Ritratto
di un motociclista
Harry
aveva sempre pensato che Draco Malfoy in sella ad una moto da corsa fosse la
visione più erotica che il suo cervello perverso potesse formulare.
Il
giorno che il suo attuale ragazzo, da circa sei mesi, lo andò a prendere in
sella ad una Honda nera fiammante scoprì che la realtà superava notevolmente
l’immaginazione. Quella moto
parcheggiata di fronte al suo portone probabilmente doveva essere l’ultimo
capriccio che il suo fidanzato aveva soddisfatto senza il minimo attimo di
esitazione, carta di credito alla mano.
La
visione di un estremamente eccitante Draco Malfoy lo accolse non appena si
chiuse il portone alle spalle. Il ragazzo inforcava la moto con eleganza, i pantaloni neri attillati evidenziavano ogni
singolo muscolo e il giubbotto nero in pelle esaltava il colorito chiaro della
carnagione. I capelli erano lasciati liberi attorno al viso, scompigliati dal
vento. Gli corse incontro con velocità quasi famelica, sentendo già i jeans
farsi troppo stretti, per appropriarsi delle sue labbra carnose. Così manifestò
la propria approvazione.
Quando
entrarono nella discoteca scelta per la serata Harry capì di aver visto ancora
poco. Draco in versione motociclista che ondeggiava sensualmente a ritmo della
musica superava anche l’immagine dello stesso ragazzo in sella alla propria
moto. Harry si strusciò contro il corpo dell’altro, un brivido li percorse
quando le loro erezioni si scontrarono, ancora separate dal tessuto dei jeans.
Harry si mangiava Draco con gli occhi, Draco non poteva che esserne
soddisfatto, il suo ego se ne beava enormemente. Un ragazzo passò dietro Draco,
inconsapevole del pericolo che correva. Una mano scivolò involontariamente, in
realtà poi non tanto, sul sedere di Draco, invitante. Harry, che ancora ballava
con un braccio intorno alla vita del proprio compagno, afferrò il polso del
malcapitato tra le dita.
«Sono
sicuro che sia stato involontario il tuo gesto, però se non vuoi che, altrettanto
involontariamente, le mie nocche abbiano un contatto ravvicinato con il tuo
naso ti consiglio di stare alla larga» sorrise al ragazzo in modo velatamente
minaccioso, in realtà un po’ di più.
Il
malcapitato se la diede a gambe.
«Vado
a prendere da bere» bisbigliò al suo orecchio Draco, che non vedeva l’ora di
attraversare la pista e farsi ammirare.
Si
allontanò dal compagno senza aspettare il consenso, non aveva certo bisogno del
permesso.
Harry
lo seguì con occhi attenti e scrutatori, concentrato a cogliere la minima
avance. Quel gioco divertiva entrambi. Il moro si fingeva, ed in realtà gli
riusciva piuttosto spontaneo, estremamente possessivo. Draco sentiva il proprio
ego gonfiarsi ad ogni dimostrazione di gelosia.
Un
ragazzo piuttosto attraente, dal fisico longilineo ed asciutto, si avvicinò al
biondo, con due bicchieri in mano. Gliene allungò uno, sorridendo apertamente.
Harry
fu subito al fianco del proprio ragazzo.
«Sono
sicuro che hai sbagliato il destinatario del cocktail» sorrise al nuovo
malcapitato.
Afferrò
il proprio ragazzo per mano e lo trascinò nuovamente sulla pista da ballo. Lo
circondò in un abbraccio possessivo e si chinò sul suo collo, per lasciargli un
segno che ne marcasse il possesso. Draco sentì le labbra di Harry lambirgli la
pelle, e stringerla tra le labbra. Le braccia di Harry intanto erano occupate a
circondargli la vita e rendere i loro corpi sempre più vicini. Un bacio
frettoloso, che passò inosservato in mezzo alle altre coppie che si scambiavano
effusioni a ritmo della musica.
