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Autore: Mogura    07/04/2010    1 recensioni
Ho un brutto presentimento. Ce l’ho da quando Sakura ha cominciato a parlare. C’è qualcosa sotto, e so anche di cosa si tratta. L’ho letto nella sua espressione apatica, l’ho letto nei suoi occhi seri e freddi, l’ho sentito persino nel tono piatto della sua voce.
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Naruto Uzumaki
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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Sakura's confession

Sakura’s Confession

Fosse l’ultima cosa che faccio!

 

 

Guardo Sakura e gli altri allontanarsi e le loro schiene farsi sempre più distanti. Nell’aria c’è un strana atmosfera. La calma prima della tempesta, una tempesta che presto mi travolgerà, ci travolgerà tutti. Forse la stessa tempesta di cui ho appena avuto un assaggio.

Ho un brutto presentimento. Ce l’ho da quando Sakura ha cominciato a parlare. C’è qualcosa sotto, e so anche di cosa si tratta. L’ho letto nella sua espressione apatica, l’ho letto nei suoi occhi seri e freddi, l’ho sentito persino nel tono piatto della sua voce.

“Qualcosa non quadra” ho pensato da subito, da quando l’ho vista venirmi incontro sostenuta. Non ho mai visto Sakura comportarsi in quel modo. Non è da lei.

 

Cosa significa questa dichiarazione? Quella dichiarazione…Mi sento così male.

Bugiarda!

Falsa!

Ho voglia di urlare….Anche lei mi ha abbandonato! Lei che è sempre stata la mia compagna più cara in quest’ impresa! Lei che credevo mi capisse più di ogni altro! Lei che credevo volesse riportare a casa Sasuke come lo volevo io!…Mi sbagliavo…Mi sbagliavo di grosso.

 

Sono l’unico a non aver ancora abbandonato la speranza? Sono l’unico ad avere ancora fiducia in lui?…A quanto pare sì…

mi devo calmare, mi devo calmare. Respiro profondamente.

Sakura-chan…

Certo, capisco perfettamente la vera natura di questa dichiarazione. Sakura mi voule bene e, anche io come lei, sono perfettamente cosciente di quanto sia diventata pericolosa la mia missione, di cosa vado rischiando…quel qualcosa che molti altri hanno messo a repentaglio per me, che molti altri hanno perso per difendere ciò in cui credevano, per difendere coloro in cui credevano.

Queste persone hanno fatto in modo, più o meno consapevolmente, che io sia qui e che possa percorrere il mio cammino, sempre portando il loro ricordo nel cuore, per realizzare i miei sogni.

 

Sakura l’ha ripetuto più volte durante il suo discorso: vuole che la smetta di rincorrere Sasuke. Ha detto che è un criminale, un traditore, che per lui non c’è più speranza.

Vuole che la smetta di rischiare la mia vita per una causa che per lei ormai è persa.

Ma non per me.

 

Sakura-chan anche io ti voglio bene, e te ne voglio molto, anche se queste tue menzogne, devo confessarlo, mi feriscono. E anche tu sai che mi stai facendo male, ma per uno scopo maggiore, ed è proprio questo pensiero che ti ha dato il coraggio di presentarti qui oggi e di pronunciare queste parole mettendo a repentaglio la tue felicità, vero?…perché per quanto tu possa mentirmi…per quanto tu possa mentire a te stessa, che è ancora peggio, sai di non provare quel sentimento nei miei confronti. Lo sai tu, lo so io.

 

Lo ripeto: capisco le tue motivazioni, tuttavia non le condivido.

Quando eravamo piccoli ho sognato e fantasticato tante volte immaginandoti dirmi cose del genere, e forse una volta non avrei mai colto il loro vero significato. Sarei stato felice e ti avrei accettata e baciata senza pormi domande. Forse perché non conoscevo la vera natura di certi sentimenti, confondendo l’amicizia e l’affetto che provo per te con l’amore.

Non capivo i miei sentimenti e non capivo i tuoi.

Ma sono diventato piuttosto bravo nel leggere nel cuore delle persone, più bravo di quanto credessi.

 

Sì, Sakura, sei diventata una donna adulta. E non lo capisco solamente dai tratti in fiore del tuo splendido viso, che io ho sempre adorato, ma soprattutto dal fatto che mi hai appena dimostrato che sei disposta a mettere da parte i tuoi sogni e la tua stessa felicità per salvare ciò a cui tieni,

per salvare il nostro villaggio,

per salvare me.

