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Autore: Ladychic    04/04/2010    1 recensioni
Grandissimo spoiler degli ultimi capitoli dello shippuden!! Nella fanfiction è trattato principalmente il motivo della dichiarazione di Sakura del capitolo 469!! ! "Tu ti sei sempre accollato le responsabilità maggiori, aiuti sempre il prossimo, rischi di farti ammazzare ogni volta, metti al primo posto la felicità altrui, la mia felicità, lasciando in secondo piano i tuoi sentimenti. Questa volta però, ero convinta più che mai di riuscire io, con le mie sole forze, a proteggerti, a liberarti dal vincolo di quella fottuta promessa. Almeno per una volta mi sarei caricata IO le sofferenze di entrambi. Anche se ciò avrebbe significato farmi per sempre odiare da te.. dopo tutto se tu mi odiavi non avresti più sofferto così tanto a causa mia.."
Genere: Introspettivo, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Naruto Uzumaki, Sakura Haruno, Tsunade
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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Grandissimo Spoiler!!

La storia è collocata proprio dopo il capitolo 489.

E’ diviso in due parti, la prima è incentrata su un discorso tra Sakura e la sua Maestra Tsunade appena risvegliatasi dal coma, nella seconda (molto più lunga) è presente la fatidica conversazione tra la giovane e Naruto riguardo alla dichiarazione del capitolo 469.

Buona lettura!!!

Perché tu non mi deludi mai

La giovane Sakura Haruno camminava esausta ma felice in direzione del palazzo dell’Hokage.

Aveva fatto in meno di un’ora il giro di Konoha per avvisare tutti i ninja del risveglio di Tsunade-sama; senza dimenticare che aveva appena terminato una missione, la quale l’aveva coinvolta sia fisicamente che emotivamente.

Ora però non vedeva l’ora di riabbracciare la sua Maestra! In questi giorni aveva temuto il peggio, ma infondo aveva sempre saputo che prima o poi si sarebbe risvegliata, d’altro canto Tsunade-sama era un ninja leggendario.

Entrò all’interno del palazzo, vide molti ninja uscire dalla sala riunioni, tra i quali il suo amico Shikamaru.

Già, la guerra era alle porte e di conseguenza Tsunade-sama aveva convocato quanto più velocemente possibile una riunione per formare le squadre operative e quelle di supporto ninja e per, ovviamente, illustrare le tattiche di guerra.

Sakura, ormai capiva bene che la guerra, arrivati a questi livelli era inevitabile, e provava una grossa angoscia.

L’obbiettivo di Madara Uchiha era la cattura della volpe a nove code e ciò avrebbe causato la morte a Naruto.

Il solo pensiero la fece rabbrividire.

Entrò nella stanza ormai quasi del tutto deserta: vi erano solo Tsunade-sama, Shizune e qualche altro jonin qua e la.

-Oh, Sakura eccoti! Non sai quanto sono felice di vederti!- disse l’Hokage.

Sakura iniziò a correre nella direzione della donna. Era di nuovo Lei! La sua maestra pigra e sfaticata!

-Tsunade-sama non può capire quanto mi è mancata! Tuttavia ero certa si sarebbe svegliata! Che gioia- disse la ninja dai capelli rosa una volta saltata letteralmente addosso all’Hokage soffocandola in un abbraccio.

-Sak… Sakura.. Mi stai soffocando- Boccheggiò Tsunade.

-Ma reagite tutti così?- continuò la donna rivolgendo un’ occhiata alla sua assistente Shizune, la quale al momento del suo risveglio aveva compiuto il medesimo atto di Sakura.

-Come si sente Shisho?- chiese la ragazza.

-Ringiovanita!- rispose ridendo la donna.

-Ma ora veniamo a te, signorina- disse tornando seria rivolgendosi a Sakura.

-Kakashi mi ha riferito tutto riguardo alla missione-

-Ah, capisco- Rispose la giovane abbassando lo sguardo.

