Grandissimo
Spoiler!!
La
storia è collocata proprio
dopo il capitolo 489.
E’
diviso in due parti, la
prima è incentrata su un discorso tra Sakura e la sua
Maestra Tsunade appena
risvegliatasi dal coma, nella seconda (molto più lunga)
è presente la fatidica
conversazione tra la giovane e Naruto riguardo alla dichiarazione del
capitolo
469.
Buona
lettura!!!
Perché
tu non mi deludi mai
La
giovane Sakura Haruno camminava esausta ma felice in
direzione del palazzo dell’Hokage.
Aveva
fatto in meno di un’ora il giro di Konoha per
avvisare tutti i ninja del risveglio di Tsunade-sama; senza dimenticare
che
aveva appena terminato una missione, la quale l’aveva
coinvolta sia fisicamente
che emotivamente.
Ora
però non vedeva l’ora di riabbracciare la sua
Maestra!
In questi giorni aveva temuto il peggio, ma infondo aveva sempre saputo
che
prima o poi si sarebbe risvegliata, d’altro canto
Tsunade-sama era un ninja
leggendario.
Entrò
all’interno del palazzo, vide molti ninja uscire
dalla sala riunioni, tra i quali il suo amico Shikamaru.
Già,
la guerra era alle porte e di conseguenza Tsunade-sama
aveva convocato quanto più velocemente possibile una
riunione per formare le
squadre operative e quelle di supporto ninja e per, ovviamente,
illustrare le
tattiche di guerra.
Sakura,
ormai capiva bene che la guerra, arrivati a questi
livelli era inevitabile, e provava una grossa angoscia.
L’obbiettivo
di Madara Uchiha era la cattura della volpe a
nove code e ciò avrebbe causato la morte a Naruto.
Il
solo pensiero la fece rabbrividire.
Entrò
nella stanza ormai quasi del tutto deserta: vi erano
solo Tsunade-sama, Shizune e qualche altro jonin qua e la.
-Oh,
Sakura eccoti! Non sai quanto sono felice di vederti!-
disse l’Hokage.
Sakura
iniziò a correre nella direzione della donna. Era di
nuovo Lei! La sua maestra pigra e sfaticata!
-Tsunade-sama
non può capire quanto mi è mancata! Tuttavia
ero certa si sarebbe svegliata! Che gioia- disse la ninja dai capelli
rosa una
volta saltata letteralmente addosso all’Hokage soffocandola
in un abbraccio.
-Sak…
Sakura.. Mi stai soffocando- Boccheggiò Tsunade.
-Ma
reagite tutti così?- continuò la donna rivolgendo
un’
occhiata alla sua assistente Shizune, la quale al momento del suo
risveglio aveva
compiuto il medesimo atto di Sakura.
-Come
si sente Shisho?- chiese la ragazza.
-Ringiovanita!-
rispose ridendo la donna.
-Ma
ora veniamo a te, signorina- disse tornando seria
rivolgendosi a Sakura.
-Kakashi
mi ha riferito tutto riguardo alla missione-
-Ah,
capisco- Rispose la giovane abbassando lo sguardo.
-Per
favore, lasciateci sole. Devo parlare con Sakura in
privato-
-Certo
Signorina- rispose Shizune facendo uscire dalla sala
i pochi ninja restanti e chiudendo la porta una volta che anche lei fu
fuori.
Sakura
si sedette di fronde alla sua maestra, non aveva il
coraggio di guardarla in faccia.
-La
tua è stata un’impresa folle! Hai attaccato i tuoi
compagni per raggiungere da sola e uccidere Sasuke Uchiha! E in
più Kakashi ha
accennato anche a una certa dichiarazione d'amore nei confronti di
Naruto-
-Lo
so, Shisho, mi prendo tutte le responsabilità, ma per
una volta nella vita mi sembrava di aver ben chiaro in mente cosa
dovessi fare,
come dovessi agire! So che sono stata un’egoista, ma volevo
proteggere Naruto e
liberarlo dalla sofferenza che gli causa quella stupida promessa di tre
anni fa!
