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Autore: La Evans    05/04/2010    29 recensioni
Rieccomi con una storia stramba,proprio uscita da una mente pazza. Bella è una ragzza di 22 anni,chiusa,fredda,tutto ciò causato da un passato difficile e ora si ritrova a Los Angeles a fare la prostituta. Lei è la preferita,la migliore del gruppo,ma una mattina Dave,l'uomo che loro considerano un padre,ma che in realtà deve controllarle,le comunica che il capo di tutti questi traffici di prostituzione la vuole,pretende di averla. Bella non vuole perchè sa che il capo è un uomo viscido e spietato,ma tremendamente bello,ma non può fare altrimenti. E se questo capo fosse Edward... come la mettiamo? Spero vi piaccia,fatemi sapere voi un bacione TanyaCullen.
Genere: Generale, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Edward Cullen, Isabella Swan | Coppie: Bella/Edward
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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                                                              4.Il mio capo

 

POV. Bella

 

-Ti piace?- mi chiese una voce maledettamente sensuale e io mi girai di scatto.

Dietro di me si era materializzato improvvisamente un gran bel ragazzo,alto sicuramente 1,95,molto muscoloso,dalla pelle color lattea,capelli a zazzera corvini e due grandi occhi inevitabilmente scuri.

Rimanemmo per svariati minuti a fissarci,la sua voce era calda,soffice,di buona presenza,era anche gradevole all’udito,era il classico bel ragazzo rustico,di città,che ammalia le ragazze per la sua stazza così particolare che per un fascino distinto.

Mi era subito parso simpatico,ma mi dovetti ricredere leggermente,il suo sguardo si soffermava trotto maliziosamente e da cane in calore sul mio corpo,classico!

-Ciao- spezzò il silenzio rialzando di nuovo lo sguardo sul mio viso,mentre io lo guardavo irritata e sull’attenti.

-Ciao- risposi semplicemente,non volevo sbilanciarmi e dal suo sguardo capì che aveva azzardato troppo.

-Oh,scusami non mi sono neanche presentato,sono Jacob Black- annunciò allegro,sorridendo,porgendomi la grande mano che strinsi con imminente freddezza,non mi sbilanciavo troppo con persone conosciute,figuriamoci con una persona sconosciuta.

-Bella Swan- risposi asciutta e tagliente,era ovvio che tutta questa mia diplomazia e indifferenza l’aveva colto di sorpresa.

-Sei la nuova arrivata- decretò cercando di attaccar bottone,ma senza successo.

-Si-.

-E cosa ci fai qui?-domandò ancora insistente,era ormai ovvio che il mio messaggio non era arrivato.

-Cosa si fa in una biblioteca?- chiesi ormai all’orlo della sopportazione.

-Suppongo si legga- rispose intimorito,colpito e affondato,

-Supponi giusto- dissi alzando un sopracciglio indifferente.

-Sei una persone di poche parole-.

-Altra constatazione ovvia- risposi alzando gli occhi al cielo,come se non fosse evidente.

-Azzardo a chiederti per quale motivo?- chiese dubbioso,sembrava un cane bastonato,si vedeva che il mio sguardo lo metteva in soggezione.

-Esatto,azzardi troppo- gli dissi fredda e distaccata.

Calò un silenzio glaciale nella stanza che ovviamente era il mio habitat,ma diversamente per Jacob.

-Anche tu sei una…- tentò di nuovo di parlare,ma sbagliò completamente argomento,si stava allargando davvero troppo.

-Cosa? Una puttana?E’ questo quello che volevi dire?- lo aggredì facendo un passo avanti mentre lui indietreggiava spaventato dalla mia ferocia.

-No,io…- tentò di giustificarsi,ma la mia risata glaciale lo fermò e capì che era tutto inutile.