-Per favore, lasciateci sole. Devo parlare con Sakura in privato-

-Certo Signorina- rispose Shizune facendo uscire dalla sala i pochi ninja restanti e chiudendo la porta una volta che anche lei fu fuori.

Sakura si sedette di fronde alla sua maestra, non aveva il coraggio di guardarla in faccia.

-La tua è stata un’impresa folle! Hai attaccato i tuoi compagni per raggiungere da sola e uccidere Sasuke Uchiha! E in più Kakashi ha accennato anche a una certa dichiarazione d'amore nei confronti di Naruto-

-Lo so, Shisho, mi prendo tutte le responsabilità, ma per una volta nella vita mi sembrava di aver ben chiaro in mente cosa dovessi fare, come dovessi agire! So che sono stata un’egoista, ma volevo proteggere Naruto e liberarlo dalla sofferenza che gli causa quella stupida promessa di tre anni fa! Ma.. ovviamente mi sbagliavo e ciò non è andato come previsto nei piani: non sono stata in grado, ne mai lo sarò, di uccidere Sasuke-kun e se non fossero intervenuti Kakashi-sensei e Naruto, a quest’ora probabilmente sarei morta- Concluse la ragazza stringendo i pugni contro le ginocchia.

-Sakura, so benissimo che in questo momento il mio compito è quello  di sgridarti per ciò che hai fatto. Ma non ci riesco-

Sakura alle parole della donna alzò il viso, guardandola stupita.

-Non ci riesco, perché tu stai vivendo una situazione simile in tutto e per tutto a quella che vissi io una trentina d’anni fa quando Orochimaru tradì la foglia. Non sono mai riuscita a smuoverlo dalle sue folli e macabre idee e in ciò mi fa sentire tremendamente debole.  Per quanto riguarda Jiraya invece..-  disse facendosi improvvisamente triste.

-Gli ho sempre dato troppo affidamento.. Lui era sempre presente ad aiutarmi in tutto e per tutto! E io, come una sciocca, ho caricato cose troppo pesanti sulle sue spalle dimenticandomi che anche lui era un uomo e come tale rischiava la vita.

A differenza tua che agisci col cuore per salvare i tuoi compagni, io ho agito con la fredda razionalità. E a cosa è servito? A cosa?!-

Continuò la donna urlando. E Sakura poté giurare di vedere i suoi occhi diventare lucidi.

-Non ho saputo salvare Orochimaru e ho mandato Jiraya a morire. Quindi ora, non riesco a sgridarti ne a biasimarti per quello che hai fatto proprio perché, se potessi tornare in dietro nel tempo agirei con la tua stessa follia e con la tua stessa determinazione, nello stesso medesimo modo-

Sakura era senza parola, la sua Shisho non le aveva mai detto nulla del genere, era leggermente in imbarazzo ma poteva comprendere fin troppo bene i sentimenti della donna.

Tsunade-sama aveva perso per sempre i suoi compagni di team, Sakura non voleva nemmeno immaginare la sofferenza che la donna doveva provare.

-Shisho io…-

-Sono fiera di te Sakura Haruno. Quando tre anni fa mi chiesi di diventare la tua maestra eri solo una ragazzina insicura che non credeva in se stessa, ma avevi quella “voglia” di fare del bene e di aiutare le persone care che poche persone possiedono, per questo motivo ti presi come allieva. E adesso guardati, sei diventata una ragazza decisa e con un gran cuore, Sakura. Sono fiera di essere stata la tua Maestra-

A quelle parole gli occhi della ragazzi si riempirono di lacrime.

-La ringrazio..- disse abbracciandola.

-Si, ma niente inutili versamenti di lacrime- rispose L’Hokage.

-Certo Hokage-sama!- disse Sakura asciugandosi velocemente gli occhi.

-Bene, ora puoi andare Sakura-

-Si!- rispose la ragazza avvicinandosi alla porta.