Grazie Sakura. Grazie di volermi così bene, grazie mille. Ma io non sono ancora disposto a mettere da parte i miei di sogni.

Non sono disposto ad abbandonare la speranza.

 

Mi è capitato molte volte di chiedermi cosa gli altri pensassero di me e della mia ostinazione, e trovare una risposta non è mai stato difficile: un ragazzo aggrappato al passato che non riesce a voltare pagina e continuare la sua vita accettando le cose come stanno.

Provano pena per me. A qualcuno sembro addirittura ridicolo.

Già…anche lui me l’aveva detto…guardandomi dall’alto in basso dal bordo di quella rupe. “Ridicolo. Ti ucciderò per capriccio.”

Le sue parole mi rimbombano ancora nella testa.

 

Solo quella volta vacillai, guardandolo negli occhi e trovandolo più lontano di quanto mi aspettassi. Solo per un attimo, con le ginocchia e la testa appoggiate perterra e le lacrime che mi sgorgavano incontrollate dagli occhi, vedendolo dissolversi tra le fiamme, mi sembrò che ogni sforzo che avrei mai potuto fare sarebbe stato vano.

Ma in quel momento di sconforto furono proprio le parole di Sakura a farmi rialzare ancora più deciso di prima.

Da quel giorno in poi non ho mai più avuto dubbi. Io riuscirò nella mia impresa costi quel che costi, con o senza l’approvazione degli altri.

 

Da bambino ero alla continua ricerca di quell’ approvazione, ne sentivo un estremo bisogno. Ma adesso che potrei averla non so cosa farmene. Perché questo legame, questo ragazzo, per me sono più importanti dell’opinione degli altri.

 

Anche lui, come me, è sempre rimasto aggrappato al passato e ai ricordi, ma i motivi per cui lo facciamo sono differenti. Quasi mi viene da ridere. Siamo sempre stati così simili e così diversi nello stesso tempo.

 

E mi torna in mente quel Sasuke che mi guardava con aria di sfida, mi torna in mente quel Sasuke con cui litigavo ogni giorno e che insultavo continuamente.

Lo stesso Sasuke che seduto accanto a me, che ero legato ad un tronco a causa della mia stessa stupidità, mi porgeva il proprio cibo rischiando il suo posto nel team, lo stesso Sasuke che dopo un estenuante allenamento si era sorretto a me e nello stesso tempo cercava di sorregermi, lo stesso Sasuke che mi aveva salvato da una morte certa sul quel ponte nel villaggio della pioggia rischiando la propria vita. Lo stesso Sasuke che nella Valle dell’Epilogo, nonostante mi avesse assicurato che l’avrebbe fatto, anche avendone l’occasione, non mi uccise.

Quel Sasuke di cui non posso fare a meno, di cui non voglio fare a meno, perché ogni giorno che passa, ogni ora, ogni minuto, sento che ormai non mi bastano più i ricordi, ho bisogno che lui sia qui con me, al mio fianco e farò qualsiasi cosa perché ciò accada.

 

Il tempo stringe inesorabilmente e chissà perché guardando Sakura e gli altri scomparire all’orizzonte tra la neve mi torna in mente quel ragazzino, Haku.

I suoi lunghi capelli scuri, la sua pelle candida e le sue parole, soprattutto le sue parole. E mi sembra quasi di vederlo qua davanti a me guardarmi con i suoi occhi castani e gentili pormi una domanda muta. Io nella mia mente gli rispondo:

“Sì, ho trovato quella persona importante, la persona per cui voglio diventare forte.”

E poi anche lui se ne va raggiungendo quell’altro ninja che lo aspetta calmo pochi passi più indietro, la sua di persona importante, e insieme scompaiono nella foschia.

 

Adesso devo solo raggiungerla quella persona, raggiungerla e riportarla a casa. Anche se sarò solo in quest’impresa io ce la farò…

E tu, Sasuke, non sei solo! Io ti riporterò a casa!

Fosse l’ultima cosa che faccio!

 

 

*Nevicava ancora quando Naruto, dopo qualche istante di silenzio, si apprestava a rientrare all’interno dell’edificio con Kakashi e Yamato. Mentre apriva la porta da un angolo spuntò Sai, che pochi minuti prima avevano visto andarsene con Sakura e gli altri:

“Sai…Perché tu…”

“Sembrerebbe essere un bunshin…” Aveva osservato acuto il sensei dai capelli argentati infilando una mano in tasca.

“Prima, Sakura ti ha detto qualcosa. Io ti dirò quello che non ha potuto dirti.”

“…Mi prendi in giro..?!”*

  
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