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Autore: CarolPenny    07/04/2010    1 recensioni
Parlare con Jake, essere in sua compagnia erano dei piccoli momenti speciali a cui per nulla al mondo avrebbe rinunciato.
SCRITTA A QUATTRO MANI.
Genere: Commedia, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi
Note: AU, What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie '¿Love hurts'
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=VENEZIA=


Per Heath stare solo era la cosa più facile di tutte.
Amava esplorarsi dentro, anche a costo di rovinarsi l'umore, cosa che stava facendo.
In quel momento leggersi dentro era davvero troppo difficile.
Seduto su una delle piccole poltrone di casa sua, teneva il cellulare in mano, rigirandolo fra le mani. Non sapeva nemmeno quello che voleva fare. Chiamare Jake? E cosa gli avrebbe detto? Si era aperto all'altro quell'ultima notte e ne aveva guadagnato solo rabbia da parte del moro. E aveva ragione, cavolo! Aveva ragione, era anche lui arrabbiato con se stesso. Non si capiva a volte. Rovinava tutto con delle semplici parole e non riusciva a ricomporre i pezzi della sua felicità.
Solo questo aveva scoperto di se stesso nella sua vita ed era l'unica cosa di cui era certo. Insieme all'amore che provava per Jake. Eppure aveva quasi distrutto la loro relazione.
Non si sentivano da tre settimane, forse era giunto il momento di chiamarlo.
E ci stai anche a pensare! Heath quanto sei stupido..
Si sarebbe incontrato con Michelle quella sera, aveva ancora tempo per fare una telefonata abbastanza lunga, per chiarire con Jake.
Cosa lo tratteneva?
Si rese conto che forse voleva aspettare che fosse l'altro a chiamare. Ma come poteva anche pensarlo?! Jake non l'avrebbe fatto, non in quel periodo, non dopo quello che si erano detti.
Il cellulare squillò e Heath fece un sussulto. Com'erano possibili tutte quelle coincidenze?! Ogni volta che pensava a qualcosa di importante succedeva. Aveva paura di guardare chi era. Sospirò e lesse le lettere sullo schermo: Michelle.
Tirò un altro sospiro leggero e poi rispose.

*

Era da tempo memorabile che non si sentivano e ancor di più da quando non si vedevano. All'inizio era stato più semplice. Lui e Michelle erano rimasti a Los Angeles per un pò fino a quando, sopratutto per decisione della ragazza, avevano deciso di trasferirsi a New York. Si erano visti solo un paio di volte, erano andati al mercato, oppure a bere qualcosa in un locale alla periferia, lontano dal caos e dai paparazzi, ma solo una volta da soli, e lui gli aveva detto che si sarebbero trasferiti.
Dopo quella conversazione nella roulotte, nessuno dei due era tornato sull'argomento, e se ad Heath questo rasserenava, allora non c'era nient'altro da fare. La sua felicità era la cosa più importante.
Gli aveva counque detto che gli sarebbe mancato ed Heath sorridente aveva risposto che questa volta lo avrebbe chiamato davvero.
E aveva mantenuto la parola;
Era stato quello scorso febbraio durante il pomeriggio, mentre stava leggendo delle mail di lavoro, seduto sul divano con il computer sulle gambe e i due cani accucciati di fianco. Sussultò non appena vide il mittente della chiamata e si alzò immediatamente facendo muovere anche Atticus e Boo.
Heath!! fece subito
Ciao Jack Nasty! rispose l'altro allegro.
Alla fine hai chiamato...
Heath rise e poi rispose di nuovo Si...ho una grande notizia! sembrava essere entusiasta.
Jake si morse un labbro e i battiti del suo cuore aumentarono. In testa
girarono mille pensieri, tutto, tranne quello che invece poi gli disse Heath.
Allora?
Il biondo prese un bel respiro.
Io e Michelle...aspettiamo un bambino...
Jake aprì la bocca e sgranò gli occhi, con il cuore in gola. Si andò anche a risedere visto che per un attimo non si sentì più le gambe.
Jake...ci sei?
C..cosa?
Si...Michelle l'ha scoperto stamattina...ed è già da parecchie settimane... sospirò
Complimenti... disse quasi atono Non pensavo che voleste già...
No, guarda se vuoi la verità lo interruppe Ledger E' stato del tutto inaspettato...
Jake non rispose
Però...è stata anche una bella sorpresa...
Sapeva quanto ad Heath piacessero i bambini, e sopratutto che se fosse stato con lui era di sicuro l'unica cosa che direttamente non avrebbe potuto dargli, ovviamente...
Bene...suppongo che allora, da un momento all'altro vi sposiate...
Heath fece un verso indefinito
Mmm...veramente non ci abbiamo ancora pensato...un bambino è di sicuro un impegno importante ma il matrimonio ancora non è nei nostri piani...
Per quanto stesse di merda in quel momento, Jake sentì un leggero sollievo ascoltando quelle parole, come se ci potesse essere ancora una piccola speranza che li avrebbe riavvicinati come voleva.
