E' come vivere fuori di me.
Vedo in continuazione una "me stessa" diversa, quella che vedono gli altri.
E io? Dove sono io in tutto questo?
Come vedo "me stessa"? Io mi vedo?
Una girandola che ruota, un nastro che garrisce al vento.
C'è questo dentro di me.
Anche se cerco di essere forte, in me tutto è un concentrato di fragilità, come bicchieri di cristallo troppo sfregati con la spugnetta. La vita lava e gratta: prima o poi mi romperò, mi frantumerò. Questa è la mia sensazione.
Sguardo duro sotto la frangetta nuova, tono sarcastico, passo deciso.
Fuori.
Paura negli occhi quasi neri, una parola incerta, movenze sgraziate.
Dentro.
E tutto si rivela quando, di fronte ad un pubblico le mie dita tremano forte sulle corde, e la nota è un'altra.
Questo per dire...
... lo vedi che sei fragile anche se non vuoi? Lo vedi che in realtà tu hai ancora paura?
Sono i postumi del saggio di chitarra. Perdio, ho ancora paura, se ci ripenso.
Questa è la mia prima ff introspettiva, quindi forse ci sono andata giù pesante, ma è così che mi sento. Mi mostro forte, ma ho paura di rompermi come tutti i bicchieri di casa mia.
Selene S. ^^