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Autore: Melanto    29/03/2010    1 recensioni
«Perché il Taupo non è come gli altri, è speciale! E corre! Corre più veloce di tutti!»
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Storia scritta per la “Caccia alle uova!” di Fanworld.it
Uovo #5 | Prompt: scrivi una storia di qualsiasi tipo in cui le lettere iniziali di ogni paragrafo a capo formino la parola ‘Pasqua’

Questa storia fa parte di una raccoltina di flash/oneshot originali che girano tutte attorno ad uno stesso luogo: L’Università :3

 

Sotto la cenere

«Perché il Taupo(1) non è come gli altri, è speciale! E corre! Corre più veloce di tutti!»
Alle orecchie di chi non ha quella stessa, incrollabile passione, potrebbe sembrare un esagitato, a volte, e Sara lo sa bene: lo ha pensato anche lei, all’inizio, e con l’affanno, le gambe e i piedi distrutti da una marcia ininterrotta sotto il sole di Torregaveta, aveva sbottato solennemente «Non gli chiederò mai la tesi! Foss’anche l’ultimo Prof rimasto sulla faccia della Terra!». Ed invece, non solo ci si è laureata, ma ora segue fedelmente tutti i suoi corsi e, manco a dirlo, sa già che sarà lui a farle da relatore per la tesi finale del biennio.
Sara pende dalle sue labbra, qualsiasi cosa dica – che sia l’aneddoto più stupido, e ne ha sempre uno nuovo da raccontare, o l’ultimo modello deposizionale formulato dal ricercatore di turno –, perché sente la conoscenza sconfinata che ha della sua materia, ma, soprattutto, l’amore che ne prova. Lo stesso che è riuscito a riaccenderle, andandolo a recuperare da sotto la cenere in cui lei lo aveva sepolto quando si era ormai convinta di aver sbagliato tutto nella vita, e andava avanti per forza di inerzia in un mare di delusione. L’ha fatto risorgere, ma sicuramente non se n’è mai accorto e mai se ne accorgerà.
«Queste sono immagini dei veneer(2) sovrapposti a banchi di valley pond(3). Guardate quanto sono bellini!»
Utopisticamente, Sara spera di riuscire a diventare brava almeno un briciolo di quanto è bravo lui, però è consapevole che sarà difficile, se non impossibile. Avrebbe bisogno di un’altra vita e purtroppo dispone solo di quella in dotazione standard.
A quel pensiero, abbozza un sorriso con un filo d’ottimismo: dopotutto, c’è sempre il 2012 per sperare in un miracolo. Ma visto che ci vuole ancora tempo, nell’attesa abbassa lo sguardo sul quaderno, appuntando le caratteristiche con cui si presentano i depositi di veneer che, a ben guardare, sono bellini davvero.



(1): sta parlando del flusso piroclastico relativo all’eruzione più imponente del Taupo (186 a.C.) – vulcano neozelandese – che ha permesso l'introduzione del termine "Ultrapliniana" nella nomenclatura, perché sembra che la colonna abbia superato i 40km di altezza.

(2) e (3): sono particolari facies delle ignimbriti, ovvero i prodotti da flusso piroclastico. Le veneer sono livelli piroclastici di copertura, molto sottili ma molto estesi. Presentano stratificazioni interne e lenti di pomici arrotondate, inoltre, la granulometria delle particelle è esclusivamente grossolana (niente matrice né elementi fini). La valley pond è, diciamo, l’ignimbrite ‘normale’, quella classica, caratterizzata da alti spessori che sono influenzati dalla topografia e tendono quindi ad accumularsi nelle valli. È un deposito di tipo massimo (ovvero: non ci sono stratificazioni interne) ed è composto da particelle prevalentemente grossolane, per quanto siano comunque immerse in una matrice di materiale più fine.


 

Fine

 

   
 
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