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Autore: Sbruby    05/04/2010    7 recensioni
Muna odia Christian da molto tempo. Christian non sa che Muna esista.
A causa di una bella sbronza e di un falò dalle dimensioni olimpiche, i due ragazzi finiscono irrimediabilmente per scontrarsi.
E se Muna conoscesse accidentalmente il vero Christian?
Cosa accadrebbe se Muna si innamorasse dei suoi segreti?
{Dal Capitolo 8:dedicato a tutte le ragazze che, come me, ogni tanto si sentono un pò maniache xDxD}
E poi lo vidi.
Il profilo illuminato dalla forte luce del sole e gli occhi luccicanti. Era a torso nudo ed erano visibilissime le goccioline di sudore che gli scivolavano sinuose ed irriverenti lungo il petto e le spalle muscolose. Ai piani bassi, indossava un corto e piuttosto aderente pantaloncino bianco che copriva a stento le cosce, mentre le ginocchia svettavano verso il basso simili a due solidi pilastri.
Prima che lui si accorgesse del mio sguardo curioso, tornai a fissare il suo volto, leggermente arrossato. I miei occhi scrutarono affascinati i corti riccioli che baciavano la sua fronte e le tempie. Distrattamente colsi il grosso pennello che stringeva in mano, ma i miei neuroni in visibilio rinunciarono a chiedersi che cosa diamine stesse combinando Christian.
Genere: Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 9
Straight throught my heart




Felt her lips on my neck
and her voice in my ear...
Like I missed you.
Want you tonight.







"So che cerchi qualcosa da me.
Ma io non posso parlare,
non posso spiegarti
ciò che di notte
non mi fa dormire."





Come poteva una persona provare così tanti sentimenti contrastanti e, poi, mantenersi sana di mente? Era bizzarro che mi chiedessi una cosa del genere, così assurda, così insensata che a pensarci facilmente mi sfuggiva un risata costernata.
Ma, l'animo umano, a quanto sembrava era tutt'altro che razionale e riservava innumerevoli sorprese. Odi et amo Chi lo diceva? Catullo, forse? Non me lo ricordavo, eppure avevo studiato questo autore durante l'ultimo anno scolastico. In quell'esatto momento mi sfuggivano un mucchio di cose. La mia vita, ad esempio. Le mie emozioni, ecco un altro esempio.
Il buon proposito di odiare Alfieri fino alla fine dei miei giorni non mi era mai sembrato così....distante. Ed avevo paura. Sì, paura. Di farmi condizionare, di perdere la bussola che mi aveva guidato fino a quel momento. Ero terrorizzata. E non si trattava di un sentimento che riuscivo a controllare. Il guaio in cui mi ero cacciata inglobava ogni mio altro pensiero ed era difficile, quasi impossibile, fingere di aver dimenticato quel bacio. Il solo pensarci mi turbava non poco. Mi odiavo, perchè non sapevo tenere a bada un gruppo ben nutrito di ormoni folleggianti. Non ero mai stata una “ragazzina“, facile preda di crisi ormonali! Ero stata sempre matura, posata e razionale. Ed ora?
Ora la ragione poteva anche andarsi a far benedire.
Troppe cose avevano perso il loro senso, incluso quel dannato bacio. Aver affrontato quel donnaiolo da strapazzo, poi, non aveva di certo migliorato la situazione. Nell'esatto momento in cui lo avevo rivisto, mezzonudo ed illuminato dalla luce del sole, avevo provato un'insana bramosia, un istinto irrazionale che mi aveva spinto verso di lui. Era stata una impresa tenermi lontana dal suo profumo. Il suo maledetto dopobarba aveva un profumo così...allettante. Ero fuori di testa. Come poteva piacermi il suo profumo?! Nulla, nulla doveva piacermi di Christian!
Ma non riuscivo più a ricordare un motivo valido per cui avrei dovuto odiarlo.
Soprattutto non dopo quello che era successo la sera del falò. Come potevo odiare una persona che si era dimostrata più vulnerabile di quanto sembrasse? Non avrei potuto aiutarlo ed odiarlo neppure. Avrebbe dovuto essermi indifferente. Ecco, indifferente.
