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Autore: Rinalamisteriosa    24/03/2010    3 recensioni
Le due allora distolsero lo sguardo, stizzite e indignate, chi imbracciando la chitarra posta al fianco e pizzicando le corde allo scopo di ritrovare la giusta calma, chi agitando la lunga coda di cavallo, liscia, color del grano, e continuando imperterrita la propria marcia scaccia nervosismo.
[...]
Erano entrate in competizione ancor prima di cominciare, avevano un carattere forte e non avrebbero accettato facilmente una sconfitta.
Vincitrice al contest/sfida "Mosche bianche VS Mosche nere [II edizione]" indetto da itachi_love
Genere: Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altri, Ino Yamanaka, Shikamaru Nara, Temari
Note: AU, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Nick autore: Rinalamisteriosa

Titolo della storia: Piccola sfida canora

Rating: verde

Genere: commedia musicale

Avvertimenti: AU, One-shot, What if...?

Personaggi: Altri, Ino Yamanaka, Shikamaru Nara, Temari

Pairing: InoShikaTema velato [anche se prevale lo ShikaTema XD]

Nda (vivamente consigliate): -dopo il finale-

 

 

 

Citazione obbligatoria: A volte, per sentire, basta saper ascoltare. ("Gremlins")

 

 

 

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Quel giorno di metà marzo c'erano tanti, possibili aggettivi che potessero spiegare ed evidenziare lo stato d'animo di una giovanissima, promettente e aspirante cantante pop: nervosa, emozionata, ansiosa, turbata, eccitata, elettrica e via discorrendo.

Ino Yamanaka, biondina popolare benvoluta da parenti, amici e conoscenti, fremeva letteralmente dalla voglia di esibirsi sopra un palcoscenico - anche se in realtà si  trattava solo di un provino tra due talenti emergenti - davanti agli occhi scrupolosi e ad un udito attento di una giuria scelta, di cantare immaginando davanti a sé una grandissima platea con un pubblico di oltre diecimila persone a guardarla, ammirarla e a batterle le mani alla fine della sua brillante interpretazione di un brano musicale.

Perché per lei cantare era sinonimo di interpretare, di emozionarsi e di emozionare, in un crescendo indescrivibile di sensazioni tutte palpabili, tutte vorticanti dentro -e fuori- di se stessa.

Mentre Ino non riusciva a stare ferma un secondo, marciando avanti e indietro in quella saletta dietro le quinte, in attesa di essere chiamata ad esibirsi, la sfidante, Sabaku No Temari,  se ne stava seduta su una sedia a caso, le gambe accavallate, gli occhi chiusi e le braccia incrociate al petto.

"Mi stai innervosendo, lo sai?" le fece sapere, riferendosi soprattutto al ticchettio esasperante dei tacchetti degli stivali neri di Ino, che replicò prontamente: "Oh, davvero?! Beh, sappi che questo è il mio modo per scaricare tutta la tensione... Non puoi impedirmelo!"

"Ah sì? E allora tu non puoi rivolgerti a me così, ragazzina!" si sdegnò.

"Ma sentila: solo perché avrà due... tre o forse cinque anni più di me, non so, codesta presuntuosa si permette di rimproverarmi? Mah!"

"Presuntuosa a chi?! Ma guardati, tu che neanche mi conosci e già giudichi!"

Le due allora distolsero lo sguardo, stizzite e indignate, chi imbracciando la chitarra posta al fianco e pizzicando le corde allo scopo di ritrovare la giusta calma, chi agitando la lunga coda di cavallo, liscia, color del grano, e continuando imperterrita la propria marcia scaccia nervosismo.

Fortunatamente, un paio di minuti dopo, una testa sconosciuta fece capolino dalla porta, emise un fischio leggero e discreto per richiamare la loro attenzione e fece cenno di avvicinarsi.

Entrambe obbedirono senza indugio, ignorandosi bellamente. Erano entrate in competizione ancor prima di cominciare, avevano un carattere forte e non avrebbero accettato facilmente una sconfitta.

"Dunque," le informò professionalmente la donna, "è stato deciso che vi esibirete una alla volta. Chi vuole iniziare?"

"Io sto fremendo letteralmente dalla voglia di cantare," dichiarò immediatamente Ino, spontanea "quindi... se a Temari non dispiace..."

