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Autore: May be    23/03/2010    3 recensioni
“Era una giornata stupenda, finalmente il sole si era deciso a ritornare. […] Sorrise, e ricominciò spedita a camminare, diretta al punto in cui sapeva lo avrebbe trovato –d’altronde, perché mai avrebbe dovuto spostarsi?”
ShikaIno
[Friendship!]
Genere: Malinconico, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Ino Yamanaka
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Autore: x Saretta x
Titolo: “Time was when…” [“Ci fu un tempo in cui…”]
Personaggi: Ino.
Genere: Introspettivo, Malinconico.
Rating: Verde.
Avvertimenti: Alternative Universe, One-Shot.
Credit(s): nessuno.
Breve introduzione alla storia: “Era una giornata stupenda, finalmente il sole si era deciso a ritornare. […] Sorrise, e ricominciò spedita a camminare, diretta al punto in cui sapeva lo avrebbe trovato –d’altronde, perché mai avrebbe dovuto spostarsi?”
Note dell’autore: Uhm. Non so bene cosa sia, francamente. E’ tutto ciò che la mia mente è riuscita a partorire, mi sa che dovete accontentarvi :D

Un solo, minuscolo appunto: non è una ShikaIno.

Buona lettura :D

 

Partecipante al contest “Is over or is it not over” di Aya88 e storyteller lover, annullato perchè sono stata –ahimè- l’unica a consegnare.

Sotto sono riportati i giudizi delle giudici, che ringrazio ancora per il disturbo ^^

 

Time was when…

 

 

Era una giornata stupenda, finalmente il sole si era deciso a ritornare.

Camminava per le vie di Konoha, Ino, salutando allegramente le persone che incontrava.

Arrivata a destinazione si guardò attorno, estasiata. L’estate stava già arrivando; si notava dai molteplici fiori che coloravano gli alberi, i cespugli, i giardini.

Inspirò a fondo.

Di sicuro era il clima adatto a lui.

Sorrise, e ricominciò spedita a camminare, diretta al punto in cui sapeva lo avrebbe trovato –d’altronde, perché mai avrebbe dovuto spostarsi?

Lo raggiunse, raggiante, ma non parlò.

Si limitò a sdraiarsi sull’erba, accanto a lui –sapeva bene che lui non sopportava essere disturbato mentre riposava, a meno che non ci fosse un valido motivo.

Rimase per un po’ ad osservare le nuvole anche lei, godendosi il calore dei raggi di sole sul suo volto, e alla fine decise di rompere il silenzio –doveva pur mantenere il suo ruolo di seccatura.

« Sai Shikamaru, l’altra sera, dopo quella missione, mi sono posta un paio di domande, e mi sono accorta che non sapevo rispondere. »

Fece un piccolo sospiro, e voltò il capo nella sua direzione ricominciando a parlare –era inutile aspettare una risposta, lui aveva sempre preferito ascoltare.

«Ero in camera mia e mi sono guardata allo specchio. Ero sporca, avevo le unghie spezzate, i capelli fuori posto, un disastro. E non è assolutamente da me trascurarmi, lo sai bene! E mi sono chiesta: cosa sto facendo? E perché lo sto facendo? Insomma, io sono una ragazza di classe, mica come Sakura. Di certo non è nella mia natura fare la ninja, sporcarmi, faticare, combattere! »

Ino scoppiò in una risata cristallina, e riportò lo sguardo al cielo –le era sempre piaciuto stare con Shikamaru, perché lui sapeva ascoltare. Chi non lo conosceva poteva pensare che dormisse, ma lei lo sapeva bene, che lui recepiva ogni singola parola che gli veniva rivolta.

« D’altra parte si è sempre saputo che non sono niente di che nei combattimenti. Anzi, in molte situazioni mi sono sentita piuttosto inutile, devo ammetterlo. » sospirò lievemente, scostando un ciuffo biondo dal viso. « E’ stato allora che mi sono chiesta… Insomma, mi è improvvisamente sorto un dubbio. »

Si alzò a sedere all’improvviso, strappando distrattamente qualche filo d’erba e lasciando che il vento lo portasse con sé.

« E’ stato orribile, sai? » esordì con un sorriso triste; « Improvvisamente la realtà che stavo vivendo da sempre si è sgretolata davanti ai miei occhi, mentre mi chiedevo se questa sia veramente la vita adatta a me. »

Nascose il volto tra le gambe, immaginandosi Shikamaru voltarsi lievemente verso di lei, un filo d’erba in bocca e uno sguardo interrogativo, forse negli occhi una scintilla d’irritazione.