Saltai in piedi ed il materasso sotto i miei piedi ondeggiò. Essendo sul mio letto, mi trovavo in una posizione di piacevole predominio sulla mia camera. Innalzai un pugno verso il soffitto ed un'espressione vincente mi illuminò il volto. Avevo trovato una soluzione! Quel dilemma sarebbe stato definitamente risolto. Avrei dovuto tenermi alla larga da Christian, evitarlo tutte le volte che mi fosse stato possibile e quando lo avrei incontrato, non dovevo far altro che imporre al mio cuore di star zitto. Ecco, l'ultima parte del mio magnifico piano mi sembrava un pò più complessa, ma ce l'avrei fatta. Ne ero sicura. Non mi sarei arresa, sarei stata ottimista ed avrei avuto occhi soltanto per il traguardo: il mio rapporto con Alfieri, di qualunque natura fosse, si sarebbe interrotto drasticamente.
< Muna? Che stai facendo? >
Abbassai lo sguardo e lo indirizzai verso la porta, dove era inaspettatamente comparso mio fratello Giangi. Cavoli! Non poteva scocciare qualcun'altro?!
< Stretching > Borbottai e prima che lui rispondesse a tono, aggiunsi. < Cosa vuoi? >
< Perchè tanto nervosetta? C'è qualcosa che non va?> Mi domandò Giangi con un sorrisetto diabolico che immediatamente odiai. Che sapesse qualcosa di me e Christian? No, non poteva essere vero. Eppure quel traditore di Christian avrebbe potuto con faciltà diffondere la storia del nostro confidenziale contatto. Ma no! Se così fosse stato, lo avrebbero certamente deriso. Lui non poteva uscire con Me. Io non ero Nessuno. Era meglio per tutti se me lo sarei sempre ricordato. < Assolutamente no. Più tranquilla di così non potrei essere.> Mentii, saltando giù dal letto con un balzo poco aggraziato. I miei occhi mandavano lampi. < Mi ripeto: cosa cerchi da me?>
< Hai soldi sul cell?>
Ecco spiegato il motivo di tanta gentilezza. Avrei dovuto capirlo, capirlo prima di pensare al peggio. Gli sorrisi dolcemente, ero decisa a tendergli un trabocchetto. Se voleva da me un favore, avrebbe dovuto darmi in cambio qualcosa. < Forse. Perchè? Chi devi chiamare?> Il sorriso sul mio volto si allargò. Ero certa che lui avrebbe capito l'antifona.
< Se sai fare bene una cosa, non farla mai gratis eh?>
Ovvio Risposi, ma soltanto mentalmente. Dovevo essere determinata. Con mio fratello era molto pericoloso mostrarsi flessibile o vagamente malleabile. Lo fissai senza dire nulla.
< Ok. Ok...Mi serve il tuo cell, perchè dovrei uscire con una tipa>
< Ah si? Strano, non eri tu quello che diceva che "il gentil sesso deve essere ignorato?" >
< Non questa volta. Allora, me lo dai il tuo cell?>
Abbastanza compiaciuta, mi avvicinai al comodino e presi il mio cellulare, poi glielo lanciai. < Riportamelo presto> Gli ordinai, sperando che dopo aver usato il mio telefonino, non cacellasse l'ultima chiamata effettuata.
Ero curiosa di scoprire chi avesse catturato il cuore di ghiaccio di mio fratello.

Mi sistemai alla scrivania ed accesi il mio pc portatile, un vecchio Acer dall'aspetto poco raccomandabile. Oramai quel computer più che un utile mezzo tecnologico era diventato un antico pezzo di storia. Lo avevo comprato di seconda mano da un'amica di mia madre e non me ero mai pentita. A due anni dall'acquisto, funzionava ancora abbastanza bene. Soprattutto perchè lo avevo accessoriato magnificamente. Antivirus, Firewall, antispyware e tanti altri progammi di protezione, scaricati ed immediatamente attivati. Se il mio Acer era ancora in vita, lo dovevo anche a me stessa. Aprii msn intenzionata a scoprire se Vittoria fosse in linea. Magari avrei scambiato quattro chiacchiere con lei. Così per svagarmi...
Ma le mie speranze furono subito distrutte. Non c'era. In compenso uno strano indirizzo msn aveva chiesto la mia amicizia.
< Musicof-DjEdo@hotmail.it?> Ripetei sconcertata, fissando lo schermo del computer come se arrivasse da un altro mondo.
