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Autore: thefung    28/03/2010    4 recensioni
Rob e Kris sono compagni di classe al liceo.
Lui ha appena cambiato scuola per motivi familiari e, quando arriva nel nuovo istituto, incontra lei, Kris, che riuscirà a fargli vivere un giovane, pazzo amore!
Tratto dalla storia: “E infine, voglio soddisfarti, renderti ogni giorno felice, voglio soddisfare i desideri inespressi del tuo cuore, Kris. Ti amo."
Genere: Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Kristen Stewart, Robert Pattinson
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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RIECCOMIIIIIII!!!

PER FORTUNA SONO INZIATE LE VACANZE PERCIò POSSO DEDICARMI PARECCHIO ALLA MIA FAN FICTION!! GRAZIE DI NUOVO A TUTTI COLORO CHE SEGUONO, RECENSISCONO E PREFERISCONO!

SPERO CHE QUESTA NUOVA AVVENTURA DEI ROBSTEN NON VI DELUDA!!!

UN BACIONEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEE

Young Crazy Love

Capitolo 3: Scoperte

Erano passate due ore.

Due ore da quando avevo visto per la prima volta LA ragazza…ormai era diventata l’unica ragazza sulla faccia della Terra per me.

Era davvero buffo interessarmi tanto ad una persona e non sapere nemmeno il suo nome…

Mi rincuorai con il fatto che presto l’avrei saputo. Era questione di tempo.

Seduto ad un tavolo della mensa vicino a dei ragazzi della mia età, alcuni simpatici all’apparenza, altri un po’ meno e altri ancora dei grandi bell’imbusti usciti da un film di Terminator, con un piatto di lasagne davanti al naso, fissavo un tavolo di ragazze abbastanza distante da me.

Queste all’apparenza potevano sembrare delle vere e proprie galline. E forse qualcuna lo era veramente.

Tutte erano disposte in un solo lato del tavolo rotondo, ammassate per poter chiacchierare e ridacchiare tra loro vicine, mentre osservavano il mio tavolo e gli altri in cui erano seduti prevalentemente ragazzi.

Tutte parlottavano e guardavano chiunque gli capitasse a tiro in modo fin troppo malizioso. Tutte tranne lei. Lei se ne stava lì, sempre seduta in mezzo a loro ma era – o forse semplicemente sembrava – diversa.

Guardava verso la finestra, il suo sguardo si perdeva nell’orizzonte in maniera assolutamente affascinante. Forse, se avessi avuto capacità ultra terrene, avrei potuto leggere nei suoi magnifici occhi verdi cosa stesse immaginando.

Era pensierosa, con la testa chissà dove.

Le altre ragazze non badavano alla sua distrazione, continuavano la loro attività di “caccia” senza prestarle alcuna attenzione. E lei non sembrava minimamente interessata a qualunque fossero stati i loro discorsi.

“Ehi, Rob che stai guardando?”, mi chiese un tipo chiamato Steve distogliendomi dalla mia proficua e redditizia.

Cavoli, ma in questa scuola nessuno che sappia farsi i cavoli propri, eh?  Pensai infastidito.

“Oh…niente…ecco…”, balbettai in risposta. Non avevo intenzione di rendere ancora più evidente quella mia istantanea attrazione per la ragazza.

“Ah - ah! Hai già cominciato ad apprezzare le ragazze della nostra scuola a quanto vedo. E sei anche fortunato! Quella è nella nostra classe!”, il suo tono era malizioso ed entusiasta allo stesso tempo.

“Ah…davvero..?”, cercai di fare il più indifferente possibile.

Non volevo cedere alla tentazione di chiedergli come si chiamasse la ragazza. Mai e poi mai.

Ma…

In fondo non era mica un reato così grave…

Un semplice nome…non avrebbe fatto male a nessuno…

“Sì, è nella nostra classe…” la frase era stata lasciata in sospeso in un modo che non prometteva nulla di buono.

“Ehm…tu sai…come…si chiama??”, mi decisi a chiedere.

“Certo!!!! C’ho provato anche io con lei, cosa credi?!? Ci hanno provato tutti qui! Vero ragazzi???”, chiese rivolgendosi agli altri ragazzi del tavolo.

“Cosa Steve??”, chiese uno.

“No, parlavo della Stewart. Vero che c’abbiamo provato tutti con lei, no? Senza grandi risultati però…nemmeno dopo aver troncato con quello là!”

“Certo!!! Quella è un grandissimo pezzo di… be’ avete capito. Ma perché, ti interessa?” , mi chiese un tipo con grande interesse.

Ormai tutto il tavolo era concentrato nella nostra conversazione.

“Ehm…si ecco diciamo che è molto carina…”, cominciai io.

“Direi!!! Però non fila nessuno, te lo dico. È diversa dalle altre. C’è chi farebbe qualsiasi cosa per andare a letto anche con il più sfigato di noi e invece lei niente…chissà cosa le passa per la testa!”

Ah, splendido! Adesso si che mi sentivo sollevato!

“Come si chiama di nome?”, chiesi io senza alcun tremolio nella voce stranamente.