-Tu cosa? Sei la millesima persona che giudica questo lavoro come impuro,sei la centesima persona che ci affibbia l’ennesima nomina spregevole per un mestiere che è uguale agli altri,cose sei tu? Un cameriere,un cuoco,quello che sei e sfrutti le mani o il tuo corpo per fare quello che devi fare? E anche noi usiamo il nostro per la nostra specialità. Voi fate tanto i pudichi dicendo che siamo solo ratti di fogna di una civiltà così perfetta,ma si vede che qui tutti mentono,perché non sono gli uomini più potenti dello stato e del mondo che ci inducono a fare questo lavoro per il proprio piacere? E a quanto pare a nessun uomo dispiace il nostro mestiere,infatti ne usufruite,ci giocate e molte volte ci umiliate,cosa che non è presente nei canoni del nostro lavoro e allora se noi siamo la vergogna di questo paese,voi siete la rovina- risposi sputando un’acidità e freddezza inaudita.

Il caro Jacob aveva sbarrato gli occhi e apriva la bocca come a voler controbattere,ma poi la richiudeva perché non trovava parole per giustificarsi.

-Io questo non l’ho mai detto- decretò poco dopo,cercando di apparire deciso,ma la sua espressione mi fece solo ghignare soddisfatta.

-Ma l’hai pensato- lo canzonai divertita e pungente,sorridendo maligna.

-Tu non puoi leggere nel pensiero- cercò di difendersi.

-E tu non sei così intelligente da nascondere il tuo di pensiero- lo attaccai,io dovevo sempre avere l’ultima parola su tutto.

-Ok,forse abbiamo iniziato tutto questo con il piede sbagliato- disse sincero,ma difficilmente qualcuno riusciva a cambiare dopo la prima impressione che mi aveva dato.

-Esattamente ed è per questo che dico che sarebbe meglio fare un passo indietro e non ricominciare mai più- decretai fredda e lucida,non volevo repliche.

-Ma…- cercò di dire,ma lo azzittì con un gesto esplicito della mano,mi ero stufata.

-Ma chi sei tu per dirmi cosa fare o meno,nessuno ha chiesto il tuo parere-domandai acida.

-Io lavoro qui- rispose indignato.

-E cosa fai? Qualcosa di importante?- chiesi sarcastica.

-L’aiuto cuoco-.

-Appunto,sei come tutti noi,per questo fai quello che devi fare e va via- dissi per poi girarmi e dirigermi verso altri scaffali da consultare.

Dovevo ammettere che era la biblioteca più fornita che avessi mai visto,c’era di tutto,dai thriller ai romanzi rosa e fantasy,dai classici a quelli odierni. Le mille copertine mi passavano dinanzi agli occhi insieme a centinai di titoli e nomi di autori da me conosciuti,gli stessi libri che avevo già letto,ero arrivata ormai alla fine della stanza e stavo per dirigermi verso l’ennesimo scaffale quando su un piccolo tavolo,affiancato da una poltroncina antica,vi era un libro,alquanto maltrattato,dalla copertina moderna e consumata sicuramente dalle tante volte che le persone avevano sfogliato quelle pagine ininterrottamente,le pagine erano gialline,causa evidente del tempo e polvere che le avevano consumate. Mi avvicinai cauta al libro,mi sedetti sulla poltrona e lo presi in mano,studiando criticamente la copertina,era nera pece e sopra vi era un unico disegno,quello di due mani che sorreggevano una mela rossa,tutto ciò mi trasmetteva un messaggio di tentazione,di una tentazione potente e proibita.

Twilight.

Questo era il titolo del libro,”crepuscolo”,strano e inusuale,suonava di antico,ma anche di una melodia dolce,leggera,ma piena di punti sospensivi e tensione,di ore e avvenimenti strambi,di una parte del giorno che difficilmente consideriamo e chiamiamo così,qualcosa di appunto speciale,ma di nascosto.

L’autrice era una certa Stephanie Meyer, un nome così anonimo e sconosciuto,ma contenete tante promesse e aspettative.

Aprì il libro e iniziai a leggere,le parole scorrevano fluidamente nella mia mente e dinanzi i miei occhi,i concetti erano semplici,la storia e intrigante; la protagonista aveva completamente il carattere opposto il mio,era lo stesso carattere e carisma che era nascosto dentro di me,talmente in profondità che forse non sarebbe mai riemerso.

Le ormai stavano passando e per me erano come pochi minuti che mi scorrevano addosso senza pesarmi,senza nemmeno che io le considerassi tali.

-Bella,Bella!- sentì chiamarmi dalla parte opposto della stanza e riconobbi quella voce come quella di Rosalie. Depose a malincuore il libro e si accorse che era già arrivata oltre la meta del libro.

