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Autore: _Sevvie_    04/04/2010    3 recensioni
“Bella vita?! Credi che uccidere Voldemort sia stata una passeggiata? Credi di essere stato l’unico a soffrire?!” Lui la guardò confuso. “Sì Malfoy. So benissimo che tu hai sofferto. E soffri tutt’ora…” “E adesso che lo sai, hai risolto qualcosa? No. Bell’affare! Non cambia niente…non è cambiato niente. Per voi sono sempre stato solo un Mangiamorte. E vi è sempre bastato questo.” “Spiegamelo allora, chi sei veramente!”
Genere: Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Draco Malfoy, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler! | Contesto: Da Epilogo alternativo
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capp5

Capitolo 5: Per favore...Draco...

Malfoy no… davvero… mangia con me…” supplicò Cassie che non sopportava quella situazione. Non riusciva a starsene lì, seduta da sola mentre lui la serviva. Non era naturale, si vedeva che non erano gesti spontanei.
“Ti porto il pane.”
“NO BASTA!” esclamò, ormai stufa che le sue richieste/suppliche fossero completamente ignorate. “Finiscila.”
“Cos’ho fatto adesso di sbagliato? L’antipasto era buono, no?! Il vino di ottima qualità…”
“Sì, tutto ottimo. Ma è la situazione che non va bene.” Spiegò. “Non sei te stesso, Draco.”
Il biondo ignorò l’aumento subitaneo di battiti del suo cuore quando la sentì chiamarlo per nome, e alzò le spalle.
“OVVIO che non lo sono. Non sono abituato a servire. Ma…”
“Non voglio che tu lo faccia. Non per farti perdonare… non è così che ti farai perdonare…NON devi farti perdonare…!”
Malfoy tacque, guardandola. Aveva uno sguardo sicuro e così profondo, ancor di più del solito. Gli occhi così verdi e così dolci, lo guardavano attenti ad ogni singolo particolare.
Cassie doveva ammettere che gli occhi dell’ex-Serpeverde erano di una bellezza quasi sovraumana. Grigi, ma di un grigio che molto assomigliava all'argento. Argento che in quel momento luccicava. Non sapeva a cosa era dovuta quell'espressione che non gli aveva mai visto dipinta in faccia, ma le piaceva. Scosse la testa come per scacciare via il pensiero.
“Malfoy, avanti, siediti e mangia con me.” disse.

Il ragazzo la guardò indeciso. Non voleva cedere, era comunque un segno di debolezza, ma nemmeno a lui piaceva servirla e mangiare in cucina, da solo, tra una portata e l'altra.
“Per favore...” sussurrò lei. “Draco...”

Sussultò, di nuovo, a sentirla pronunciare il suo nome e non resistette. Si sedette di fronte a lei e mangiarono insieme, in silenzio.
“Che ti hanno detto Lenticchia e la Granger sul fatto che... beh mi stai aiutando?” chiese Draco, una volta finito di ingoiare l'ultimo boccone di insalata.

Da quando ti interessa? Credevo che per te contassero meno di zero...”

Sì beh... però tu sei amica loro....magari ti hanno fatto problemi.”
“Ron effettivamente ne ha fatti. E' inutile nasconderti che ti detesta e che non ha dato troppo di matto solo per amore di Hermione che invece è meno impulsiva e più razionale.”
“Potter lo sa?”

No Harry non lo sa. Ed è meglio così. Si precipiterebbe qui e non servirebbe a nessuno.”

Draco annuì. Poi si alzò e si avvicinò alla finestra, aprendola. Senza preoccuparsi delle possibili reazioni di Cassie, si accese una sigaretta. Lei lo guardò male, ma, stranamente, non gli disse niente. Si alzò a sua volta, fece Evanescere i piatti, e si avvicinò a lui.

Lui si voltò appena, quando sentì la sua presenza accanto a sé, sospirò e buttò fuori il fumo.

Vuoi un tiro Defloir?”

Lei arricciò il naso. “Non fumo più, ma grazie comunque.”

Defloir... perchè mi difendi con i tuoi amici? Perchè mi aiuti?” disse, dopo qualche manciata di secondi di silenzio. Un silenzio abbastanza imbarazzante visto che entrambi avevano voglia di parlare, curiosi di sapere qualcosa di più dall'altro. “Dopotutto ti ho reso la vita a Hogwarts abbastanza difficile.”

