La leggenda narra di una ragazza che scoprì di avere dei poteri non
comuni agli esseri umani, il suo nome era Ratami, viveva in un paesino della
campagna londinese, amava il contatto con la natura e passava le giornate al
pascolo ascoltando il silenzio intorno a lei. Era serena e rispettosa delle
regole che la società le imponeva ma, sentiva un enorme disagio crescere nel
suo animo finchè un giorno accadde un evento che le cambiò la vita. Contando le
pecore si accorse che ne mancavano un paio e corse a cercarle; le senti belare
da dentro una grotta e con coraggio entrò; dopo una lunga camminata arrivò a
una parte illuminata dell’incavo e con sua sorpresa si trovò davanti un altare
e delle candele accese, sul piano vi era un ciondolo magnifico color smeraldo,
si avvicinò e quando lo toccò una voce si spanse per la caverna:
« finalmente sei arrivata, dal tempo dei tempi custodiamo questo amuleto per
la meritevole, per colei che ha il potere dentro di se e tu Ratami sei la
prescelta per prenderlo. Indossalo e lascia che il potere sopito si risvegli,
non negartelo »
La voce scomparve e lei indossò la collana, una raffica di vento spense
tutte le candele e la riportò all’uscita; inconsapevole di cosa era successo
tornò a casa chiedendosi cosa sarebbe cambiato ora e la risposta arrivo presto.
Durante una notte di luna piena si svegliò e uscì, mentre fissava quella
enorme palla nel cielo sentì qualcosa dentro di se e urlò, dal suo urlò scaturì
un’enorme tornado, inconsciamente impose la mano e riuscì a controllarlo. Si
rese conto di avere padronanza degli elementi e per tutta la notte provò questo
potere che sentiva scorrere in lei; qualche giorno più tardi scoprì di avere
delle visioni del futuro, infatti mentre si abbeverava alla fontana del paese
ebbe una visione della cittadina sconvolta dalla peste, tornò a casa per
avvertire la madre ma, lei non le credette e quindi decise di andarsene.
Qualche mese più tardi le giunse la notizia che il villaggio era stato bruciato
per fermare l’epidemia, Ratami viveva a Londra da qualche tempo quando comprese
che con i suoi poteri riusciva a compiere magie e rituali, iniziò con piccole
cose e poi si ritrovò ad affrontare la corruzione e a fare maledizioni a chi la
intralciava, questo non era lo scopo dei suoi poteri e infatti dopo poco tempo
qualcuno disse alla chiesa che lei praticava arti magiche e la bruciarono al
rogo.
Si racconta che le sue ultime parole furono
« ritornerò un giorno ma non cadrò più nel
tranello della società che prima mi vedeva come una semidea e ora mi vuole
morta su un rogo di ipocrisia »
Dissero che il talismano non era tra le ceneri e che non venne più
ritrovato.
Londra, 2009
Questa era una delle favole che Joseline raccontava a Tamari prima di
rimboccarle le coperte e lei non ha mai creduto veramente che fosse possibile,
pensava solo che sua madre le avesse voluto solo complicare la vita, dato che
un nome del genere era soggetto a costanti e consecutive prese in giro dai compagni
di scuola, specialmente quando era più piccola e meno carina, fortunatamente da
quando ha iniziato l’adolescenza, la sua bellezza stupefacente, ha messo fine
ai continui vezzeggiativi idioti. Tamari è una sedicenne con la pelle color
porcellana, i capelli corvini lunghi alle spalle, lisci come seta, con dei
riflessi argentati, occhi color smeraldo, tanto verdi da sembrare finti, bocca
carnosa e delineata perfettamente da un tenue rosa; le forme del suo corpo si
sono affinate rendendola davvero perfetta e il sogno di qualsiasi ragazzo che
ne incrocia la sola figura ma, a lei non interessa, anzi, gli sguardi continui
la infastidiscono perché è davvero una persona solitaria, che ama passeggiare
nel parco e guardare le stelle di notte, legge libri di continuo, di argomenti
più diversi, si estrania dal mondo perché ne sente il bisogno.
Si sente una ragazza normale, senza particolari doti, di pacchiana
bellezza e un pochino sfigata, quando si presenta dice spesso di essere una
N.E.R.D. ma, ancora non ha idea di cosa stà per accadere.. La notte del
solstizio d’estate sarà la notte in cui il suo mondo, come lo conosce ora,
cambierà, lei stessa cambierà…
[continua..]