Si alzò dalla poltrone e con molta tranquillità percorse i vari scaffali per poi arrivare di nuovo nell’antro da dove era entrare e in cui l’aspettava Rose.

-Dimmi Rose- le risposi asciutta,ma anche scocciata,mi aveva interrotta sul più bello.

-Bella,il capo chiede di te- annunciò quasi con dispiacere e io sorrisi amare.

Il burattinaio aveva reclamato la sua nuova marionetta che aveva acquistato senza pagare e che adesso voleva muovere a proprio piacimento,quanto ovvia poteva essere la vita,quanto scontata e insapore poteva sembrare,forse tutto ciò aveva quel retrogusto amaro che inevitabilmente doveva avere.

Ed ora per l’ennesima volta appartenevo a qualcuno e non a me stessa,a quello che volevo essere,ai miei sogni mai sbocciati,agli incubi sempre ricorrenti,alla sete di amore mai placata.

Ormai ero per gli uomini un oggetto e uguale valevo anche per quest’altro,un pezzo di ghiaccio che non si scioglie nemmeno sotto il peso di una fiamma intensa,un pezzo di legno che non si consuma,un giocattolo che veniva maneggiato da mani sempre più possessive e ossessive,un pezzo di carne che si cuoceva a proprio piacimento,questo ormai ero diventata per le persone che incontravo e per vivere ciò c’era bisogno di un cuore di pietra,di una pelle resistente che ti aiuta a far scivolare tutto addosso senza fartelo pesare,un fardello che porti e che hai imparato a sopportare. Avevo ormai intrapreso questa strada ceca,dove i sentimenti,i colori e i sorrisi si eclissavano del tutto,nascosti dall’egoismo e la presunzione,da quella voglia spastica di avere tutto in pugno e non sbagliare un colpo.

-Bella- mi chiamò Rosalie quando finalmente arrivammo alla mia stanza.

-Si dimmi Rose- le risposi atona.

-Prima di andare da lui ti devi preparare a dovere,vuole che tutto sia perfetto,soprattutto se è la prima volta che vi incontrate- mi annunciò iniziando ad armeggiare nel mio armadio.

-Ah,il re vuole che le sue serve siano perfette- commentai ironica e acida,Rose si girò verso di me e mi guardò con affetto e comprensione.

-Dai,non sarà così male- cercò di sdrammatizzare,ma invano,ero sicura di quello che pensavo.

-E come è stata la tua prima volta con Emmett?- le chiesi con tono di sfida,ma vedendo i suoi occhi intristirsi me ne pentii all’istante.

-Edward è un gran gentiluomo,vi prepara sorprese e altro,mentre Emm è più rude,dopo la prima volta che lo vidi e mi portò qui non lo sentii e non si fece vedere per un paio di settimane,sentivo molte volte le malelingue delle ragazze che si chiedevano per quale motivo io fossi qui se poi non ero di nessuno,ma io non avevo ancora capito quale fosse il vero ruolo di tutte queste ragazze qui dentro,forse era una congrega o altro,ma mi dovetti ricredere. Mi ricordo che stavo camminando nei corridoi quando all’improvviso un uomo sulla trentina,biondo e occhi azzurri mi si avvicinò e si presentò con Royce King,era un uomo di classe e grande fascino,ma non un tipo di cui fidarsi,ma mi sentivo spaesata e volevo avere delle risposte,parlammo per un po’ e quando ingenuamente gli chiesi cosa ci facevo lì lui mi rise in faccia,dicendomi che ero una lurida prostituta,un giocattolo del piacere e volle darmene prova. Mi prese con forza il braccio e mi strattonò in un corridoio della casa,buio e deserto,io mi dimenavo e gridavo ,ma lui non mi sentiva. Successe tutto in un attimo,due grande braccia mi liberarono dalla sua morsa e mi portarono lontano e questo qualcuno mi chiuse in un sgabuzzino. Da fuori sentivo che due uomini si stavano prendendo a pugni e capì che il mio salvatore oltre ad avermi salvata mi stava anche vendicando. Quando tornò da me scoprii che il mio salvatore altro non era che Emmett,io lo guardavo gioiosa e lo stavo per ringraziare quando però mi ricredetti vedendo i suoi occhi pieni di odio e rabbia,mi scaraventò su un tavolo traballante,rinfacciandomi di essere una lurida puttana,che lo ricompensavo della sua gratitudine divertendosi con altri,quella fu la prima volta che feci sesso e quando Emmett se ne rese conto mi lasciò lì da sola,piangente. Dovevo odiarlo perché dopo avermi quasi violentata e avermi fatto perdere la verginità l’odio era l’unico sentimento che dovevo riservargli,ma poi lui ritornò con dei vestiti che mi fece indossare e si curò di me. I giorni seguenti mi disse cosa sarei divenuta e mio malgrado accettai,mi ero innamorata irreparabilmente di un uomo senza sentimenti,che mi aveva riservato tanta rabbia solo perché accecato dalla gelosia. Si,lui credeva che fossi andata di proposito con Royce e mi ribadì che ero solo sua e da allora sono ancora qui- mi raccontò con occhi lucidi.