Draco
si era sempre considerato un purosangue incallito, fiero di esserlo e che non
avrebbe mai rinunciato al proprio orgoglio magico. Draco però accettò le prime
innovazioni babbane quando Harry cominciò a fargliele
conoscere. Scoprì le discoteche, il luogo della perdizione per una notte, del
divertimento, dell’erotismo. Scoprì i vestiti firmati da stilisti italiani, e
scoprì il piacere di avere una carta di credito, illimitata. Erano diventati
due abitudinari dei locali, lui ed Harry, nel weekend, anche se ogni tanto non
disdegnavano una rimpatriata con i loro vecchi compagni di scuola.
Presto
il loro ballo si fece più veloce, più intenso, più provocante. Alcuni di coloro che li
circondavano si fermarono, formando un cerchio intorno a quei corpi così
sinuosi. Draco si sentì osservato, ed aumentò il ritmo. Incatenò gli occhi in
quelli del proprio compagno, dimostrandogli che potevano fare un’eccezione, e
bearsi di quell’attenzione anziché sfuggirvi. Era questo il bello dei locali babbani, nessuno li guardava perché fossero Draco Malfoy ed
Harry Potter. Erano semplicemente due ragazzi incredibilmente belli ed
indubbiamente consci del proprio potenziale attrattivo. Con le loro diversità
arricchivano l’immagine creata dalla loro vicinanza. Anche nel vestiario in
quel momento erano così diversi. Draco fasciato in un completo da motociclista
interamente nero, un paio di converse dello stesso colore a completare
l’immagine. Harry con quei jeans così aderenti, ed una camicia di seta grigia a
conferirgli un tocco di eleganza, alla faccia di chi pensava che non avesse
stile! Le loro carnagioni entrambe così chiare, eppure i capelli di Harry
corvini, quelli di Draco biondo platino, NATURALE, alla faccia di chi lo
accusava di essere tinto! Presto quasi tutta la sala si fermò e si lasciò
incantare da quei corpi tentatori, bava alla bocca di molti dei presenti.
Maschi, femmine, etero o gay, non potevano negare l’attrazione esercitata da
quei due ragazzi. Entrambi se ne bearono, consci del proprio fascino. Ignoravano
il pubblico che li fissava, continuavano a ballare, guardandosi negli occhi.
Poi di colpa la musica cambiò e l’incantesimo si ruppe. Ognuno tornò al proprio
partner, alla nuova canzone, ed i due sparirono nella folla. Andarono al
guardaroba a ritirare i giubbotti ed uscirono dal locale.
Draco,
accaldato dal ballo, inforcò la propria moto ed Harry divorò nuovamente le
labbra di quel motociclista così provocante.
«Devo
accontentare i miei capricci più spesso, se la ricompensa che ricevo è questa»
disse Draco sorridendo, sulle labbra di Harry.
«Se i
tuoi capricci ti rendono ogni volta così.. eccitante.. ti prego di
accontentarli ogni volta» Harry non gli diede il tempo di replicare e si
riappropriò delle sue labbra.
Draco
lo allontanò con un gesto frettoloso e gli lanciò il casco, invitandolo a
salire dietro di lui.
«Ci
pensiamo a casa» gli strizzò l’occhio in un invito sensuale.
Harry
non se lo fece ripetere due volte, indossò il casco integrale e salì dietro il
ragazzo, stringendosi a lui.
La
moto partì con un rombo e la notte avvolse quelle due figure, pronte a
prendersi la propria dose di divertimento.
Saaaaaaaaalve! Ogni tanto, forse un po’ più spesso veramente, torno
con qualche follia! Questa storia non ha alcun senso, non è neanche una PWP!
Solo che mi era venuta in mente questa bella immagine e ho deciso di “ritrarla”.
Spero che le vostri menti perverse possano comunque apprezzare un Draco Malfoy
versione motociclista sexy, ovviamente per essere sexy non ha bisogno di una
moto xD