E chi era questo qui?
Era raro che dessi il mio indirizzo a qualcuno ed avevo espressamente ordinato a coloro che, invece, lo possedevano, di non divulgarlo nemmeno sotto tortura.
Aggiungerlo tra i miei amici o non aggiungerlo? Questo è il problema. Amleto...
Ma chi se ne fregava di Shakespeare!
Accettai la sua "offerta di amicizia", sperando in cuor mio che non fosse mai in linea. Cosa altamente improbabile ed immediatamente contraddetta, dato che non appena lo aggiunsi lui (o almeno credevo che si trattasse di un lui) comparve tra i contatti disponibili, in linea appunto.
Uffa.
DjEdo scrive: Ho dovuto muovere mari e monti per avere il tuo contatto.
Guardai inebetita la finestra di conversazione che mi si era aperta. Quali mari e quali monti aveva dovuto muovere?
Pigiai rapidissima i tasti necessari, attenta a non scrivere qualcosa di indecente. Cosa che solitamente accadeva, perchè mi distraevo troppo spesso presa da altri pensieri.
Muna scrive: Ti conosco?
Attesi che rispondesse e per il nervosismo cominciai a battere la pianta del piede contro il pavimento. Sbuffai. Poi mossi il mouse verso l'alto intenzionata a bloccare il contatto. Non mi fidavo di questo mio nuovo "amico". Anche se il suo nick non mi era sconosciuto...
DjEdo scrive: Si, ci conosciamo. Perfavore, non bloccare il mio contatto. Mi piacerebbe chiacchierare un pò con te.
Fermai la mia mano all'istante, sgrandando gli occhi di fronte a quel Perfavore.
Muna scrive : Non hai cattive intenzioni? Che domanda stupida!
Stavo tentennando, perfettamente consapevole che avrei dovuto troncare quella conversazione sul nascere. Non potevo permettermi altri grattacapi. Eppure non riuscivo a compiere quel semplice click che avrebbe chiuso la faccenda.
Dj Edo scrive: Giuro di non avere cattive intenzioni.
Ragiona, Muna. Un maniaco non rivela mai le sue cattive intenzioni alla sua preda Sentivo il respiro della mia coscienza sul collo.
Zitta! Sto cercando di pensare!
Il fatto che parlassi con me stessa non era probabilmente un bun segno.
Muna scrive:Non puoi darmi un indizio sulla tua identità?
Dj Edo scrive:No. Almeno per ora
Ed in quel momento, mio fratello decise di entrare nella mia stanza. Rapidamente chiusi la conversazione che stavo intrattenendo con il misterioso Dj Edo, senza nemmeno salutare il mio nuovo amico. Giangi avrebbe potuto cogliere l’occasione per ficcare il naso tra i miei affari e non sarebbe riuscito a tenere la bocca chiusa riguardo a ciò che avrebbe scoperto.
< Fatto?> Chiesi, senza guardarlo. Nel frattempo aprii la mia casella di posta elettronica e finsi di leggere un’importante e-mail, in verità una banale pubblicità di Tiscali.
Fortunatamente mio fratello sembrava avere la testa da tutt’altra parte. Mi lanciò il telefono senza badare all’eventualità che non riuscissi ad afferrarlo al volo.
< Uff!> Mi piegai e gettai le braccia in basso. Tirai un profondo sospiro di sollievo nel momento in cui le mie dita circondarono il cellulare. Non che fossi spaventata dall’ipotesi che potesse cadere e rompersi. Ci tenevo a scoprire chi fosse la misteriosa nuova fiamma del mio fratello sopra ogni altra cosa.
Quando alzai lo sguardo, Giangi non c’era più. Stupendo. Così avrei avuta tutta la privacy necessaria per ispezionare il mio telefonino. Andai al registro chiamate, poi raggiunsi la lista delle chiamate effettuate. Purtroppo l’ultima chiamata risaliva a dure ore prime ed il chiamato risultava essere Vittoria. Giangi aveva cancellato la voce inerente alla sua chiamata. In fondo, non doveva essere così stupido da non aver previsto la mia curiosità.
< Peccato> Borbottai sinceramente affranta. Chissà per quale congiunzione di astri avevo avuto un’ottima occasione per scoprire qualcosa sul mio riservato fratello, eppure non ero riuscita a cavarne nulla.
