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Autore: reby    21/03/2010    7 recensioni
Sana si pietrificò riconoscendo subito quella voce.
[...]
Ma una mano forte le prese subito il polso, bloccandola.
-Noi due dobbiamo parlare, Sana.- le disse Heric con un tono di voce talmente fermo che non ammetteva repliche.
-Tanto non serve rimandare…- mormorò lei.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Akito Hayama/Heric, Sana Kurata/Rossana Smith
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Quello che non ti ho mai detto.
 
 
 
 
Avvertenze: questa one short è collocata dopo l’episodio in cui Charles durante un’intervista lascia intendere che Sana in realtà sia ancora innamorata di Heric. (puntata 64)^^
 
 
 
 
 
 
“Questa persona è venuta a trovarci sul set il primo giorno di riprese..”
La lattina cadde dalle mani di un ragazzo biondo con un rumore sordo.
Il liquido gassato si versò a macchia d’olio sul tappeto macchiandolo inevitabilmente senza tuttavia sortire alcun effetto in colui che l’aveva lasciata scivolare dalla mano senza nemmeno accorgersene.
E’ impossibile…ma cosa sta dicendo?
Heric seduto sul divano di casa sua, ascoltava impietrito quelle dichiarazioni con gli occhi sbarrati.
Non potevano essere vere. Sana non poteva essere ancora innamorata di lui, non poteva aver respinto Charles…per lui.
Eppure…sta dicendo l’esatto contrario…
Spense la televisione precipitandosi in camera sua ed indossando la divisa da karate.
-Dove vai a quest’ora?-, chiese suo padre vedendolo uscire di fretta.
-Faccio una corsa,- e uscì sbattendo la porta e lasciando suo padre sospirare.
 
--
 
Sana era appena rientrata a casa dopo aver discusso animatamente con Charles.
Come aveva potuto…
Come aveva potuto farle questo?
Si trascinò in camera sua passo dopo passo, ignorando le occhiate di Robbie e sua madre che la scrutavano apprensivi.
Chiuse la porta e si gettò sul letto.
Ora il suo rapporto con Heric sarebbe cambiato. Totalmente.
Con che coraggio l’avrebbe guardato la mattina successiva?E tutte le altre…?
Lacrime amare cominciarono a scorrerle sul viso liscio.
Ormai avrà capito tutto…e così anche Funny…
 