"Bene, allora noi andiamo, lei attenda qui finché non ritorno a chiamarla." consentì quella, rivolta all'altra ragazza che non aveva fatto in tempo a parlare.

"Nessun problema." assentì Temari, vagamente sollevata mentre l'impaziente biondina usciva e la porta di quella specie di saletta-camerino veniva socchiusa.

Almeno se l'era levata di torno!

Sospirando sommessamente, non le restò altro da fare che rimettersi seduta accanto alla sua fida chitarra e al suo zainetto turchese e aspettare il proprio turno, in religioso e confortante silenzio.

 

 

 

*-*-*-*

 

 

 

"Da qui proceda dritto, poi cammini fino al centro del palco e si fermi sotto al riflettore, dietro all'asta con il microfono. Tutto chiaro?"

Ino annuì con un sorriso di realizzazione, mentre la donna occhialuta - taccuino in mano - indietreggiava dopo aver assolto il proprio dovere d'accompagnatrice occasionale.

Così fece, con atteggiamento disinvolto e sicuro di sé, finché non poté orgogliosamente guardarsi intorno: doveva imprimersi nella mente quel teatro, si disse, perché poteva costituire l'inizio della sua brillante, sfavillante carriera di cantante, di star, di diva.

Le sedie bordate di un tessuto blu intenso erano disposte ordinatamente per tutta la sala, delle scale circolari conducevano sui piani laterali, abbelliti con ringhiere laccate d'oro dove erano sistemate altre sedie. C'erano lampade e neon dappertutto, anche se in quel preciso momento non erano tutte accese, a parte due vicine ai tre giurati che sedevano in prima fila e che la scrutavano, chi curioso, chi annoiato, chi impassibile.

Non vide altro.

Tutti uomini, apparentemente giovani.

"Perfetto! Forse sarà più facile del previsto..." pensò con un ghigno enigmatico, dovuto soprattutto al fatto che ella conosceva -e anche abbastanza bene- il tipo annoiato.

Shikamaru Nara, amico d'infanzia e genio della sua classe al Conservatorio, così bravo da essersi diplomato due anni prima di lei e aver trovato presto un lavoro presso un'importante casa discografica.

Era lì per fare le veci del direttore di questa? Probabilmente.

"Salve." salutò i tre con un inchino rispettoso, stringendo il tessuto della gonna viola mentre il ciuffo davanti le copriva metà volto. "Mi chiamo Ino Yamanaka, sono diplomata con ottimi voti al Conservatorio Nazionale e amo con tutta me stessa il canto e anche la recitazione." si presentò così, dopo aver impugnato il microfono. "Altrimenti non sarei qui, giusto?"

"Sì, ha proprio ragione! Ha cominciato con lo spirito giusto... perciò immagino sarà pronta a farci sentire la sua voce, signorina Yamanaka!" parlò concitato il primo dei giurati, il tipo curioso, quello seduto a sinistra, alzandosi in piedi e avvicinandosi al palco per passarle uno spartito musicale, che riportava anche il testo della canzone che avrebbe dovuto eseguire.

"Volentieri. Grazie!"

Dopo averlo preso con una mano, Ino ritornò al centro del palco, partì la base musicale e lei si apprestò a cantare, con la sua voce limpida, intonata e melodiosa che il microfono diffondeva tutt'intorno:

 

Volevo stare un po' da sola

per pensare e tu lo sai

Ed ho sentito nel silenzio

una voce dentro me

E tornan vive troppe cose

che credevo morte ormai...

 

Andò avanti fino all'inizio della parte alta, prima del ritornello, perché la musica si interruppe all'improvviso e i tre le batterono contemporaneamente le mani; Shikamaru sbadigliò, cosa che nel profondo la fece sbuffare, però era davvero lusingata da quegli applausi, soprattutto dal tipo impassibile seduto a destra, che mostrava un certo bagliore d'interesse negli occhi chiarissimi.

Ammise a se stessa che le stava mettendo soggezione.

"Meglio così... Almeno ho due voti assicurati!"

"Siamo noi a ringraziarla, signorina! Adesso può andare, il suo provino è finito."

"Di già?"

