Serie TV > Il mondo di Patty
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Autore: Sana e Akito    03/04/2010    4 recensioni
E se, dopo il finto litigio tra Bruno e Gonzalo, per il loro finto amore verso Patty, le cose fossero andate in modo diverso? E se nascesse una profonda amicia tra Bruno e Patty, proprio grazie a questo litigio? E se Matias si accorgesse di essere geloso dei due ragazzi? E se la faccenda di Carmen e Leandro andasse in maniera diversa, come quella di Giusy e Guido?
Come promesso, continuerò la storia.
20/02/13 Revisionato 2 capitolo.
Vi consiglio di rileggere i capitoli man mano che li riposto perché, anche se piccole, le differenze ci sono.
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti | Coppie: Bruno/Patricia
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Eccomi con il secondo capitolo.
Postato così presto perché il secondo e il terzo capitolo sono già pronti, devo solo scriverli sul pc e postarli.
Sinceramente sono rimasta sbalordita da tutte le persone che hanno dato un’occhiata alla mia fanfic… Non mi aspettavo 120( e più) visite, oltre che 3 preferiti e seguite e, ovviamente, le 5 recensioni.
Sicuramente mi fa piacere e spero che continuate a seguirla.

Ora passo ai ringraziamenti:
Martina97: sono contenta che ti piaccia. Ecco a te il secondo capitolo… spero ti piaccia.
Ella96: Gli errori capitano a chiunque, ma io scrivendo veloce non mi accorgo nemmeno di farli XD… Mi fa piacere che ti piaccia e felice che l’abbia messa nelle seguite; per quanto riguarda la tua fanfic, appena potrò( problemi con internet), andrò a leggerla e recensirla. Tu continua a seguirmi e a recensire.
Sabry99: Grazie per i complimenti… spero che questo cappy ti piaccia come il primo… Fammi sapere con un’altra recensione kiss
Bellissima77: In verità, questa coppia non l’avevo proprio presa in considerazione( nel senso che non li avevo mai pensati insieme), ma, leggendo alcune fanfic riguardanti questa storia, mi sono accorta che piace molto anche a me, come la coppia Anto/Bruno… Appena potrò recensirò anche la tua fanfic; tu, mi raccomando, continua a seguire la mia.
The best divina: Felicissima che la fanfic ti piaccia, continua a seguirmi baci.

Ringrazio anche SoRifan, lallina_89 e giusyeguido96 che hanno aggiunto questa fanfic nelle preferite; un altro ringraziamento va a delfina, ella96( fatto anche prima, ma voglio ringraziarti anche qui XD) e Shin86 che l’hanno aggiunta alle seguite.
Gli ultimi ringraziamenti vanno, ovviamente, anche a chi legge solamente senza lasciare firme ( anche se mi piacerebbe sapere una vostra opinione).
Adesso vi lascio perché credo di aver rotto già abbastanza XD..
Buona lettura

2. Pensieri

Il giorno seguente, Patty, seduta sulla panchina del cortile della scuola, attendeva le sue amiche.
Intanto, pensava alla sera prima, quando Bruno le aveva chiesto di essere buoni amici e non semplici conoscenti.

Sarà una bellissima amicizia pensarono all’unisono.

- Adesso vado, Patty. Si è fatto tardi. – le disse, girandosi e avvicinandosi alla porta.
- Sì, certo. Ah! Bruno? – lo chiamò la ragazza.
- Sì, cosa c’è? – si fermò, girandosi verso di lei.
- Bhè… ecco, vedi… volevo sapere solo cosa intendi fare, ora… Cioè, so che a te piace Antonella e mi chiedevo cosa pensavi di fare. – gli spiegò, abbassando di poco il capo per l’imbarazzo di aver fatto questa domanda, visto che, dopotutto, non erano affari suoi.
- In verità, non c’è niente che io debba dire. È vero, Antonella mi piaceva, ma adesso è passata la mia cotta per lei… -
- Ti piaceva!? – ripeté, alzando il capo, tenuto basso fin’ora, meravigliata e interrompendolo.
- Esatto! Mi piaceva, adesso non più… Non fare quella faccia – disse, vedendola stupita – Ti sembra tanto incredibile? –
- In effetti, sì. Da quando sei qui, ti è sempre piaciuta Antonella: per la sua bellezza, il suo talento… L’hai sempre detto tu –
- Sarà anche bella, ma non ha un briciolo di carattere. Fa sempre cose che fanno arrabbiare o soffrire gli altri. Me ne sono reso conto giorno per giorno, vedendo come si comportava…ma, come si dice, non è mai troppo tardi – le sorrise.
- Sì – confermò, sorridendogli a sua volta – hai ragione. Ok, adesso ti lascio andare, altrimenti Gonzalo ti darà per disperso –
Bruno rise.
- Sei anche molto simpatica... Te lo dicevo che non sei brutta. Ora vado, se no mi daranno davvero per disperso. Ciao, ci vediamo domani, Patty - la salutò con un bacio sulla guancia, per poi dirigersi alla porta e uscire.
- A domani – ricambiò il saluto, Patty, prima che Bruno uscisse.”

