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Autore: Fuffy91    02/04/2010    1 recensioni
Strinse il pugno sul suo bastone magico, aggrottando il viso, corrucciato. Era ancora vigile, su di loro, e pronta ad attaccare. Poteva avvertire il suo respiro gelido sulla sua pelle e il suo risolino beffardo scuotergli le viscere. Sbarrò gli occhi, alzandosi dal suo seggio di scatto, attirando l’attenzione di Frodo e di Aragorn, che seguì lo sguardo di Legolas, dilatato e teso, verso un punto indefinito della boscaglia.
“ Arrivano.”
Sussurrò, nel momento esatto in cui una massa brulicante di orchi fuoriuscì dagli alberi, urlando e sguainando le loro armi.
AGGIUNTO 25° CAPITOLO!!! BACISSIMI, FUFFY91!!!^____^***
Genere: Avventura, Azione, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Aragorn, Frodo, Legolas, Nuovo personaggio
Note: AU | Avvertimenti: Spoiler!
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Capitolo21

Quella notte, fu una delle più gioiose che la Compagnia della Gemma, avesse mai trascorso.

Nei pressi di un falò maestoso e scintillante del rosso e giallo delle fiamme, le amazzoni delle terre di Marzia, danzarono in circolo, intonando canzoni antiche quanto il terreno brullo che calpestavano.

Tra queste, c’erano anche Romilda, vestita di un delizioso abito in pelle di volpe, che le lasciava scoperte le braccia e le gambe, tintinnante di perline, che si confondevano con le mille trecce dei suoi lunghi capelli. Con la mano destra stringeva quella di Daila, che le sorrideva ad ogni passo danzante, e con l’altra Oleandro, più accondiscendente e gioiosa, nel suo gruppo amico.

Mentre alcune si intrattenevano danzando attorno al fuoco luccicante, altre suonavano tamburi o flauti in legno, sedute con le gambe incrociate, su tappeti di porpora, verde muschio e giallo oro.

Fra loro, c’erano anche i membri della compagnia, che guardavano ipnotizzati la danza delle loro nuove alleate, come nel caso di Aragorn, Legolas, Frodo, Sam, Taras e William, anche se, lo sguardo di quest’ultimo, era puntato sull’immagine scura di Romilda, che risultava ancora più bella, con la pelle color cioccolato, bagnata dall’arancio delle fiamme.

Merry e Pipino, invece, dopo aver ascoltato interessati il lungo racconto di Frodo, sugli eventi che li avevano visti esclusi, verificatisi sulla Linea di Confine, tra gli Yoria e le Amazzoni, non fecero complimenti, trangugiando il buon vino rosso di Marzia e riempiendosi lo stomaco guaente con la selvaggina del banchetto, ridendo e scherzando, come sempre.

Gimili, seduto accanto a Legolas, beveva assetato, da un gran boccale in legno, il vino bianco, delle piantagioni vicine, e le sue guance, ben presto, divennero due mele mature, tanto erano rosse, confondendosi con la sua barba ispida e folta.

Gandalf, intanto, aveva avuto il privilegio, di sedere accanto alla regina, insieme con Meiscia, il sorriso dolce ad incurvarle le labbra, mentre ricamava, canticchiando, una veste verde smeraldo.

All’improvviso, però, il loro discorso venne interrotto, da Romilda che, evitando la mano protesa di Will, che cercava di afferrarle il braccio, per trascinarla, sicuramente, al suo fianco, corse da Vanesia, incitandola a ballare con loro, per festeggiare l’ avvenuta alleanza.

Vanesia, sorprendendo tutti, non si fece pregare, congedandosi con un sorriso da Gandalf  e raggiungendo le sue sorelle, che l’accolsero con gioia.

Stringendo entrambe le mani alla sua amica e protetta, Romilda, ballò la loro danza impeccabilmente, sorridendo e ridendo felice, ad occhi chiusi, mentre la sua pelle dorata, come i suoi capelli ricci, sciolti e svolazzanti sulle spalle, come la criniera di un fiero leone, ad ogni giravolta o movimento sinuoso, scintillava di milioni di brillanti rubini, alla luce del falò.

Romilda, stanca, si accasciò tra Frodo e Will, che le sorrise ammaliante, in contrapposizione all’hobbit divertito.

“ Vi state divertendo?”

Disse, rivolta soprattutto a Frodo, che annuì sincero.

