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Autore: TonyCocchi    03/04/2010    0 recensioni
Una fic comica e dissacrante per chi ha voglia di ridere! I capitani del Gotei 13 non possono mica essere al centro dell’azione ogni momento. Vi siete mai chiesti cosa facciano nei momenti di noia?
Genere: Commedia, Avventura, Comico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altri, Un pò tutti
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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riunioni bleach Ciao a tutti da NaruXHina! Per questa Pasqua avevo in mente di scrivere una fic “seria” intonata al periodo, e di completare quella che l’ultimo anno non sono riuscito a finire (la fanfic su Maria Maddalena, per interderci).
Sono riuscito nel primo intento, postando “Questa è la vita”, che consiglio a tutti voi ^__^
Riguardo l’altra incompleta… diciamo che per l’ennesima volta la mia fantasia mi ha sviato su altro ^__^” Chiedo venia…
Ma dopo aver scritto di un tema “pesante”, capirete, ora mi torna la voglia di un po’ di allegria! Quindi ecco a voi questa mia idea che mi ronzava in testa praticamente da quando ho conosciuto per bene Bleach, e che ho provato a realizzare, purtroppo senza successo con una mia amica del sito. Ora però finalmente prende vita affinchè tutti possiate godervela e rotolare giù dalle sedie! Buona lettura, commentate!

PS: NARUTO X HINATA ORA E SEMPRE!

PPS: ICHIGO X RUKIA ORA E SEMPRE!


NOTA:
“……” = dialoghi
<< …… >> = pensieri




Soul Society. Il mondo degli spiriti.
La dimensione iperuranica in cui ogni anima degna si ritrova dopo la morte.

La grande Rukongai, la Città delle Anime Vaganti.
Con la vastità dei suoi 80 distretti per ogni punto cardinale, i suoi boschi, i campi, i fiumi è la casa degli infiniti spiriti che qui dimorano e dimoreranno.

La Seireitei, la Corte delle Anime Pure.
Il cuore di Soul Society, governo illuminato e bastione difensivo dalle forze maligne preservato dagli Shinigami.

Il Gotei Jiusantai, l’organizzazione che riunisce tutti i guerrieri dal kimono nero in tredici legioni guidate dagli invincibili capitani.

Il quartier generale della Prima Compagnia, laddove i tredici si riuniscono sotto l’egida del Comandante Generale, il Sotaicho, il “primus inter pares” che detiene la suprema guida.

Il trono del Sotaicho, il seggio dello Shinigami più saggio e potente, da cui questi può dirigere le riunioni ed emanare ordini vitali per la Soul Society.

Yamamoto Genryuusai Shigekuni, lo spirito che ricopre tale immenso ruolo…

ZZZ…

… Si è addormentato. Ma già da un po’.

Va bene l’aulicità, in fondo si tratta pur sempre di qualcosa come il principale organo di sicurezza dagli spiriti malvagi per il mondo spirituale e terreno… Ma non si può mica star sempre in emergenza, e la fiacca è sempre in agguato.
Così oggi, con il Comandante Generale bello e addormentato come un vecchietto davanti la tv, la riunione è molto più silenziosa del solito, ed intorno al tavolo a cui sono seduti i restanti capitani l’etichetta può lasciare il posto a comportamenti molto poco consoni all’austero clima degno di tale sontuosa importanza.
Facciamo quindi una veloce panoramica di come i capitani del Gotei 13 fanno fronte alle noie di un pomeriggio senza punti in agenda…

Yamamato Genryuusai, Comandante Generale e capitano della 1° Compagnia:

“ZZZ… ZZZ…”

Ma questo lo sappiamo già, al massimo possiamo aggiungere che ha una bollicina di sapone al naso.

Soi Fon, capitana della 2° Compagnia:

Si lima le unghie con aria imbronciata, la sedia reclinata e le gambe accavallate e poggiate sopra il tavolo: tanto chi se ne frega, il vecchio se la dorme.

Retsu Unohana, capitana della 4° Compagnia:

Lavora tranquillamente a maglia, canticchiando a bocca chiusa in modo impercettibile, se non altro seduta in modo composto. L’inverno si preannuncia freddo e quelli della sua divisione avranno bisogno di calzini belli caldi.

