio. "Certo", sorrisi gentilmente. Mi prese per la vita cingendomi a sé. Ci muovevamo con lentezza ascoltando il sottofondo della musica da ballo senza andare a tempo. "Quale viso si cela sotto questa maschera misteriosa?", domandai scettica. "Prima sarei curioso di vedere il tuo", propose indignata. Baciai le labbra della sua maschera come se fosse davvero il suo viso. Con ancora le sue mani che mi stringevano il bacino, mi tolsi la maschera dagli occhi. Vidi i suoi brillare. "La tua bellezza va oltre ogni immaginazione", sembrava sincero. "Ora...", allungai le mani per togliergli la maschera, ma mi fermò. "Non vorresti sapere chi sono", disse abbassando il capo con voce bassa e malinconica. "Io sento che tu..."

"No, ti sbagli", ringhiò frustrato. "Mi fido di te", continuai nel mio procedimento togliendogli la maschera. Con mio grande stupore ne trovai sotto un'altra. "Oh", rimasi barccolante. "Alle volte il destino fa il suo corso", traduzione: non ti farò vedere qual è la mia faccia.

"Non voglio insistere", ero glieta di trovarmi fra quelle braccia forti e accoglienti. Anche se non lo conoscevo, mi dava una strana sicurezza. "Isabella, sei sola questa sera?", mi domandò beffardo. "Inverità si. La persona di cui sono innamorata non è venuta al ballo e con me non credo ci sarebbe mai stato", gli spiegai ripensando a lui.

"Oh, potrei conoscere il suo nome?", mi chiese facendo un movimento goffo. "Lui si chiama Edward, come te", dissi mettendo a fuoco i suoi occhi . Ci fermammo. "Questo... Edward, cosa prova per te?"

"Bhé, non lo so. Forse gli sono pure antipatica", deglutii come se stessi per piangere. "Cosa? Cioè, cosa te lo fa pensare?", sembrava nervoso e incominciò a parlare in fretta, come se volesse difendere qualcuno. "Lui... è sempre così freddo nei miei confronti".

"Bella", dondolò e si allontanò da me. "Io... ", iniziò a togliersi la maschera. "Sono Edward Cullen", lo guardai finalmente in faccia. "Cosa?", sbraitaisconvolta. "Bella ascolta", mi prese per il braccio." Io ti amo. Mi comporto così con te perchè è stato difficile ammettere a me stesso che finalmente tengo davvero a qualcuno. Io farei qualsiasi cosa per te, sei tutto per me. Ti amo Bella".

I suoi occhi mi guardarono in un modo che non mi sarei mai immaginata ed era...

Mi strinse a sé e mi baciò con passione intensa. Riuscivo a percepire i suoi sentimenti, gli stessi e forti che provavo io per lui, e forse anche di più.

TW ciao okay okay
  
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