“ Si, moltissimo. Ma è sempre così, da voi?”

Chiese, curioso.

Romilda rise, mentre Sam, sgranocchiando una pagnotta, li ascoltò interessato.

“ Si, spesso. Soprattutto quando ricorre una ricorrenza particolare o quando vinciamo una battaglia.”

“ E questo, capita quasi sempre.”

Aggiunse Will, attirando l’attenzione di Romilda.

“ E tu cosa ne sai? Sei presente anche tu, forse?”

Lo rimbeccò divertita, ancora leggermente ansante, per il continuo ballare freneticamente.

Will la investì con uno dei suoi sorrisi più belli, avvicinandosi di poco al suo volto, e soffiandole sul viso:

“ Forse non fisicamente. Ma, soprattutto quando combatti, il mio cuore batte all’unisono con il tuo, tesoro.”

Le disse, con la sua voce suadente e il fascino dei suoi occhi azzurri, trasparenti e limpidi, come l’acqua di un fiume, imbarazzandola per l’improvvisa vicinanza. Ma subito Romilda, allontanandolo con uno scossone sul petto, facendo tintinnare le perle delle sue collane e il medaglione del drago Amlach di Will, sul suo petto parzialmente scoperto, dalla sua veste da combattente, color rubino, si alzò indispettita, borbottando:

“ Sei sempre il solito.”

Facendolo ridere di gusto, e seguirla con lo sguardo, mentre raggiungeva le sue sorelle, divertito e con affetto.

“ Eh, si, amici miei.”

Disse, rivolto a Frodo ed a Sam, testimoni inconsapevoli di quella scena.

“ Non c’è ombra di dubbio. E’ proprio pazza di me.”

Disse con un sorriso, annuendo convinto e deciso. Sam sbuffò e sghignazzò insieme, mentre Frodo, con un sorriso, gli chiese:

“ E tu? Sei pazzo di lei o ti diverti solo a stuzzicarla?”

Will si avvicinò a lui con aria cospiratrice, ma con un sorriso da monello che stroncava ogni tensione.

“ Ti dirò. Per ora sto valutando. Poi si vedrà.”

Disse con un gesto della mano, come a voler rinviare ad un futuro prossimo la sua ipotetica storia d’amore. Frodo rise della suo atteggiamento disarmante ed incorreggibile, mentre lo vedeva raggiungere Romilda, discutere con lei, per poi danzare insieme, sorridenti.

“ Non cambierà mai, quel ragazzo.”

Disse Sam a frodo, portando gli occhi al cielo, esasperato.

“ Si, ma in fondo, meglio così no?”

Disse Frodo, sorridendo e beandosi, per un po’, del calore divertito della Gemma, senza sapere che Gandalf, lo osservava con un misto di preoccupazione e timore.

Lui sapeva, infatti, che nonostante Frodo non ne fosse cosciente, la Gemma, ormai, era entrata nel suo essere, brillando od affievolendosi, a seconda di ogni suo mutamento di umore. Temeva per la sua sorte, nel momento in cui, o per mano di Venia o per riporla nell’ apposita Nicchia di Luce, se ne sarebbe dovuto staccare. In entrambi i casi, nonostante avrebbe fatto di tutto, affinché la prima opzione, non si realizzasse, non potendo evitare la seconda, perché necessaria per il futuro delle Terre dell’Ovest e di quelle di Mezzo, prevedeva conseguenze negative o negaste, per il suo piccolo amico.

Sospirò, afflitto, arrovellandosi per trovare una soluzione, che potesse salvaguardare la vita di Frodo, ma, inaspettatamente, sentì una mano amica posarsi sulla sua, stretta a pugno in grembo. Alzò lo sguardo, incontrando quello scuro e bonario di Meiscia, che gli sorrise rassicurante, accarezzando la sua guancia segnata dalle rughe della saggezza e dalla folta barba bianca, del mago avanzato. Era millenaria, come lui e possedeva poteri forse al pari dei suoi, avvertendoli come mille brividi sulla sua pelle e dentro le sue ossa, toccando il suo spirito integro.

“ Andrà bene, mago, andrà bene.”

Gli disse, per poi scivolare il palmo della sua mano, lontano dal suo viso, avendo giusto il tempo di ricambiare il suo sorriso, per poi vederla scomparire, nell’ombra della sua tenda.