Ma.. ovviamente mi sbagliavo e ciò non è andato
come previsto nei piani: non
sono stata in grado, ne mai lo sarò, di uccidere Sasuke-kun
e se non fossero
intervenuti Kakashi-sensei e Naruto, a quest’ora
probabilmente sarei morta-
Concluse la ragazza stringendo i pugni contro le ginocchia.
-Sakura,
so benissimo che in questo momento il mio compito
è quello di
sgridarti per ciò che hai
fatto. Ma non ci riesco-
Sakura
alle parole della donna alzò il viso, guardandola
stupita.
-Non
ci riesco, perché tu stai vivendo una situazione
simile in tutto e per tutto a quella che vissi io una trentina
d’anni fa quando
Orochimaru tradì la foglia. Non sono mai riuscita a
smuoverlo dalle sue folli e
macabre idee e in ciò mi fa sentire tremendamente debole. Per quanto riguarda Jiraya
invece..- disse
facendosi improvvisamente triste.
-Gli
ho sempre dato troppo affidamento.. Lui era sempre
presente ad aiutarmi in tutto e per tutto! E io, come una sciocca, ho
caricato
cose troppo pesanti sulle sue spalle dimenticandomi che anche lui era
un uomo e
come tale rischiava la vita.
A
differenza tua che agisci col cuore per salvare i tuoi
compagni, io ho agito con la fredda razionalità. E a cosa
è servito? A cosa?!-
Continuò
la donna urlando. E Sakura poté giurare di vedere
i suoi occhi diventare lucidi.
-Non
ho saputo salvare Orochimaru e ho mandato Jiraya a
morire. Quindi ora, non riesco a sgridarti ne a biasimarti per quello
che hai
fatto proprio perché, se potessi tornare in dietro nel tempo
agirei con la tua
stessa follia e con la tua stessa determinazione, nello stesso medesimo
modo-
Sakura
era senza parola, la sua Shisho non le aveva mai
detto nulla del genere, era leggermente in imbarazzo ma poteva
comprendere fin
troppo bene i sentimenti della donna.
Tsunade-sama
aveva perso per sempre i suoi compagni di
team, Sakura non voleva nemmeno immaginare la sofferenza che la donna
doveva
provare.
-Shisho
io…-
-Sono
fiera di te Sakura Haruno. Quando tre anni fa mi
chiesi di diventare la tua maestra eri solo una ragazzina insicura che
non credeva
in se stessa, ma avevi quella “voglia” di fare del
bene e di aiutare le persone
care che poche persone possiedono, per questo motivo ti presi come
allieva. E
adesso guardati, sei diventata una ragazza decisa e con un gran cuore,
Sakura.
Sono fiera di essere stata la tua Maestra-
A
quelle parole gli occhi della ragazzi si riempirono di
lacrime.
-La
ringrazio..- disse abbracciandola.
-Si,
ma niente inutili versamenti di lacrime- rispose
L’Hokage.
-Certo
Hokage-sama!- disse Sakura asciugandosi velocemente
gli occhi.
-Bene,
ora puoi andare Sakura-
-Si!-
rispose la ragazza avvicinandosi alla porta.
-Ah,
se vedi Shizune dille di portarmi del cibo. Sto
morendo di fame! E avvisa tutti quanti che se solo provano a
disturbarmi
durante il pranzo, diventeranno loro stessi il mio pasto!-
-Certo!-
rispose la giovane
sorridendo.
Dopo
aver avvisato Shizune di portare del cibo all’Hokage,
la giovane dai capelli rosa decise di incamminarsi verso casa.
Ormai
era quasi il tramonto, e non aveva niente da fare.
Camminava
lungo i corridoi del palazzo dell’Hokage, aveva
quasi raggiunto l’uscita, quando qualcuno le finì
addosso.
-Ei,
brutto scemo! Fai attenzione! Non lo sai che non si
corre nel palazzo dell’Hokage!?- disse Sakura ancora a terra.