« Insomma, mi sono chiesta se per me sia giusto continuare ad essere un ninja. »

Si strinse ancor più alle sue gambe, odorando ad occhi chiusi il profumo di pulito dei suoi vestiti.

« Ho iniziato a ripercorrere la mia vita, cercando di capire cosa mi abbia portata a questo punto; dall’iscrizione all’Accademia all’ultima missione. »

Inspirò profondamente, liberandosi della stretta in cui si era nascosta ed alzando lo sguardo al cielo.

Accennò un sorriso, pensando al povero Shikamaru che doveva subire tutta quella sua irrequietezza; ma la aveva sopportata per anni: qualche minuto ancora lo avrebbe retto benissimo.

« Ricordo che all’Accademia mi iscrisse mio padre. Ero felice, avevo sempre ammirato le donne come la maestra Kurenai, così belle e forti! Col passare del tempo, allenamenti e missioni sono diventate quotidianità; credo di non avere mai contemplato una realtà differente da quella che stavamo vivendo. E’ stato più avanti, quando le missioni sono diventate difficili davvero ed è stata la nostra vita a risultare in pericolo, che ho cominciato a sentirmi fuori posto. Insomma, tu eri la mente geniale, Choji il braccio, ed io? Non ho mai avuto alcuna abilità speciale, persino la tecnica del Capovolgimento è inutile, se qualcuno non protegge il mio corpo. »

Scoppiò a ridere, una punta di amarezza nella voce, e voltò il capo verso di lui.

« Quando Sakura è diventata allieva di Tsunade, mi sono di nuovo sentita superata. Ho deciso di diventare ninja medico anche io, con l’obiettivo di dare una lezione a Frontespaziosa. Non può permettersi di rubarmi il primo posto e sperare di passarla liscia! »

Scostò i capelli dal volto, e si fece pensierosa.

« Alla fine, qualcosa delle Arti Mediche l’ho imparato. La mia vita è continuata come sempre; anche la morte del maestro Asuma non mi ha abbattuta del tutto, mi sentivo forte comunque. Sentivo che dovevo esserlo, perché se mi fossi fatta sconfiggere dalla paura o dalla tristezza sarei stata ancora più inutile di prima. E’ stato con l’ultima missione, che qualcosa dentro me si è incrinato del tutto. »

Si alzò lentamente, osservando dalla modesta altezza della collina il villaggio che si estendeva davanti a loro.

Era veramente un posto magnifico.

Ecco perché a Shikamaru piaceva tanto, si disse con un sorriso.

« Ed è stato dopo quello che è successo, che non ho saputo più niente. In un certo senso, era come se avessi perso la memoria. Poi, ho pensato a tutto quello che ti ho appena detto, e ho cercato di capire perché io abbia scelto questa vita. »

Lo guardò, con un sorriso triste.

« Scommetto che dentro di te stai ridendo di me, vero Shikamaru? In fondo tu hai sempre saputo tutto quello che mi passava per la testa. Forse quello che ho capito con tanta fatica avresti potuto dirmelo tu. Comunque, ho notato che nella mia vita ho sempre avuto un traguardo da raggiungere: diventare una donna bella e forte come la maestra Kurenai, farmi notare da Sasuke, superare Sakura. Solo, ultimamente ero a corto di obiettivi. »

Si sedette nuovamente, carezzando sovrappensiero il manto erboso.

« Ma ora so cosa voglio. Ho un nuovo obiettivo, e non me lo lascerò più sfuggire. Mai più. Te lo prometto, Shikamaru; non permetterò più che accada quello che è successo. Diventerò più forte, e finalmente potrò proteggere chi amo. »

Si alzò in piedi, lisciando la gonna viola con un gesto secco delle mani.

« Mi spiace solo… Mi spiace solo non essermene accorta prima. Ci vediamo, Shikamaru. Grazie per avermi ascoltata ancora. »

Si allontanò correndo lungo il fianco della collina, lo sguardo al cielo che si stava già colorando di rosa ed arancione.

Quando fu lontana si voltò, sorridendo radiosa alla collina, al grande albero, ai raggi del sole calante che lo investivano in pieno, e alla lastra di marmo chiaro sotto di esso.