Si, sarebbe andata bene. Non doveva abbattersi, pensò Gandalf, ritornando ad osservare Frodo, ridente, tra i suoi amici. Lui era coraggioso, forte e valido più di qualsiasi altra creatura che avesse mai conosciuto, nel corso dei suoi lungi anni. Aveva già subito il male più atroce, sulla sua candida e vulnerabile pelle, e l’avrebbe sconfitto ancora, sicuramente, grazie all’amore e alla fiducia dei suoi amici, come Sam, che non si staccava mai da lui, rimanendogli sempre fedele.

E poi, c’erano Aragorn, Leglas, Gimli, i loro nuovi compagni valorosi, Taras e William, non escludendo Luthien, che avvertiva sempre più vicina, anche loro lo avrebbero protetto e difeso, anche al costo della vita.

Ed infine c’era lui, Gandalf il Bianco. Infondo, il suo, non era solo un titolo. Il bianco del bene era sempre più forte del nero dell’oscurità della Dama delle Tenebre, che sentiva sghignazzare nella sua testa, serpeggiante e maligna. Strinse il pugno sul suo bastone magico, aggrottando il viso, corrucciato. Era ancora vigile, su di loro, e pronta ad attaccare. Poteva avvertire il suo respiro gelido sulla sua pelle e il suo risolino beffardo scuotergli le viscere. Sbarrò gli occhi, alzandosi dal suo seggio di scatto, attirando l’attenzione di Frodo e di Aragorn, che seguì lo sguardo di Legolas, dilatato e teso, verso un punto indefinito della boscaglia.

“ Arrivano.”

Sussurrò, nel momento esatto in cui una massa brulicante di orchi fuoriuscì dagli alberi, urlando e sguainando le loro armi.

Una freccia nera colpì un’amazzone, che stramazzò a terra con un singulto. Quella fu la goccia, che fece traboccare il vaso già ricolmo. Vanesia urlò agguerrita, incitando le sue sorelle adirate, a prendere le loro armi, mentre lei già sguainava la sua spada, come Oleandro con i suoi pugnali, leccando una delle lame e sorridendo euforica, mentre l’affondava nello stomaco di un Uruk-hai.

Gandalf accecò gli esseri malefici con la luce della sua gemma, permettendo i suoi compagni e le loro alleate di prepararsi alla battaglia.

In breve, furono già pronte per distruggerli, aspettando solo un cenno della loro regina, che con lo sguardo ed un cenno del capo, permise a Gandalf di spegnere la sua luce, per poi dare inizio allo scontro.

Gli hobbit si chiesero a cerchio, e le loro spade lucenti, sembravano gli spilli di un riccio. Gandalf li raggiunge, stordendo con un colpo assestato di bastone un Uruk-hai urlante, per poi decapitarlo con la sua spada.

Gimli si lanciò da una sporgenza rocciosa, cadendo addosso ad un orco, rispondendo al suo urlo, e conficcandogli l’ascia nel cranio.

Aragorn e Legolas si occuparono degli orchi del lato destro della pianura, mentre Taras e Will di quello sinistro.

“ Prega che non arrivino Andes.”

Disse Will a Romilda, mentre l’aiutava a rialzarsi, dopo un attacco di un Uruk-hai particolarmente resistente, che il cavaliere di Amlach aveva provveduto ad uccidere.

“ Perché? Sarebbe più divertente.”

Disse Ole, causando una ferita a croce sul petto di un orco, uccidendolo sul colpo.

“ Non siamo nelle misure giuste per ucciderli.”

Spiegò Aragorn, trucidando a sangue freddo uno ed un altro orco.

“ Gli orchi sono in troppi. Non avremmo il tempo di concentrarci su di loro.”

Aggiunse Legolas, perforando, con le sue infallibili frecce, il petto ed il cranio di tre orchi.

“ Gli uomini. Sempre melodrammatici.”

Commentò Oleandro, uccidendo contemporaneamente due orchi, per poi trascinarli nella polvere con due calci ben assestati.

“ Hanno ragione, invece. Sarebbe troppo…”

Ma Romilda non terminò la frase, che vide gli orchi feriti e ghignanti, aprire il passaggio a ben due Andes, i più grossi e i più mostruosi che avessero mai visto, prima di allora.

“ Bene. Si mette male.”

Constatò Pipino, con voce tremolante, mentre Merry, al suo fianco, lo spingeva di lato, trascinandolo per un braccio,  urlando:

“ Via di qui!”

