Come iniziò un amore

 

- Ma perché non inizi a crescere una buona volta?

- Che vuoi dire?

- Che tutto ciò che fai è infantile. Mi spieghi perché continui ad importunare Severus?

Lily era furibonda. Non riusciva a capire perché James fosse così ottuso, perché si ostinava a torturare Piton. Non che le importasse qualcosa del serpeverde, ma odiava quell’aria da superiore ogni volta che incrociava anche il solo sguardo di James. E ora che tra i soliti scherzi tra i due era finita anche la sua migliore amica, non gliel’avrebbe perdonata.

James, dal canto suo, non capiva tutta quella preoccupazione per Mocciosus. Non sopportava l’idea che la ragazza che amava difendesse colui che odiava da sempre. Così rispose:

- Perché non sopporto il suo comportamento, non sopporto il suo atteggiamento “io sono tutto, tu sei niente”. Non è colpa mia se mi è sempre tra i piedi. Non sono io che lo provoco. Ti ricordi l’altro giorno, a Pozioni, chi mi ha fatto esplodere il calderone? O a Cura delle Creature Magiche, chi mi ha aizzato contro l’ippogrifo? O a Trasfigurazione? Se lui non mi avesse fatto svanire lo scorpione, sarei riuscito a trasformarlo in un anello di diamanti, e avrei preso il voto più alto. Ora mi spieghi perché non dovrei avercela con lui?

- Ma perché lui ti ha fatto quegli stupidi scherzi? Perché a Pozioni sei stato tu ad aggiungere sangue di vampiro nella sua pozione, rovinandola completamente. E a Trasfigurazione sei stato tu ad infilargli lo scorpione nella camicia.

- Ma a Cura delle Creature Magiche non gli ho fatto nulla.

- Una volta tanto.

- Ma perché ti ostini a difenderlo?

- Io non lo difendo…

- Ma non dire baggianate…

- IO NON LO DIFENDO! Ti faccio notare solo quello che mi dà fastidio del tuo carattere, per convincerti a cambiare, perché diventeresti una persona più gradevole…

Si interruppe. Aveva parlato troppo. James la guardò stupito e chiese dolcemente: - Perché ci tieni così tanto a farmi cambiare?

La ragazza non sapeva cosa rispondere. Ma perché non era rimasta zitta? Poi rispose con aggressività: - Non ci tengo per niente! Sei solo un bambino capriccioso!

Detto questo si voltò per tornare al castello, ma James la afferrò per il braccio: - Lily…

- Non mi toccare! Non voglio avere a che fare con i poppanti!

Si liberò della presa e corse su al dormitorio femminile. Si sedette sul letto e si abbracciò le ginocchia. Gli occhi le si riempirono di lacrime. L’ennesimo litigio con James, che si era concluso come tutti gli altri: lei che lo offendeva in maniera pesante.

In quel momento, tornò l’amica dall’Infermeria, con un cerotto quadrato sulla guancia dove prima c’era stata la bruciatura causata da James durante il duello contro Piton.

- Lily, che è successo?

Si sedette accanto all’amica.

- Ho litigato con James.

- A causa di cosa?

- Sempre per lo stesso motivo delle altre liti.

- Ma perché continui a rimproverarlo?

- Perché non lo sopporto quando fa così…

- Ma lui è fatto così, non puoi farci niente. Cambierà quando lo riterrà opportuno.

- Non so cosa pensare. Continuo a sgridarlo, ad offenderlo, … ma non voglio farlo. Io… io lo amo!

Continuò a piangere; Rosy l’abbracciò.

- Sono sempre così aggressiva con lui… non voglio che si accorga che a lui ci tengo…

- Ma sarebbe così pericoloso se gli confessassi cosa provi per lui?

Lily non sapeva cosa rispondere. Non capiva il motivo per cui voleva tenergli nascosti i suoi sentimenti. Rosy riprese:

- Pensaci, Lily. Lui ti ama dal secondo anno, e ora siamo al settimo: non è passato poco tempo. Come credi che si sente quando tu difendi la persona che ha sempre odiato?

- Io non difendo Piton…

- Forse non vorresti, ma è questa l’impressione che dai. Mettiti nei panni di James: tu cosa faresti se lui si mettesse a difendere Catherine, che gli fa una corte spietata da due anni pur di rubartelo? Come ti sentiresti sei ti offendesse per difendere lei?

Lily avvertì un morso allo stomaco dalla gelosia. Era vero. Catherine voleva portarglielo via, voleva conquistarlo. Quella smorfiosa bimbetta capricciosa…

- Ascoltami, Lily. Va’ da lui e digli ciò che provi. Non litigherete più così, e tu non starai più così male.

Lily non se lo fece ripetere due volte. Corse fuori dal castello e vide James poggiato al grande faggio, con la testa rivolta verso l’alto, assorto nei suoi pensieri, mentre il vento gli scompigliava i capelli già di loro spettinati. Aveva quell’espressione così seria, concentrata e… triste. Era bellissimo.

- James.

Lily poggiò una mano sul braccio del ragazzo, che si voltò verso di lei, incredulo.

- Senti, mi dispiace per prima… sono stata troppo offensiva… come sempre, tra l’altro.

James la fissava come incantato. Non riusciva a credere che Lily fosse andata da lui per chiedergli scusa. In sette anni non era mai successo.

- Voglio… voglio che tu sappia che a me non importa niente di Piton… io non voglio difenderlo… oddio, ho una gran confusione in testa…

Mentre parlava, non lo guardava negli occhi; così non si accorse della tenera espressione apparsa sul volto del ragazzo.

- Io… sono sempre aggressiva e offensiva nei tuoi confronti… ma è solo una maschera… non voglio far vedere che a te ci tengo. Io… io ti amo.

Il cuore di James cessò di battere. Voleva tornare indietro nel tempo per riascoltare quelle due parole… erano due parole che aveva sognato di ascoltare da tanto tempo. Costrinse la ragazza a guardarlo; Lily, che era arrossita violentemente, continuò: - Mi dispiace se sono sempre stata dura con te, se…

James posò un dito sulle labbra di Lily; lei si interruppe. Il ragazzo sorrise e posò la sua mano sulla nuca della sua amata, e la baciò dolcemente sulle labbra. Lily si sentì felice, come non lo era mai stata prima. Si separarono un istante, si sorrisero e Lily gli gettò le braccia al collo, baciando James ancora una volta.

Fu così che iniziò l’amore tra James e Lily, un amore che avrebbe dato origine a Harry, e che si sarebbe concluso nel più brutale dei modi. Ma sarebbero rimasti insieme per sempre.

 

FINE

 

 

                        Phoenix