Ti senti in colpa, Malfoy?!” domandò la ragazza, alzando un sopracciglio divertita. “Il Principe dei Ghiacci si pente del suo comportamento razzista e discriminatorio nei miei confronti?”

Lui sgranò gli occhi e rise. “Non mi pento di niente, Defloir. Non ti illudere. Sono sempre io, anche se...” non finì la frase. Non era solito aprirsi, anche con il suo migliore amico gli risultava piuttosto difficile.

Anche se?” la curiosità cresceva a dismisura.

Lui la guardò negli occhi, vedendoli luccicare dalla curiosità. Era, o perlomeno gli sembrava, veramente interessata a ciò che lui dicesse o pensasse. E provò un moto di gratitudine verso di lei. Non era abituato a tanta attenzione. L'unico che fino a quel momento si era interessato veramente a lui era Blaise Zabini. Un amico talmente stretto da considerarlo un fratello. Amico che in quel momento si trovava chissà dove e chissà a fare cosa.

Sono cambiato. In qualche modo e in qualcosa sono cambiato. Non lo so nemmeno io come, ma non mi sento lo stesso Draco Malfoy dei tempi della scuola. Non mi rifilare la solita storiella che sono cresciuto perchè non c'entra nulla. E' una sensazione che mi turba e... mi scoccia ammetterlo, ma ne ho paura.” Si stava aprendo. Aprendo ad una persona che fino a poco tempo prima aveva disprezzato e considerato come una feccia. Ma... non aveva potuto farne a meno. Di fronte a quegli occhi verdi e curiosi non aveva potuto resistere.

Draco... “ le era venuto spontaneo chiamarlo per nome. Ed era la prima volta. Le altre due volte lo aveva fatto apposta, ma questa volta era stato semplice e immediato come respirare. “ E' normale che tu sia cambiato, di poco, ma cambiato. La guerra ci ha cambiati un po' tutti. Tu hai vissuto un'esperienza...particolare e non facile. Ti ha segnato dentro. Purtroppo quello che hai vissuto non lo dimenticherai mai, perchè queste cose non si dimenticano. Hai solo... bisogno di tempo per abituarti.”

Lo guardò. Le faceva tenerezza. Aveva gli occhi spaventati come quelli di un cerbiatto la prima volta che si allontana dalla mamma. Era una sensazione strana. Non aveva mai provato tenerezza per lui. Le aveva fatto pena quando l'aveva visto singhiozzare, si era domanda milioni di volte cosa lo affliggesse durante il sesto anno a Hogwarts, l'aveva odiato, disprezzato ma... tenerezza mai. Aveva sempre pensato che valesse molto di più di quanto si sforzasse di mostrarsi arrogante, subdolo e infimo.

Ho una proposta. Dato che ci stiamo lanciando in discorsi poco allegri, beviamo qualcosa? Ho una scorta di alcolici babbani molto buoni e molto forti che sono sicura ne andrai matto!”

Draco ghignò.

Non ti facevo amante dell'alcol, Defloir....”

Lei gli sorrise.

Ero una Grifondoro, mica una santa!”

E rise. Anche lei rise. Risero insieme.



Due ore dopo...


Sul tavolino davanti il divano sfilavano una lunga serie di bottiglie semi vuote, bicchieri e bicchierini, macchie d'alcol, posacenere pieno di sigarette (qualcuna fumata anche da Cassie) e le loro bacchette. Per la prima volta avevano lasciato le bacchette.

Avevano riso e chiacchierato di varie stupidaggini fino a quel momento... ma come tutti sanno, l'alcol ti rende lunatico e d'amblè si ritrovarono, tristi, a parlare della loro vita, delle cose che gli avevano fatto male.

Il mio primo vero ragazzo mi ha lasciato subito dopo essere venuto a letto con me.” mugugnò Cassie. “E' stato un brutto colpo. Lo amavo davvero...avevo 15 anni, era il mio vicino di casa. Dopo di lui, ho fatto tutto il possibile per non innamorarmi mai più o comunque di non mostrarlo. Risultato? Sono diventata distaccata con tutti.”

Lui stranamente non fece battute. Si sentiva sempre peggio. Si incupì.

Ehi...”

Tu almeno sai cosa significa amare. E sai cosa significa essere amata.”