Poggiai il cellulare sul comodino, accanto alla lampada da notte e dimenticai per alcuni minuti la questione. Assorta, mi allungai sul letto e dedicai lunghi istanti alla contemplazione del soffito. Fino a che… Un trillo eloquente mi avvertì dell’arrivo di un nuovo messaggio.
< Sarà Vittoria…>
Afferrai il cellulare.
No, non era Vittoria. Ma un numero telefonico che non conoscevo.

Non vedo l'ora di vederti.
Non preoccuparti di lui,
farò in modo che non ci veda.

A stasera
Gyù


Chi era Gyù? Un diminutivo di cosa?
Provai a ricordare qualcuno che si facesse chiamare in quel modo, ma, se pure quel qualcuno esistesse, io non lo sapevo. Mamma mia quanto ero curiosa!
Avrei voluto tanto rispondere all’anonima mandante per indurla a riverlarsi, ma qualsiasi mia mossa sarebbe stata presto scoperta da mio fratello. Se i due piccioncini avessero parlato, la mia malefatta sarebbe immediatamente saltata fuori. Era troppo rischioso.
Mi stavo ancora lambiccando il cervello alla ricerca di una soluzione al problema, quando mia madre si affacciò per avvertirmi che avevo un amico al telefono.
< Un amico?!> Ripetei sorpresa. Non riuscivo ad immaginare chi potesse essere. Forse Francesco?! Nah! Avrebbe detto il proprio nome, dato che mia madre lo conosceva perfettamente. Doveva essere qualcun’altro o, magari, semplicemente lo scherzo di qualche cretino che aveva tempo da perdere.
< Chi?>
< Non lo so. Non mi ha detto il suo nome>
< E tu non glielo hai chiesto?!>
Mia madre mi indirizzò uno sguardo di scusa.
< Non fa niente> Borbottai, prendendo di malavoglia il cordless per poi portarlo all’orecchio. Intanto mia madre mi lasciò sola, chiudendosi la porta alle spalle.
< Ebbene. Con chi parlo?> Esclamai al mio ignoto interlocutore con un tono di voce vagamente annoiato. Mal celavo la curiosità.
< Sono Christian>
Christian?
< Christian chi?>
< Alfieri. Il tipo che hai molestato al Blue Mare Club>
< Ehi! Io non ho molestato nessuno!> Lo contraddissi, tradendo un lieve rossore.
Lo sentii ridere. Una risata roca, mascolina. Una risata che mi fece rabbrividire. E la temperatura della stanza non c’entrava un bel niente.
< Se pure avessi voluto opporre resistenza, non ci sarei proprio riuscito…>
Lui fece una breve pausa ed io trattenni il fiato, aspettando che finisse di parlare.
< Eri così…persuasiva> E giù con un’altra seducente risata. Come poteva infastidirmi ed irretirmi allo stesso tempo?
< Non mi sembra…giusto…parlare…di queste cose al telefono!> Protestai con più veemenza di quanta ne provassi in realtà. Seplicemente, non riuscivo a capire perchè volesse giocare con me. Con tutte le fans che aveva ai piedi, perchè proprio io?
< Hai ragione> Concordò lui, stupendomi. < Dovrei dirti tutto di persona. Va bene alle nove?>
< Alle nove?>
< Si, se vuoi. Vengo a prenderti alle nove.>
Christian Alfieri stava chiedendo di uscire a me?! Non era possibile!
A questo punto avrei dovuto temere che il cielo mi cadesse sulla testa!
< No> Risposi risoluta. Non mi importava che fosse uno scherzo o meno. La mia risposta sarebbe stata comunque la stessa.
< No?>
< N-O. No> Ribadii ancora più sicura di me. Non intendevo lasciare al nemico nemmeno un magro spiraglio di speranza. < Non uscirò con te, Christian>
Da parte di Alfieri, ci fu un lungo e pesante silenzio. Un silenzio che non mi preoccupai di spezzare. Che pensasse pure che volessi solo fare la preziosa! Non mi importava quale scusa si sarebbe inventato per giustificare il mio irrazionale rifiuto.
