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Autore: PhoenixLupin    10/08/2005    2 recensioni
La notte in cui James e Lily sono morti e comincia la leggenda di Harry Potter Il-Bambino-Sopravvissuto. I pensieri di Sirius Black.
Genere: Drammatico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Sirius Black, Peter Minus
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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L’ultima notte

L’ultima notte

 

Sirius accelerò in modo da arrivarci il più presto possibile. Era vero ciò che era successo? Erano vere le voci che giravano? Sperò con tutto il cuore che fosse un brutto incubo. Presto si sarebbe svegliato per scoprire che era solamente un brutto sogno…

Frenò di botto e scese dalla moto… e lì vide uno scenario terribile. Gli si formò un nodo allo stomaco e le sue gambe divennero deboli, talmente deboli da non poter nemmeno reggere il suo peso, così si inginocchiò per strada e si prese la testa fra le mani scoppiando in un pianto disperato.

James e Lily non c’erano più… davanti a lui c’era la loro casa completamente distrutta… i loro corpi non esistevano più sotto quelle macerie…

Non aveva nemmeno potuto salutare il suo migliore amico… era morto… per colpa sua, per colpa della sua stupidità. E ora anche Harry era andato via con i suoi genitori… in quel momento un bambino iniziò a piangere... era lì vicino. Restò in silenzio per ascoltare quella voce innocente e per essere sicuro di stare ascoltando il pianto del piccolo Harry. Si alzò e si avvicinò alle macerie della casa. Vide un bimbo con i capelli neri che piangeva disperatamente e tendeva in alto le sue piccole braccine in cerca di qualcuno che lo prendesse in braccio.

Sirius si piegò e lo prese. Fu quando ce l’aveva al petto che si accorse della cicatrice, una cicatrice a forma di saetta. Possibile che quel bambino di solo un anno era riuscito a scampare alla morte? Possibile che Voldemort non era riuscito a fargli altro che una cicatrice sulla fronte?

 -   Sirius.

Hagrid lo guardava con gli occhi lucidi. Guardò la casa distrutta e il piccolo Harry.

 -   Silente mi ha detto di venire a prendere Harry.

 -   Dove lo devi portare?

 -   A Privet Drive…

 -   Stai scherzando, vero? Non potete lasciarlo a quella famiglia! Io sono il suo padrino… James e Lily lo hanno affidato a me… non potete…

 -   Sirius, non voglio nemmeno io abbandonarlo a quei babbani maledetti, ma il professor Silente dice…

 -   Non m’importa un bel niente di ciò che dice Silente!

Gli occhi di Sirius si accesero di una luce furibonda. Era infuriato con sé stesso, con Voldemort e ora tutta la sua rabbia stava uscendo fuori.

 -   James e Lily sono morti! Lo hanno affidato a me! Non potete togliermelo! Ho già perso due miei amici. Silente non può…

 -   Sirius, ti prego, dammelo. Sarà meglio per tutti. Silente non ha mai sbagliato e sa ciò che fa. Dice che è questione di sangue… tra Petunia e Lily… non c’ho capito molto…

 -   Ma…

 -   Sirius, se vuoi veramente proteggere Harry, devi darmelo. Lo rivedrai presto…

Sirius guardò il piccolo bambino che aveva smesso di piangere e lo guardava incuriosito. Il piccolo gli sorrise e Sirius capì che era meglio lasciar fare a Silente.

 -   Se verrà trattato male, lo andrò a prendere, che sia chiaro.

Gli consegnò Harry dopo avergli dato un bacio sulla guancia. Hagrid lo prese in braccio e si iniziò ad incamminarsi, ma Sirius gli diede la sua moto per far raggiungere al più presto Privet Drive.

Sirius si voltò verso le macerie della casa e ripensò al sorriso di James, a come si vantava ogni volta che vinceva ogni partita di Quidditch, al giorno del suo matrimonio, al giorno in cui nacque Harry… ricominciò a piangere. Perché era stato così stupido? Perché non aveva accettato di essere il Custode Segreto della loro casa, invece di lasciare che Peter… Peter… quel lurido essere traditore che aveva venduto i Potter a Voldemort… Doveva vendicare i suoi amici, doveva farla pagare a quell’essere schifoso, vigliacco.

