Anime & Manga > Death Note
Segui la storia  |       
Autore: Misaki_Vania    22/03/2010    0 recensioni
-Una FF dedicata al passato di L- "Non aveva mai tremato così in vita sua. Su quel soffitto, sotto la pioggia gelida, c’era una sagoma rannicchiata. La folta chioma di capelli scuri gli ricadeva sul viso, zuppa d’acqua. In lontananza, l’eco delle campane di una chiesa vicina a quell’orfanatrofio così decadente. Il ragazzo era a piedi nudi, osservava da lassù tutta Londra. Il Big Ben aveva persino un’aria più triste, in quel momento. Il cielo nero e pieno di nuvole, sebbene fosse appena arrivata la sera. -I miei genitori…- pensava – Non ci sono più… un incendio… - "
Genere: Malinconico, Thriller | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altri personaggi, L, Watari
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

 

“E’ difficile crederci, ma dovrai farlo, se vorrai essermi d’aiuto.”

Rue Ryuzaki sedeva nel salotto in casa di Watari. Era un uomo abbastanza giovane e di bell’aspetto, nonostante i tratti tipicamente asiatici, il suo modo di vestire era occidentale. Portava i lunghi capelli bruni raccolti in una treccia che gli pendeva da un lato della spalla. I sottili occhiali da vista incorniciavano il volto candido dal mento affinato. La sua apparenza elegante avrebbe incantato chiunque. I tratti femminei, però, rendevano ancora più insolito il fatto che lui fosse tra i tre detective più importanti al mondo, insieme a Coil e Deneuve.

Lawliet lo guardava a bocca aperta:

“Ma… io… perché devo essere io a fare da esca?” gli chiese.

“Perché al momento il nostro uomo ha messo gli occhi su di te.” Rispose Rue sorseggiando una tazza di tè.

“Come puoi essere certo che abbia davvero a che fare con l’incendio a casa mia?!” chiese il ragazzo.

“Lascia che ti spieghi alcune cose molto importanti.” Rue posò la tazza di tè e incrociò le dita delle mani “Queste informazioni sono strettamente riservate alle forze dell’ordine, perciò non farne parola con nessuno. Negli ultimi otto mesi sono avvenuti nei dintorni di Londra strani casi di stupro. Le vittime sono state undici: due ragazze e nove ragazzi. Tutti minorenni. Le prime quattro vittime sono state trovate morte in circostanze molto insolite. Un suicidio senza movente compiuto con un veleno che la vittima non avrebbe mai potuto acquistare, un annegamento in una piscina vuota, ma soprattutto, le due che mi hanno colpito di più, ovvero un incidente d’auto dovuto a un’improvvisa tempesta e un fulmine in pieno giorno in un centro cittadino. Tutte le vittime dicevano che il cielo si era oscurato improvvisamente. Be’… io sono convinto che una spiegazione a tutto questo c’è. Esistono dei congegni in grado di manipolare le condizioni climatiche.”

“Sì.” Intervenne Watari, che era rimasto in silenzio fino ad allora “Sinceramente, è a quello che ho pensato quando mi hai parlato del caso. Però dei simili strumenti non si possono trovare in mano a molte persone, perciò…”

“Perciò…” riprese Rue “Sarà facile restringere il campo delle indagini a poche persone. Innanzitutto posso aggiungere che le quattro vittime uccise, erano state quelle che avevano fornito delle testimonianze particolarmente dettagliate sull’aspetto dello stupratore. Qui posso capire che l’indiziato è una persona che può sottrarre informazioni alla polizia, se non un poliziotto stesso.”

“Continuo a non capire cosa c’entri con mio padre.” Fece Lawliet tenendosi la testa tra le mani.

“Tuo padre aveva rivolto uno sguardo al caso, e grazie al suo enorme talento investigativo, era quasi arrivato a risolverlo, restringendo il campo a soli tre indiziati. Ne aveva parlato anche con tua madre, ed è ovvio, dato che lei era un’agente dell’FBI. L’incendio a casa tua è stato devastante, ed è scoppiato per via di un fulmine, non è vero? Ma non c’era nessun temporale. Il fulmine è stato condotto lì. Nonostante tutto sia andato in fumo, l’assassino ha badato bene a non torcere a te nemmeno un capello.” Spiegando, Rue si aggiustò gli occhiali sulla punta del naso “Proprio qualche mese dopo si verifica un tentativo di stupro in circostanze simili. Tu assomigli davvero a tuo padre, ma la sua identità era segreta. Allora chi può sapere com’era fatto in volto, se non qualcuno legato alla polizia?” sorseggiò il tè e continuò “Combinando gli elementi di tutti i casi, il campo si restringe nuovamente a tre indiziati.”

“Quindi la soluzione non è poi così lontana.” Commentò Lawliet.

“Ti sbagli.” Obiettò Rue “Non potremo mai incastrare il colpevole se non avremo una prova sussistente. L’unico modo sarebbe avere accesso al suo covo e recuperare i dati del manipolatore climatico che ha usato per uccidere. Ecco perché ho bisogno che tu faccia da esca.”

Watari alzò leggermente la voce e dopo aver tossito, si oppose chiaramente:

“Rue, mi dichiaro esplicitamente contrario. Non è saggio lasciare che Lawliet rischi la propria incolumità.”

“Lawliet non correrà alcun pericolo.” Replicò il detective “Conosce la capoeira. E poi i miei intenti sono altri.”

“No.” Ribatté ancora l’anziano.

Lawliet si alzò in piedi e disse forte:

“Sono disposto a fare qualunque cosa per vendicare i miei genitori. Non interferire, Watari.”

Di conseguenza a quel gesto, Rue fece un ghigno soddisfatto:

“Grazie dell’appoggio, Lawliet. Ho avuto modo di indagare insieme a tuo padre. So che hai ereditato le sue stesse capacità, e così mi sarai di grande aiuto. Voglio che tu ti faccia avvicinare nuovamente da quell’uomo.”

“Che cosa??” chiese il ragazzo allibito “Tenterà di mettermi le mani addosso!”

“Lo so.” Annuì Rue “E tu dovrai assecondarlo.”

“Eh?! Dici sul serio, dovrei lasciare che mi violenti?!”

“Assolutamente no. Ma devi lascarti toccare da lui. Devi invogliarlo a desiderarti fino alla follia.”

Lawliet ebbe un conato di nausea, che represse subito.

“Che schifo…” si lasciò sfuggire.

“Sì, Lawliet. Lui si eccita al pensiero che tu gli sfugga, perciò sii sfuggente, ma lasciati accarezzare. Come un gatto randagio. Se proverà ad andare fino in fondo, però, urla più che puoi. Sono certo che di questo passo, cercherà di portarti a casa sua. E quando lo farà, sarà il mio turno. Ti seguirò impercettibilmente da lontano, e mentre lui sarà occupato con te, io prenderò tutte le prove necessarie. Lo metteremo di fronte a una completa disfatta.” Nel pronunciare l’ultima frase, gettò due zollette di zucchero nella sua tazza di tè “Sarà così. Allora, te la senti?”

“Sì, lo farò.” Disse Lawliet. Ma la sua mente stava pensando tutt’altro. La sicurezza che ostentava Rue Ryuzaki aveva qualcosa di strano, e sembrava volerlo mettere a tutti i costi in pericolo per salvarsi. Non sapeva ancora se fidarsi di lui oppure no. Inoltre, lo sguardo severo di Watari, gli dava molto da riflettere.

  
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Death Note / Vai alla pagina dell'autore: Misaki_Vania