“Kristen. Kristen Stewart.”, mi rispose un altro.

“Ma ti consiglio di non attaccarti troppo a lei. Ci sono un sacco di ragazze libere in questa scuola che ti sbavano dietro quando nemmeno te lo aspetti. Non vale la pena di sprecare del tempo per una che già sai che non ti filerà nemmeno per un attimo”, mi disse un altro.

“Però io ti consiglio di provare comunque. Chissà, magari tu le piaci. Non si sa mai come sono fatte le donne!”, disse un altro con entusiasmo nella voce.

“Ben detto, Tom!”, gli disse Steve dandogli una pacca scherzosa in testa.

Sentivo che io e quel Tom saremmo andati parecchio d’accordo.

Anche perché io non avevo alcuna intenzione di cedere a quei begli occhi, almeno non senza aver prima tentato di affascinare la bella Kristen.

Che bel nome…

Ok, ero proprio fumato.

“Prossima lezione?”, chiesi allegro per cambiare argomento.

“Educazione fisica! L’ideale se vuoi conquistare la tua Kristen!”, mi fece un occhiolino un tipo.

“Be’ e anche loro però se vogliono fare colpo su di noi hanno molte armi a disposizione! È davvero una fortuna che indossino i pantaloncini corti…sai che bel vedere!” rise un altro.

E tutti si unirono a lui. Me compreso.

Be’, dovevo pur fare amicizia, no?

Suonò la campanella e tutti si alzarono diretti alle rispettive lezioni.

Notai che la ragazza, Kristen, si distolse in fretta dalle sue fantasie e i suoi occhi tornarono alla realtà. Stranamente però erano sembrati in qualche modo più sollevati e sereni quando erano in balia dell’immaginazione. Quanto avrei voluto sapere ciò che stava pensando…

“Non hai intenzione di lasciarla perdere, vero?”, mi chiese Tom dandomi il gomito.

“Direi proprio di no!”, gli sorrisi.

Sembrava davvero un tipo simpatico. Uno che mi lasciava un po’ di speranza per quel mio sogno ad occhi aperti.

Ci dirigemmo verso la palestra, si trovava al piano terra, perciò dovevamo scendere due rampe di scale. E nel fare ciò ovviamente le ragazze della nostra classe si unirono a noi.

E arrivo Emily al mio fianco per mia dannatissima sfortuna.

“Hey, Rob! Mangiato bene spero!”, mi disse con il sorriso sulle labbra.

Il mio invece era costantemente forzato al massimo.

“Ehm, si certo! Tutto ottimo!”

“Lo credo bene!”

E si mise a ridere. Di nuovo.

Questa ragazza doveva avere dei seri problemi ridaroli.

Io continuai a sorridere come un deficiente alzando le sopracciglia e dicendo tra me e me: “Occhei….”

E mi dileguai in fretta raggiungendo gli altri ragazzi per salvarmi la pellaccia.

Ragazzi e ragazze si divisero per andare ognuno nel proprio spogliatoio e da lì notai che Kristen parlava animatamente con Emily. E quella rideva. Amò!

Ma cosa ci trovava in quella ragazza da parlare così??

Bah…

Le donne erano sempre un mistero, aveva ragione Tom.

E…sarebbe stata una bella sorpresa vedere anche il loro bel portamento in pantaloncini corti…soprattutto il suo.

Fortunatamente io non sapevo che ci sarebbe dovuta essere Educazione fisica perciò potevo rimanere da bravo in panchina ed “ammirare” la ragazza da dietro senza farmi notare troppo. E vedere un po’ come si comportavano anche gli altri ragazzi in quell’ora. Volevo evitare di fare troppe figuracce.

Tutti i ragazzi si cambiarono in fretta e una volta che furono tutti pronti uscimmo in palestra.

Delle ragazze ancora nessuna traccia. Be’ questo in fondo me l’aspettavo.

Alcuni ragazzi mi accompagnarono dal professore perché potessi presentarmi.

Gli spiegai che non ero stato informato della lezione e che per adesso non avrei partecipato e lui non ebbe alcun problema a riguardo.

Non sembrava tanto male, solo…assolutamente un omaccione che somigliava tantissimo Macho-Man e totalmente fissato con lo sport o tutto ciò che lo riguardasse. E questa non era una bella cosa.

E poi arrivarono.

O meglio, lei arrivò.

Le ragazze fecero il loro ingresso trionfale in palestra in pantaloncini corti e maglietta lasciando che tutti i ragazzi – professore compreso – potessero ammirarle da tutte le angolazioni.

Le prime ad entrare in classe furono quelle che all’apparenza sembravano le più…”provocanti” diciamo.

Camminavano flessuose attente a sculettare ad ogni piccolo movimento e desiderose di farsi ammirare il più possibile. E, be’ non c’era motivo di non farlo.

A seguire entrarono quelle più timide, che non avevano tanta voglia di notare tanti occhi puntati sulle loro forme. Si leggeva loro in faccia “l’impacciataggine”. 

E tra loro eccola, la mia meraviglia personale.

Lei però non apparteneva a nessuna di queste categorie. Sembrava semplicemente infischiarsene di tutto ciò che gli altri avessero potuto pensare su di lei.