-Ah, se vedi Shizune dille di portarmi del cibo. Sto morendo di fame! E avvisa tutti quanti che se solo provano a disturbarmi durante il pranzo, diventeranno loro stessi il mio pasto!-

-Certo!- rispose la giovane sorridendo.

 

 

Dopo aver avvisato Shizune di portare del cibo all’Hokage, la giovane dai capelli rosa decise di incamminarsi verso casa.

Ormai era quasi il tramonto, e non aveva niente da fare.

Camminava lungo i corridoi del palazzo dell’Hokage, aveva quasi raggiunto l’uscita, quando qualcuno le finì addosso.

-Ei, brutto scemo! Fai attenzione! Non lo sai che non si corre nel palazzo dell’Hokage!?- disse Sakura ancora a terra.

Quando alzò lo sguardo verso la persona che le era finita addosso vide niente meno che Naruto.

-Scu…Scusami tanto Sakura-chan!!! Non volevo, perdonami!! Non picchiarmi!- rispose il biondino portandosi le mani davanti al viso per evitare possibili pugni da parte della ragazza.

Sakura alzò gli occhi al cielo.

-Oh, sei tu Naruto… Si può sapere che diavolo ci fai a quest’ora al palazzo dell’Hokage?-

-Volevo salutare Baa-chan!- rispose.

-Mi dispiace, sei arrivato in un orario sbagliato. Tsunade-sama sta mangiando e non vuole essere disturbata da nessuno! Se andassi da lei in questo momento è probabile che divori anche te-

-Bene, allora mi toccherà aspettare che finisca.. Resti anche tu..?- chiese Naruto incerto.

La ragazza si fissò i piedi imbarazzata.

Le faceva uno strano effetto ritrovarsi sola con Naruto, con il suo migliore amico, dopo avergli fatto la “pseudo” dichiarazione.

Beh, prima o poi questo momento sarebbe arrivato, no?

-Va bene, tanto non ho niente da fare-

I due ragazzi decisero di aspettare la fine del pasto dell’Hokage sul terrazzo del palazzo.

Da li la vista era stupenda.

Si vedevano le tante piccole casette di Konoha ricostruite dopo la distruzione per mano di Pain con i cammini fumanti, i bambini che dai cortili venivano richiamati dentro casa per la cena dalle rispettive mamme, qualche coppietta che passeggiava tranquilla mano nella mano lungo la strada. A contornare il tutto, li davanti si ergeva in tutta la sua maestosità il monte dagli Hokage il quale sembrava volesse inghiottire da un momento all’altro il sole che calava sempre più tingendo il cielo d’arancio.

La guerra avrebbe distrutto tutto ciò? Si ritrovarono a pensare con tristezza i due giovani.

-Sai, oggi il grande saggio dei rospi mi ha informato riguardo al mio futuro- disse Naruto per rompere il ghiaccio che si era creato tra lui e Sakura.

-Davvero? E cosa si prospetta per il grande Naruto Uzumaki?- chiese  Sakura sorridendo.

-Ecco, a dir la verità è stato molto vago... Ha detto che incontrerò qualcosa tipo un polipo e poi che mi scontrerò contro un giovane uomo dagli occhi molto potenti..- concluse Naruto fissando la giovane.

-Sas’ke-kun- disse Sakura abbassando lo sguardo triste.

-Già- rispose serio Naruto.

Nuovamente il silenzio calò tra i due ninja. Naruto moriva dalla voglia di chiederle spiegazioni riguardo il suo gesto di quella mattina, riguardo alla dichiarazione “forzata” e al suo piano per uccidere da sola il loro ex compagno.

Il ragazzo si fece coraggio.

-Ecco, Sakura-chan.. Riguardo alla missione.. io volevo sapere.. insomma… io emm.. tu.. vedi.. ecco..- il ragazzo era chiaramente in difficoltà, ma Sakura sapeva benissimo cosa le stava chiedendo.