Ma un bambino, forse, era anche peggio del matrimonio.
Beh in ogni caso fatemi sapere eh... disse con tono ironico e assolutamente falso.
Non riuscì ad essere sincero con lui in quel momento, e non gli importò neanche che Heath lo capisse.
Certo!...
Avrebbe voluto dire che stava di merda, che quei mesi erano stati una merda, che il suo cuore stava una merda, che il sesso neanche a parlarne , e che tutto (a parte il lavoro) stava andando letteramente una merda! Perchè? Perchè semplicemente gli mancava. Che non si era arreso, nonostante la scelta dell'altro di stare con Michelle e non aveva mai pensato nulla di diverso da quello che gli aveva detto nella roulotte.
Senti, se non hai nulla da fare possiamo ncontrarci uno di questi giorni, magari scendo a Los Angeles...
Jake rimase sorpreso da quella frase e si dispiacque di dovergli dare una risposta negativa
Mi dispiace Heath...ma sono impegnato fino alla settimana prossima, magari dopo...
L'altro sbuffò
Non lo so, è improbabile...vabbè poi ci risentiamo...a proposito, Ang ti ha chiamato per dirti le date?
Jake prese il portatile e se lo rimise sulle gambe
Mi ha mandato una mail ieri, ma penso mi chiamerà a giorni...Ho letto comunque che c'è l'anteprima a New York a Giugno
Si...io e Michelle ci siamo di sicuro, tu?
Jake sospirò gravemente Purtroppo proprio in quei giorni non ci sono...
Silenzio
Mi sa allora che ci vedremo direttamente a Venezia...Ang dice che è quasi confermata la presentazione del film al festival....

E quel momento era arrivato, dopo mesi e mesi di agonia, ad aspettare che arrivasse Settembre. Jake aveva provato, senza riuscire nel suo intento, a pensare meno all'amico, a quell'ultima telefonata e ancora peggio, all'estate di Brokeback.
Tesoro?...Tutto bene? Sei stranamente silenzioso dall'inizio del tragitto!
Jake si girò verso la persona che aveva di fianco e rispose
Scusa Maggie...il viaggio è stato abbastanza stancante...
La sorella appoggiò la testa sulla sua spalla Hai ragione...ma è già da un pò che ti vedo strano...e con quel da un pò intendo, da mesi!
Maggie era sempre stata intuitiva. Forse perchè era sua sorella, ma forse anche perchè si fermava sempre ad osservare ed analizzare tutto nei minimi particolari. Fatto sta, che Jake non era mai riuscito a nasconderle nulla. E in quel caso, era molto strano che ancora non gli avesse fatto l'interrogatorio, sopratutto in campo sentimentale, il suo forte.
Era rimasta molto dispiaciuta della sua rottura con Kirsten, che lei stessa gli aveva presentato, essendo sua amica. Jake le aveva detto semplicemente che non era più innamorato di lei, senza entrare nei particolari, perchè non se la sentiva, e a quanto pare, fino ad allora, le era bastato.
Comunque ora siamo quasi arrivati per fortuna disse ancora lei con un sorriso.
Jake ricambiò dandole un bacio sulla testa prima di rigirarsi verso il finestrino e perdere il suo sguardo tra le luci delle case veneziane che si riflettevano e mischiavano nell'acqua scura del mare notturno.
Scesi dal battello, tre persone gli andarono incontro, facendogli poi strada fino all'hotel, in cui una volta entrati, Ang, James e il direttore li accolsero calorosamente.
Jake bello mio...ben arrivato! esclamò Ang dandogli prima una pacca sulla spalla e poi abbracciandolo.
Il ragazzo sorrise e ricambiò l'abbraccio, dopodichè passò a James ed infine il direttore dell'hotel che gli strinse la mano e la baciò invece a Maggie.
A proposito...lei è mia sorella Maggie... fece vicino ai due presentando sua sorella che non conoscevano. Entrambi le diedero prima la mano e poi due baci sulle guance.
Tutto bene? poi fece ancora Ang, sempre sorridente
Entrambi i nuovi arrivati annuirono, Jake nascondendo in realtà un certo nervosismo che lo aveva portato ad osservare tutte le persone intorno a loro, passanti e non, sperando sempre che non fossero colui che lui cercava.
Si spostarono nella home dove il direttore diede loro le chiavi delle stanze e gli augurò una buona permanenza a Venezia.
Non voglio trattenervi ancora, visto che avete datto un viaggio lungo...Jake, solo due parole...domani mattina ci incontriamo per la colazione, alle 9...così vi daremo anche gli orari degli eventi a cui parteciperemo...
Va benissimo... rispose il moro il cui cuore si fermò improvvisamente quando vide in lontananza, nella sala accanto quello che sembrava essere Heath, ma scoprendo poi, una volta avvicinatosi a loro, di aver preso una svista.
Buona notte finì James, dandogli una pacca affettuosa sulla testa.
Maggie ringraziò, mentre Jake fece un cenno, prendendo le valigie di entrambi.