« Quello è veramente un posto magnifico, Shikamaru. »

 



GIUDIZIO AYA88

 

Correttezza grammaticale e sintattica: 9,5

Non ho niente da segnalare, eccetto una b di troppo(obiettivo non obbiettivo) e un te complemento oggetto usato in funzione di soggetto(trovandosi in un dialogo potrebbe anche non essere considerato un vero errore, però consiglio di evitarlo nella lingua scritta, tanto più se immaginiamo di essere in un contesto non italiano). Comunque nulla di grave.   
Stile e forma: 9

La fic è scorrevole; i periodi più brevi si alternano a quelli più lunghi senza creare delle brusche fratture e il lessico è semplice ma non troppo. C’è solo da segnalare nelle prime righe la messa in rilievo del soggetto Ino che intralcia la fluidità della lettura. E forse come scelta stilistica stona un po’ nel contesto, secondo me.  
Originalità: 8,5

Il colloquio davanti alla tomba di una persona cara non è certo un’idea molto originale, ma come stata impostata sì. Fino all’ultimo, infatti, non si capisce che Shikamaru sia morto, tutto rimane nel vago, e sembra che sia lì presente in carne ed ossa, con la sua consueta pigrizia.

Caratterizzazione del personaggio: 8

Indubbiamente è Ino, determinata ma anche con le sue debolezze, consapevole della propria natura e dei propri limiti ma disposta a superarli per proteggere chi ama. Le sue riflessioni, presentate attraverso il dialogo con “Shikamaru”, sono inoltre abbastanza dettagliate e i suoi comportamenti riescono a rivelarci il suo stato d’animo durante la non facile confessione.  
Trattazione e attinenza al tema: 12

La fic è sicuramente attinente alla tematica del contest. Ino si è interrogata sul senso della sua vita, ricercando un nuovo obiettivo che le permettesse di andare avanti, per poi confessare le proprie riflessioni al ricordo di Shikamaru. Insomma, gli elementi ci sono tutti.

Avrei però approfondito di più il dramma di Ino nel trovarsi di fronte all’amara consapevolezza che le certezze della sua vita stavano crollando, magari con un’introspezione precedente al dialogo, durante il quale il peggio è ormai superato.  

Giudizio personale: 4
Ho adorato letteralmente l’impostazione della fic a cui ho già accennato nell’originalità: realizzare solo alla fine che Shikamaru è morto mi ha fatto provare davvero una sensazione amara. Non so se l’effetto era voluto, ma complimenti lo stesso XD      

 

51/60

 

GIUDIZIO STORYTELLER LOVER

 

Correttezza grammaticale e sintattica: 9,2

Per quanto riguarda la grammatica, sei stata molto precisa. Ti sono sfuggiti solo un paio di punti, ma come dice Aya questo non grava fortemente sul punteggio complessivo di questa voce. La sintassi invece è perfetta, non ho nulla da dire su questo punto.

 

Stile e forma: 8,7

Lo stile che hai usato è molto semplice, con periodi più o meno brevi, e ben si adatta a quanto viene raccontato. In certi punti l’ho trovato un po’ troppo cadenzato, ma è una mia opinione personale quindi non comporta nessuna detrazione al punteggio. La forma è generalmente buona, qualche termine poteva essere scelto meglio, ma già così va piuttosto bene.

 

Originalità: 8,4

La tua scelta è caduta su un personaggio non troppo particolare, ma non per questo noioso. Hai saputo sviluppare comunque un discorso che ha in sé logica e sta bene in piedi. Anche io ho apprezzato molto la scelta di trattare Shikamaru nella duplice forma di presente/assente. Nel complesso mi è piaciuto.

 

Caratterizzazione del personaggio: 7

Per quanto mi riguarda Ino è un personaggio che mi piace, una kunoichi sempre messa di fronte a difficoltà. Nella storia, seppure ne ho apprezzato i motivi e il suo stato d’animo, l’ho trovata un po’ ingenua, se così si può dire, nel modo di esprimere se stessa. Ecco perchè non do un punteggio più alto. Shikamaru, invece, nel suo “muto silenzio di tomba” è a mio parere perfetto.

 

Trattazione e attinenza al tema:  13

La trattazione è stata sviluppata abbastanza bene. C’erano comunque gli spunti per qualcosa di più elaborato, senza dubbio. Il tema del contest è stato rispettato nelle sue linee generali, magari un po’ più di profondità  per il momento di confusione, solitudine, di difficoltà che viene superato sarebbe stato più attinente.

 

Giudizio personale: 4

La storia mi è piaciuta molto, anzi, fa venire voglia di poter leggere una fiction proprio ambientata nei momenti di difficoltà di Ino. La scrittura è lineare, ma spesso coinvolgente. I personaggi sono ben inseriti comunque nella trama e il tema è accennato con cura. Il finale è amaro sì, ma secondo me è stata un’ottima scelta.

 

50,3/60

 

PUNTEGGIO FINALE: 50,6

   
 
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