-Perdonami Naruto, sono proprio una ragazza sciocca io.. Ho capito tutto solo una volta dopo aver parlato con Sai. Tu eri sempre accanto a me, eri il mio punto di riferimento, come il sole, brillavi, splendevi, ma io non me ne accorgevo. Non pensavo a come ti potessi sentire, a quanto  potessi soffrire a causa mia- La ragazza stessa era sorpresa dal coraggio che possedeva nel confessare a Naruto tali cose!

Naruto era immobile, fissava Sakura con la bocca spalancata. Intuiva perfettamente quello che Sai le aveva detto e MAI la ragazza gli aveva parlato a quel modo.

-Quando Shikamaru mi disse che noi giovani ninja ci saremo dovuti occupare di Sas’ke-kun, gli ho tassativamente vietato di avvisarti. Ecco perché questa mattina sono venuta da te.

La notizia ti avrebbe di certo fatto soffrire tanto, proprio come faceva soffrire me.

Non sopportavo l’idea di vederti triste, eri il mio sole e di certo non ti avrei creato altra sofferenza! Tu ti sei sempre accollato le responsabilità maggiori, aiuti sempre il prossimo, rischi di farti ammazzare ogni volta, metti al primo posto la felicità altrui, la mia felicità, lasciando in secondo piano i tuoi sentimenti.

Questa volta però, ero convinta più che mai di riuscire io, con le mie sole forze, a proteggerti, a liberarti dal vincolo di quella fottuta promessa. Almeno per una volta mi sarei caricata IO le sofferenze di entrambi. Anche se ciò avrebbe significato farmi per sempre odiare da te.. dopo tutto se tu mi odiavi non avresti più sofferto così tanto a causa mia..

Ma come si è dimostrato avevo torto, ho fallito. Non potrò mai uccidere Sas’ke-kun.. lui.. è parte di me, come lo sei tu.. lui infondo è sempre un componente del team sette! Non posso ferirlo.. Perdonami, Naruto, sono una debole.. ancora una volta mi sono dimostrata un incapace, perdonami, non ti meritavi tutto ciò-

Concluse la ragazza con lo sguardo rivolto al pavimento. Stringeva i pugni così tanto forte che ancora un po’ le avrebbero iniziato a sanguinare.

Naruto si avvicinò alla giovane e le afferrò con le mani le spalle.

La ragazza fu dunque costretta ad alzare lo sguardo sul viso di Naruto, non l’aveva mai visto così deciso.

-Non dire sciocchezze Sakura-chan! Tu non sei affatto una debole o un incapace! Non riuscire ad uccidere una persona per la quale si prova affetto non è affatto un comportamento da persona debole! Ero molto confuso.. Non comprendevo il motivo del tuo gesto così avventato.. Mi sono posto qualche ipotesi, ma Mai avrei pensato una cosa del genere.. Mai sarei arrivato alla conclusione che avevi fatto tutto questo per me.

Mai nessuna persona mi ha detto cose simili Sakura-chan!- disse il ragazzo leggermente rosso in viso.

-Ti sbagli di grosso se pensi di essere inutile! Tu non immagini neanche quanta importanza tu abbia per me! Le parole che hai detto poco fa sono le parole più belle che io abbia sentito! Anche se avessi ucciso Sas’kè non sarei riuscito ad odiarti, perché per me sei una persona speciale Sakura-chan- Poi il ragazzo abbassò il viso.

-Sei forse la persone più importante e speciale per me.. –

Allorché Naruto pronunciò quelle parole la ragazza perse un battito e spalancò gli occhi.

-Mi dispiace che tu sia venuta a conoscenza dei miei sentimenti per mezzo di Sai.. ma io.. non potevo dirtelo dal momento che non riesco a mantenere quella promessa.. dal momento che ti ho sempre delusa!- Urlò Naruto arrabbiato! Arrabbiato con se stesso però!

La ragazza strinse forte la felpa nera e arancione del ragazzo e lo scosse leggermente.

-Naruto! Di che accidenti stai parlando?! Basta con quella promessa! Se non l’avessi ancora capito brutto Baka che non sei altro, anche tu sei importante per me! E poi tu..- disse la ragazza, poi con una mano accarezzò il viso del biondo.

