Ci sarà una fine
oltre l’orizzonte?
Sono giunto al termine. Domani il sole tramonterà, oppure
sorgerà. Domani terminerà la mia vita, oppure termineranno la paura, la
sofferenza, il dolore, la tristezza, l’angoscia, il terrore, gli sguardi cupi,
il panico, la consapevolezza che questo potrebbe essere l’ultimo minuto della
propria vita… con che cosa? Con la morte di Voldemort. Il futuro del Mondo
Magico dipenda me, solo da me, tutto da me. Perché? Perché io? Sono solo un
diciassettenne, in fondo, un ragazzo.
La mia vita era segnata da una stupida profezia da prima
che io nascessi .
Mi sento intrappolato in una vita che non ho voluto e che
non voglio.
Mi sono stati tolti i genitori, colpa di quella stupida profezia, ho visto morire
Sirius, per colpa della mia stupidità,
se ne è andato per sempre anche Silente, per colpa della sua stupidità… no, un momento, Silente non
era stupido, era solo troppo buono, troppo.
Si fidava di Piton, quel miserabile verme schifoso.
Sono circondato da persone che mi vogliono morto e da
persone che provano pena per me, per cosa mi aspetta.
Mi ritengo un prigioniero perché non ho possibilità di
fuggire, scappare dalla missione che mi attende. Solo ora riesco a capire
perfettamente cosa provava Sirius.
Non voglio mai più soffrire, non voglio mai più veder
soffrire.
Da quando avevo appena un anno ho cominciato a percorrere
un sentiero, senza sapere dove portava, quale sarebbe stata la sua fine. Ho
camminato, incontrato ostacoli e li ho superati. Da quando ho superato il primo
ostacolo tutti hanno cominciato a considerarmi un eroe: “Harry Potter è un
ragazzo coraggioso” “Ha visto la morte in faccia più volte ma è sempre tornato
sano e salvo” “Che ragazzo ammirevole” “Harry ha audacia da vendere”.
Ma chi vogliamo prendere in giro. Non sono affatto un
ragazzo coraggioso. Se non fosse stato per Hermione e Ron, non sarei mai
arrivato a Raptor e salvare la Pietra Filosofale. Se non fosse stato per
Hermione, Ron, Fanny e il Cappello Parlante non avrei mai trovato la camera dei
Segreti e non avrei mai sconfitto il ricordo di Tom Riddle. Se non fosse stato
per Silente, Ron ed Hermione non avrei mai aiutato Sirius a scappare. Se non
fosse stato per Ron ed Hermione non avrei mai superato tutti gli ostacoli nel
labirinto. Se non fosse stato per i miei genitori, non sarei mai riuscito a
tornare sano e salvo dal cimitero e trasportare il corpo di Cedric. Se non
fosse stato per Ron, Hermione, Ginny, Neville, Luna, Sirius, Remus, Silente,
Moody e gli altri membri dell’Ordine, non sarei sopravvissuto nell’Ufficio
Misteri. Se non fosse stato per tutti i miei amici, non sarei mai tornato vivo
dallo scontro contro Voldemort l’anno scorso.
Mi hanno sempre aiutato, ho ricevuto una mano da tutti
quelli che mi vogliono bene. Ma domani non ci saranno. Solo io posso uccidere
Voldemort, nessuno mi potrà sostenere, domani.
E io ho paura.
Voglio fuggire, me ne voglio andare lontano, dove nessuno
potrà trovarmi.
Lasciate che il mio compito lo svolga qualcun altro.
A volte desidero di non essere mai nato, ma poi mi ricordo
di quello che mamma e papà hanno fatto per me, per lasciarmi vivere questa vita
maledetta e mi sento un verme. Loro hanno affrontato la Morte con coraggio,
loro sì che erano valorosi, non come me.
Sono fuggito da tutto. Sono fuggito dall’affetto che Ron
ed Hermione mi hanno sempre dato, sono fuggito dall’affetto della signora
Weasley, ormai una mamma, per me. Sono fuggito dall’amore che provo per Ginny e
che lei prova nei miei confronti, sono fuggito da tutti, perché non voglio
soffrire nel veder morire i miei amici, pur sapendo che loro soffrono per la
mia “latitanza”. Sono un egoista vigliacco che preferisce risparmiare la
sofferenza di una sola persona, facendo del male ai miei amici. Sono fuggito da
tutto e adesso voglio scappare ancora, perché non voglio affrontare ciò che mi
aspetta. Egoistico e codardo, ecco cosa sono. Ancora una volta preferisco far
provare dolore all’intero Mondo Magico, piuttosto che far provare dolore ad una
sola persona. Penso a cosa accadrà domani e mi si gela il sangue nelle vene.
Io morirò, o diventerò un assassino. Non voglio
diventarlo. E non voglio morire.
Sarò completamente solo, domani, ho allontanato i miei
amici, Sirius e Silente sono morti, sto per fare una cosa che non voglio fare,
dentro di me ho talmente tanta rabbia, rancore, amarezza, paura, tristezza che
mi sento completamente vuoto, incapace di provare qualcosa.
Voglio tornare indietro, ripercorrere quel sentiero al
contrario, per ritardare il momento in cui dovrò affrontare la realtà.
Vi presento Harry Potter, quel ragazzo tanto coraggioso.
Phoenix