Il trio correva per le lunghe ed affollate strade della città,quando si resero conto che nessuno li stava inseguendo,si fermarono. Lightning invece continuò la sua corsa sfrenata,seguita a stento dai due,che la imploravano inutilmente di fermarsi,finchè non fu proprio lei a bloccarsi davanti la porta di una casa. Proprio in quel momento sbucarono dall'angolo Vanille e Sazh,dall'aria molto stanca.

-Fiuh..ci stavano inseguendo dei soldati ma siamo riusciti a seminarli..perchè voi siete quì?- Chiese Sazh mentre Vanille riprendeva fiato,piegata in due dalla fatica.

-Abbiamo già fatto visita al padre di Hope,ma ci hanno catturati dei soldati..siamo comunque riusciti a liberarci,ma dobbiamo stare attenti,l'eroe non può salvare tante persone contemporaneamente..- Iniziò Snow,mentre si vantava di aver salvato tutti,ma non tutti erano attenti alla conversazione. Lightning osservava la porta con la bocca semiaperta,sembrava sorpresa,e Hope la guardava perplesso.

-Light..?- Chiese,con un certo timore. Non sapeva spiegarsi il perchè,ma quella donna gli incuteva timore,nonostante ciò la reputava una sorella maggiore per quante volte lo aveva protetto ed aiutato durante quel viaggio.

Lei non rispose,sembrava incantata,il silenzio durò così tanto che anche gli altri si voltarono a guardare la ragazza,che sembrò riprendersi,aprì la porta,nonostante l'esitazione, e disse:

-Io..io entro,voi se volete aspettatemi quì,torno subito,devo..devo solo..-

Entrò nella casa,premette l'interruttore della luce e si guardò intorno malinconica,mentre avanzava verso una scalinata.

Snow fu il primo a muoversi.

-Vado io,voi aspettate..- Gli altri annuirono.

Quando Snow entrò si guardò anch'esso intorno piuttosto incuriosito,poi seguì Lightning al piano di sopra. Sembrava una casa abbandonata da tempo,polverosa e sporca.

-Nee-san,dove sei?-

Non ricevette una risposta,ma sentì dei passi lungo il buio corridoio,dove alla sua destra e alla sua sinistra c'erano diverse porte,una era aperta.Decise di entrare a controllare in quella stanza,Quando mise piede nella stanza sobbalzò: si era ritrovato davanti Lightning,di spalle,che guardava a terra. Allungò il collo per guardare meglio e cercò di mettere a fuoco nell'oscurità per capire cosa stesse guardando: Diverse macchie coloravano di rosso il pavimento,ma non era un rosso vivo ed acceso,sembrava sangue caduto da un pezzo,che si era seccato. Si avvicinò di qualche passo,ma si fermò quando Light girò il capo verso di lui.

-Perchè sei venuto dentro?- Chiese con la voce che le tremava.

-Volevo solo vedere cosa facevi..cos'è questo posto?-

-..E' casa mia..-

-Ah..-

Lei abbassò il capo e tornò a fissare le macchie di sangue.

-Di chi è quel sangue?-

-Dei miei genitori,ti avevo detto che erano morti tempo fa,no?-

-..Sì-

-Sono morti quì,davanti a me..allora avevo 18 anni appena compiuti,quando dei soldati fecero irruzione in casa nostra,sparando all'impazzata,fregandosene di chi colpivano. I miei mi dissero di prendere Serah e di nasconderci,che avrebbero sistemato la faccenda,così io presi Serah per mano e la portai nel sottoscala,mi ero anche portata dietro la pistola che usavo quando facevo parte dell'Esercito,così riuscii ad uccidere gli aggressori. Dissi a Serah di rimanere nascosta,cercai i miei..li trovai a terra in un lago di sangue..Corsi di sotto,presi Serah e la portai fuori di quì,trascinandola da qualche parte,al sicuro..-

Lightning non riuscì a trattenere le lacrime,le lasciò cadere calde sulle guance,lasciò esplodere il suo dolore,lasciò affiorare i ricordi con la sua famiglia,con i genitori,con Serah..anche Serah era sparita. Era rimasta sola,solo lei.

Sembrava che Snow la avesse sentita piangere,lo sentì avvicinarsi ed abbracciarla. Era sorpresa,ma si sentiva al sicuro tra le braccia di quel ragazzo che tanto aveva odiato tempo addietro,forse per la sua sfrontatezza,forse perchè si credeva il più forte e faceva lo spaccone..Snow Villiers..

-Snow..- Non poteva pensare un attimo di più di stare abbracciando il futuro marito di sua sorella,nonostante quest'ultima fosse scomparsa,ma era ancora viva..

-Ti proteggerò nee-san,te lo prometto.-

A quelle parole lei si lasciò andare,per quanto dura e seria potesse sembrare come persona,aveva un lato tenero anche lei,e si era liberato in quel momento. Ricambiò l'abbraccio,singhiozzando e stringendo i denti per non sembrare debole,doveva essere forte..come quando aveva deciso di cambiare nome per essere più forte,per proteggere la sorella e i suoi amici..

"Nee-san,sembri sempre così forte,ma sei una normalissima ragazza,una ragazza che si è dovuta accollare numerosi pesi,quello di proteggere una sorella già di per sé fragile,il peso della morte dei tuoi genitori,quello di abbandonare un lavoro a te caro e di lasciare la città.."

Snow fece un sorriso,quella ragazza le faceva tenerezza,in fondo era proprio come la sorellina..

Lightning non seppe come,quando e perchè,ma si ritrovò baciata dal ragazzo.

"Ma è pazzo?"

Cercò di liberarsi spingendo indietro Snow,ma era molto più forte di lei,che non seppe liberarsi e dovette accettare la situazione.

"Serah,mi dispiace.."

Snow si sentì sollevato,libero di un peso che portava da tempo,le amava entrambe..ma non sapeva cosa fare.

Sperò con tutto il cuore che con quel gesto d'amore Lightning si fosse calmata,tranquillizzata,sperò che quel gesto in qualche modo le facesse capire che a sostenere quei pesi c'era anche lui.

-Light,non piangere..Rovini la tua immagine da bacchettona-

Prese per mano Lightning che cessò di piangere,ma sembrava avesse sorriso a quella battuta, si fece trascinare fuori da quella casa dell'orrore,dove era rimasta orfana..

Angolo dell'autore:

Oddio,mi è venuto il diabete,a voi no?

Ringrazio ancora AlyRav per la recensione al 2° Capitolo.

Forse ho reso Lightning troppo debole,ha reagito poco e sembrava una ragazzina incapace di difendersi,anche perchè nel gioco apre tutti ahah xD

Spero ti sia piaciuto questo chap,non pago le spese mediche per i controlli per il diabete xD

Grazie per aver recensito!