Nick
autore:
Rinalamisteriosa
Titolo della
storia: Piccola sfida
canora
Rating:
verde
Genere: commedia
musicale
Avvertimenti: AU, One-shot,
What if...?
Personaggi: Altri, Ino
Yamanaka, Shikamaru Nara, Temari
Pairing: InoShikaTema
velato [anche se prevale lo ShikaTema XD]
Nda
(vivamente
consigliate): -dopo il finale-
Citazione
obbligatoria: A volte, per
sentire, basta saper ascoltare. ("Gremlins")
Quel giorno di
metà marzo c'erano tanti, possibili aggettivi che potessero spiegare ed
evidenziare lo stato d'animo di una giovanissima, promettente e aspirante
cantante pop: nervosa, emozionata, ansiosa, turbata, eccitata, elettrica e via
discorrendo.
Ino Yamanaka,
biondina popolare benvoluta da parenti, amici e conoscenti, fremeva
letteralmente dalla voglia di esibirsi sopra un palcoscenico - anche se in
realtà si trattava solo di un
provino tra due talenti emergenti - davanti agli occhi scrupolosi e ad un udito
attento di una giuria scelta, di cantare immaginando davanti a sé una
grandissima platea con un pubblico di oltre diecimila persone a guardarla,
ammirarla e a batterle le mani alla fine della sua brillante interpretazione di
un brano musicale.
Perché per lei
cantare era sinonimo di interpretare, di emozionarsi e di emozionare, in un
crescendo indescrivibile di sensazioni tutte palpabili, tutte vorticanti dentro
-e fuori- di se stessa.
Mentre Ino non
riusciva a stare ferma un secondo, marciando avanti e indietro in quella saletta
dietro le quinte, in attesa di essere chiamata ad esibirsi, la sfidante, Sabaku
No Temari, se ne stava seduta su
una sedia a caso, le gambe accavallate, gli occhi chiusi e le braccia incrociate
al petto.
"Mi stai
innervosendo, lo sai?" le fece sapere, riferendosi soprattutto al ticchettio
esasperante dei tacchetti degli stivali neri
di Ino, che replicò prontamente: "Oh, davvero?! Beh, sappi che questo è il mio
modo per scaricare tutta la tensione... Non puoi impedirmelo!"
"Ah sì? E allora
tu non puoi rivolgerti a me così, ragazzina!" si sdegnò.
"Ma sentila:
solo perché avrà due... tre o forse cinque anni più di me, non so, codesta
presuntuosa si permette di rimproverarmi? Mah!"
"Presuntuosa a
chi?! Ma guardati, tu che neanche mi conosci e già giudichi!"
Le due allora distolsero lo sguardo, stizzite e
indignate, chi imbracciando la chitarra posta al fianco e pizzicando le corde
allo scopo di ritrovare la giusta calma, chi agitando la lunga coda di cavallo, liscia, color del grano, e
continuando imperterrita la propria marcia scaccia nervosismo.
Fortunatamente,
un paio di minuti dopo, una testa sconosciuta fece capolino dalla porta, emise
un fischio leggero e discreto per richiamare la loro attenzione e fece cenno di
avvicinarsi.
Entrambe obbedirono senza indugio, ignorandosi bellamente.
Erano entrate in competizione ancor prima di cominciare, avevano un carattere
forte e non avrebbero accettato facilmente una sconfitta.
"Dunque," le
informò professionalmente la donna, "è stato deciso che vi esibirete una alla
volta. Chi vuole iniziare?"
"Io sto fremendo
letteralmente dalla voglia di cantare," dichiarò immediatamente Ino, spontanea
"quindi... se a Temari non dispiace..."
"Bene, allora
noi andiamo, lei attenda qui finché non ritorno a chiamarla." consentì quella,
rivolta all'altra ragazza che non aveva fatto in tempo a parlare.
"Nessun
problema." assentì Temari, vagamente sollevata mentre l'impaziente biondina
usciva e la porta di quella specie di saletta-camerino veniva
socchiusa.
Almeno se l'era
levata di torno!
Sospirando
sommessamente, non le restò altro da fare che rimettersi seduta accanto alla sua
fida chitarra e al suo zainetto turchese e aspettare
il proprio turno, in religioso e confortante
silenzio.