- Patty? Patty, ci sei? –
- Terra chiama Patty, rispondi!? –
- Oh! Sì, ci sono. Ciao, Giusy – la salutò, una volta riscossasi dai propri pensieri e aver riconosciuto l’amica.
- Era ora! È da più di 10 minuti che ti sto chiamando –
- Scusa, ero sovrappensiero –
- Ah, sì? E a cosa pensavi? –
- Niente di particolare – rispose, arrossendo.
- E come mai sei diventata tutta rossa se non era niente di particolare? –
- Non è vero! Non sono arrossita. –
- Sì, sì… come no –
- Cambiando discorso, ieri che fine hai fatto? -
- Veramente, dovrei farla io a te questa domanda. Sei tu che sei scappata via –
- È vero, ma pensavo che saresti venuta da me –
- Hai ragione, scusa, ma ho avuto un contrattempo e non sono potuta venire –
- Ha forse un nome questo contrattempo? – chiese, con una punta di malizia.
- Mhmh… in effetti… - balbettò Giusy a capo chino, imbarazzata.
- Lo sapevo! E scommetto che era Guido, vero?... Il colore rosso della tua faccia mi dice che ho indovinato… - disse, notando il viso dell’amica che era diventato rosso al sentire il nome del ragazzo.
- Sì, era Guido e allora? – riprese a parlare, alzando il capo.
- Come sarebbe a dire “e allora”. Voglio sapere che è successo, che vi siete detti –
- Ok. Ero nel cortile della scuola e discutevo con Tamara della faccenda di Bruno e Gonzalo. In seguito, l’ho salutata, dicendole che venivo da te. Stavo attraversando il corridoio della scuola  quando una mano mi afferra il polso, facendomi girare: era Guido. Mi ha fermata e, molto seriamente, mi ha chiesto se volevo andare a fare un giro con lui perché doveva parlarmi. -
- E tu hai accettato! –
- S-sì. Non sapevo se accettare, ma poi ho pensato che non avevi bisogno di me… scusa –
- Non preoccuparti. Che ti ha detto Guido, invece? –
- Era un po’ strano… -
- Strano!? –
- Sì! Mi ha detto che sono bella e che, se non fosse per il patto, continuerebbe a chiedermi di ritornare con lui… -
- Di quale patto parlava? –
- Gliel’ho chiesto anch’io, ma mi ha risposto solamente che ha fatto un patto con gli amici. Poi mi ha salutata e se n’è andato –
- Strano… molto strano –
- Quello che penso io –
- Uh, guarda! Ci sono Tamara e Sol. Ciao, ragazze – salutò Patty, avendo notato le amiche e alzando un braccio al cielo, sventolando la mano per farsi vedere.
- Ciao, ragazze – salutarono le due ragazze, arrivate vicino alle amiche – come va? –
- Tutto bene e voi? –
- A noi, benissimo. Tu, Patty, dovresti dire qualcosa… -
- Cosa dovrei dire, Tamara? –
- Cosa hai fatto ieri, dopo che sei scappata via… per esempio –
- Sì, giusto! Prima hai cambiato discorso e non mi hai risposto, ma stavolta non scappi –
- Non c’è molto da dire… Sono andata in camera e poco dopo è venuto Bruno; voleva sapere come stavo –
- Visto? Allora qualcosa di particolare c’era da dire –
- Giusy non c’è niente di particolare. Abbiamo parlato un po’, più del solito direi, poi se n’è andato. Contenta, ora? –
- Certo che no! Voglio sapere cosa vi siete detti –
- Ciao, ragazze – salutò una voce in lontananza, che si avvicinava alle 4 amiche.