< Perchè?>
< Christian> Dissi il suo nome lentamente, come se faticassi nel pronunciarlo. Ed effettivamente era così. < Che senso ha la tua..>
< Ripetilo>
< Ripetere cosa?>
< Il mio nome…Ripetilo>
Perchè avrei dovuto ripetere il suo nome?
Perchè stavo perdendo tempo con lui, piuttosto?!
Avrei dovuto tagliare quella telefonata molto prima che degenerasse. Ma ero stata così stupidamente curiosa, da voler scoprire cosa avesse da dirmi. Ed ora ne pagavo le conseguenze.
< Non ripeterò un bel niente. Non dopo averti detto chiaro e tondo tutto ciò che avevo da dirti.> Ribattei con durezza, infuriandomi con me stessa per aver dedicato a Christian più attenzione di quanta ne meritasse. < Ti auguro una buona serata>
< Sai, Muna… Mi sto impegnando, ma proprio non riesco a capire il motivo per cui tu debba avercela con me.>
< Non credo che sia rilevante>
Sentii di nuovo la sua meravigliosa risata. Come poteva ridere di me in un modo così…così…
< Sei molto divertente, Muna> Disse lui, spezzando il filo dei miei pericolosi pensieri. < Speri che dimenticherò cosa è accaduto tra di noi, vero? Credi che farò finta di niente?>
Magari, sì
Pensai alimentando quella profonda e recondita speranza. < Scordatelo> Sbottò lui, poco dopo. Il suo tono era divenuto repentinamente duro ed era chiaro che si fosse intestardito su quel punto. Non c’era speranza di smuoverlo. Eppure, lo provocai.
< Dimenticherai. Presto un’altra ragazza ti consolerà meglio di quanto possa fare io. Ciao, Christian.> Chiusi la telefonata e sorrisi, sebbene Alfieri non potesse, in quel momento, vedere con quanta trionfa soddisfazione lasciavo la mia camera da letto.

< Perchè quel sorriso?>
Mi voltai e lanciai a mio fratello un sorriso più che luminoso, raggiante. Ero così soddisfatta del modo in cui avevo gestito le cose tra me e Christian che, ora, ogni altro problema sembrava essersi rimpicciolito. Era una sensazione… Fantastica. Eppure un piccolo dubbio smorzava il mio entusiasmo . Che fossero soltanto pettegolezzi quelli che giravano attorno a Christian? Non riuscivo a credere che potesse essere vero, eppure la perplessità rimaneva, seppure relegata in fondo alla mente.
Dovevo assolutamente attenermi al piano di partenza Evitare contatti, comunicazioni e quant’altro con Alfieri e procedere con la mia vita come se nulla fosse.
Come se nulla fosse? Per un attimo mi parve impossibile.
C’era un emozione profonda alla quale non sapevo dare un nome che continuava a turbarmi. Ed era un emozione che sbocciava ogni qual volta si trattasse di avere a che fare con Mr Mi-Piaccio-Da-Morire
Scossi il capo. Era assolutamente categorico che Christian, sebbene non più un nemico, dovesse essere ignorato. Prima o poi lui avrebbe smesso di angustiarmi, distratto da qualcun’altra. Quest’ultima eventualità, chissà per quale motivo, non mi aiutò molto… < Muna?>
< Si?> Tornai alla realtà e fissai mio fratello con un sopracciglio inarcato e, nel complesso, un’espressione interrogativa sul volto.
< Sicura di stare bene?> Mi domandò sembrando quasi sinceramente preoccupato Quasi. In effetti, poco dopo se ne uscì con una stupida battutina delle sue. < Non che tu, di solito, sembri star bene con la…> Disse, toccandosi una tempia con un dito in un gesto eloquente.
< Ma quanto sei adorabile!> Sbottai ironicamente, tirando un grosso sospiro. Non riuscivo più a sopportarlo. Ma mi ripromisi che, prima o poi ,me la avrebbe pagata
Ed io mantenevo sempre le promesse, anche quelle fatte a me stessa.
< Lo so. Sono semplicemente meraviglioso> Ribattè lui, cimentandosi brillantemente nell’autocelebrazione di se stesso. < Per questo, tutte le ragazze fanno la fila per uscire con me>
< Anche la ragazza di questa sera?> Buttai lì, disinvolta, comprendendo poco dopo di aver commesso un grosso sbaglio. Cavoletti!