*-*-*-*
"Da qui proceda
dritto, poi cammini fino al centro del palco e si fermi sotto al riflettore,
dietro all'asta con il microfono. Tutto chiaro?"
Ino annuì
con un sorriso di realizzazione, mentre la donna occhialuta - taccuino in mano -
indietreggiava dopo aver assolto il proprio dovere
d'accompagnatrice occasionale.
Così fece, con
atteggiamento disinvolto e sicuro di sé, finché non poté orgogliosamente
guardarsi intorno: doveva imprimersi nella mente quel teatro, si disse, perché
poteva costituire l'inizio della sua brillante, sfavillante carriera di
cantante, di star, di diva.
Le sedie bordate
di un tessuto blu intenso erano disposte ordinatamente per tutta la sala, delle
scale circolari conducevano sui piani laterali, abbelliti con ringhiere laccate
d'oro dove erano sistemate altre sedie. C'erano lampade e neon dappertutto,
anche se in quel preciso momento non erano tutte accese, a parte due vicine ai
tre giurati che sedevano in prima fila e che la scrutavano, chi curioso, chi
annoiato, chi impassibile.
Non vide
altro.
Tutti uomini,
apparentemente giovani.
"Perfetto! Forse
sarà più facile del previsto..." pensò con un
ghigno enigmatico, dovuto soprattutto al fatto che ella conosceva -e anche
abbastanza bene- il tipo annoiato.
Shikamaru Nara,
amico d'infanzia e genio della sua classe al Conservatorio, così bravo da
essersi diplomato due anni prima di lei e aver trovato presto un lavoro presso
un'importante casa discografica.
Era lì per fare
le veci del direttore di questa? Probabilmente.
"Salve." salutò
i tre con un inchino rispettoso, stringendo il tessuto della gonna viola mentre il ciuffo
davanti le copriva metà volto. "Mi chiamo Ino Yamanaka, sono diplomata
con ottimi voti al Conservatorio Nazionale e amo con tutta me stessa il canto e
anche la recitazione." si presentò così, dopo aver impugnato il microfono.
"Altrimenti non sarei qui, giusto?"
"Sì, ha proprio
ragione! Ha cominciato con lo spirito giusto... perciò immagino sarà pronta a
farci sentire la sua voce, signorina Yamanaka!" parlò concitato il primo dei
giurati, il tipo curioso, quello seduto a sinistra, alzandosi in piedi e
avvicinandosi al palco per passarle uno spartito musicale, che riportava anche
il testo della canzone che avrebbe dovuto eseguire.
"Volentieri.
Grazie!"
Dopo averlo
preso con una mano, Ino ritornò al centro del palco, partì la base musicale e
lei si apprestò a cantare, con la sua voce limpida, intonata e melodiosa che il
microfono diffondeva tutt'intorno:
Volevo
stare un po' da sola
per
pensare e tu lo sai
Ed
ho sentito nel silenzio
una
voce dentro me
E
tornan vive troppe cose
che
credevo morte ormai...
Andò avanti fino
all'inizio della parte alta, prima del ritornello, perché la musica si
interruppe all'improvviso e i tre le batterono contemporaneamente le mani;
Shikamaru sbadigliò, cosa che nel profondo la fece sbuffare, però era davvero
lusingata da quegli applausi, soprattutto dal tipo impassibile seduto a destra,
che mostrava un certo bagliore d'interesse negli occhi chiarissimi.
Ammise a se
stessa che le stava mettendo
soggezione.
"Meglio
così... Almeno ho due voti assicurati!"
"Siamo noi a
ringraziarla, signorina! Adesso può andare, il suo provino è finito."
"Di già?"
"Benissimo!"
esclamò felice e sfacciata, anche se nascondeva una certa perplessità, o forse
era lei a pretendere sempre tanto, dalla vita.
*-*-*-*
Fu il turno di
Temari attraversare il palco e trovarsi al cospetto del trio di giurati.
A differenza di
Ino, vestita elegante, ella indossava un paio di scarpe da ginnastica, di jeans
larghi e una felpa sportiva.