Salvata all’ultimo minuto. Non mi va di parlare a Giusy di ieri sera. È troppo imbarazzante da raccontare e poi nel cortile della scuola non è il caso, potrebbe ascoltare qualcuno. Le racconterò tutto un’altra volta. pensò Patty.

***


Nell’aula di musical, dove erano presenti già alcuni ragazzi della Pretty Land School Of Arts, i fratelli Molina discutevano.

- Allora, Bruno, ti decidi a dirmi cosa è successo ieri? -
- Ma cosa vuoi che sia successo? –
- Questo devi dirmelo tu. Perché, dopo il nostro “litigio”, te ne sei andato? E, soprattutto, con chi eri? – gli chiese Gonzalo.
- Sono andato a fare un giro… - rispose, vago.
- Da solo? –
- Sì, da solo. Ora non si può più fare un giro? –
- Certo! Ma non credo che tu abbia fatto solo questo. Ti conosco, non sei il tipo che se ne va in giro da solo senza motivo –
- In effetti… -
- Lo sapevo! Sei mio fratello, non mi sbaglio mai su di te. Che hai fatto? –
- La passeggiata l’ho fatta davvero. Dopo sono andato da Patty. –
- Perché sei andato da lei? –
- Perché non mi era piaciuto il modo in cui se n’era andata – disse, omettendo di dirgli delle lacrime viste sul suo volto - … così sono andato da lei per sapere se stava bene. Tutto qui. –
- Solo questo? –
- Sì, anche se… - si interruppe.
- Anche se…? – lo incitò a continuare il fratello.
- Niente, solo che la nostra chiacchierata mi ha fatto riflettere su molte cose… -
- Tipo? –
- Tipo che Antonella non è l’unica ragazza esistente in questa scuola e che, soprattutto, non fa per me. –
- Te le ha dette lei queste cose? -  
- No, l’ho capito mentre parlavo con lei –
- Non ti seguo… Cosa intendi dire? –
- Non lo so neanch’io. So solo che, durante la conversazione avuta con lei, mi sentivo strano e… - si interruppe di nuovo.
- E… ? È mai possibile che devo tirartele io le parole di bocca? –
 
- Ahh, non lo so. Diciamo che è stata una conversazione lunga e inaspettata. –
- Mi rimangio quello che ho detto poco fa. Sei mio fratello e non TI capisco mai. –
- Ma smettila di lamentarti sempre! Comunque, non preoccuparti, tu non hai bisogno di capire. Sono io quello che deve conciliare i pensieri e capirci qualcosa. – disse, allontanandosi dal fratello.
 

***


 - Bhua, che sonno! – sbadigliò Matias.
- Non hai dormito, stanotte? –
- Non molto, Santiago. –
- Come mai? Problemi con tuo padre a causa del calcio? –
- No, no, nessun problema con mio padre. –
- Allora c’è qualcos’altro? –
- No! Davvero, non c’è niente che non va. Non sono riuscito a dormire solo perché pensavo. –
- Pensavi? E a cosa? Deve essere qualcosa di importante se non sei riuscito a chiudere occhio. –

Perché non tengo mai la bocca chiusa!? Parlo sempre troppo.
E ora che gli dico? Non posso dirgli ciò che pensavo a lui… - cercava un’idea Matias.

- Niente di che… Problemi con Antonella. – inventò Matias.
- Ok – disse Santiago, non troppo convinto delle parole dell’amico – Io vado da Felipe, ci vediamo dopo. –
- A dopo – salutò, vedendo l’amico allontanarsi.