Quando
alzò lo sguardo verso la persona che le era finita
addosso vide niente meno che Naruto.
-Scu…Scusami
tanto Sakura-chan!!! Non volevo, perdonami!!
Non picchiarmi!- rispose il biondino portandosi le mani davanti al viso
per
evitare possibili pugni da parte della ragazza.
Sakura
alzò gli occhi al cielo.
-Oh,
sei tu Naruto… Si può sapere che diavolo ci fai a
quest’ora al palazzo dell’Hokage?-
-Volevo
salutare Baa-chan!- rispose.
-Mi
dispiace, sei arrivato in un orario sbagliato.
Tsunade-sama sta mangiando e non vuole essere disturbata da nessuno! Se
andassi
da lei in questo momento è probabile che divori anche te-
-Bene,
allora mi toccherà aspettare che finisca.. Resti
anche tu..?- chiese Naruto incerto.
La
ragazza si fissò i piedi imbarazzata.
Le
faceva uno strano effetto ritrovarsi sola con Naruto,
con il suo migliore amico, dopo avergli fatto la
“pseudo” dichiarazione.
Beh,
prima o poi questo momento sarebbe arrivato, no?
-Va
bene, tanto non ho niente da fare-
I
due ragazzi decisero di aspettare la fine del pasto
dell’Hokage sul terrazzo del palazzo.
Da
li la vista era stupenda.
Si
vedevano le tante piccole casette di Konoha ricostruite
dopo la distruzione per mano di Pain con i cammini fumanti, i bambini
che dai
cortili venivano richiamati dentro casa per la cena dalle rispettive
mamme,
qualche coppietta che passeggiava tranquilla mano nella mano lungo la
strada. A
contornare il tutto, li davanti si ergeva in tutta la sua
maestosità il monte
dagli Hokage il quale sembrava volesse inghiottire da un momento
all’altro il
sole che calava sempre più tingendo il cielo
d’arancio.
La
guerra avrebbe distrutto tutto ciò? Si ritrovarono a
pensare con tristezza i due giovani.
-Sai,
oggi il grande saggio dei rospi mi ha informato
riguardo al mio futuro- disse Naruto per rompere il ghiaccio che si era
creato
tra lui e Sakura.
-Davvero?
E cosa si prospetta per il grande Naruto
Uzumaki?- chiese Sakura
sorridendo.
-Ecco,
a dir la verità è stato molto vago... Ha detto
che
incontrerò qualcosa tipo un polipo e poi che mi
scontrerò contro un giovane uomo
dagli occhi molto potenti..- concluse Naruto fissando la giovane.
-Sas’ke-kun-
disse Sakura abbassando lo sguardo triste.
-Già-
rispose serio Naruto.
Nuovamente
il silenzio calò tra i due ninja. Naruto moriva
dalla voglia di chiederle spiegazioni riguardo il suo gesto di quella
mattina,
riguardo alla dichiarazione “forzata” e al suo
piano per uccidere da sola il
loro ex compagno.
Il
ragazzo si fece coraggio.
-Ecco,
Sakura-chan.. Riguardo alla missione.. io volevo
sapere.. insomma… io emm.. tu.. vedi.. ecco..- il ragazzo
era chiaramente in
difficoltà, ma Sakura sapeva benissimo cosa le stava
chiedendo.
-Perdonami
Naruto, sono proprio una ragazza sciocca io.. Ho
capito tutto solo una volta dopo aver parlato con Sai. Tu eri sempre
accanto a
me, eri il mio punto di riferimento, come il sole, brillavi, splendevi,
ma io
non me ne accorgevo. Non pensavo a come ti potessi sentire, a quanto potessi soffrire a causa
mia- La ragazza
stessa era sorpresa dal coraggio che possedeva nel confessare a Naruto
tali
cose!
Naruto
era immobile, fissava Sakura con la bocca
spalancata. Intuiva perfettamente quello che Sai le aveva detto e MAI
la
ragazza gli aveva parlato a quel modo.