"Benissimo!" esclamò felice e sfacciata, anche se nascondeva una certa perplessità, o forse era lei a pretendere sempre tanto, dalla vita.

 

 

 

*-*-*-*

 

 

 

Fu il turno di Temari attraversare il palco e trovarsi al cospetto del trio di giurati.

A differenza di Ino, vestita elegante, ella indossava un paio di scarpe da ginnastica, di jeans larghi e una felpa sportiva.

La chitarra era rimasta in saletta poiché la donna le aveva detto che non occorreva che mostrasse la sua abilità nel suonarla, che era stato deciso così, di ascoltare soltanto le voci delle due sfidanti e aspiranti cantanti e poi dare un voto alla migliore.

"Salve." salutò.

Nessun inchino: ella non aveva bisogno di simili sotterfugi per fare una buona impressione o guadagnarsi la loro simpatia!

"Sono Sabaku No Temari. Ho ventidue anni, due fratelli più piccoli che ho cresciuto da sola, un lavoro di cameriera alle spalle. Sono andata a scuola fino ad un certo punto, poi ho mollato, non faceva per me! E' stato il mio datore di lavoro, che un giorno per caso mi ha sentita canticchiare, a convincermi a fare questo provino... perché sì, mi è sempre piaciuto cantare, aiuta a distrarmi e a non pensare a tutte le difficoltà che ho affrontato nella vita." si presentò, seria, le braccia che scendevano rigide e tese lungo i fianchi. "Tutto qui." concluse poi, distogliendo lo sguardo da una lampada che aveva fissato distrattamente per tutto il tempo.

"Che storia commovente!" proruppe commosso il primo giurato, quello che ormai parlava sempre, mentre gli altri due rimanevano fermi a prendere appunti o ad annoiarsi. "Davvero, lei ha avuto veramente un grande coraggio, signorina...?"

"Mi chiami solo Temari." concesse.

"Okay, Temari, raccolga quello spartito e faccia sentire come canta." le spiegò, sorridendole e asciugandosi una lacrimuccia che era sfuggita al suo controllo.

La ragazza fece come detto, mentre partiva la stessa musica di prima.

La sua voce, al contrario di quella di Ino, era più marcata, ruvida, vibrante.

Non era melodiosa e cristallina, ma faceva emozionare, faceva venire i brividi; persino Shikamaru si accorse di questo, spalancando stupito gli occhi scuri, drizzando la schiena scomposta, assistendo per la prima volta nella sua svogliata vita ad un esibizione dal vivo che mai lo aveva colpito così tanto...

 

...

E chi ho tanto amato

dal mare del silenzio

ritorna come un'onda nei miei occhi

E quello che mi manca

nel mare del silenzio

mi manca sai, molto di più.

Ci sono cose in un silenzio

che non m'aspettavo mai...

 

Con queste parole, mentre cantava e stringeva tra le mani il microfono, le tornò in mente la sua mamma: questa e il padre erano morti in un incidente stradale quando loro erano piccoli e stavano in visita dallo zio Yashamaru, eppure le capitava spesso di pensare ai loro volti...

In questo punto la musica cessò, così come era successo con Ino, e dovette bloccarsi in tempo. Partirono gli applausi, finché colui che parlava sempre non diede ordine di richiamare Ino Yamanaka, la quale poi affiancò la rivale senza dare segno di agitazione o di ansia per il risultato finale.

Era ancora molto sicura di sé, invero.

 

 

 

*-*-*-*

 

 

 

Il momento del verdetto era dunque giunto.

"Comincio io!"

A parlare non era stato il solito, il tipo curioso, ma quello impassibile, che con aria solenne si era alzato dal proprio posto, tra le mani i suoi appunti scritti in una calligrafia perfetta.

Era l'unico dei tre ad indossare uno smoking, segno che doveva essere un giurato davvero importante e distinto. Infatti...

"Sono un direttore d'orchestra, chiamato per analizzare la parte tecnica di entrambe. Come mi chiamo non è importante, tuttavia quello che v'interesserà sapere è su chi è ricaduta la mia scelta... Ino Yamanaka, senza dubbio!"

La nominata s'inchinò per ringraziare, esultando profondamente perché ciò che si era prospettata si sarebbe realizzato in pieno, poi guardò in tralice Temari, che era comunque seria e teneva la testa alta.