Devo dirlo a qualcuno, altrimenti scoppio, ma a chi?
Giusy è la sua migliore amica; Santiago ne è innamorato… Sì, ci sono… Mi aiuterà di sicuro…

***


- Scusi, Carmen, mi porterebbe un bicchiere di latte macchiato? – 
- Sì! Sono subito da te con il latte… - Ecco a te! – disse, poggiando il bicchiere sul tavolo. –
- Grazie. –
- Prego. È il mio lavoro. –
- Ciao, Carmen! Come stai? –
- Ciao, Eugenio. Potrebbe andare meglio, a te? –
- Anche a me… -
- Come mai? Hai litigato con Emilia? –
- No! Con lei tutto bene… il problema è un altro. –
- Sarebbe? Dimmi, potrei darti una mano. –
- Ok. So che posso fidarmi di te e poi ho bisogno di parlarne con qualcuno. Ma ti avverto che la storia è lunga. –
- Non ci sono problemi… ho tutto il tempo del mondo. –
- D’accordo! Allora… io non sono Eugenio Barcaroli, ma il nipote di Ines… -
- Il nipote di Ines!? – ripeté.
- Sì! In verità, mi chiamo Francesco Ginobili, ma tutti mi chiamano Chicco. Sono qui perché Ines ha ereditato tutto il patrimonio che, invece, doveva essere anche di mia madre e cioè la sorella di Ines. Ho preso il posto di Eugenio Barcaroli per scoprire cosa è successo… -
- Quindi, questo Eugenio Barcaroli non esiste? –
- Sì, esiste ed è anche un grande musicista. È un mio grande amico, gli ho chiesto di poter prendere il suo posto e lui mi ha dato il consenso, visto che è per una buona causa. –
- Che storia… il problema qual è? –
- Il problema è che, grazie ad Emilia, la quale sa tutto, ora Ines sta cercando Chicco, cioè me, ma se scopre che sono io non posso più fare luce su questa faccenda. –
- E tua madre? –
- Ines la crede morta.. -  venne interrotto dall’amica.
- Ma non è morta, giusto? – chiese, preoccupata.
 
- No, no. È viva e vegeta e si trova a casa… Da quello che mi ha detto Emilia, Ines non si è occupata del funerale e non ha visto mia madre morta. Se n’è occupato suo marito, il quale ha riferito tutto ad Ines ed inoltre mio zio confessò ad Ines che mia madre l’aveva sedotto. Ovviamente non è la verità. –
- Mhm.. – pensò alle parole del ragazzo – Da quello che dici, Ines non sa nulla, rispetto a suo marito, nonché tuo zio, che centra in tutta questa storia. Secondo me, dovresti andare da Ines, con tua madre e dirle tutto… -
- Cosa!? –

5. Annuncio

Tutti i ragazzi presenti nell’aula rimasero a bocca aperta, non sapendo che fare. Rimasero sorpresi dall’accaduto, sia perché erano tutti al corrente che Antonella stava con Matias sia perché  Bruno aveva ricambiato il bacio.

Dal canto suo, Bruno, in un primo momento, era rimasto sorpreso dal comportamento di Antonella e dall’improvviso bacio ricevuto da quest’ultima, ma, a differenza di ciò che aveva pensato, aveva risposto al bacio.

Matias, presente anch’egli in aula, era rimasto basito dalla scena appena vista. Non sapeva che pensare: se era una delle solite cavolate che faceva Antonella o se era una storia che durava da molto, ma, in entrambi i casi, era stato comunque tradito.

 

Patty aveva ancora gli occhi fissi sui due protagonisti che avevano dato spettacolo. Era rimasta sconvolta e il bello era che non sapeva neanche lei il perché: si sentiva delusa, tradita, illusa…

 

Ma di cosa poi? Che lui potesse provare qualcosa per me? Che mi vedesse in modo diverso da come mi vedeva prima? Che mi considerasse più di un’amica? Ma cosa vado a pensare! Patty a te piace M-A-T-I-A-S, punto.

Sicuramente sono delusa e sconvolta perché il mio migliore amico è stato tradito dalla sua ragazza. Sì, è così! – si convinceva, Patty.

***

Antonella non si sorprese più di tanto dagli sguardi sconvolti dei ragazzi e neanche che Bruno avesse ricambiato il bacio. Perché? Semplice: sapeva che Bruno provava sentimenti per lei e, dopotutto, se non fosse stato così, non avrebbe mai rifiutato un bacio dalla più bella ragazza della scuola.

Si allontanò da lui e, come se non fosse successo niente, tornò ala sua posizione vicina alle sue amiche. In quel momento entrarono i professori, Emilia e Barcaroli.

 

Ragazzi, buongiorno! Prima di cominciare la lezione, vorrei parlarvi di una cosa… - iniziò Barcaroli, mentre saliva sul palco, seguito da Emilia.