Infatti, il volto di Giangi immediatamente si oscurò. Non c’era più traccia del sorriso malizioso di prima. Una reazione che assolutamente non mi aspettavo.
< G…Giangi?>
< Come fai…a saperlo?>
< Sapere...Cosa?!> Cercai di essere sufficientemente disinvolta nel dirlo, ma Giangi era molto più furbo di quanto volesse far credere. < Non fare la finta tonta. Come fai a sapere che devo uscire con una ragazza proprio stasera?>
Anche dal mio volto scomparve il sorriso. Come si permetteva di offendersi per un nonnulla, dopo tutte le sue frasi di scherno e le sue fastidiose battutine? Era ridicolo!
< Me lo hai detto tu!> Risposi, alzando il tono di voce. Ero irritata dal suo comportamento e non avrei accettato le sue prepotenze, non più.
< Non ti ho detto…quando saresi uscito> Sibilò e mi si avvicinò, minaccioso come una nube temporalesca. Ma, cosa cavolo gli succedeva?!
< Ho tirato ad indovinare. Mi hai chiesto il cellulare oggi, d’altronde…e quindi>
< va bene, va bene…> Mi interruppe sbrigativamente mio fratello con un movimento stanco della mano, come se scacciasse via un fastidioso insetto. Era tornato abbastanza tranquillo, sebbene non fosse tornata la solita espressione scherzosa sul suo viso. Sembrava…. Aver avuto paura. Ma di cosa?!

Sgusciai lontano dai miei genitori raccolti in salotto, infilando dapprima il lungo corridoio al primo piano per poi aprire il portone di casa ed uscire all'esterno. Attraversai il mio giardinetto, cercando di nascondermi nell'oscurità calata con il tramonto del sole. Lessi per la decima volta quello che avevo scritto su di un piccolo pezzetto di carta, poi raggiunsi il marciapiedi affrettando volutamente il passo.
Ad un certo punto, notai che una Lancia mi stava seguendo. A velocità moderata, così da tenere il mio passo. Purtroppo non arrivava nessun'altra automobile che gli impedisse quella sorta di pedinamento che mi preoccupava sempre di più. Mi guardai nervosamente attorno, ma non c'era proprio nessuno a cui avrei potuto chiedere aiuto.
Accellerai il passo, irritata, ma la Lancia riusciva a starmi dietro facilmente. Inclinai il busto in avanti e lanciai un'occhiata torva al maniaco che guidava. Non bisognava mai mostrarsi vulnerabili.
Di tutta risposta questi inchiodò, aprì la portiera di scatto e mi trascinò all'interno con forza bruta. Ero spacciata.
Mi ritrovai catapultata sul sedile del passeggero senza un minimo di gentilezza. Sebbene fossi sul punto di mettermi ad urlare, riuscii a rimanere lucida e rivolsi la mia attenzione al proprietario della Lancia. Gliele avrei date di santa ragione, questa era un fatto certo.
L'ultima cosa che mi sarei aspettata era che conoscessi il mio rapitore. Lo fissai sgomenta.
< Sei, per caso, impazzito?> Infine, urlai.











NDA:


Per quale motivo è sgusciata fuori di casa Muna?! si ACCETTANO scommesse XDXD

Chiedo scusa a tutti i miei lettori, per il mio lungo silenzio riguardo questa mia storia.
Mi dispiace. Ma oltre ad aver avuto problemi con il piccì, ho avuto anche problemi con la trama. Troppe idee, poco tempo ed impegni pendenti sulle spalle -.- Capirò se siete arrabbiati e vorrete tagliarmi la testa ç.ç
Devo essere sincera...Questo capitolo ed il prossimo sono i più intriganti. Non vi voglio anticipare niente: ma ci saranno rivelazioni e tanta, tantissima confusione :S. Mi sa che Christian e Muna sono ancora lontani dal loro Happy Ending. (Non troppo of course) Per fortuna loro, mia e vostra, i due ragazzuoli sembrano essersi avvicinati, ma ben lungi dell'esser consapevoli dei propri sentimenti. (embè...l'attrazione non conta. E' troppo evidente, non si sognerebbero mai di negarla.).