Dopo aver notato la sua espressione però non potei fare a meno di notare anche altro.

E dovetti constatare che non era bellissima solamente in volto.

Le sue forme venivano valorizzate molto dalla maglietta attillata rossa e dai pantaloncini blu scuro.

Pregai che non si voltasse e mostrasse la sua “seconda facciata” se no avrei sicuramente perso la mascella per strada.

“Bene ragazzi, adesso tutti seduti per favore.”

Ci disponemmo in cerchio, al centro del campo di pallavolo.

I ragazzi separati dalle ragazze non molto nettamente a causa di quelle coppiette formatesi all’interno della classe.

“Ok, oggi pallavolo ragazzi! Organizzerò squadre miste per il momento, poi vedrò cosa riusciamo a fare nella maschile contro la femminile.”

Da parte di tutti ci furono commenti di approvazione, in particolare tra le ragazze più provocanti. A quanto pare erano delle pallavoliste professioniste ansiose di sfoggiare le loro qualità anche in campo di sport.

“Tu Pattinson puoi rimanere benissimo a guardare come giochiamo così poi quando avrai la divisa scolastica non avrai problemi.”, disse rivolgendosi a me.

“Ok, certo”, risposi io.

Notai alcune risatine da parte delle ragazze. L’espressione di risposta di Kristen mi fece sorridere. Non sembrava molto felice dei commenti che mi facevano le altre, anzi.

Il professore formò le squadre mentre io mi andavo a sistemare in panchina insieme a coloro che per il momento non avrebbero giocato. La ragazza non era tra questi. A quanto pare allora era una buona risorsa per la squadra.

La partita cominciò e per qualche straordinario motivo mi sentii in dovere di tifare per la squadra capitanata proprio dalla ragazza dagli occhi verdi.

Un susseguirsi di punti e strategie che non capivo nemmeno un po’.

E lei invece sembra davvero brava.

Mannaggia a me e alla mia totale negazione per lo sport!

Inoltre potei sentire la sua voce melodiosa anche se affaticata per lo sforzo che implicava il gioco.

E ad un certo punto dovette schiacciare.

Il tifo del professore per lei era assolutamente inimitabile.

Continuava ad urlare: “Vai, Kristen! Passo stacco dai!!”

E lei allora fece ciò che le ordinava il prof.

Fece velocemente i due passi e mezzo in cui consisteva il passo e…

Sinistro, destro- sinistro e BAM! Schiacciata micidiale!

A quel punto non resistetti ad alzarmi in piedi e battere le mani complimentandomi con lei.

Tutti mi guardarono un po’ spaesati e capii che dovevo ritornare seduto.

Kristen però si voltò verso di me e vedendo il tifo che le stavo facendo sorrise in un modo abbagliante ringraziandomi con lo sguardo.

Inutile dire che mi ritrovai di nuovo in balia degli angioletti custodi.

Più la guardavo da dietro più mi veniva da sbavare come un matto. Aveva un corpo assolutamente mozza fiato che mi fece venire in testa fantasie poco caste che assolutamente bisognava evitare.

L’ora di educazione fisica passò in fretta tra punti, schiacciate e vari colpi di scena e una volta suonata la campanella non ebbi nemmeno il tempo di complimentarmi di persona con Kristen e cogliere l’occasione per parlarle.

Ma avrei trovato assolutamente trovato il modo per farlo.

Infatti decisi di “appostarmi” davanti allo spogliatoio femminile in modo che non sarebbe potuta sfuggirmi.

Sì, ci avrei parlato. Parola mia.

ORE 11.34 DEL 29/3/2010

SCUSATE IL RITARDO MA IERI SERA NON HO AVUTO TEMPO DI SCRIVERE IL SOLITO COMMENTINO IN FONDO PERCIò LO FACCIO ADESSO.

ALLORA INNANZITUTTO RINGRAZIO DI NUOVO TUTTI QUELLI CHE SEGUONO LA STORIA!!!!!!!

GRAZIE DI CUOREEEEEEEEEEEEEEE!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

E ORA AGGIUNGO UNA PICCOLA NOTA PER I GRANDI SUPER VISORI CHE SI SONO ACCORTI DI UNA MIA PICCOLA GAFFE...ECCO NON CREDO CHE IN UNA SCUOLA NORMALE FACCIANO FARE AGLI STUDENTI EDUCAZIONE FISICA SENZA CHE QUESTI VOMITINO TUTTO IL PASTO. MA AVEVO VOGLIA DI METTERE LA SCENA DELLA MENSA E NON SAPEVO COS'ALTRO POTESSI AGGIUNGERE TRA LE DUE ATTIVITà PERCIò...PERDONATEMIIII!!!! VABBò QUESTA SCUOLA TANTO NON ESISTE IN REALTà MA SOLO NELLA MIA ADORATA TESTOLINA PERCIò POSSIAMO CHIUDERE UN OCCHIO O ANCHE DUE! xD

BACINI, MORSETTI E KISSONI VAMPIROSI!!!!!!!!!!!!!

 

   
 
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