Infatti, per un centimetro, non evitarono il piede nudo e grigio di un Andes, che aveva l’ovvia intenzione di schiacciarli.

“ Per un soffio.”

Disse Pipino, sospirando sollevato, ad un Frodo sconvolto, ma sia lui, sia il suo parente e sia Merry, si raggelarono alla vista dell’Andes, di nuovo pronto a colpirli.

“ Via! Via! Via!”

Urlò Sam, trascinando Frodo lontano dall’Andes, mentre Pipino e Merry rotolarono ai lati opposti del gigantesco mostro.

“ Ma cosa hai fatto?! Dovevi venire qui, a destra, non lì!”

Lo rimproverò Merry, mentre Pipino, sbuffando ed irritato, gli rispose:

“ Scusami, se non ti leggo ancora nel pensiero! Ricordi che sono mancino?! Sono portato ad andare a sinistra!”

Si giustificò, annuendo convinto.

“ Ma se usi sempre la destra, per ingozzarti!”

Disse Merry, indignato.

“ Be’, ora sono mancino!”

“ Sei solo un bugiardo!”

“ Smettetela, ed allontanatevi da lì!”

Esclamò Frodo, mentre vedeva gli occhi piccoli e neri dell’Andes, puntati sul suo viso.

Ad un luccichio impaurito della Gemma, l’Andes si mosse verso di lui.

“ Si è accorto della Gemma. Via di qui, Frodo!”

Gli intimò Merry, spingendolo lontano.

Intanto, con la coda nell’occhio, il portatore della Gemma del Destino vide Aragorn ed i suoi amici, accanirsi contro l’Andes gemello di quello che li stava inseguendo e tentando, ad ogni sonora pedata, di schiacciarli come formiche.

“ Affrontiamolo!”

Propose Sam, superando con il tono di voce, i rimbombi sonori provocati dai passi pesanti dell’Andes.

“ E come? Hai visto quanto è alto?! Gli offriremo la possibilità di schiacciarci su un piatto d’argento!”

Gli disse Merry, correndo di qua e di là, seguito da Frodo e Sam, che si stizzì alla sua proposta.

“ Ma non possiamo scappare all’infinito!”

A quel punto, intervenne Frodo, arrestandosi nei cumuli di tende e case distrutte dai colpi di entrambi gli Andes.

“ Frodo! Cosa fai?”

Gli chiese sorpreso Merry, seguito da uno sguardo preoccupato di Sam, che scosse la testa, immaginando, le intenzioni dell’amico.

“ No. Padron Frodo, non fatelo.”

Gli sussurrò, implorante.

“ E’ l’unico modo Sam. E’ me che vuole. Venia deve averlo mandato per questo. Non posso rischiare di coinvolgervi, nessuno di voi.”

Disse, osservando anche Will, che aveva perforato la caviglia dell’Andes, arretrando il suo passo.

“ Frodo…”

Iniziò Merry, ma lui lo interruppe.

“ Voi andate. Scappate, avanti!”

Intimò, e non attendendo una risposta, corse verso l’Andes, temerario, ignorando la voce di Sam, che lo implorava di ritornare sui suoi passi. Ma la sua debole voce, si spense nel trambusto della battaglia, che ancora infuriava, fra le amazzoni e gli orchi ed Uruk-hai restanti.

Ignorò l’altro Andes cadere a terra e scuotere il terreno, come la voce profonda ed autoritaria di Aragorn, sporco di polvere e sangue, richiamarlo, come anche le mani di Pipino, che cercarono di afferrarlo.

Ma Frodo, continuava a correre verso il suo nemico, verso il suo destino, ascoltando solo il battito forsennato del suo cuore, il tintinnare della catenina d’argento e della Gemma sul suo petto e sul tessuto della sua camicia impolverata, il respiro accelerato, i sospiri fuoriuscire dalla sua bocca semidischiusa, azzerando ogni cosa, anche il richiamo imperioso di Gandalf, che sovrastava tutte le altre voci.

Ogni immagine sembrava rallentare il suo corso ad ogni suo passo, come il gesto brusco dell’Andes, che scostò dalla sua caviglia Will, che volò su un gruppo di amazzoni, tra cui Romilda, che lo sorresse, udendo distintamente anche la sua voce pronunciare disperato il suo nome.