Byakuya Kuchiki, capitano della 6° Compagnia:

Si sistema i bigodini…
Si intende ovviamente quei cosi bianchi che ha tra i capelli; non sembrerebbe ma sono molto tradizionali e hanno un certo fascino retrò. All’occorrenza ha portato anche la sua personale spazzola per la sua fluida e splendente chioma nera.

Sajin Komamura, capitano della 7° Compagnia:

Legge il giornale.
A dispetto delle apparenze è un tipo che si tiene informato e acculturato. Anche lui si è messo comodo con una gamba sopra l’altra. Si inumidisce il dito e volta pagina, chiedendosi se anche l’economia ristagna in questi tempi oziosi. Ci sono cani che riportano i giornali e cani che li leggono… Lui non è propriamente un cane, forse, ma tant’è.

Shunsui Kyoraku, capitano dell’8° Compagnia:

Beve. Quale modo migliore per passare il tempo? E poi ne era passato dall’ultima volta che aveva potuto tirar fuori dalla tasca il suo saké in piena riunione. Manda giù un’altra tazzina, sospira una fiatata alcolica e si assapora le labbra soddisfatto.

Toshiro Hitsugaya, capitano della 10° Compagnia:

Si annoia, e, serioso come sempre, per non dire scazzato, se ne sta seduto zitto con le braccia incrociate: il solito irrecuperabile ragazzino coi capelli bianchi e l’umore nero.

Kenpachi Zaraki, capitano dell’11° Compagnia:

Cerca di togliersi dai denti un pezzetto di carne incastrato usando la sua spada. Uno stuzzicadenti alquanto pericoloso, ma lui è pur sempre Kenpachi, e i bastoncini di legno appuntiti sono troppo da mammolette. Diciamolo, è così che un vero duro si toglie i pezzetti di cibo incastrati in bocca.

Mayuri Kurotsuchi, capitano della 12° Compagnia:

Se ne sta appoggiato con un gomito al tavolo e con l’altra mano giocherella svagatamente con il falcetto a corda che si è impiantato nell’orecchio. Il tutto mentre guarda il soffitto con aria triste e annoiata: nessuno da analizzare, niente da sezionare, nessuna ricerca troppo importante in sospeso… In certi momenti la vita di uno scienziato è davvero triste.

Juushiro Ukitake, capitano della 13° Compagnia:

“ETCIÚ!!!”

Si è preso un raffreddore fuori stagione. Non è comunque raro da parte sua. Per fortuna ha una scatola di fazzoletti a portata di mano, e spera che gli basti.

Nel salone nessuna voce imperiosa, nessuna discussione animata e coinvolgente… Solo un silenzio contornato dal rumore raschiante della limetta per unghie di Soi Fon, dal mugolio canterino di Unohana, lo sfogliare di Sajin e il soffiarsi il naso di Ukitake.
Assenti e non rimpianti tre capitani che recentemente avevano cambiato bandiera. Comunque non avrebbero fatto la differenza.
L’ultima volta che era capitata una cosa del genere Gin Ichimaru era rimasto per tutto il tempo seduto a sorridere a vuoto, Sosuke Aizen a pulirsi gli occhiali fino a consumare le lenti e Kaname Tosen ad imitare Komamura con un giornale, incurante del fatto che tutti sapessero che era completamente cieco e stava facendo finta…