Lei non rispose. Non sapeva che dire. Le dispiaceva per la vita che aveva vissuto. Ok, lei era stata relegata in casa, i suoi genitori l'avevano fatta sentire una reietta, ma l'avevano amata. Draco invece sembrava essere vissuto nel lusso, ma senza amore. Ed era terribile. Gli accarezzò una mano. Era un gesto che faceva sempre quando qualcuno dei suoi amici aveva un problema, le era venuto spontaneo farlo con lui. Lui quasi rabbrividì. La guardò e la vide con gli occhi tristi, partecipe del suo dolore. Quasi si commosse.

Defloir... grazie.” disse, prima di alzarsi e chiudersi in bagno. Non voleva farsi vedere mentre piangeva. Piangeva perchè la sua vita era stata uno schifo. Pianse a lungo, lasciando Cassie profondamente turbata sul divano.

Una lacrima scese lentamente lungo la sua guancia. Poi si accoccolò sul divano, abbracciando il cuscino.

Dopo mezz'ora, Draco uscì dal bagno e la vide accoccolata lì. Era sveglia, ma non sembrava in grado di alzarsi.

Ora dove dovrei dormire?” chiese, più che altro a sé stesso.

Vai in camera mia. Io non ce la faccio ad alzarmi...”sussurrò la ragazza che stava per sprofondare nel sonno.

Draco provò ad entrare nella camera di Cassie, ma non ci riuscì. Era come se ci fosse un muro invisibile. E di colpo si ricordò: l'ex-Grifoncina aveva applicato degli incantesimi per proteggere la sua camera da lui.

Porco Merlino e adesso?! Pensò. Davanti la porta della camera di Cassandra c'era la camera dove dormiva Potter. Nemmeno sotto Cruciatus!

Si rassegnò a dormire per terra, quando vide la ragazza fargli spazio sul divano.

No Draco non dormire per terra. Vieni qui, il divano è abbastanza spazioso, c'entriamo tutti e due.”


Una cosa era certa: se non avessero bevuto tutto quell'alcol, non si sarebbero certo ritrovati a dormire nello stesso divano e, la mattina dopo, Cassie non avrebbe rischiato un infarto fulminante.

Erano circa le 11 di mattina, quando aprì gli occhi. Il dolore alla schiena le faceva capire di non aver dormito molto comoda e la testa le pulsava. Si sentiva stretta in una morsa, immobile. Non riusciva a muovere un muscolo e non riusciva nemmeno a voltarsi: qualcosa le bloccava il fianco. Ciò che vide fu un braccio. Un braccio di un uomo. Quasi non urlò. Le ci volle qualche secondo per realizzare cosa fosse successo e chi dormisse accanto a lei. Fece un rapido riepilogo degli eventi della sera precedente e, una volta constatato che il sesso con Malfoy non era compreso in ciò che avevano fatto, si tranquillizzò e cominciò a riflettere su come fare ad alzarsi senza svegliare il bell'addormentato. Beh l'aggettivo bello, doveva ammetterlo, gli calzava a pennello. Addormentato, poi, era uno splendore: i muscoli facciali rilassati gli davano una sembianza d'angelo, cosa che da sveglio, non aveva. Da sveglio era più l'incarnazione del diavolo.

Un diavolo fin troppo affascinante! Pensò. Ma cosa vado a pensare!?!?E' Malfoy!!!

Provò a divincolarsi, ma il braccio del ragazzo era ben fermo a cingerle il fianco. Non le rimaneva altra scelta: doveva svegliarlo.

Malfoy...Malfoy!!”

Hmmmm....”

Dovrei alzarmi....”

...e alzati. Cosa vuoi da me?”

Oh lo farei volentieri se tu me lo permettessi!”

Lui aprì gli occhi, contrariato. “Beh?”

Il braccio, Malfoy, il braccio!”

Appena si rese conto che ciò che abbracciava era il fianco della ragazza lo ritrasse immediatamente come se si fosse scottato.

Ho dormito tutta la notte così?” chiese spaesato.

Non ne ho idea. Ora... cosa vuoi per colazione?”

Letto!”

Il letto non si mangia, e non ho tempo per costruirti un letto fatto di toast e bacon, quindi...”

Voglio dormire, non mi interessa di mangiare!” ma un brontolio del suo stomaco lo smentì.