Ora erano solo loro due, l’Andes e Frodo, che, in un atto di formidabile coraggio, sguainò la sua spada, brillante più che mai, mentre l’Andes avanzava verso di lui, emettendo il suo verso gutturale ed orripilante all’udito.

Ma proprio nell’attimo in cui, Frodo stava per scagliarsi sulla sua gamba destra, vide, come nel lontano palazzo di marmo di Gondor, una freccia dalle piume bianche, perforare il collo dell’Andes che ululò di dolore.

Frodo, ancora la spada a mezz’aria, si voltò ad osservare, ai primi raggi del sole che sorgeva ad nord-est, fra gli anfratti delle montagne, sull’ alto bordo della vallata, dove si intravedevano le cime aghiformi dei pini, un cavallo bianco, nitrire dolcemente e una figura immacolata far ricadere il suo arco, anch’esso bianco.

“ Non credo ai miei occhi.”

Sentì Taras sussurrare.

“ Be’, allora spalancali bene , capo. Perché è proprio quello che vedo io.”

Disse Will, alzandosi dal suolo,  un sorriso gioioso a solcare le sue labbra, seguito da Romilda, che guardava la figura lontana, confusa.

“ E’ Luthien!”

Esclamò Pipino, seguendo come gli altri, i capelli castani e rilucenti di riflessi dorati, di Luthien, smuoversi alla carezza del vento dell’alba.

“ E non è sola.”

Disse sorridendo Gandalf, sorreggendosi solenne al suo bastone.

Infatti, sotto gli occhi sconvolti delle amazzoni, degli orchi restanti e del Andes accecato dal sole, accanto al cavallo bianco di Luthien, si arrestò scattante uno marrone, cavalcato da Yoria, il capo della tribù di Zootek.

Vanesia sgranò gli occhi per la sorpresa, alla vista degli Yoria al completo, a cavallo e pronti a combattere.

Così, seguiti dal loro capo, cavalcarono, discendendo la vallata e raggiungendo la pianura, fronteggiati dagli orchi, che corsero loro incontro, rispondendo al loro urlo di battaglia e sciabolando le loro armi contro di loro. Ma si arrestarono bruscamente, nell’attimo in cui, i possenti cavalli degli Yoria, nitrendo, li sorpassarono, mentre i loro proprietari, li trafiggevano al cuore.

Luthien trafisse ancora incessantemente, con i suoi dardi invincibili, l’Andes confuso che, con l’aiuto di Taras e Will, risvegliati dal torpore e dallo stupore di rivederla, aiutarono ad uccidere.

Subito dopo la sua rovinosa caduta, gli occhi neri spalancati e senza vita, Luthien si avvicinò ad un Frodo impietrito per la sorpresa, caduto in terra, a causa dello scossone che il corpo decaduto del mostro, aveva provocato all’interno del suolo.

Smontando dal suo cavallo, che nitrì dolcemente, gli tese una mano, sorridendo a fior di labbra. Frodo notò, con piacere, che era ancora più bella e splendente, ai raggi del primo sole, di quanto ricordasse.

“ E con questo, siamo a tre, prode Baggins.”

Frodo rise, ricordando il suo ultimo saluto, prima di lasciala su quel letto di pietra, nelle stanze di guarigione di Ruer.

Afferrò la sua mano e si tirò su, investito, subito dopo, dagli abbracci dei suoi amici hobbit, e la voce di Sam, commossa, che lo rimproverava per la sua avventatezza.

Ma Frodo non riusciva a staccare gli occhi da quelli nocciola intenso di Luthien, che rispose al suo ringraziamento, con un cenno del capo.

In seguito, si voltò nella direzione dei suoi amici, Taras e Will, entrambi stravolti e ricoperti di polvere e sangue d’orco. Ormai, intorno a loro, si era creato il silenzio della ritrovata quiete, visto che gli Yoria, uniti agli ultimi sforzi delle amazzoni, avevano distrutto anche l’ultimo dei nemici.

Will fu il primo a reagire, colmando lo spazio che li divideva con due falcate, afferrandola per la vita e facendola girare fra le sue braccia, ridendo a crepapelle per la felicità.

“ Luthien, dolcezza, sei guarita! Che bello! Che bello! Sono così felice!”

E detto questo, la mise di nuovo a terra e, in un moto di gioia che faceva brillare i suoi occhi in mille stelle, le prese il viso fra le mani, cercando di baciarla, ma come al suo solito, Luthien si scostò velocemente, lasciandogli solo il tempo di abbracciare l’aria, stupito ed osservandola deluso.