Posso chiedervi un favore? Mi lasciate un commentino piccolino piccolino? Almeno per farvi sapere se vi piace la storia? Grazie mille per la pazienza...**
Ringraziamenti speciali vanno alle 39 stelline che hanno inserito la storia tra i preferiti e le 34 che la seguono. Sono sempre più felice di scoprire nuovi lettori <3
Special thanks to:
Nera : mamma mia, non puoi nemmeno immaginare....Un giorno ho aperto il mio account Efp ed ho trovato la tua bellissima recensione. *-* Giuro che mi hai completamente ed irrimediabilmente sconvolta (positivamente u.u)!! Ovviamente il mio umore è salito alle stelle ed i tuoi innumerevoli complimenti mi hanno praticamente commosso. Davvero, è una delle recensioni più dolci che io abbia mai ricevuto...Non posso credere che qualcuno sia rimasto sveglio fino alle due di notte soltanto per leggere la mia fanfiction!!Ti ringrazio di cuore....E sono davvero contenta che la storia ti abbia interessata, nonostante la mia indifendibile incostanza. Lo so...Il presupposto della ff è il solito clichè (lui assurdamente bello, famoso e dannato e lei...una ragazza normale senza alcuna pretesa) ma....l'idea di partenza era nata con una situazione che mi appartiene realmente e che mi ha ispirato. (La mia contorta fantasia ha fatto tutto il resto xDxD) Peraltro, ho inserito qualche Christian Pov proprio per dimostrare quanto il ragazzuolo sia diverso da come appare. La stessa Muna è una tipa “tosta“, che non bada molto ai convenevoli. Ergo: siamo partiti da una situazione tipica per approdare ad uno stuolo di personaggi dotati ognuno di una personalità alquanto particolare. Solito mio auspicio: spero che anche questo capitolo ti piaccia!! Kiss, saluti ed ancora grazie, grazie davvero ^____^
Shinalia:mwhuahahah...Ebbene hai ragione su Muna anche se il detto dice "chi non è un pò folle non è savio quanto crede" oooooooh Bah! Io ci credo fermamente...I detti ed i proverbi (oltre che gli aforismi <.<) mi fanno letteralmente impazzire!! ^_^ Sisi! Comunque i due fratelli Alfieri son due gran pezzi di gnocchi...Magari esistessero nella realtà!!! P.s. Ma la tua sede universitaria dove si trova??? Io seguo nell'edificio degli specchi in via Porta di Massa, vicino Via Nuova Marina. Grazie, chèrie <3 Kiss Kiss! Ziaooo =D
Fede_Wanderer: Non ti preoccupare!!! La tua presenza tra i commenti è Sempre molto importante per me. Grazie :D Mi chiedo se questo capitolo ti piaccia almeno quanto il precedente *-* Un kiss <3<3
xXBlack Rose O'SheaXx: Macciao! Grazie per i complimenti. Fanno piacere anche se sono una criminalA nell’accettarli. Sono immeritati -.- xDxP ebbene come avrai intuito Muna è una ragazza assolutamente Particolare. Una ragazza con le idee chiare sulla vita, sulla Sua vita e sulle persone. Eppure, devi capire che c’è qualcosa che le piomba addosso travolgendola come mai prima. Christian non è solo un ragazzo odioso, per lei, ma anche il simbolo di tutte le domande alle quali non sa dare una risposta. E Muna ODIA le domande alle quali non riesce a dare una risposta. Di norma, non è una ragazza impulsiva, ma ragionevole e pratica. Ma…In questo consiste la potenza dell’amore:rende precario ogni equilibrio, ti fa sentire in balia di una tempesa, dona occhi nuovi e getta nell’intimo l’ombra di un cambiamento profondo. Ti mando un bacio ed un saluto ^___^ Ciau :D
BAMBOLOTTA: Grazie mille per i complimenti, sei davvero fin troppo buona *-* La mia paura più grande, in effetti, è… Annoiare. Vorrei che la mia storia sia in grado di coinvolgere il lettore. Temo che possa apparire banale. Diciamo che i presupposti di questa fic lo sono. Ma…. Ho giocato molto (riguardo ai personaggi) sul vedo e non vedo, ovvero mi è piaciuto molto sviluppare la differenza tra quello che appare e quello che viene opportunatamente celato. Muna non è proprio la solita ragazza timida ed impacciata v.v ma una persona con una propria idea su tutto. Ed è davvero difficile smuoverla dalla propria posizione. Questo la accomuna a Christian che è un ragazzo molto più “serio“ di quanto voglia far sembrare. Ma ti assicuro che il ragazzuolo non è tutta bontà -.- Alla prossima ^* Kiss, <3