Sì! Se non l’aveste notato, saremmo in ritardo. Questo perché io e il signor Barcaroli ci trovavamo nell’ufficio della preside – spiegava Emilia.

Non potevate andarci dopo? – chiese, gentilmente, Matias.

Sì, in effetti, potevamo, ma volevamo parlarvene adesso –

Di cosa? – chiese, stavolta, Giusy.

Abbiamo  proposto ad Ines un’idea che balenava nelle nostre menti… - stava spiegando Barcaroli – E bisogna avere la sua approvazione –

Esatto! Io e il professor Barcaroli avevamo pensato di farvi partecipare ad una gara di ballo – continuò Emilia.

Una gara di ballo?! – esclamarono tutti i ragazzi all’unisono, chi più stupito di un altro.

Sì, ragazzi! Abbiamo proposto ad Ines di organizzare una gara di ballo, in modo da valutare il vostro rendimento scolastico, verificare ciò che avete appreso durante le nostre ore di lezione, ma, soprattutto, goderci lo spettacolo e vedere cosa sarete in grado di fare –

Cosa intende dire di preciso con il “vedere cosa sarete in grado di fare”? – domandò, questa volta, Bruno.

La gara consiste in una sfida a coppie, ognuna delle quali dovrà prepararsi tre tipi di coreografie per tre balli, ovviamente. Inoltre, ci saranno altre due sfide, che consisteranno in canto e recitazione. In tutto, sono cinque sfide e chi delle coppie riceverà più voti dalla giuria, che verrà scelta dalla vostra preside, vincerà la gara. La coppia vincitrice avrà in premio una coppa, più una sorpresa; chi si aggiudicherà il secondo e il terzo posto, avranno anch’essi una coppa, ma più piccola. Tutto chiaro? – chiese,al termine del suo discorso, Eugenio.

- Sì, ma le coppie saranno fatte da noi? –

Giusto, dimenticavo! No, Matías! Le coppie saranno scelte per estrazione: scriveremo i nomi delle ragazze di entrambi i gruppi su foglietti di carta e chiameremo un ragazzo per volta,il quale, dopo aver mischiato i foglietti, ne prenderà uno, in modo da creare le coppie. Se capiterà una Divino/Popolare, la coppia non si cambierà –

Quando ci sarà la gara? – chiese Patty.

La gara si svolgerà qui fra due mesi, così avrete tempo di prepararvi e allenarvi. Per quanto riguarda le coppie, invece, le estrarremo la settima prossima, per motivi di tempo. Ci sono altre domande? –

Le coreografie, le musiche e le canzoni dovranno essere scelte dalla coppia? Chiese, nuovamente, Patty.

Sì,Patty! Ovviamente, dovranno essere diverse per ogni coppia. Le coreografie dovranno essere create dalla stessa, in base alla canzone. Per il canto, la canzone – per mio consiglio – è meglio se la inventate voi, così da far vedere e sentire il vostro talento anche come cantautori. Infine, per la recitazione, la sfida dura 20 minuti, durante i quali ogni coppia reciterà una parte importante, principale di un film o romanzo a vostra scelta –

Se non ci sono altre domande, direi che sia ora di iniziare la lezione, anche se non ci è rimasto molto tempo – disse Emilia.

Allora ragazzi chi dei due gruppi vuole iniziare? – domandò Barcaroli, mentre scendeva dal palco con Emilia.

Le divine, ovvio! – sbraitò Antonella.

Bene! Fate vedere cosa sapete fare,allora. –

***

Non lo so! Ho ancora dubbi su questa storia. Dai, lo sai anche tu che non è sicuro farlo: potrebbe scoprirmi e, alla fine, non avrò concluso niente –

 Leandro parlava con Ensteban, nel suo ufficio, della situazione con Bianca.

Sì, forse hai ragione, ma tu hai un’idea migliore? –

Io non ho la più pallida idea di cosa fare! –

E allora? Cosa ti costa spiarla? Non hai nulla da perdere! –

Sì, può darsi, ma non posso stare tutto il giorno a pedinarla. Ho una clinica, se te ne fossi dimenticato –

Potresti ingaggiare qualcuno che lo faccia per te, così tu non dovrai fare niente, se non ascoltare poi ciò che avrà scoperto questo ‘qualcuno’ –

Mm… Non lo so, non sono ancora convinto –

***

Carmen, in compagnia con la sua migliore amica, Ashley, intratteneva una conversazione con quest’ultima nel bar della scuola, sedute ad un tavolo a bere un bicchiere di tè.