Cominciò a correre e lo trovò a due isolati più in là che si aggirava tra le case di quella strada. Era un uomo piccolino, che gli era sempre stato dietro, lo aveva sempre elogiato, fatto complimenti, pur di essere protetto… lui non sapeva proteggersi da solo e aveva sempre cercato qualcuno che lo facesse al posto suo. Aveva trovato lui, James e Remus e ora aveva trovato Voldemort.

 -   Peter!

L’omino si voltò verso di lui e nei suoi occhi brillò puro terrore

 -   Cosa hai fatto, brutto, schifoso, lurido vigliacco traditore?

 -   S…Sirius…

 -   Non osare pronunciare il mio nome! Come hai potuto vendere i tuoi amici a Voldemort? Come hai potuto tradirci tutti?

In quel momento iniziarono ad arrivare persone incuriosite dalla scena che si stava svolgendo.

Minus si guardò intorno e cominciò a gridare:

 -   Sei stato tu! Tu hai detto a Tu-Sai-Chi qual era il modo di raggiungere James e Lily! Tu li hai venduto a colui che hai sempre detto di odiare!

 -   Peter, ma cosa stai…

 -   Non mentire! So tutto, sai?

Sirius sentì l’ira montare dentro di sé. Stava accusando lui di aver ucciso James e Lily… in un certo senso era così… ma non avrebbe mai permesso che Voldemort si avvicinasse a loro. Guardò quella faccia che aveva ritenuto amica e provò puro disgusto per lui. Prese la bacchetta dalla tasca e la puntò verso Peter.

 -   S-Sirius, cosa vuoi fare?

Minus aveva le mani dietro la schiena…

 -   Ho intenzione di vendicare James e Lily… addio Peter…

Lo disse in un sussurro che solo Peter potè sentire.

 -   No, Sirius! Hai già ucciso i tuoi amici! Non puoi uccidere me e tutte queste persone! Sei pazzo!

In quel momento una luce verde accecante illuminò tutta la strada. Sirius si guardò intorno e vide che tutte le persone che li circondavano qualche istante prima, erano tutte accasciate per terra e Peter… Peter era scomparso… sentì uno zampettìo accanto a lui, quello zampettìo che aveva ascoltato mille volte… Peter si era trasformato in topo…

Delle mani lo afferrarono per le braccia e un uomo gli tolse la bacchetta che aveva ancora puntata nel luogo in cui poco prima c’era Peter.

 -   Sirius Black, lei ha ucciso tredici persone e ha collaborato con Colui-Che-Non-Deve-Essere-Nominato nell’uccidere i signori Potter. E’ condannato ad una vita  nella prigione di Azkaban.

Accadde tutto così velocemente che non ebbe il tempo di scappare. Pensò a ciò che era successo prima con Peter, che lo aveva accusato di aver ucciso i suoi amici. Pensò alle macerie della casa di James e Lily e a lui, che stava per essere portato ad Azkaban per delle colpe che non aveva… scoppiò a ridere, una risata folle che non aveva nulla di gioioso… si sarebbe vendicato, prima o poi… Peter doveva pagarla…

Venne rinchiuso in una cella fredda e in quel momento pensò a Remus. Non lo aveva salutato, non gli aveva spiegato nulla… ora il suo amico avrebbe creduto che fosse lui, Sirius Black, ad aver ucciso James e Lily, che era un seguace di Voldemort… pensò a Peter che era riuscito a farla franca… pensò ad Harry che era finito dai suoi zii… pensò a sé stesso che era finito ad Azkaban per degli omicidi che non aveva commesso…

Si prese la testa fra le mani, piangendo. La sua vita era finita. Non aveva più nessuno, nessuno con cui parlare, nessuno da accudire…  lanciò un urlo disperato…

 

FINE

 

                Phoenix

  
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