–Tu non mi deludi mai, Naruto-

Naruto non credeva alle parole della giovane, era felice, felice come non mai! Il suo cuore stava per esplodere da quanto batteva forte!

-Il giorno in cui tu e Sas’ke-kun vi scontrerete non starò seduta a guardarvi morire entrambi! Ma vi curerò, dovessi utilizzare fino all’ultima goccia del mio chakra e torneremo tutti e tre insieme a casa! Questa volta sono io a promettertelo, Naruto- disse la ragazza sorridendo decisa.

-Si! Torneremo ad essere il vecchio Team sette, deìattebayò!-  rispose Naruto con un grande sorriso.

Era tornato il  suo solito Naruto, felice e spensierato. Era tornato il suo sole.

La giovane si scostò –Forza Naruto, a quest’ora Tsunade avrà finito di mangiare!—

I due si incamminarono verso la porta che dal terrazzo gli avrebbe ricondotti all’interno del palazzo, quando Naruto strinse forte il braccio di Sakura facendola fermare.

-Sakura-chan, ti prego, devo porti un’ultima domanda che non fa altro che tormentarmi la mente.. Però.. non picchiarmi.. Ecco.. quando stamattina sei venuta a dirmi che mi ami.. lo hai detto solo perché faceva parte del tuo piano o anche perché forse… un tantino lo provi veramente..?-

Ecco. Naruto le aveva posto la fatidica domanda.

Da quando Naruto era così perspicace?! Da quando era così audace e soprattutto così diretto??

E adesso Sakura cosa gli avrebbe risposto?

La giovane, che gli dava ancora le spalle sorrise.

La verità, la triste verità era che non lo sapeva nemmeno lei.

Ormai aveva superato del tutto la fase “Sas’kè-kun”,e ormai aveva perfettamente compreso di provare per Naruto un sentimento che superava di gran lunga l’amicizia.

Tuttavia, era ancora insicura. Aveva paura di tante cose.

Aveva paura della guerra imminente, aveva paura dell’Akatsuki che ambiva alla sua cattura e soprattutto aveva paura di poterlo far soffrire ancora.

Era certa che prima o poi sarebbe riuscita a dimostrare prima di tutto a se stessa e poi certamente a Naruto il suo amore per lui.

Ma ancora non era il momento.

Dunque la giovane dai capelli rosa si girò di scatto e abbracciò il biondo.

Naruto non capendo la sua silenziosa risposta a quella domanda, non poté fare altro che stringerla forte tra le braccia.

La ragazza poggiava la testa sul petto del ninja. Poteva chiaramente sentire il battito accelerato del ragazzo.

Poi d’improvviso, Sakura alzò il viso e lo portò a due centimetri di distanza da quello del ragazzo.

Si avvicinò sempre più fino a donargli un leggero e dolce bacio sulla guancia.

-Per ora cerca di non farti uccidere,  Baka-

Sussurrato ciò all’orecchi del giovane, Sakura sciolse l’abbraccio ed entrò dentro il palazzo, lasciando Naruto pietrificato nel terrazzo in un apparente stato di shock.

Quando, diversi secondi dopo, si riprese, si portò una mano sulla guancia nella quale le labbra della giovane si erano posate.

Certo, la sua Sakura-chan non aveva risposto, ma Naruto non poté fare a meno di essere comunque immensamente felice di quel semplice gesto che lo aveva tanto scombussolato. D’altronde, la speranza era l’ultima a morire.

Fine

Spero tanto che la fic sia stata di vostro gradimento, questa storia è nata dal mio disperato bisogno di cercare delle plausibili risposte per spiegare lo strano comportamento di Sakura di questi ultimi capitoli dello Shippuden.

So, che non è granché (anche perché è stata scritta tra le due e le quattro di notte ^_^) Tuttavia confido in qualche piccolo commentino..

Un bacio!

  
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