Carmen sei certa di quello che dici? –

Sì, sono sicura! Non posso più stare zitta! Leandro potrebbe scoprirlo, o venirlo a sapere da qualcun altro e non da me. Se così accadesse, scatenerei solo la sua rabbia e non otterrei niente. Venirlo a sapere da me potrebbe sempre arrabbiarsi, per non averglielo detto prima o per altro, ma almeno l’avrà saputo da me non da altri –

È la prima cosa sensata che ti sento dire da quando sono arrivata a Buenos Aires. – sorrise – A parte gli scherzi, sono d’accordo con te: deve saperlo da te e da nessun altro. È una cosa che riguarda voi e dovete essere voi a parlarne e chiarire tutto quello che avete lasciato in sospeso quando vi siete lasciati –

Sì, è deciso allora! Adesso devo solo trovare il coraggio per dirglielo. –

 Doveva trovare dentro si sé tutto il coraggio di cui disponeva e doveva confessare la verità a Leandro. Carmen era sicura, ormai, che Leandro aveva il diritto di sapere che aveva una figlia, anche se la tormentava il modo in cui la loro storia era finita. Questo, però, potevano chiarirlo dopo aver parlato e non doveva perdere la speranza che, forse, le reazioni di Leandro e anche quella di Patty non sarebbero state così negative.

***

I ragazzi della Pretty Land, dopo la lezione di musical e la notizia ricevuta riguardo alla gara di ballo, che aveva già fatto il giro di tutta la scuola, erano sparsi in vari gruppi in diverse parti della scuola.

Giusy, per esempio, si trovava nel cortile insiema a Patty.

Ti ha baciata?! –

Sì, mi ha baciata ed è stata bellissimo!  - esclamò Giusy, sognante.

Wow! Giusy, ma è fantastico! – aveva esultato Patty, per la felicità scorta negli occhi dell’amica.

Lo so – le rispose solamente l’altra.

Adesso cosa farai? Voglio dire, state insieme ora? – chiese Patty.

 Non voleva rovinare il momento, ma voleva essere sicura che l’amica non avrevve avrebbe sofferto ancora per l’amore che provava per Guido.

Veramente… non lo so –

Cosa vuol dire che non lo sai? –

Quello che ho detto: non lo so! –

Giusy, amica mia, non vorrei contraddirti, ma non sapere se stai o meno con Guido, dopo che vi siete baciati, non è “normale” –

Sì, in effetti, hai ragione. Solo che, dopo il bacio, ero imbarazzatissima perciò sono, praticamente, scappata da lì e sono entrata in classe –

Poso immaginare il tuo imbarazzo, però ora devi parlargli e chiarire in che stato è il vostro rapporto, ma una cosa è certa: vi amate e non riuscite ad essere semplici amici –

Sì, lo amo! Ma, Patty, come faccio con mio padre! A lui non piace Guido e non trovo soluzioni possibili per fargli cambiare idea -  

Parla prima con Guido e chiarite, in seguito vedrete cosa fare insieme. Lui ti ama, vedrai che tuo padre, prima o poi, lo capirà –

Spero tu abbia ragione –

Su cosa devi aver ragione, Patty? – chiese, interrompendole, il soggetto della coversazione .

Fattelo spiegare da lei. Ciao, Giusy! Ciao, Guido! – salutò Patty, lasciando i due ragazzi soli.

Allora, cosa mi devi spiegare? – le domandò Guido, voltando il viso, prima rivolto nella direzione in cui se n’era andata Patty, verso di lei.

***

Non ho idea di cosa fare! – disse, un più che confuso, Matias.

Riguardo a cosa di preciso? – indagava Santiago.

Sì, di cosa si tratta? Sai che, se ti servisse un aiuto per qualsiasi cosa, non hai che da chiedere – gli diede man forte, Alan.