--
 
-Così dovrebbe andar bene signorina.-
L’infermiera finì di fasciarle le dita e le sorrise incoraggiante.- Non è niente di grave, non si preoccupi.-
Rossana sospirò.- La ringrazio, la prossima volta starò più attenta.-
Giocando a pallavolo, quella mattina a scuola, si era distratta dall’ingresso della classe di Heric e non scorgendolo tra la folla non si era accorta della palla che piombava nella sua direzione e nel tentativo disperato di bloccarla si era fatta scudo con le povere dita che ora pulsavano sotto le bende.
Oggi ho proprio la testa altrove…non ho nemmeno dormito stanotte…
-E’ sicura di sentirsi bene?E’ molto pallida…-
La voce dell’infermiera la riscosse dai pensieri.- Oh, sono solo un po’ stanca…-
-Se vuole può stendersi un po’, c’è ancora un lettino disponibile.-
Sana s’illuminò tutta.- La ringrazio molto!Ho proprio bisogno di una bella dormita.-
E così ho più probabilità di non incontrare Heric per oggi..
-Allora si accomodi pure, ma faccia attenzione a non svegliare l’altro ragazzo.-
-Non si preoccupi!- esclamò l’attrice e sbadigliando si diresse verso il letto libero.
Purtroppo però, non si accorse del secchio vuoto lasciato lì per sbaglio e ci finì sopra facendo un enorme fracasso.
-Oh no!- esclamò, alzando lo sguardo verso il separè e notando con dispiacere d’aver svegliato l’altro ragazzo.
-Mi dispiace, non volevo svegliart…-
Ma si bloccò all’improvviso, non appena quest’ultimo scostò la tenda che li separava: Heric fece capolino fissandola prepotentemente.
-Ero sveglio,- ammise.
Rimasero in silenzio, entrambi a corto di parole.
-Bene, allora io vado!,- esclamò concitata Rossana e senza pensarci due volte si girò dalla direzione opposta senza guardarsi indietro e fermandosi solo dopo essere uscita nel corridoio deserto.
-Ehi.-
Sana si pietrificò riconoscendo subito quella voce. Senza nemmeno voltarsi cominciò a correre.
Ma una mano forte le prese subito il polso, bloccandola.
-Noi due dobbiamo parlare, Sana.- le disse Heric con un tono di voce talmente fermo che non ammetteva repliche.
-Tanto non serve rimandare…- mormorò lei.
Heric allora la strattonò facendola poggiare al muro alle sue spalle.
-Mi fai male, stupido!- si lamentò l’attrice tentando di divincolandosi dalla sua presa con scarsi risultati.
-Sono stanco Rossana!-
Sobbalzò.
Lui…non la chiamava mai con il suo nome intero…
Heric accentuò la presa sulle sue spalle, continuando a guardarla negli occhi con i suoi incredibilmente profondi.- Stanco…di tutte queste versioni di una stessa storia.-
Sana deglutì sotto il peso di quelle parole.
Non aveva mai visto Heric così…fragile. Si, perché in quel momento le appariva proprio così.
Confuso, senza alcun muro d’indifferenza davanti a se…
I sentimenti rendono indifesi, ed Heric l’aveva provato sulla propria pelle. Giorno dopo giorno la lontananza aveva scavando dentro lui lasciandolo completamente…vuoto.
Non era servito a niente rifugiarsi in Funny quando la credeva tra le braccia di Charles, quando credeva d’averla persa per sempre.
Ma adesso, la fiamma era stata accesa. La fiamma della speranza era nata in lui e voleva solo ardere.
Guardandola ora, contemplando ogni centimetro del suo viso, solo ora si rendeva conto della grandezza dell’errore compiuto quando si era fidanzato con Funny.
Funny…che tanto le ricordava…lei.
Rossana, la famosa attrice, che in quel momento lo fissava impaurita sotto il peso del suo sguardo desideroso soltanto della verità.
Il ragazzo abbassò le braccia e così anche lo sguardo.
Strinse i pugni.- Ieri sera Charles ha fatto delle dichiarazioni in tv. Ho seguito tutta la trasmissione…-
-Ah…- mormorò Sana, non riuscendo più a controllare i battiti furiosi del suo cuore.
Ormai ci siamo…
-Io devo sapere…ne ho il diritto!-
Heric esclamò quella frase ad alta voce, facendola sobbalzare.
-Heric, io…-
-Basta bugie. Io crederò soltanto a te. A te soltanto Sana…- mormorò mesto rialzando gli occhi e puntandoli nei suoi.
Era attrazione, era complicità. Com’era sempre stato tra di loro.
-Allora anche tu devi essere sincero con me,- affermò la ragazza aggrottando le sopracciglia. – Una volta per tutte Heric, io ti piaccio?-
Il ragazzo spalancò gli occhi, sorpreso da quella domanda così diretta.
-Sei una stupida,- disse tranquillo qualche secondo dopo.
Sana inarcò un sopracciglio.- Cosa?-
-Hai sentito.-
-E perché diavolo sarei una stupida?- gli domandò continuando ad alterarsi.
Non poteva risponderle così dopo una domanda del genere!Non sapeva quanto le era costata…non lo sapeva affatto!
Heric ridacchiò, con la sua solita aria strafottente. Ma stavolta, c’era qualcosa di diverso in quel suono. Qualcosa di…dolce.
-Perché sei sempre stata cieca.-
Il cuore di Sana parve fermarsi per un attimo. L’aria divenne improvvisamente pesante, troppo satura per lei.
-Co…cosa..- balbettò non riuscendo a formulare nessuna frase di senso compiuto.
-Ero innamorato di te, si…-
Crack.
Cos’è?Un rumore di qualcosa che si rompe?
Probabilmente è il mio cuore…era innamorato di me…era…ora…
-Da sempre..- concluse il biondo.
…ora non più…
Rimasero in silenzio, l’uno di fronte all’altra con gli sguardi bassi.
Le risate degli altri studenti arrivavano ovattate dal cortile, lontane anni luce da loro due.
-Mi hai chiesto la verità riguardo alle dichiarazioni di Charles…- biascicò Rossana, tentando di frenare le lacrime che chiedevano via d’uscita.- Ebbene Heric…è tutto vero.-
Alzò il capo specchiandosi nei suoi occhi pieni di stupore.- Sono innamorata di te. Temo d’esserlo da anni.-
Sorrise. Un sorriso dal retrogusto amaro. –Ma ormai…non ha più importanza.- sussurrò, e scansandolo con forza cominciò a correre a perdifiato, mentre copiose lacrime cominciarono a scivolarle sulle guance.
Solo alcuni secondi.
Poi, Heric cominciò a rincorrerla più veloce che poteva. Era davanti a lei, aveva rallentato il passo ma continuava a correre.
Un singhiozzo più forte arrivò dritto alle sue orecchie con la stessa intensità di una cannonata.
-Fermati!- urlò, cingendole la vita con le braccia.
-Lasciami subito!Lasciami ti dico!- continuava ad urlare la ragazza scossa dai singhiozzi.- Ora tu hai Funny, vai da lei io non sono più importante, non conta più nient..-
-Basta!-
E Sana si fermò. L’ultimo urlo di Heric riecheggiò nel corridoio muto e a poco a poco la ragazza smise di singhiozzare.
Rimanevano abbracciati, lui la teneva stretta, la sua schiena contro il suo petto.
-Sana…- sussurrò il suo nome talmente piano che non sembrava vero.
Con delicatezza la voltò di fronte a se, prendendole il viso tra le mani.
Gli occhi arrossati della ragazza erano peggio di qualunque cosa per lui.
-Io non sto più insieme a Funny.-
Sana sussultò.- Che cosa?-
-Ieri sera le ho parlato. Le ho detto tutta la verità.-
-Non capisco…-
-Ancora non lo capisci?Allora sei proprio ottusa!- esclamò Heric e prima ancora che la ragazza potesse ribattere annullò completamente la distanza tra i loro visi, baciandola.
Questa volta non era un inganno. Questa volta…era molto di più.
Sana rispose al bacio con foga, una foga tale da stupire lo stesso Heric che la circondo con le braccia sollevandola da terra.
-Sana…- mormorò Heric scostandosi di poco dalle sue labbra.- Sono innamorato di te.-
E Rossana  si lasciò andare ad una risata cristallina, baciando colui che le aveva insegnato ad amare.
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Salve a tutti!
Non so se questa oneshort riuscirà ad emozionare qualcuno…è la seconda che scrivo su questo Anime(e la prima volta è stata moolto tempo fa!)dunque non sono molto esperta nel campo^^’.
Ma oggi pomeriggio ho rivisto un paio di puntante e…zac!Ecco il risultato!
Sarò lieta di ricevere le vostre opinioni,
Sabri
   
 
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