"Poverina... Quasi mi dispiace per lei..."

"Non sono d'accordo!" sbottò però Shikamaru, sorprendendo tutti i presenti, Ino compresa.

Okay che non si era mai fatto riferimento al fatto che fossero amici, forse perché professionalmente era meglio tenerlo nascosto o sarebbe anche potuta passare per raccomandata speciale; ma se lui non era d'accordo, ciò significava solo che...

"Io voto Temari... Perché la sua resa del brano è stata più intensa!" dichiarò Shikamaru, mai stato così deciso e diretto nell'esprimere un'opinione in cui sentiva di credere fortemente.

"Poi ne riparliamo." rispose alla leggera provocazione il direttore d'orchestra, inarcando un sopracciglio. "Manca solo un voto."

"Sì, il mio! Dunque... per adesso le signorine sono pari, ma io faccio avanzare la signorina Temari, perché trovo la scelta di Shikamaru più giusta e obiettiva." disse, annuendo con vigore. "A volte, per sentire, basta saper ascoltare." aggiunse poi, con aria vagamente filosofica.

Ino Yamanaka era... sconcertata, se così si poteva definire.

Perché l'hai fatto, Shikamaru?

Perché lei?

Temari era ancora immobile, non lasciava trasparire alcuna emozione, sembrava non respirasse nemmeno, forse perché stentava a credere, a realizzare ciò che era appena accaduto.

Solo quando vide in lontananza, più che altro un riflesso nella sua mente, la sua mamma che non c'era più sorriderle... beh, poté liberarsi in un sorriso vittorioso e spontaneo, voltarsi di scatto per stringere la mano di una sconvolta e boccheggiante Ino e mormorarle: "Visto? Eri tu ad essere presuntuosa, ragazzina!", seguita a ruota da un ringhio masticato tra i denti della sfidante. "Voglio la rivincita, la pretendo!" ordinò, sottovoce.

Non si arrese, non era da lei.

"Oh, tranquilla, un giorno l'avrai!" le promise, rilassata.

Adesso Temari voleva solo godersi quel momento, quella vittoria insperata e non pensare ad altro.

Doveva farlo per chi l'aveva portata indirettamente ad appassionarsi al meraviglioso mondo della musica, ad alimentare la passione per il canto.

Per lei. Karura.

 

 

 

FINE

 

 

 

 

 

 

Nda: One-shot AU senza troppe pretese, che vede Ino e Temari sfidarsi nel canto per essere poi giudicate da Shikamaru e da altri due misteriosi giurati.

Lui ha un particolare e immediato interesse verso Temari e la sua voce, ma non lo considero ancora amore, per questo forse non gli ho dato il giusto spessore.

Ino si è sentita comunque tradita dalla scelta dell'amico, anche se questa è stata obiettiva. (Era sicura di vincere, poverina XD Ma non sempre succede ciò che ci aspettiamo, quindi la sua irritazione finale è plausibile.)

A tal proposito, sto meditando di scrivere un seguito post-sfida, in cui lei vorrà parlare con Shikamaru e tutti i punti poco chiari in questa shot verranno alla luce ^^
Ah, la canzone citata è di Mina, si intitola "La voce del silenzio". Lo so, non è appropriata in un contesto con personaggi giapponesi, ma mentre scrivevo mi piaceva molto ascoltarla... consideratela un What if...? ;)

Naturalmente i personaggi principali non mi appartengono, eccetto l'accompagnatrice e il giurato curioso che però sono solo comparse occasionali.

Il direttore d'orchestra invece è un personaggio a sorpresa, ma vi rivelerò la sua identità solo se riuscirò a mettere per iscritto il seguito, che al momento aggiungo ai progetti futuri perché -ahimé!- ci sono altre fic che hanno diritto di precedenza ^^''

Spero vi piaccia almeno un po'!

Ringrazio itachi_love, il cui giudizio mi ha commosso tanto da convincermi a pubblicarla, e ringrazio voi che avete letto fin qui ^^

E vivissime congratulazioni a elison: abbiamo consegnato solo in due, e per non annullare il contest ho accettato volentieri la sfida con lei *__* ancora non ci credo di aver vinto!

 

 

Un bacione!

Rinalamisteriosa

 

 

  
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