-   Ragazzi vi ringrazio, ma non saprei che dirvi perché non so neache io cosa  mi succede – prese una pausa per poi continuare – Ho parlato con Fabio, ma le sue parole mi hanno solo confuso di più le idee. Devo pensarci su e capire qual è il problema –

Sì, credo non ci siano altre soluzioni – concordò con lui Felipe, anche lei presente.

Ok! Allora, io vado! Ciao e grazie – si allontanò, Matias, dal suo gruppo di amici.

Chissà cos’ha!? – chiese, Santiago, più a sé stesso che agli altri.

Vorrei saperlo anch’io! È così pensieroso e triste, ultimamente. Forse avrà litigato con Antonella – tentò una soluzione, Gonzalo.

Con i ragazzic’era anche Fabio, il quale era insicuro se parlare della situazione in cui si trovava Matias o stare zitto, visto che lui sapeva il motivo per lo strano comportamento di Matias, avendogli parlato quella mattina. Il problema principale si poneva dal fatto che, in quel momento, c’era anche Santiago e non sapeva come avrebbe reagito alla notizia.

Fabio? Ohi! Ma che hai anche tu? – chiese, esasperato, Santiago.

Eh!? Cosa!? –

Sei sceso dalle nuvole, finalmente! Ti chiedevamo di cosa avevate parlato tu e Matias, visto che l’ha accennato lui poco fa, riguardo alla vostra conversazione.

Mm – ancora indeciso – Non offendetevi, ragazzi, ma non so se Matias vorrebbe che ve lo dicessi, perciò tengo la bocca chiusa. Se vorrà parlarne, verrà lui da noi –

 Nessuno obbiettò, ma uno dei presenti abbassò il capo, cupo e triste, per la notizia non avuta, ma già appresa in precedenza, riguardo a Matias e indeciso se rivelarlo o meno ai compagni.

 

Spazio Autrice

Non so come scusarmi per l'enorme ritardo, ma posso dire a mia discolpa che non è stata colpa mia, almeno non tutta. Non ho potuto aggiornare prima per problemi in famiglia, lo studio - che mi prende la maggior parte del tempo, soprattutto ora che sono sotto esami - e il pc rotto, anche adesso. Inoltre, la mia, buona e gentile, ispirazione era andata in vacanza, quindi non incolpate me, ma prendetevela con lei XD. Spero di non aver perso le lettrici di questa mia fic, a causa del mio ritardo ad aggiornare e non essere stata dmenticata; spero di essermi fatta perdonare con questo capitolo e cercherò di aggiornare più in fretta ( anche se non prometto niente, causa: esami e il mio, conseguente, "attaccamento" ai libri >.<).

Ritornando al cappy: secondo voi chi sarà stato ad ascoltare la conversazione tra Fabio e Matias e, quindi, il personaggio dell'ultima frase, cupo e triste? A voi le risposte.

Inquesto capitolo non succede niente di importante, più che altro mi è servito ad annunciare la gara di ballo e le estrazioni riguardo alle coppie, ma credo che non sia tanto male... Ovviamente, tocca a voi dare il giudizio XD.

Adesso passo ai ringraziamenti:

GiulySister: Sono contenta che ti piaccia, continua a seguirmi, allora, nonostate i miei ritardi.

Alexiel94: Lieta che la storia ti piaccia. Riguardo alla storia, anche a me piace la coppia Bruno/Anto, ma in questa non ci sarà; spero che la seguirai comunque.

lara divina90: Felice che l'abbia apprezzata, continua a seguirla.

ella96: Eri curiosa prm... ora che mi dici? Qualche curiosità anche stavolta? La fic finirà cn una Patty/Bruno. Ps: ho seguito la tua fic, "Guardami negli occhi", fino alla fine: mi è piaciuta mlt, anche se non ho recensito spesso, ma l'importante è che abbia seguito >.<. Continua a seguirmi, bacioni.

Dark Moon: Ciao, tesy! Contenta che ti sia piaciuto, continua a fartela piacere la fic XD, scherzo. Eh, sì! Hai ragione: cn la scuola è complicatissimo, ma, come detto prm, cercherò di aggiornare, senza troppi ritarsi. Kissoni.

araich: Antonella deve sempre combinarla una delle sue, altrimenti non si chiama Antonella! E lei si azzarda sempre, non ci pensa neanche XD. Spero che questo cap. ti sia piaciuto.

 

  
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