Io mi paralizzai sul posto,non avrei mai potuto immaginare una cosa del genere,quanta sofferenza e odio,quanta ingiustizia che in fine veniva giustificata da un amore così inumano e sproporzionato.

-Come ti sei potuta innamorare di un mostro?- le domandai assottigliando gli occhi incuriosita.

-L’amore non ha canoni,ma è stata la prima persona che mi ha dato un minimo di protezione e interesse- mi rispose sincera continuando a maneggiare nel mio armadio.

-Ma è un essere spregevole- constatai e lei alzò le spalle come a dirmi”credi quello che vuoi”.

-Tu non credi nell’amore vero?- chiese all’improvviso Rose.

-Si vede così tanto?- le risposi con freddezza.

-Sei molto restia in questo argomento- constatò immediatamente.

-Solo perché credo sia inutile parlare di una cosa che non esiste- risposi ovvia.

-Invece esiste-.

-Credila come vuoi,basta che questa illusione non mi tocchi,per il resto può fare quello che vuole- a quelle parole lei sgranò gli occhi sorpresa da tutto questo mio cinismo.

-Trovato!- gridò entusiasta Rose poco dopo riemergendo dal mio guarda roba e mostrandomi una vestaglietta rossa di Victoria’s Secret,accompagnato da uno slip inesistente.(Qui la foto -> http://www2.victoriassecret.com/commerce/onlineProductDisplay.vs?namespace=productDisplay&origin=onlineProductDisplay.jsp&event=display&prnbr=GL-255840&cgname=OSSALLGEZZZ )

-Vieni andiamo in bagno che ti preparo per bene- annunciò e al quanto scocciata mi diressi con lei in un bagno davvero lussuoso,tutto in tinta con lo stile classico della mia stanza. ( Qui la foto -> http://static.blogo.it/deluxeblog/bagno-lusso/bagno_01.JPG )

Rose mi fece  fare un bagno rilassante accompagnato dall’uso di prodotti delicati per la mia pelle per renderla più soffice e profumata,poi passammo ai capelli che curò con impegno,il risultato fu davvero prestigioso,mi mise un filo inesistente di trucco,indossai gli slip e sopra la vestaglia.

-Vuoi metterci delle scarpe sotto?- mi chiese Rose dolce.

-No grazie preferisco andarci a piedi scalzi- le risposi sorridendo.

-Bella voglio dirti che non devi osare baciarlo sulle labbra- mi avvertì apprensiva,ma la rassicurai dicendole che lo stesso valeva per me e dopo che mi ebbe augurato buona fortuna mi recai alla meta.

Fuori dalla stanza mi aspettava un sommelier,che mi  accompagnò tra i corridoio per poi fermarsi dinanzi a una grande porta bianca che mi indicò come la mia meta.

Mentre lui se ne andava,presi un bel respiro e con sicurezza abbassai la maniglia e entrai.

La stanza era in penombra e non riuscivo a vedere quasi niente,ma all’improvviso un piccolo lampo mi fece voltare alla mia destra,era lo scintillio di un accendino che veniva acceso e potei vedere che qualcuno si era appena accesa una sigaretta. Era Lui. Mi raggelai sul posto e mi sistemai in una posizione rigida. Passarono svariati minuti fino a quando lui non spense la sigaretta per poi avvicinarsi molto lentamente a me,lo sentivo dallo spostamento dell’aria e dal rumore della stoffa che la sua camminata provocava.