Gaea:“non è che ti va di aggiungere un casuale personaggio "gaia" nell'intreccio??? XD“---- Gaio vuoi dire?? xDxD Come mai me lo chiedi?! U.u Bè, per quanto riguarda la combinazione Muna-Christian è una questione di impressioni e di opinioni -.- Soprattutto con la presenza di un fratello Alfieri cosssì ** So che tutto sembra voler dire che i due si metteranno presto insieme e vivranno felici e contenti per l’eternità. Eppure tutto può accadere xD UN bacio, allur. Spero che anche questo capitolo ti piaccia Ciauuu :D
Vypera: Scusami per il ritardo ç.ç So che aspettavi da tempo gli sviluppi di questa fic :( Nonostante il ritardo, mi auguro che tu non abbia perso interesse nei confronti di questa mia storia che intendo riprendere e portare avanti *-* Diciamo che (come avrai notato) Alfieri senior non è proprio un personaggio secondario. Le cose ovviamente potrebbero complicarsi ( e non poco). Le questioni tra fratelli, come puoi immaginare, possono diventare molto, mooolto pericolose. Non aggiungo nulla, dato che io stessa devo ancora chiarire alcuni punti della trama v.v Muna è un tipino molto particolare, come ho già fatto notare. So che appare un pò paradossale, ma la ragazza è molto forte, sicura di sè e delle sue idee. Se crede che ci si debba comportare in un certo modo, non farà altrimenti. Ha una testa dura quella lì xDxD Posso aiutarti dicendo che nemmeno io me ne sarei andata da quella casa? Personalmente avrei trovato Qualsiasi Scusa per rimanerci il più possibile xPxP To next time, baby. Ciauuuu *-* :D
kikkiaaa: Grazie, grazie, grazie!!!! Sei gentilissima ^___^ Mi hai decisamente trasmesso il tuo entusiasmo :D E non si può dire che io non ne sia provvista in abbondanza già di mio. Il risultato è esplosivo e le risposte alle recensioni che posto ne sono le conseguenze u.u xP Spero che anche questo capitolo possa dirsi almeno “decente“ e posso assicurarti che la mia non è assolutamente falsa modestia v.v Un beso, ciau ciau ^^
beal95: Non ti preoccupare!! Non sei perdonata, perchè non c’è nulla da perdonarti!! Assolutamente, no! Eppoi quello che davvero mi interessa è che vi piaccia il capitolo. ^___^ Per quanto riguarda i ragazzi *sbav* ebbene son d’accordo con te. Nelle nostre storie ce ne troviamo a bizzeffe, eppure nella realtà scarseggiano. A dirla tutta ti dirò una cosa di me: non che cerchi il ragazzo bellissimo, ma uno con un bel pò di sale in zucca. Un tipo intelligente che sappia incuriosirmi e divertirmi -.- Andando avanti così credo proprio che rimarrò zitella Mwhuahhah xDxD Grazie per i complimenti. Ci tengo a questa fic, sebbene non lo dimostri proprio bene ù.ù Un bacio:D Ciau Alla prossima, spero! <3
namidachan>: Macciao!!!!! Ho ripreso entrambe le storie come avrai notato. Ed intendo continuarle soprattutto ora che ho un pò di tempo da dedicare ai miei interessi preferiti. Ti ringrazio infinitamente per la sfilza dolcissima di complimenti che mi hai donato. Mi auguro di non averti deluso a causa della lunga assenza o con questo nuovo capitolo. Ovviamente allego le canzoni non perchè voglia imporvi di ascoltarle. Ci mancherebbe. Piuttosto intendo dare, a chi volesse, la possibilità di ascoltare la canzone che mi ha ispirato e si tratta quasi sempre di una canzone in sintonia con il mio umore e con la mia “vena creativa“, se così posso chiamarla. Concordo con il tuo giudizio sui fighi assurdi della storia. Sono uno più fantastico dell’altro ç.ç Un beso, alla prossima spero!! Ciau <3<3
Bacio a tutti!!! :D
Sbruby.

Straight throught my heart – Backstreet Boys



  
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