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Autore: la settima luna    03/04/2010    0 recensioni
harry svenne non poteva credere assolutamente che l'uomo da lui odiato per molto tempo, fosse in realtà suo padre
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Harry Potter, Severus Piton
Note: nessuna | Avvertimenti: Incompiuta
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Per tutto il tempo in cui la Skeeter aveva letto la lettera, Harry Potter aveva accuratamente evitato ogni sguardo soprattutto quello stupito e scioccato del professore di difesa contro le arti oscure. Anzi a dir la verità si era seduto al proprio posto e durante la lettura aveva affondato la faccia, rossa di vergogna e rabbia, nel piatto, riflettendo sulle probabili torture che gli avrebbe inflitto Piton quando si sarebbe trovato ,sfortunatamente, da solo con lui. La Mc Granitt, che nel frattempo era diventata ancora più livida in volto, invitò molto "gentilmente" imprecando a destra e a manca, la giornalista della gazzetta del profeta a dileguarsi immediatamente se voleva salvarsi la pelle e la Skeeter non se lo fece ripetere 2 volte . Divenne uno schifosissimo insetto e fuggì via da una finestra ,spalancata a causa del vento.Subito dopo, gli sguardi degli alunni e dei professori ritornarono a rivolgersi ad Harry, "sprofondato" ancora nel piatto , e a Severus Piton , il quale aveva serrato i pugni e aveva assunto ,simbolicamente s' intende, l'atteggiamento di una bomba ad orologeria pronta ad esplodere. Il primo che ruppe l'immbarazzante silenzio creatosi fu Harry ,che dopo aver urlato a squarciagola un "MALEDIZIONE A QUELLA ....... DI UNA SKEETER",anche lui come precedentemente aveva fatto Rita si dileguò e raggiunse furiosamente il suo dormitorio.Il giorno dopo Harry si svegliò alle 5 , non aveva affatto dormito, anzi era stato tormentato continuamente da incubi in cui il suo professore nonchè padre gli urlava che non l'avrebbe mai amato perchè lo odiava e gli ricordava troppo James Potter. Così trascorse l'ora rimanente a radunare tutto il coraggio ancora presente nel profondo dell'animo per affrontare la lezione di Difesa Contro Le Arti Oscure che avrebbe spalancato il "sipario" ad una nuova giornata la quale appariva agli occhi del ragazzo abbastanza deprimente. Alle 8 si svegliò il resto dei Grifondoro e Ron , vedendo l'amico sveglio, imbarazzato disse" Senti... è difficile immagino ma non badare a quello che diranno gli altri sai come sono..."; " Non ti preoccupare Ron fingiamo che tutto questo non sia successo e tutto tornerà come prima o almeno spero"."Io credo che dovresti parlare con Piton , sai, non è bello quello che hai appena detto non puoi dimenticare, ormai come dicono i babbani la frittata è fatta, e poi penso che piano piano imparerete ad amarvi a volervi bene..." " Si come no Ron, dimentichi che lui mi odia e che io ho ricambiato il sentimento per lunghi 7 anni, la vedo dura e poi non voglio costringerlo a prendersi cura di me so benissimo cavarmela da solo e credo di averlo dimostrato perfettamente in questi anni." "Si però..." "dì la verità Ron tu e Hermione avete provato questo discorso ieri in Sala Grande, mentre io mi dileguavo qui in dormitorio?" chiese saccente Harry " Bè si lo ammetto tu... lo sai Hermione e molto più brava di me con le parole.." "Non vi dovete preoccupare per me forza o facciamo tardi alla lezione di Piton" . Dopo pochi minuti Harry , Ron Hermione e l'intera classe di Grifondoro e Tassorosso dell' ottavo anno si presentarono nell' aula di DCAO e ebbero modo di vedere che Piton era già in classe e che, dagli occhi iniettati di sangue, non aveva chiuso occhio quella notte. Piton li mandò subito ai loro posti e decise di fare un'esercitazione con l'incantesimo Imperio, quindi dispose gli alunni in 4 file e cominciò ad uno ad uno a colpirli con l'incantesimo.Tutti , nonostante avessero combattuto una guerra l'anno precedente, non riuscirono ad imporsi sull'incantesimo e vennero completamente soggiogati da esso; tutti tranne Harry che in presenza degli sguardi stupiti degli alunni aveva perfettamente mantenuto il controllo di se stesso e tutti notarono, e fecero notare ad Harry,che nel momento in cui lui aveva risposto all'incantesimo, Piton aveva assunto uno sguardo orgoglioso, anche se per pochi minuti. Per tutto il resto della giornata Harry si sentì molto più sollevato e fiducioso in se stesso, cominciando a sperare anche in un futuro con Piton come padre.
   
 
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