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Autore: Angel TR    27/03/2010    4 recensioni
Mai stringere un patto col Diavolo...
Ma, quando è lui a scegliere te, non è che puoi farci nulla.
Inutile quanto tu ti ci impegni per riuscire a espurlo dalla tua anima,
lui resterà. Puoi provare ad opporti. O puoi lasciarti andare.
E questo, è ciò che ha fatto Jin Kazama.
Il Sesto Torneo del Pugno d'Acciaio sembra una manna scesa dal cielo, per molti.
Jin Kazama, a capo della Mishima Zaibatsu, aveva scatenato una vera e propria Guerra Mondiale, e, anche se la G.Corporation,
capitanata da Kazuya Mishima, aveva posto una taglia sulla sua testa, lui sembrava non esserne minimamente impaurito.
Anzi. Proprio per recuperare un punto contro il padre, augura il Sesto Torneo, a cui molti prendono parte.
Genere: Azione, Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Jin Kazama, Kazuya Mishima, Lars Alexandersson
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'Ashes denote that Fire was'
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~Tekken 6: Damned Bloodline

Angel's Punishment

L'aria gelida dell'inverno le sferzava il viso ma Asuka rimase ferma immobile, persa nei suoi pensieri, seduta sul gradino della porta di casa. Suo padre era appena uscito dall'ospedale, ed Asuka aveva ripreso la vita di tutti i giorni: mattina, a scuola, pomeriggio, aiutare la mamma con i servizi di casa, tardo pomeriggio, uscita con le amiche, sera, ritornava a casa e cenava, poi andava a dormire.

La classica vita di una brava ragazza di Osaka.

Asuka soffiò via il ciuffo dagli occhi. Che fine aveva fatto la Mediatrice? Quella ragazza che, divisa addosso stile Sailor Moon, interveniva per spazzare via i peggiori litigi?
Era forse svanita via, come la maggior parte delle vite nel mondo? A quanti si erano ridotti a vivere di sussistenza? Senza casa, senza famiglia...privati di tutto. Asuka strinse forte i pugni dalla rabbia. Kazama Jin...un uomo che aveva distrutto vite umane, aveva distrutto aziende, edifici, città...
Un maledetto bastardo venuto dall'inferno, stile Hitler. Portava anche il suo stesso cognome. Quando suo padre aveva sentito la notizia alla radio, aveva abbassato la testa, come rassegnato. Asuka era rimasta stranita.
Perchè suo padre sembrava così triste -eppure così consapevole- di quel che stava accadendo? C'era forse qualcosa che lei non sapeva?

Quel pomeriggio, suo padre l'aveva chiamata in disparte e l'aveva guardata negli occhi, preparandola a quello che le stava per dire.

:-Asuka...devo dirti delle cose molto importanti. Ascoltami bene, perchè la tua vita dopo questo non sarà più la stessa. Vedi ciò che sta succedendo nel mondo?- Asuka aveva annuito.

:- So benissimo di chi è colpa...- Il padre l'aveva interrotta.

:- Ascoltami attentamente. Tempo fa, avevo una sorella. Si chiamava Jun Kazama, ed era una ragazza molto pura, amante della natura. Aveva ventidue anni quando tentò di salvare l'anima di Kazuya Mishima. Tu lo sai chi è Kazuya Mishima?-
Asuka aveva scosso la testa.
:- E'il figlio di Heihachi Mishima, l'uomo che ha dato vita al Iron Fist Tournament. -

:- E quindi?- Aveva chiesto lei, sempre più confusa.

:- Heihachi Mishima è il nonno di Jin Kazama.- Nella mente di Asuka i pezzi avevano iniziato ad andare al loro posto. Se Jin era il figlio di Kazuya...allora era il figlio di Jun. Perchè il tizio non aveva avuto altri rapporti se non con lei. E quindi...ciò significava... :- Jin Kazama è mio nipote. Ciòè, tuo cugino. -

:- No!- Aveva urlato lei, furiosa. Perchè un pazzo doveva essere suo cugino? Perchè...perchè? Suo padre aveva allungato una mano, come a fermarla.