All’improvviso lo sentii dietro di me,il suo alito caldo mi soffiava sul collo e la sua mano corse alla mia,che grande e calda la prese stringendola. Il suo tocco mi provocò per un innato motivo una scarica di eccitazione sublime,così grande e improvvisa che mi fece spalancare gli occhi dalla sorpresa.

-Allora sei tu Bella- disse una voce,la sua voce,così calda,sensuale e mascolina,trasmetteva forza e freddezza,quasi simile alla mia,ma più potente.

-Si- soffiai estasiata da quelle strani sensazioni,il cuore mi batteva fortissimo e il respiro si faceva lungo e quasi irregolare.

Sentii all’improvviso anche le sue labbra sottili,soffici e calde posarsi all’incavo del mio collo per poi percorrerlo con lentezza disarmante,tutto ciò mi stava causando una eccitazione fuori dai canoni e dalle esperienze.

Lo vidi spostarsi dinanzi a me ed essendo particolarmente vicino riuscii a distinguere la sua figura, la gola mi si adirò e mi mancò il respiro.

Era l’uomo più bello che avessi mai visto,dai lineamenti soffici,ma decisi,da vero maschio e adulto. Era alto all’incirca 1,87, dai capelli ramati e scompigliati con naturalezza,il naso aveva una piega perfetta,ma gli occhi furono la cosa più bella che ebbi mai visto,così verdi,così particolare e profondi,mi parve di vedere due smeraldi costosi,preziosi e sovrumani,irradiavano una luce propria,particolare.

Lui si accorse del mio interesse e sorrise malizioso,ma di certo il suo di sguardo,che percorreva tutta la mia figura soffermandosi famelico non mi era di certo precluso,ma diversamente da qualsiasi altro sguardo non mi dava fastidio,anzi mi causava scosse di eccitazione.

L’altra mano che non era racchiusa nella sua presa,come se avesse vita propria,si alzò verso il suo viso e lo accarezzò soffice,la sua pelle era così morbida e particolare,piacevole al tatto,credetti che da un momento all’altrol’avesse scostata,ma invece appoggiò la sua guancia sul mio palmo aperto e lo accolsi con piacere.

Dopo un tempo indeterminato l’altra sua mano si chiuse sulla mia che tenevo sulla sua guancia e non seppi perché ebbi paura di un suo rifiuto.

-Vieni con me- mi disse suadente e ogni mia paura scomparve come nubi al sole. Mi fece camminare un po’ fino a quando non intravidi un letto a baldacchini,ci fermammo solo quando arrivammo ai lati del letto e la sua presa lasciò la mia mano.

La mancanza di un contatto con lui,non seppi perché mi stava causando una così forte emozione di tristezza e di vuoto,stavo forse perdendo colpi?

Le sue mani tornarono a farsi vive sul mio corpo e apparvero sui miei fianci che massaggiavano leggermente;la sua bocca peccatrice si avvicinava come un felino al mio collo che infine trovò,iniziò a baciarlo prima con leggerezza poi sempre con più passione e bramosia lasciandomi segni evidenti,poi le sue labbra si spostarono sulla spalla che continuò a baciare,fino a quando non incontrò la spallina della vestaglia che con i denti fece scendere e con l’altra mano si occupò dell’altra,caddero insieme alla vestaglia che mi lasciava nuda se non ad eccezione dello slip che copriva la mia parte intima.

Vidi i suoi occhi guardarmi con un eccitazione che arrivava alle stelle e bastò solo quello sguardo per mandarmi in tilt e quando senti le sue labbra baciare e leccare un mio seno,uno fuoco ardente si accese nel mio bassoventre per iniziare la sua lenta tortura.

Le labbra di Edward percorrevano tutta la mia rotondità per poi chiudersi sulla piccola gemma,che stuzzicò,succhiò e leccò con passione fino a farla diventare turgida.

Presa da questa forte eccitazione rovesciai la testa all’indietro e iniziai a ansimare fortemente e quando le sue labbra si spostarono sull’altro seno un gemito di sorpresa scappò dalle mie labbra.

