Si svegliò un pò dolorante. Le ossa le facevano male e alcune parti del corpo erano indolenzite. Non era abituata a dormire a terra, in una grotta, al gelo. Non sapeva accendere un fuoco e l'unica cosa che aveva per coprirsi era il suo mantello.
Che razza di fine ho fatto !
Cercò di non pensare alle condizioni in cui  si trovava. Per prima cosa doveva andare in città e  cercare qualcuno che con la sua nave la porti nelle Terre Oscure, al di là dell'oceano. Solo in questo modo sarebbe riuscita a trovare qualche traccia di suo padre. Del suo passato. Delle sue origini. Si alzò con un pò di fatica e aggiustò il suo lungo vestito nero, poi si alzò il cappuccio sulla fronte e lasciò il suo temporaneo rifugio.
Era mattina presto e il sole primaverile riscladava debolmente la grande foresta. Passò con passo sicuro tra i vari rami e cespugli che rendevano quasi impossibile attraversare quel luogo. Del resto quello era il posto in cui era cresciuta. Ci giocava sempre da bambina e ne conosceva ogni scorciatoia, ogni rifugio o nascondiglio. Camminava a testa alta, come le avevano insegnato al castello, mantenendosi il vestito a due lembi della gonna. ALtezzosa, regale, fiera, elegante.  La sua figura era in contrasto con la natura selvaggia del posto ma nel contempo era come se lei appartenesse a quella rudezza e fosse stata costretta in abiti che non erano i suoi.  Nel viaggio attraverso il bosco non fece che pensare a ciò che le era capitato. Da un giorno all'altro si era ritrovata da Futura regina a Riceracata.  Non era stata colpa sua, ne di suo padre o di sua madre. Non era colpa di nessuno. Solo del destino.