:- Aspetta, Asuka, aspetta. Fammi finire. Kazuya Mishima possedeva -e possiede tutt'ora- il gene del Diavolo. Jin ne è stato "infettato" all'età di diciannove anni, quando scappò dalla dimora del nonno, che lo voleva per sconfiggere Ogre. Jin è convinto che sua madre sia morta, ma non è propriamente così. E'scomparsa. - Asuka aveva sbattuto gli occhi più volte.

:-Non ci sto capendo nulla. - Aveva biascicato.

:-Non è ancora tempo. Capirai più in là. Adesso rifletti: osserva quel che Jin sta facendo. Non ti sembra strano che un ragazzo all'inizio così puro stia combinando tutto ciò? - Asuka aveva riflettuto a lungo, ma nella sua mente scavava tra strati e strati di rabbia ed indignazione. Come poteva provare pietà per un'individuo del genere?

:- Asuka Kazama...tu sai benissimo che non s'impazzisce all'improvviso.-
:- Io so benissimo che non si uccidono vite per nulla! - Il padre aveva sospirato. Asuka si era sentita irritata. Cosa doveva fare? Cosa voleva il padre da lei?
:- Cerca di capire. Sii matura. Sei la nostra unica speranza. -
:- Perchè?-
:- Jun Kazama aveva il gene dell'Angelo. E tu...tu l'hai ereditato. -

Asuka si era agitata, aveva scosso la testa, aveva rifiutato in tutti i modi quella verità indiscutibile. Nonostante sapesse. Nonostante lo sentisse. Nonostante tutti i fatti accaduti nella sua vita la riportassero a quello che il padre aveva appena detto. Non si poteva negare: tutti quei litigi spenti manco fossero acqua, tutte quelle vite salvate, la sua predisposizione nell'aiutare la gente, il suo impegno, la sua devozione nel bene...Tutte cosa che la spingevano a sentirsi un po'...angelo. Un po'sopra le righe.
Ma aveva attribuito tutto alla sua bravura nel combattimento e al suo buon carisma.

:-Asuka, ti prego!- Il padre l'aveva afferrata per le spalle, fermandola :-Non agitarti. Lo so che per te è difficile ma non puoi rifiutare! Tu devi salvare il mondo. Devi far rinsavire Jin Kazama. Devi scoprire cosa c'è dietro tutto questo!- Asuka aveva aperto gli occhi nocciola, pieni di lacrime.
:-Ma...-
:-Nessun ma, Asuka!- Lo sapeva. Sapeva che se si sarebbe rifiutata di farlo, di andare alla ricerca di Jin Kazama, sarebbe stata la fine del mondo. Per questo aveva deciso.
Per questo era pronta a partire.

Adesso sapeva qual era il suo destino.

Il pannello della porta si apri scorrevolmente, e Asuka si girò.

:-Asuka? E'tutto pronto.- Asuka si alzò, spazzolandosi via i residui di neve dai vestiti. La mamma l'abbracciò forte. :-Sii coraggiosa. Ricorda che hai il gene dell'Angelo in te.-
Asuka annuì. Afferrò lo zaino con dentro tutte le provviste, chiuse gli occhi. Poi li riaprì. Voltò le spalle alla sua casa, alla sua famiglia, alla sua città, alla sua vecchia vita, e partì, in sella alla sua bicicletta, verso l'autostrada. Per salvare il mondo. Destinazione: Tokyo.

Jin Kazama, preparati che Asuka Kazama sta arrivando!


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Angolo Autrice
Mha. Non so se questo chap mi convince ma la storia non aveva più sbocchi ._. Prendetela come uno stile "Prologhi", vah, riscritto in maniera più comprensibile ed intelligente.
Asuka Kazama in giro per il mondo°-°

  
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