Una sua mano percorse tutto il mio ventre per poi spostarsi sull’elastico degli slip che ormai erano bagnati fradici.

Quando ormai il suo lavoro sui miei seni finì le labbra scesero su tutto il mio sterno,per poi baciare e leccare il ventre,soffermandosi sul mio ombelico,con cui giocò quasi come un bambino.

La sua mano che era ferma sull’elastico dei miei slip mi prese con forza il fianco e mi adagiò con forza,ma anche innata dolcezza sul soffice materasso.

Queste strane sensazioni mi stavano davvero devastando,non sapevo perché divenivano sempre più forti,eppure era uno sconosciuto di cui sapevo solo il nome e con cui avevo scambiato solo pochissime parole.

Ma le sue labbra che si spostavano sempre più giù mi fecero ridestare dalla moltitudine di pensieri;si spostarono in un colpo fulmineo sul mio interno coscia che baciò e mordicchiò con malizia,fino a quando non alzò i suoi occhi smeraldo sui miei e vedendoli appannati dalla passione ghignò e ritornò con il viso all’altezza del mio collo e riprese a baciarlo mentre la sua mano iniziò a massaggiare la mia femminilità bagnata e eccitata da sopra gli slip.

Gemevo senza sosta,frustata perché desideravo irreparabilmente un contatto più profondo e infine mi accontentò. Tolse via gli slip inutili e sfiorò con la punta delle dita il mio sesso in fiamma,per poi accarezzarlo più in profondità e i miei gemiti si alzarono a livelli quasi paradossali e a contatto con la pelle della mia spalla sentii che lui stava sorridendo.

All’improvviso,come un fulmine in una giornata soleggiata,inserì un dito nella mia fessura,mi mancò il fiato,tanto che non riuscivo nemmeno più a respirare;i suoi affondi cominciarono e  la mia eccitazione toccò vette sconosciute,nessuno mai mi aveva riservato attenzioni del genere,di solito ero sempre io che davo piacere agli altri.

I movimenti divennero veloci,rapidi e toccarono i miei punti più sensibili,fino a quando l’orgasmo non arrivò inaspettato e più potente che mai. Il suo viso scattò immediatamente sulla mia femminilità che leccò con bramosia e lussuria,la sua lingua era calda e piacevole.

Quando ebbe finito,si alzò dal mio corpo e sentii i rumori dei sui vestiti che cadevano a terra, quando si calò di nuovo su di me la sua eccitazione,prepotente e calda toccava il mio ventre e ciò mi causò l’ennesima scossa.

All’improvviso uno scatto di autostima mi aiutò a darmi coraggio,così ribaltai le posizioni e mi portai su di lui e iniziai suadente a baciargli il collo,lasciando anche io dei segni.

Passai poi al petto che con accortezza e passione baciai e toccai,era così muscoloso,ma non eccessivo,il suo copro tonico e piacevole al tatto mi stava portando alle stelle,non l’avevo immaginato così sublime,così perfetto e mai avrei pensato che mi scaturisse tali emozioni.

Mi soffermai poi sui suoi capezzoli che feci inturgidire per poi baciarli e mordicchiarli ,i suoi ansimi e gemiti sommessi non facevano altro che riempirmi di orgoglio.

Mentre le labbra scendevano sui suoi addominali perfetti,la mia mano sfiorò la sua erezione prepotente e lui gemette con più forza;continuai la mia tortura fino a quando non arrivai con la bocca al suo sesso che trattai con alquanto attenzione.

Vi posai dei baci,per poi leccarlo e prenderlo in bocca. Tutto ciò poteva sembrare squallido,ma questi erano i canoni di un rapporto e data la mia esperienza feci impazzire anche lui.

I suoi gemiti e i suoi occhi appannati dal piacere non facevano altro che darmi forza,fino a quando con un movimento inaspettato Edward mi portò con il viso alla sua altezza e mi spiazzò del tutto.

Le sue labbra si erano attaccate come ventose alle mie che lambiva con dolcezza,io ero paralizzata,Rose mi aveva espressamente detto che lui non baciava sulle labbra mai nessuna,ma mi ritrovai avvolta da una strana sensazione che mi fece rispondere al bacio,le nostre labbra si fondevano insieme e le lingue danzavano,mentre la sua accarezzava il mio palato e io gli mordicchiavo il labbro inferiore.