La chitarra era
rimasta in saletta poiché la donna le aveva detto che non occorreva che
mostrasse la sua abilità nel suonarla, che era stato deciso così, di ascoltare
soltanto le voci delle due sfidanti e aspiranti cantanti e poi dare un voto alla migliore.
"Salve."
salutò.
Nessun inchino:
ella non aveva bisogno di simili sotterfugi per fare una buona impressione o
guadagnarsi la loro simpatia!
"Sono Sabaku No
Temari. Ho ventidue anni, due fratelli più piccoli che ho cresciuto da sola, un
lavoro di cameriera alle spalle. Sono andata a scuola fino ad un certo punto,
poi ho mollato, non faceva per me! E' stato il mio datore di lavoro, che un
giorno per caso mi ha sentita canticchiare, a convincermi a fare questo
provino... perché sì, mi è sempre piaciuto cantare, aiuta a distrarmi e a non
pensare a tutte le difficoltà che ho affrontato nella vita." si presentò, seria,
le braccia che scendevano rigide e tese lungo i fianchi. "Tutto qui." concluse
poi, distogliendo lo sguardo da una lampada che aveva fissato distrattamente per
tutto il tempo.
"Che storia
commovente!" proruppe commosso il primo giurato, quello che ormai parlava
sempre, mentre gli altri due rimanevano fermi a prendere appunti o ad annoiarsi.
"Davvero, lei ha avuto veramente un grande coraggio,
signorina...?"
"Mi chiami solo
Temari." concesse.
"Okay, Temari,
raccolga quello spartito e faccia sentire come canta." le spiegò, sorridendole e
asciugandosi una lacrimuccia che era sfuggita al suo
controllo.
La ragazza fece
come detto, mentre partiva la stessa musica di prima.
La sua voce, al
contrario di quella di Ino, era più marcata, ruvida, vibrante.
Non era
melodiosa e cristallina, ma faceva emozionare, faceva venire i brividi; persino
Shikamaru si accorse di questo, spalancando stupito gli occhi scuri, drizzando la schiena scomposta, assistendo per la prima volta nella sua svogliata
vita ad un esibizione dal vivo che mai lo aveva colpito così
tanto...
...
E
chi ho tanto amato
dal
mare del silenzio
ritorna
come un'onda nei miei occhi
E
quello che mi manca
nel
mare del silenzio
mi
manca sai, molto di più.
Ci
sono cose in un silenzio
che
non m'aspettavo mai...
Con queste
parole, mentre cantava e stringeva tra le mani il microfono, le tornò in mente
la sua mamma: questa e il padre erano morti in un incidente stradale quando loro
erano piccoli e stavano in visita dallo zio Yashamaru, eppure le capitava spesso
di pensare ai loro volti...
In questo punto
la musica cessò, così come era successo con Ino, e dovette bloccarsi in tempo.
Partirono gli applausi, finché colui che parlava sempre non diede ordine di
richiamare Ino Yamanaka, la quale poi affiancò la rivale senza dare segno di
agitazione o di ansia per il risultato finale.
Era ancora molto
sicura di sé, invero.
*-*-*-*
Il momento del
verdetto era dunque giunto.
"Comincio io!"
A
parlare non era stato il solito, il tipo curioso, ma quello impassibile, che con
aria solenne si era alzato dal proprio posto, tra le mani i suoi
appunti scritti in una calligrafia perfetta.
Era l'unico dei
tre ad indossare uno smoking, segno che doveva essere un giurato davvero
importante e distinto. Infatti...
"Sono un
direttore d'orchestra, chiamato per analizzare la parte tecnica di entrambe.
Come mi chiamo non è importante, tuttavia quello che v'interesserà sapere è su
chi è ricaduta la mia scelta... Ino Yamanaka, senza
dubbio!"
La nominata
s'inchinò per ringraziare, esultando profondamente perché ciò che si era
prospettata si sarebbe realizzato in pieno, poi guardò in tralice Temari, che
era comunque seria e teneva la testa alta.
"Poverina...
Quasi mi dispiace per lei..."
"Non sono
d'accordo!" sbottò però Shikamaru, sorprendendo tutti i presenti, Ino compresa.