Ieri sera abbiamo bevuto parecchio e i nostri organismi reclamano cibo. Dopo una sbornia mangiare fa bene, altrimenti dovrai procurarti un fegato nuovo!”

Il ragazzo sbuffò.

Fai quello che vuoi, basta che sia una cosa di fretta!”

Lei si alzò e cominciò a trafficare in cucina. Dopo una decina di minuti aveva arrangiato una colazione più che decente.

MALFOY! E' pronto!”

Attese. Nessuna risposta. Riprovò. “MAAAALFOOOOY!”

Niente. Cominciò a spazientirsi. Si era affrettata per lui. E Lui non veniva.

Draco Lucius Malfoy è gentilmente invitato a portare il suo prezioso didietro in cucina!”

Si affacciò in salotto e lo vide: dormiva. E anche profondamente a giudicare dall'espressione.

Si avvicinò a lui e, molto “dolcemente” lo scaraventò giù dal divano.

Cazzo...chi.... DEFLOIR SEI PAZZA? Rischiavi di rompermi l'osso del collo!!”

Oh come sei melodrammatico Malfoy...!”

E dov'è la mia bacchetta?”

Lì, sul tavolino. Ora...su in cucina!!!”

Dopo varie proteste del ragazzo, i due si sedettero.

Lui la guardava sottecchi. Era bella anche di mattina, appena alzata, dopo una sbronza. Gli occhi verdi, accesi, erano ciò che le donava quella bellezza così particolare e così travolgente che, pensò, era stato un cieco a non accorgersene prima.


Il resto della giornata lo passarono a casa. Draco dormì per quasi tutto il giorno, si svegliò intorno alle 18, brontolando per la fame.

Trovò Cassie davanti la tv con un enorme pacco di patatine.

Ci si fiondò, prendendone una manciata.

Ehi si chiede per favore!!!” brontolò la ragazza, stringendo a sé il pacco di patatine.

Malfoy questa è la nostra cena, purtroppo il frigo è completamente vuoto!”

COSA?”

Sì. Ieri sera hai quasi dato fondo a tutto! E stamattina ho finito ciò che era avanzato!”

Potevi risparmiartelo. Io la colazione non la volevo. Mentre adesso ho una fame tremenda. Che si fa?”

In quel momento un gufo picchiettò sul vetro della finestra.

Oh è Leo!”

Cassie corse alla finestra, fece entrare il gufo e prese la pergamena.


Ciao Cas!!

Innanzitutto volevo scusarmi per le reazioni esagerato di Ron. Lo sai com'è fatto. E per farmi perdonare vi invito a cena. Ron è uscito, è andato a cena con il padre, non so di cosa volessero discutere, ma mi ha fatto rimanere a casa dicendo che 'Non dovevo stancarmi' e io ne approfitto per invitare a cena te e Malfoy. So che sarà imbarazzante e strano, ma se tu dici che lui è diverso da come lo conosciamo...beh non solo voglio fidarmi di te, voglio vedere se è vero.

Vi aspetto.

Tua Herm.



Malfoy siamo fortunati!”

Abbiamo vinto qualcosa?”

No ma siamo stati invitati a cena...”

E da chi?”

Da Hermione!”

Lui sgranò gli occhi.

No non se ne parla. A cena da Lenticchia e la Granger non ci vado!”

E allora muori di fame. Io vado.”

Ok portami qualcosa da mangiare quando torni!!!”

No Malfoy. Se vuoi mangiare, vieni con me.”

E' un ricatto?”

Lei incrociò le braccia al petto e ghignò.

Sì esatto. Che fai allora?”




Spazio dell'autrice:

No non state sognando! Ho veramente postato un capitolo!!!

Lo so, sono 7 mesi che non aggiorno questa ff e mi sento uno schifo ma... la mia ispirazione è lunatica: va e viene e mi suggerisce cose sempre diverse.

Chiedo umilmente venia per quest'eterna attesa, spero che continuiate a seguirmi. Dopotutto anche a Pasqua si è tutti più buoni!!!!!!

Colgo l'occasione per augurarvi una felice Pasqua ricca di cioccolato!!!!!

Baci,

vostra Val



P.S. So di non meritarlo, ma.... lasciatemi traccia del vostro passaggio con una recensione!!! Please!!!!!!

   
 
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