-Bella- sussurrò estasiato e quasi sfinito quando ci staccammo,avevamo entrambi le labbra gonfie e una nuova eccitazione dentro.

Di scatto la sua eccitazione entrò nella mia femminilità e io gemetti sorpresa e estasiata.

Mi sentivo completa,come se i tasselli di un puzzle immaginario si rimettessero al loro posto da soli. Le sue spinte si facevano sempre più potenti e i nostri gemiti si confondevano insieme.

Arrivò infine il culmine,così potente e così inaspettato che ci colse in contro piede e le nostre labbra da sole si riunirono. Quando poi la passione si spense leggermente Edward si scostò da me come scottato e scese dal letto con un balzo. Ero così atterrita e sorpresa che mi paralizzai,ma la stanchezza non mi dava nemmeno il tempo di metabolizzare i vari accaduti.

Passarono minuti,forse ore o addirittura giorni,ma non sapevo cosa pensare,il letto prima così caldo e pieno,ora era così vuoto e gelido.

Cosa mi aveva fatto? Mi aveva ammaliata? Cosa cazzo ero tutta questa confusione? Questo turbine emozioni così potente che mi stava devastando e straziando?

Come poteva solo una lurida notte rovesciare tutta una realtà? E io che ci ero cascata,ammaliata da due smeraldi così sensuali e maledettamente sbagliati.

Io fredda,cinica ero stata sottoposta e posseduta senza nemmeno che lui aprisse bocca,senza che nemmeno potessi conoscerlo.

Sentii affianco a me il peso di qualcuno che si sedeva sul letto e vidi la sua schiena pallida che si alzava e abbassava a ritmo del respiro.

Nessuno dei due parlava e alquanto sapevo non ne avevamo nemmeno voglia.

Improvvisamente il suo viso si girò verso di me e i suoi occhi incontrarono i miei,erano diversi da come li avevo conosciuti,ora erano vuoti,freddi e distaccati.

-Vattene,ti chiamerò io quando ne avrò voglia- esclamò diffidente e tagliente.

Mi paralizzai sul posto,ma reagì divenendo di nuovo la realista Bella.

-Come vuoi- risposi acida,stavo per alzarmi dal letto quando la sua mano si chiuse sul mio polso e con violenza mi fece girare e scontrare con il suo sguardo di fuoco.

-Devi portarmi rispetto- disse con ferocia e rabbia,ma io non gli diedi ascolto,mi liberai dalla sua stretta e mi alzai.

-Un rispetto che non avrai mai- dissi indifferente e dopo essermi rivestiti uscì dalla stanza.

Sarei dovuta ritornare nella mia camera,ma non seppi perché delle lacrime bollenti iniziarono a sgorgare dagli occhi e bagnarono le guancie,era da tanto che non piangevo e ora mi sentivo scombussolata,messa sotto sopra;non volevo rimanere lì un minuti di più.

Iniziai a correre a perdifiato e finalmente trovai la porta che prima avevo individuato;l’aprì con forza e stranamente quella sera faceva freddo e pioveva a dirotto,mi precipitai nel cortile e iniziai a camminare frettolosamente,i piedi nudi stanchi iniziarono a sanguinare,anche a causa delle varie cadute che prendevo,scavalcai con enorme fatica le cancellata,dovevo scendere,ma la testa mi girava enormemente,così mi lasciai cadere dinanzi scontrandomi con l’asfalto in modo doloroso e quasi mortale,vedevo ormai appannato,poi il buio più totale.

 

Angolo autrice:

Hey voi abbassate le ascie,non ce n’è motivo,o forse si? xD Ok,ok sono spregevole e cattiva,per non parlare del capitolo pietoso,oddio,davvero,non si può leggere.

Fatemi sapere assolutamente cosa ne pensate,questa è la prima volta che scrivo una cosa del genere e sono stata davvero pessima,davvero! Dovete dirmelo voi,perché se è così male,abbasso il raiting e mi metto l’anima in pace e non scrivo più cose così,sono negata proprio T_T per questo chiedo anche in ginocchio a chi solo leggere di sprecare poche parole,davvero non chiedo molto.