“Perché non andiamo via?” domandò Soi Fon a un tratto.
Unohana: “Il portale non si può aprire fin quando il Comandante Generale non dichiara sciolta la riunione e ora sta dormendo profondamente.” spiegò la mite capitana, continuando a sferruzzare concentrata.
Soi Fon: “Beh, sfondiamolo, che ci vuole?”
Unohana: “Dopo chi lo risarcisce?”
Avendo lei centrato il punto, a Soi Fon non restò che tornare alla sua manicure.
Si udì un singhiozzo, o un forte rutto trattenuto.
Shunsui: “Sapete… credo sia la prima volta in vita mia che ho bevuto fino alla noia… Hic!”
Toshiro: “Non è che a una riunione degli ufficiali ci si debba divertire.”
Una risposta degna di lui.
Shunsui si accasciò mollemente con la faccia sul tavolo: “Uff… Però ad una riunione di solito si fa qualcosa.”
Toshiro: “Beh, qui ognuno si tiene occupato come può, quindi stiamo facendo qualcosa.”
Lo stesso pensiero attraversò la mente di tutto quanti a quelle parole: starsene seduto a braccia incrociate è fare qualcosa?
“ETCIÚ!”
Seguì un’epocale tirata si naso.
Unohana: “Capitano Ukitake, lei mi preoccupa; credo che visto che mi ci trovo le farò un bel maglione caldo, di che colore lo preferisce?”
“Ma non dovevi fare i calzini alla tua compagnia?” domandò Soi Fon seduta accanto a lei.
Unohana: “Li ho fatti.”
Soi Fon: ?!?!?!?
Dietro la sedia della capitana sferruzzante c’era un monte multicolore di calzini di lana! I capitani sanno essere straordinari in qualunque cosa facciano!
Mayuri dimostrò di essere stufo a livelli inimmaginabili arrivando a dare un consiglio, seppur molto poco accorato, al “barbaro” Kenpachi.
Mayuri: “Se continui così ti scheggerai un dente.”
Kenpachi: “Tsk! Detesto i codardi che si nascondono, di qualunque natura essi siano: lo stanerò nel solo modo che conosco per trattare con loro!”
Mayuri roteò gli occhi: “Dici bene tu, tanto hai la convenzione odontoiatrica.”
Uno starnazzo nasale annunciò il capitano Ukitake che prendeva la parola: “A dire il vero… sniiiif… ci abbiamo rinunciato all’ultima riunione sindacale per avere questo tavolo e le sedie a riunione.”
I capitani all’unanimità avevano deciso che era ingiusto che solo il vecchio Yamamoto potesse star seduto e loro in piedi sull’attenti anche per più di un’ora: basta fregature! Così erano giunti ad un accordo.
Kenpachi (con la punta della spada tra i denti): “Gnnn? E gnesto che gnavolo vorrebbe dire?”
Mayuri spiegò: “Che se ti rompi un dente il dentista te lo devi pagare da te.”
Kenpachi: “CHE?!”
Gli si drizzarono i già dritti capelli e posò subito la katana sul tavolo. Poi succhiò semplicemente e aiutandosi con la lingua il “codardo” venne finalmente fuori ed inghiottito.
Byakuya: << Tsk… volgare… Dannazione perché non si tengono perfettamente lisci? Avrei dovuto portare anche il mio gel personale al biancospino invece che solo la spazzola… >>
Shunsui: “Che razza di riunione è questa? Almeno facciamo quattro chiacchiere invece di starsene ognuno per conto proprio, no?”
Toshiro: “Quattro chiacchiere? E su cosa?”
Shunsui: “Beh…”
Scese il silenzio: era difficile per personaggi importanti e gente d’azione come loro mettersi a parlare del più e del meno.
Shunsui: “Ad esempio… Sajin, che dice di nuovo il giornale?”
Sajin storse il muso canino: “Che il tuo fiato alcolico arriva fino alla mia faccia anche se ce l’ho di fronte… Non per qualcosa ma ho il fiuto molto sviluppato, lo sai.”
Shunsui colpevole di aver sbevazzato fino a un momento prima: “Scusa… qualcuno ha una caramella per l’alito?”
Fu lo stesso Sajin a provvedere.
Shunsui: “Buona, menta e latte! Però… c’è qualche pelo attaccato…”
Stavolta fu Sajin a dover chiedere scusa.
Toshiro: “Non mi piacciono le chiacchiere inutili…”
Unohana (iniziando il maglione): “Piuttosto sembra quasi non ti piaccia niente.”
Toshiro: “Non è vero… mi piace il freddo.”
Ukitake (naso colante): “A me no…”
Byakuya: “Se questo lo chiamate conversare, non mi meraviglio che il Comandante Generale sia nel mondo dei sogni.”
Kenpachi: “Tsk, ma guarda, il damerino ha ritrovato la parola.”
Byakuya: “Io sono il Capitano Kuchiki per te.”
Toshiro si appoggiò con un gomito al tavolo: “Lascia perdere: ho usato questa frase almeno mille volte e continuano a chiamarmi per nome.”
Soi Fon: “Ammettiamolo, quando non abbiamo da lavorare o da combattere non sappiamo come passare il tempo.”
Mayuri scrollò le spalle: “Beh, se non altro anche i vice-capitani sono in riunione; possiamo dire di non essere gli unici ad annoiarci.”
  
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