Okay che non si
era mai fatto riferimento al fatto che fossero amici, forse perché
professionalmente era meglio tenerlo nascosto o sarebbe anche potuta passare per
raccomandata speciale; ma se lui non era d'accordo, ciò significava solo
che...
"Io voto
Temari... Perché la sua resa del brano è stata più intensa!" dichiarò Shikamaru,
mai stato così deciso e diretto nell'esprimere
un'opinione in cui sentiva di credere fortemente.
"Poi ne
riparliamo." rispose alla leggera provocazione il direttore d'orchestra,
inarcando un sopracciglio. "Manca solo un voto."
"Sì, il mio!
Dunque... per adesso le signorine sono pari, ma io faccio avanzare la signorina
Temari, perché trovo la scelta di Shikamaru più giusta e obiettiva." disse,
annuendo con vigore. "A volte, per sentire, basta saper ascoltare." aggiunse
poi, con aria vagamente filosofica.
Ino Yamanaka
era... sconcertata, se così si poteva definire.
Perché l'hai
fatto, Shikamaru?
Perché
lei?
Temari era
ancora immobile, non lasciava trasparire alcuna
emozione, sembrava non respirasse nemmeno, forse perché stentava a
credere, a realizzare ciò che era appena accaduto.
Solo quando vide
in lontananza, più che altro un riflesso nella sua mente, la sua mamma che non
c'era più sorriderle... beh, poté liberarsi in un sorriso vittorioso e
spontaneo, voltarsi di scatto per stringere la
mano di una sconvolta e boccheggiante Ino e mormorarle: "Visto? Eri tu ad
essere presuntuosa, ragazzina!", seguita a ruota da un ringhio masticato tra
i denti della sfidante. "Voglio la rivincita, la pretendo!" ordinò, sottovoce.
Non si arrese,
non era da lei.
"Oh, tranquilla,
un giorno l'avrai!" le promise, rilassata.
Adesso Temari
voleva solo godersi quel momento, quella vittoria insperata e non pensare ad
altro.
Doveva farlo per
chi l'aveva portata indirettamente ad appassionarsi al meraviglioso mondo della musica, ad alimentare la passione per il canto.
Per lei.
Karura.
FINE
Nda: One-shot AU
senza troppe pretese, che vede Ino e Temari sfidarsi nel canto per essere poi
giudicate da Shikamaru e da altri due misteriosi giurati.
Lui ha un
particolare e immediato interesse verso Temari e la sua voce, ma non lo
considero ancora amore, per questo forse non gli ho dato il giusto spessore.
Ino si è sentita
comunque tradita dalla scelta dell'amico, anche se questa è stata obiettiva.
(Era sicura di vincere, poverina XD Ma non sempre succede ciò che ci aspettiamo,
quindi la sua irritazione finale è plausibile.)
A tal proposito,
sto meditando di scrivere un seguito post-sfida, in cui lei vorrà parlare con
Shikamaru e tutti i punti poco chiari in questa shot verranno alla luce ^^
Ah, la canzone citata è di Mina, si intitola "La voce del silenzio". Lo so,
non è appropriata in un contesto con personaggi giapponesi, ma mentre scrivevo
mi piaceva molto ascoltarla... consideratela un What if...? ;)
Naturalmente i
personaggi principali non mi appartengono, eccetto l'accompagnatrice e il
giurato curioso che però sono solo comparse occasionali.
Il direttore
d'orchestra invece è un personaggio a sorpresa, ma vi rivelerò la sua identità
solo se riuscirò a mettere per iscritto il seguito, che al momento aggiungo ai
progetti futuri perché -ahimé!- ci sono altre fic che hanno diritto di
precedenza ^^''
Spero vi piaccia
almeno un po'!
Ringrazio
itachi_love, il cui giudizio mi ha commosso tanto da convincermi a
pubblicarla, e ringrazio voi che avete letto fin qui ^^
E vivissime
congratulazioni a elison: abbiamo consegnato solo in due, e per non
annullare il contest ho accettato volentieri la sfida con lei *__* ancora non ci
credo di aver vinto!
Un bacione!
Rinalamisteriosa