 

Ringraziamenti:

Volevo ringraziare e tutti quelli che leggono soltanto,poi ai 8 che mi hanno messa tra gli autori preferiti,i 4 nelle storie da ricordare,i 41 nei preferiti e infine i 102 nelle seguiti,oddio davvero non so dirvi come mi senta emozionata.

 

Rispose alle recensioni:

x essebi: Cara grazie davvero! Le tue parole m rendono davvero molto felice e la tua descrizione accurata e dettagliata mi ha fatto subito intendere che sei un’esperta nel campo. Per curiosità,così,da come scrivo quanti anni mi daresti? xD Facciamo questo giochino e poi vediamo.

X  ichigo1995D: cara grazie davvero per i bei complimenti! Spero che l’incontro trai i due protagonisti ti piaccia.

X Bella_Kristen: Tesoro,grazie davvero,non so come ringraziarti e hai ragione,la storia di Edward è commovente e anche a me la parte di Carlisle non piace,ma mi serve purtroppo,è così la storia ahimè. Per l’esclamazione che Edward non sia cattivo,credo che adesso ti sia ricreduta o sbaglio? Forse hai ragione,ma forse anche no! Chi lo sa!

X Isangel: Carissima,vedere ch mi commenti sempre mi riempe di gioia,davvero! Seguo la maggior parte delle tue storie e vedere che mi sostieni tanto e soprattutto una così brava scrittrice come te mi dà davvero una gioia infinita,ancora mille grazie!

X EricaCullen:ECCOTI STO POV BELLA! Mamma mia non ne posso più di queste tue esclamazioni,mi perforano la mente,davvero!Per il resto grazie davvero,ogni tua parola mi rende come sempre felice e fortunata di avere un’amica come te!

X kiki1988:Eh cara visto che non era lui? Non ti ho mentito,ma non ti ho nemmeno deluso,li ho fatti incontrare,anche se so che adesso mi detesti per il finale vero? Fammi sapere.

X Tamy79: Eh cara,lo so,lo so sono in ritardo,ma ne è valsa la pena no? Ok no,mi sto illudendo che questo capitolo sia bello,ma non lo è T_T. Grazie mille ancora!

X sgabbycullen: Allora contenta dell’incontro? Soddisfatta? Fammelo sapere te,grazie ancora per la recensione e il sostegno.

X Ed4e: Tesoro! Eh vedo che ti è piaciuto davvero il Pov Edward,mi fa davvero piacere,ogni tuo parere è prezioso,lo custodisco con amore! Per il resto sono proprio ansiosa di conoscere un tuo parere su questo capitolo! Grazie mille ancora!

X babygirl91: Oddio è la tua prima recensione e subito mi hai fatto commuovere,davvero grazie! Non so esprimere tutta  la mia gratitudine,continua così!

X Rebussii: Carissima il tuo sarcasmo mi fa sbellicare dalle risate ogni volta,oddio non so come dirtelo,ma le tue recensioni mi riempono di felicità,davvero grazie mille!

X adry91: Tesoro mio! Bella recensione,davvero! Mi emozioni sempre e so che su questo capitolo avrò bastonate e molte,oddio ho paura! Aiutami tu xD!Ti adoro troppo anche io!

X giova71: Carissima è sempre un piacere sentire i tuoi pareri,davvero,non so come ringraziarti! Ecco i nuovi sviluppi,ma non sono certa che ti piacciano!Fammi sapere.

X yle94: Cara davvero grazie dei complimenti! Mi rendi felice,fammi sapere cosa ne pensi anche di questo.

x frate87: Eh credo proprio che tutti odiamo Tanya,è una cosa spontanea,anche se non ti nascondo che un po’ mi dispiace,perché Tanya è anche il mio nome!T_T povera me! Ma posso affermare di essere proprio il suo contrario,bruna ecc…Grazie ancora per i bei complimenti!

 

Volevo consigliarvi l’altra mia storia “L’amore non dice bugie” e tutte quelle di adry91,volpessa22,Isangel e SaraCullen_.

Un bacione a tutte,fatemi sapere,TanyaCullen.            

 

 

  
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