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Autore: Melanto    23/03/2010    0 recensioni
Piccola bishot con stessi protagonisti e stessa ambientazione.
I - C’era l’idea di tornare dai piccini lasciati alla nursery, c’era l’idea di riunirsi tutte per condividere le attività domestiche e l’idea di riparo, rifugio.
II - Lo stesso, querulo urletto spaventato seguito da repentini passi in fuga e sbattere di porte. Altre voci cercavano di rabbonire la bambina, ma non avevano molto effetto.
«Sta’ bbona, cocca, nun te fa gnente!»
Genere: Malinconico, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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Storia scritta per la “Caccia alle uova!” di Fanworld.it
Uovo #8 | Prompt: scrivi una storia di qualsiasi tipo in cui il personaggio principale resta misterioso fino alla fine.

E' raro ch'io scriva qualcosa di autobiografico. Però, questo lo è, da un differente punto di vista.

E' un mondo difficile

I - La lunga strada verso casa

Finalmente, anche quella giornata volgeva al termine.
Era stata lunga e faticosa, come sempre d’altronde. Loro, poi, lavoravano tutti i giorni; sabati e domeniche comprese. In fondo, questo significava far parte di una comunità: ciascuna aveva un proprio compito ben preciso che non poteva mai venire interrotto da ferie o festività.
Eppure, nonostante la stanchezza, la fine della giornata aveva un qualcosa di estremamente piacevole che riusciva a tenerle vicine: e questo qualcosa era che si ritornava a casa tutte insieme.
Allo stesso modo in cui erano uscite al mattino presto. E poi, la sola idea di ‘casa’ aveva un bellissimo sapore alla bocca, specialmente dopo ore di lavoro, e racchiudeva, in un’unica parola, tante altre piccole soddisfazioni e piaceri quotidiani. C’era l’idea di tornare dai piccini lasciati alla nursery, c’era l’idea di riunirsi tutte per condividere le attività domestiche e l’idea di riparo, rifugio.
Sul tenue canto delle cicale, il sole non era ancora calato del tutto lungo la linea dell’orizzonte, mentre già si delineava la forma della villetta a tre piani, immersa nella campagna romana.
Le spighe di grano dell’Ortolano, nel terreno confinante, si vedevano oscillare alla leggera brezza di Luglio in armoniche onde, ricreando l’effetto di un enorme mare dorato che contrastava con il verde della pineta, fitta e scura, dalla parte opposta.
Le suore, del convento poco distante, suonavano le campane prima di cena.
E poi c’era Betta, che agguantava al volo un uccellino distratto, nascondendosi sotto la 127 blu dei padroni di casa; La Pelosa, che si dava una pulita al manto, sdraiata sul cofano e Tontolino, che bighellonava oziosamente in cerca di qualcosa di interessante da fare; Billy lo scrutava altezzosamente dal muro di cinta del campo da bocce.
Lo strombazzare di un clacson, proprio dietro di loro, lavoratrici rincasanti, animò i gatti che non fuggirono, abituati com’erano nel vedere macchine andare e venire dalla villetta. Si limitarono a sollevare le testoline e rizzare le orecchie, poi continuarono a pensare ai fatti propri.
Britz, dall’abitazione accanto, abbaiò con calma ai nuovi venuti, agitando felicemente la lunga coda nera.
Dal canto loro, erano troppo stanche per andare a curiosare e poi, dal fracasso che questi facevano, potevano solo essere i parenti di Avellino; impossibili da non riconoscere.
«Uè, Gerà!»
«Oh, eccovi! Ch’avete trovato traffico sull’Aurelia, Sabì?»
«Stelle de zia!»
«Sia!(1)»
«Zietta!»
La loro fila composta sorvolò indisturbata quell’eco di saluti, baci e abbracci, muovendosi con quella andatura vagamente oscillante fino al terrazzo della mansarda ancora da finire. Tra il cemento che teneva uniti i foratini, vi era una crepa piuttosto larga che s’approfondiva fin dentro i laterizi.
Le vespe vi si infilarono adagio una alla volta, assaporando l’idea del riposo.
Avevano percorso, come ogni giorno, una lunga strada, ma ora erano finalmente a casa.


 


(1): è l’effetto della ‘Z’ zeppolosa, pronunciata come una ‘S’. *ridacchia*.


 

NotaFinale: quella casa esiste, ma il campo di grano, ormai, non c’è più. Anche gli animali – Betta, La Pelosa, Tontolino, Billy e Britz – esistevano, e, a modo loro, continuano ad esistere in un mondo migliore.

   
 
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