CAPITOLO 1

Era un afoso giorno di maggio.

Non lo ricordo nei dettagli. La mia voglia di attenzione a quello che mi circondava e mi riguardava era pazi a zero.

La mia vita stava cambiando drasticamente per colpa del mio odioso istinto di benevolezza per gli altri.

Se fossi stata magari un po' più egoista forse niente sarebbe cambiato e io sarei ancora nel mio vecchio appartamento a mangiare pop-corn insieme alla mia migliore amica Celine mentre guardavamo affondare il Titanic per la centesima volta.

Nemmeno la musica riusciva a prendermi.

Mia madre,Harley,continuava a fissare la strada davanti a sè mentre accellerava e ciarlava di quanto sarebbe stato divertente  ed entusiasmante cambiare città,lavoro,amici e la propria vita.

A dire il vero non mi sarebbe mancato molto.

Sicuramente la mia camera,il mio rifuggio dal mondo quando mi era avverso.

La finestra che dava sulla strada da dove potevo osservare la gente cambiare di giorno in giorno.

E poi Celine che era l'unica persona con cui poter parlare delle cose più stupide come se fossero le più interessanti al mondo.

L'unico mio legame con il passato era solo il mio diario segreto che continuavo a portare con me da anni.

La mamma era così felice.

Adesso che si era risposata con Frank non potevano di certo vivere ognuno per conto loro.

Era strano  vedere la mamma tutta contenta anche solo per una telefonata e sognare di vivere insieme a qualcuno.

 Ma era così bello vederla sorridere sempre.

Che diritto avevo io di rovinarle tutto?

O forse la verità e che non avevo nulla di davvero importante per cui restare.

Naturalmente al primo impatto di una nuova fase della tua vita ti sembra che vada tutto perfettamente,ma io cominciavo a vedere i lati negativi della cosa. La zona dove andavamo ad abitare era così lussuosa che solo le star di Hollywood  ci abitavano. I paparazzi che venivano beccati lì venivano picchiati a sangue senza pietà. Per questo era raro vederli ma non per questo non c'erano.

Le case avevano tinte pastello con dei bellissimi prati all'inglese,i giardinieri salutavano gentilmente come in uno scenario da film ma scommetterei tutti i miei soldi,anche se non sono certo una grande somma,che ognuno di loro pensa a quanto vorrebbe rompere il bel muso del suo principale,attore o cantante che sia.

Il frequentare gente famosa era un'altro problema. Bello starete pensando...be non per me. Avere la paura di uscire da quel piccolo paesino che la gente protrebbe anche ammazzarmi...sono tutti sciroccati al giorno d'oggi.

Magari mi prende qualche pazzo psicopatico e mi fa fuori solo perchè mi hanno fotografato con la sua attrice preferita!

Sicuramente starete pensando ma tu come fai a stabilirti in un paesino Hollywoodiano con tanto di star Hollywoodiane?

Grazie a Frank e al suo lavoro.

E' un grande discografico,molto famoso, e ha conosciuto mia madre perchè lei è stata il suo avvoccato tempo fa in una storia di un certo plagio.

E' una cara persona tutto sommato. Un po' troppo geloso secondo me ma severo e tenero. S'imbarazza spesso in mia presenza perchè non sa' come comportarsi nei miei confronti,nonostante abbia una figlio della mia stessa età.

Se non sbaglio è un cantante ma non ne sono sicura. Non l'ho mai visto ne tantomeno mi è mai interessato di conoscerlo.

La cosa dove da adesso abiteremo è enorme e naturalmente bellissima. Il paesaggio mi sembra leggermente monotono in fin dei conti.

 Piscina,campo da tennis,pallavolo,basket...a qualcuno qui piace fare tanto sport...

- Mio figlio è un appassionato di sport,ama soprattutto il pugilato ,infatti ha un ala della casa a sua disposizione per praticarlo!.-

dice Frank venendoci incontro e vedendomi contemplare quello spettacolo.

" Di certo sarà un ragazzo molto viziato."

penso ma non posso di certo dirlo passerei per una maleducata scorbutica.

- E' un bel gesto che tu lo assecondi nei suoi interessi.-

dissi. Era vero.

Borbotta qualcosa in risposta e accompagna mia madre all'interno della casa.

Dei camerieri si occupavano dei bagagli e altri mi accompagnano in camera.

- Che diamine ci fai tu qui?.-

esclama una voce alle mie spalle. Lo fisso. Un angelo. Fu la mia prima impressione su di lui. Un demone. La seconda.

- Non credi che sarebbe più corretto che fossi io a chiederti cosa diamine ci fai TU nella mia camera dove sei entrato senza bussare e dopo aver fatto il gran maleducato senza nemmeno salutare?.-

dico voltandomi dall'altra parte. Doveva essere lui. Viziato proprio come avevo immaginato. Jason Smith,cantante pop,mi guarda colpito di sorpresa,come se in testa avessi qualche buffa antennina e la pelle verde.

- Sei peggio di quanto immaginassi!.-

dice dopo un po'.

- Oh a quanto pare sono così sfortunata che la voce ti è tornata! Lassù starò antipatica a qualcuno.-

- A me lo sei già.-

- Credo di poter sopravvivere sapendo di non stare simpatica a qualcuno,anche se il mio cuore ne soffro molto davvero!.-

-Jason Smith piacere.-

- Sam Bigly.-

mi sorride divertito. Io scuoto la testa. In meno di due minuti ho già litigato con il figlio di Frank. Un record.

Sarà sempre così d'ora in avanti?