-Quando
Shikamaru mi disse che noi giovani ninja ci saremo
dovuti occupare di Sas’ke-kun, gli ho tassativamente vietato
di avvisarti. Ecco
perché questa mattina sono venuta da te.
La
notizia ti avrebbe di certo fatto soffrire tanto,
proprio come faceva soffrire me.
Non
sopportavo l’idea di vederti triste, eri il mio sole e
di certo non ti avrei creato altra sofferenza! Tu ti sei sempre
accollato le
responsabilità maggiori, aiuti sempre il prossimo, rischi di
farti ammazzare
ogni volta, metti al primo posto la felicità altrui, la mia
felicità, lasciando
in secondo piano i tuoi sentimenti.
Questa
volta però, ero convinta più che mai di riuscire
io,
con le mie sole forze, a proteggerti, a liberarti dal vincolo di quella
fottuta
promessa. Almeno per una volta mi sarei caricata IO le sofferenze di
entrambi.
Anche se ciò avrebbe significato farmi per sempre odiare da
te.. dopo tutto se
tu mi odiavi non avresti più sofferto così tanto
a causa mia..
Ma
come si è dimostrato avevo torto, ho fallito. Non
potrò
mai uccidere Sas’ke-kun.. lui.. è parte di me,
come lo sei tu.. lui infondo è
sempre un componente del team sette! Non posso ferirlo.. Perdonami,
Naruto,
sono una debole.. ancora una volta mi sono dimostrata un incapace,
perdonami,
non ti meritavi tutto ciò-
Concluse
la ragazza con lo sguardo rivolto al pavimento.
Stringeva i pugni così tanto forte che ancora un
po’ le avrebbero iniziato a
sanguinare.
Naruto
si avvicinò alla giovane e le afferrò con le mani
le
spalle.
La
ragazza fu dunque costretta ad alzare lo sguardo sul
viso di Naruto, non l’aveva mai visto così deciso.
-Non
dire sciocchezze Sakura-chan! Tu non sei affatto una
debole o un incapace! Non riuscire ad uccidere una persona per la quale
si
prova affetto non è affatto un comportamento da persona
debole! Ero molto
confuso.. Non comprendevo il motivo del tuo gesto così
avventato.. Mi sono
posto qualche ipotesi, ma Mai avrei pensato una cosa del genere.. Mai
sarei
arrivato alla conclusione che avevi fatto tutto questo per me.
Mai
nessuna persona mi ha detto cose simili Sakura-chan!-
disse il ragazzo leggermente rosso in viso.
-Ti
sbagli di grosso se pensi di essere inutile! Tu non
immagini neanche quanta importanza tu abbia per me! Le parole che hai
detto
poco fa sono le parole più belle che io abbia sentito! Anche
se avessi ucciso
Sas’kè non sarei riuscito ad odiarti,
perché per me sei una persona speciale
Sakura-chan- Poi il ragazzo abbassò il viso.
-Sei
forse la persone più importante e speciale per me..
–
Allorché
Naruto pronunciò quelle parole la ragazza perse un
battito e spalancò gli occhi.
-Mi
dispiace che tu sia venuta a conoscenza dei miei sentimenti
per mezzo di Sai.. ma io.. non potevo dirtelo dal momento che non
riesco a
mantenere quella promessa.. dal momento che ti ho sempre delusa!-
Urlò Naruto
arrabbiato! Arrabbiato con se stesso però!
La
ragazza strinse forte la felpa nera e arancione del
ragazzo e lo scosse leggermente.
-Naruto!
Di che accidenti stai parlando?! Basta con quella
promessa! Se non l’avessi ancora capito brutto Baka che non
sei altro, anche tu
sei importante per me! E poi tu..- disse la ragazza, poi con una mano
accarezzò
il viso del biondo.