“ Non cambierai mai, William. Sei sempre il solito approfittatore.”

Disse Luthien, le braccia incrociate e la voce ancor più melodiosa di quanto Frodo avesse memoria. Sembrava diversa. Chissà cosa le era successo, in quegli attimi di oblio.

“ Ma dolcezza, non è vero. Sono solo contento di rivederti.”

Si difese Will, il sorriso a solcare il bel viso d’angelo.

Luthien scosse la testa, sospirando rassegnata.

Poi, la sua attenzione, venne attirata dagli occhi perlacei di Taras che, per la prima volta, Frodo constatò, sembravano traboccare di commozione, privi di quell’espressione enigmatica che li rendeva insostenibili.

“ Taras.”

Lo richiamò lei, e quel richiamo bastò per sciogliere ogni sua resistenza e racchiuderla in un abbraccio forte ed accorato.

“ Luthien. Stai bene?”

Luthien chiuse gli occhi, sorridendo leggera, ricambiando l’abbraccio delicatamente.

“ Si. Tranquillo.”

Taras sospirò felice e si distaccò, ravviandosi i capelli, in un moto d’imbarazzo.

“ Scusa. Lo so che detesti tutte queste attenzioni.”

Si scusò, riponendo la sua spada.

“ Non importa. Ti perdono.”

Gli disse Luthien, scrollando le spalle.

“ Eh, ma non è giusto però! Lui lo perdoni, e a me no!”

Si indispettì, scherzosamente, Will, ponendo un braccio sulle spalle di Taras, che lo osservò sorridente.

“ Perché lui non ha secondi fini. Tu invece, si.”

Rispose placidamente lei, sorpassandoli leggiadra e sbrigativa, come sempre.

“ Siamo lieti di riavervi con noi, Luthien.”

Disse Aragorn, sincero. Luthien annuì, puntando lo sguardo sul volto raggiante di Legolas, che non poté celare la felicità di rivederla sana e salva, avvertendo il suo cuore battere follemente soltanto per lei. Avrebbe voluto dirle tante cose, avrebbe voluto esultare più sfacciatamente di quanto avesse fatto William. Eppure, il suo animo scosso dal suo sguardo penetrante e dal suo viso bellissimo, si placò nell’attimo in cui gli regalò un lieve sorriso, riempiendolo di calore e dolcezza.

Ma tutto si concluse, all’esultanza delle amazzoni e degli Yoria, che videro i loro rispettivi sovrani, stringersi la mano e sorridersi per la prima volta, illuminati dai raggi caldi del sole, trionfante in un cielo azzurro, sgombro di nuvole.

“ Un nuovo giorno inizia.”

Disse Romilda, quasi fra sé.

“ Si, e sarà il più splendente di tutti.”

Disse Gandalf, incrociando lo sguardo limpido di Frodo, che annuì.

La Gemma del Destino brillò intensamente. L’ultima guerra era vicina.

 

 

Angolo dell’autrice.

 

Salve a tutti e a tutte voi!!! Vi è piaciuto il nuovo capitolo?? Fatemelo sapere, se volete!!!

Ringrazio tutti quelli che hanno letto il 20° capitolo, e tutti quelli che continuano a seguirmi!!!

Aggiornerò presto, prima di Pasqua, per darvi gli auguri come si deve!!XD

Ringraziamenti anche a:

Fanny91: Ciao, Fanny!!!! Come stai, carissima??? Si si, ho aggiornato, e continuerò a farlo, fino alla fine!!! Ti piace questo nuovo capitolo?? Vedrai, vedrai che succederà nei prossimi!! Eh, si! Le amazzoni sono proprio toste!!! Ti ringrazio moltissimo per la recensione, mi hai reso molto contenta!! Bacissimi e a prestissimo, Fuffy91!^__^*

Un piccolo spoiler per stuzzicare la vostra curiosità:

Era lì, e sembrava quasi irraggiungibile ai miei occhi. Avrei voluto stringerla a me, ma le mie mani sembravano quasi frenate da catene invisibili, avvolte intorno ai miei polsi.

Secondo voi, chi è che sta parlando?? E a chi si riferisce??? Lo scoprirete solo nel 22° capitolo!!!

Baci baci da Fuffy91!!!

^____________________________________^*** <3<3<3

 

 

 

 

 

 

 

  
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