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Autore: Mrs C    04/04/2010    2 recensioni
A volte si fanno delle scelte che tutti reputano sbagliate, ma che per noi sono quelle più giuste. «P-perché s-sei qui?» Inizialmente vorremmo scappare dai nostri sentimenti. Correre via, lontano, dove nessuno può giudicarci e rinascere a nuova vita, come l'araba fenice che, beata lei, diventa cenere e dalla sua cenere rinasce. «Potrei farti la stessa domanda.»
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Hinata Hyuuga, Sasuke Uchiha
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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sashu Spazio autrice
 
Ancora mi domando come cavolo mi è venuta fuori questa shot. Sono mesi che l'ho nel pc, l'ho pubblicata solo su un forum, ed ora mi decido a pubblicarla qui. Io sono SakuSasu e HinaNaru e in questa oneshot, non soltando i protagonisti sono puramente SasuHina ma addirittura c'è un accenno SakuNaru. Uccidetemi, vi prego. q.q
Ok, la smetto di borbottare, vi lascio alla lettura, sperando che non vomitiate sullo schermo del pc, mi sembra ovvio. Grazie a chiunque arriverà alla fine. *Inchina*



_Lily_


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«Perché lo fai?»
«P-perché non ho n-niente da perdere.»
«M'incontri per disperazione?»
«N-no.»
«Allora perché?»
«Perché...»
«Sì. Perché.»




Why?




A volte si fanno delle scelte che tutti reputano sbagliate, ma che per noi sono quelle più giuste.
«P-perché s-sei qui?»
Inizialmente vorremmo scappare dai nostri sentimenti. Correre via, lontano, dove nessuno può giudicarci e rinascere a nuova vita, come l'araba fenice che, beata lei, diventa cenere e dalla sua cenere rinasce.
«Potrei farti la stessa domanda.»
Il cuore è l'organo più importante, per noi essere umani. Ma, dannazzione, è anche quello più doloroso.
«S-sono io che te l'ho chiesto per p-prima.»
Eppure non possiamo farne a meno. Batte. Batte tanto da far male, eppure senza di esso non potremmo vivere. Senza di esso non potremmo far nulla. Saremmo solo dei gusci vuoti e senz'anima. Ma a volte, rende tutto talmente difficile, che sarebbe bello poter strapparlo dal petto e buttarlo da qualche parte e, per vendetta, vederlo agonizzare in una pozza di sangue mentre noi ancora, stiamo soffrendo a causa sua.
«E' vero. Ma tu rispondimi. Perché sei qui?»
E adesso? Adesso cosa risponderai, piccola? Cosa dirai a questo ragazzo che, qui, davanti a te, ti chiede cosa ci fai davanti alla sua casa?
Deglutisci, che carina. Inizi a diventare rossa, te ne sei accorta?
Perché? Perché è qui?
Mia cara, tu, con quest'organo chiamato "cuore", ci hai fatto i conti molto presto. Molto prima di quanto avresti dovuto, forse.
«I-io... m-mi sono persa!»
Brava piccolina, nega sempre. Nega fino alla morte. Non dirgli che, in realtà, passavi ogni giorno davanti a casa sua, quando era un esiliato, sperando un giorno di vederlo uscire dalla porta per poter incontrare di nuovo i suoi occhi color tenebra che, anche da ragazzina, ti facevano tremare le gambe. Non hai mai capito se dalla paura o dall'emozione.
«Ti sei persa in un'area chiusa di Konoha?»
Ssssh. Fate silenzio. Se ascoltate con attenzione potete sentire il respiro mozzato della ragazza. Le sue guance nivee diventano d'improvviso di un rosso acceso per poi espandersi al collo e salire alla fronte. Il suo viso è di uno strano color pomodoro, tipico di quando ci s'imbarazza.
La voce roca e calda del ragazzo le fa tremare le ginocchia, anche se in questo momento vorrebbe sotterrarsi tre metri sotto il suolo per la figuraccia che ha appena fatto.
Oh, andiamo piccola, diglielo. Che ci vorrà mai? "Sono venuta perché...".
Già. Sempre quella parola, vero? Perché. Perché sei qui? Perché continui ad inseguirlo? Perché, per cinque anni, hai speso il tuo tempo aspettando qualcuno che non eri sicura sarebbe tornato? Anche con Naruto è successa la stessa cosa. E guardalo adesso. Insieme a Sakura. Felici, con il loro bambino, mentre tu, sei ancora sola.
Scuoti la testa, ricacciando indietro le lacrime che ti stanno salendo agli occhi molto velocemente. Più velocemente di quanto vorresti.
«N-non voglio s-soffrire ancora.»
Dalle tue labbra rosee escono queste parole, così, come un fiume in piena. Come se tu nemmeno te ne accorgessi o come se, a dirle, fosse un'altra persona. Lui non smette di camminare e, anzi, ascoltando queste frasi, ti viene più vicino, guardandoti dall'alto. Alza una mano, asciugandoti una guancia e tu sobbalzi, non pronta ad un contatto così diretto con la sua pelle. Ti volti, piccola, lentamente e incroci gli occhi del ragazzo. Sono caldi. Pur essendo neri, sono caldi come il sole. Ti ci puoi perdere, vero?
«Nemmeno io.»
Sono due parole che ti liberano di un peso. La sua mano ti accarezza la guancia e, lentamente, vedi il suo viso avvicinarsi mentre il tuo corpo s'irriggidisce. Le sue labbra catturano le lacrime che sgorgano dai tuoi occhi per poi fermarsi all'angolo della tua bocca. Il suo respiro caldo s'infrange contro la tua pelle che, adesso, è ancora più bollente di prima, se possibile.
«P-perché...»
«Shhh. Non è più tempo dei perché.»
E ti bacia, quasi con disperazione. Le sue labbra sono fredde come il ghiaccio ma sarà il suo cuore a scaldarti. Quello stesso cuore che batterà solo per te, d'ora in poi. Sorridi sulle sue labbra mentre rispondi con poca forza al bacio e lui ti stringe al suo corpo con impetuosità mentre tu puoi solo insinuare le mani nei suoi capelli color della notte.

Ha ragione Sasuke, piccola Hinata.

Per i perché ci sarà tempo.
Ma non è questo.

Ti sei mai chiesta perché la fenice risorge ogni volta?

Shhh. Non c'è alcun bisogno di saperlo. Va bene così.


   
 
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