–Tu
non mi deludi mai, Naruto-
Naruto
non credeva alle parole della giovane, era felice,
felice come non mai! Il suo cuore stava per esplodere da quanto batteva
forte!
-Il
giorno in cui tu e Sas’ke-kun vi scontrerete non
starò
seduta a guardarvi morire entrambi! Ma vi curerò, dovessi
utilizzare fino
all’ultima goccia del mio chakra e torneremo tutti e tre
insieme a casa! Questa
volta sono io a promettertelo, Naruto- disse la ragazza sorridendo
decisa.
-Si!
Torneremo ad essere il vecchio Team sette,
deìattebayò!-
rispose Naruto con un grande sorriso.
Era
tornato il suo solito Naruto, felice e spensierato.
Era tornato il suo sole.
La
giovane si scostò –Forza Naruto, a
quest’ora Tsunade
avrà finito di mangiare!—
I
due si incamminarono verso la porta che dal terrazzo gli
avrebbe ricondotti all’interno del palazzo, quando Naruto
strinse forte il
braccio di Sakura facendola fermare.
-Sakura-chan,
ti prego, devo porti un’ultima domanda che
non fa altro che tormentarmi la mente.. Però.. non
picchiarmi.. Ecco.. quando
stamattina sei venuta a dirmi che mi ami.. lo hai detto solo
perché faceva
parte del tuo piano o anche perché forse… un
tantino lo provi veramente..?-
Ecco.
Naruto le aveva posto la fatidica domanda.
Da
quando Naruto era così perspicace?! Da quando era
così
audace e soprattutto così diretto??
E
adesso Sakura cosa gli avrebbe risposto?
La
giovane, che gli dava ancora le spalle sorrise.
La
verità, la triste
verità era che non lo sapeva nemmeno lei.
Ormai
aveva superato del tutto la fase
“Sas’kè-kun”,e ormai
aveva perfettamente compreso di provare per Naruto un sentimento che
superava
di gran lunga l’amicizia.
Tuttavia,
era ancora insicura. Aveva paura di tante cose.
Aveva
paura della guerra imminente, aveva paura
dell’Akatsuki che ambiva alla sua cattura e soprattutto aveva
paura di poterlo
far soffrire ancora.
Era
certa che prima o poi sarebbe riuscita a dimostrare
prima di tutto a se stessa e poi certamente a Naruto il suo amore per
lui.
Ma
ancora non era il momento.
Dunque
la giovane dai capelli rosa si girò di scatto e
abbracciò il biondo.
Naruto
non capendo la sua silenziosa risposta a
quella domanda, non poté fare altro che
stringerla forte tra le braccia.
La
ragazza poggiava la testa sul petto del ninja. Poteva
chiaramente sentire il battito accelerato del ragazzo.
Poi
d’improvviso, Sakura alzò il viso e lo
portò a due
centimetri di distanza da quello del ragazzo.
Si
avvicinò sempre più fino a donargli un leggero e
dolce
bacio sulla guancia.
-Per
ora cerca di non farti uccidere, Baka-
Sussurrato
ciò all’orecchi del giovane, Sakura sciolse
l’abbraccio ed entrò dentro il palazzo, lasciando
Naruto pietrificato nel
terrazzo in un apparente stato di shock.
Quando,
diversi secondi dopo, si riprese, si portò una mano
sulla guancia nella quale le labbra della giovane si erano posate.
Certo,
la sua Sakura-chan non aveva risposto, ma Naruto non
poté fare a meno di essere comunque immensamente felice di
quel semplice gesto
che lo aveva tanto scombussolato. D’altronde, la speranza era
l’ultima a
morire.
Fine
Spero
tanto che la fic sia stata di vostro gradimento, questa storia
è nata dal mio
disperato bisogno di cercare delle plausibili risposte per spiegare lo
strano
comportamento di Sakura di questi ultimi capitoli dello Shippuden.
So,
che non è granché (anche perché
è stata scritta tra le due e le quattro di
notte ^_^) Tuttavia confido in qualche piccolo commentino..
Un
bacio!