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Autore: Tfa92    05/04/2010    1 recensioni
Come sarebbe Final Fantasy X senza Tidus??? Data l’inutilità del personaggio non molto diverso…o sì??? Se volete scoprirlo leggete!! Questa è la mia prima fanfic! ps: ho cercato di essere + canon possibile lasciando quindi molti dei dialoghi ^-^
Genere: Commedia | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 2.La partenza

 

Diventare invocatrice era un compito gravoso, Yuna lo sapeva e si era assunta tutta la responsabilità che questo comportava, solo per poter vedere ancora i sorrisi speranzosi degli abitanti di Spira che contavano su di lei per liberarsi per sempre di Sin.

Fuori dal tempio si era riunita tutta la piccola comunità di Besaid pronta ad assistere allo spettacolo che  Yuna non tardò a iniziare. Quello fu l’evento  più mirabolante mai visto sull’isola:un’invocazione.

Dagli aggraziati movimenti dell’invocatrice si formò un cerchio alchemico dal quale il possente Valefor, il leggendario Eone venne liberato mostrandosi in tutta la sua magnificenza ed eleganza di fronte agli sguardi sbigottiti di tutti gli abitanti, dapprima volando leggiadro nel limpido cielo  finendo poi per posarsi davanti a Yuna pronto a dimostrare la propria lealtà lasciandosi  accarezzare mansuetamente dalla ragazza. Tutti erano gioiosi ed entusiasti di lei, ma nulla rese Yuna più felice di  vedere l’orgoglio e l’entusiasmo negli occhi dei suoi guardiani, o meglio, amici. Quella sera a Besaid venne organizzata una festa che aveva un duplice significato di celebrazione nei confronti della nuova invocatrice e di augurio per un pellegrinaggio che avrebbe portato alla sconfitta definitiva di Sin e quindi alla pace. Yuna si sentiva davvero gratificata da tutto l’affetto che le veniva dimostrato, sentiva in cuor suo che le cose sarebbero andate bene e così fu anche per Lulu e Wakka che guardandola giocare spensieratamente con i bambini  sentirono un po’ di tranquillità e per la prima volta dopo tanto tempo non  litigarono.

La mattina dopo arrivò presto e Wakka si affrettò a raggiungere Lulu di fronte al tempio in attesa che Yuna uscisse.

Per lui e Lulu, lei era come una sorellina, desideravano proteggerla, avrebbero fatto di tutto per lei e diventare i suoi guardiani ne era la prova inconfutabile.

-Non ti serviranno tutti quei bagagli- era stata Lulu a parlare in direzione del tempio dove si trovava Yuna con un’ingombrante (e pesante) valigia marrone.

– Non sono cose mie…sono regali per i templi- rispose

 –Non andiamo in vacanza Yuna- questa volta fu Wakka a parlare.

Era vero, non doveva dimenticare la sua missione, superò la valigia e si riunì ai suoi guardiani, si voltò indietro un’ultima volta in direzione del tempio e fece la riverenza. Camminarono fino al promontorio più alto dal quale si poteva vedere il piccolo villaggio e pregarono Yevon affinchè li proteggesse come voleva l’usanza dell’isola per coloro in procinto della partenza . Wakka si trovò a pensare a suo fratello , lui non aveva pregato il giorno in cui morì…

Kimahri raggiunse il gruppo a metà strada, era un tipo molto sulle sue, nessuno capiva cosa avesse in mente,nemmeno Yuna, tuttavia era un ottimo guardiano e lei nutriva in lui la massima fiducia.

Raggiunsero  tutti insieme il porto,dove un gran numero di abitantisi era radunato per portare i suoi saluti alla giovane invocatrice.

La nave era ormeggiata e stava attendendo solo Yuna prima di salpare verso la città di Kilika.

-Arrivederci-

 

 

  
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