Niente da fare. Ancora non era riuscito a toglierselo dalla testa.
Cazzo ho davvero bisogno di una bella dormita...mi sento tutto rincoglionito... fece una volta usciti dall'ascensore.
In effetti, non hai una bella cera fratellino...
Vedrai che domani starò meglio le diede una carezza.
In realtà, l'indomani sarebbe stato peggio. Era solo questione di ore, non c'era via d'uscita, non poteva evitarlo e per di più doveva mentire, davanti a tutti, per non dare a vedere che qualcosa non andava, perchè in quel caso davvero non avrebbe saputo cosa raccontare, o il modo in cui poterlo fare.
Si fermarono davanti la porta della stanza del ragazzo, mentre quella della sorella era la successiva.
Metti una sveglia, altrimenti domani non ti alzi in tempo.
Jake annuì e le diede un bacio.
Buona notte...sei sicura che non vuoi una mano con le valigie...
Ce la faccio....buona notte e gli diede uan carezza sul viso.
Il corridio era avvolto dal silenzio assoluto che fu per un attimo interrotto dal rumore dei loro passi, delle valigie trascinate dentro e dalla chiusura delle porte.
Jake si svestì, le temperature erano ababstanze alte anche a quell'ora, 22:30 passate, e rimase solo con una maglietta e un pantaloncino. Aprì il balconcino, dove potè osservare ancora una volta il panorama notturno di Venezia. Prese una sigaretta e sedutosi a terra la accese. Poggiò la testa su una delle ante.
Basta pensarci Jake! Non c'è più nulla che puoi fare! Heath e Michelle aspettano un bambino, che nascerà tra breve, sono felici!
Fece una risata nervosa e sperò che nessuno l'avesse sentita lì fuori.
Felicità...che valore ha una felicità costruita sull'infelicità di altri?
Che cazzo dici Jake? Sei un egoista!
Egoista? Io non ho mai chiesto ad Heath di stare con me se non voleva, però cambiare attegiamento così repentinamente...
E' stata la sua scelta...
Scelte...al diavolo! buttò la sigaretta giù e tornando dentro, richiuse il balcone. Si abbandonò sul letto, dove il sonno lo prese quasi subito, per fortuna...
...
Sentì un mal di testa assurdo, e qualcuno bussare alla sua porta senza interruzione.
Jake!!!!! sentì indistintamente la voce di una donna...anzi, era sua sorella.
La voce continuò a chiamarlo per un pò, fino a quando, dopo uno sbuffò accompagnato anche da un'imprecazione decise di alzarsi. Arrivato alla porta però si fermò immediatamente sentento un altra voce fuori che parlava.
Il solito dormiglione aveva detto.
Indistintamente e senza dubbio la voce di Heath.
Il moro prese un grosso respiro e cercò di calmarsi, perchè il cuore aveva già cominciato a battere più forte del normale.
Maggie prese di nuovo a bussare e a chiarmarlo ad alta voce.
Sono sveglio che c'è??? urlò in risposta ma non aprì.
Finalmente!
Heath rise
Dai apri... fece ancora la sorella.
No, lui non voleva aprire, non voleva vederlo, non era ancora pronto.
Cosa cambia, ora o tra pochi minuti, Jake? si disse.
Non sono presentabile... sparò
Entrambi dall'altra parte risero.
Per favore Jake... poi rispose Maggie.
Ripassate dopo e sarete più fortunati
Altre risate, poi la voce di Heath disse che si sarebbe avviato giù e che si sarebbero visti dopo. Jake vide dall'occhiolino la figura del ragazzo allontanarsi e dopo poco aprì alla sorella che trovò con le braccia incrociate e la testa che squoteva.
Stamattina ti sei svegliato proprio bene! esordì.
Jake le fece una linguaccia e lei entrò.
Potevi aprire no! C'era anche Heath, ovviamente mi sono dovuta presentare da sola visto che tu eri qui chiuso a dormire...anzi a dir la verità, mi ha riconosciuta lui...che ragazzo adorabile... finì con entusiasmo. Non si erano mai parlati per bene prima di allora.
Si infatti... rispose il fratello, atono e chiudendo la porta.
Insomma Jake vuoi sbrigarti? Sono le otto e mezzo passate, a quanto pare ieri eri così distratto da non avermi neanche ascoltata e ti sei dimenticato di mettere la sveglia!
Ero stanco Maggie...
E distratto... aggiunse di nuovo, lei.
Jake sbuffò. La sorella sospettava qualcosa, cosa esattamente non lo sapeva, ma ormai era diventato palese.
Va bene...vado a farmi una doccia veloce...mi aspetti?
Si...intanto ti sistemo un pò di roba...non hai neanche tirato fuori le cose dalle vailgie...
Il moro alzò le braccie e poi scomparì nel bagno.
...
Che fortuna che Maggie fosse venuta insieme a lui, altrimenti avrebbe rischiato il suicidio appena messo piede nell'albergo.
Ora il suicidio lo stava rischiando il suo cuore che aveva preso a battere sempre più forte, a far male, e allo stesso a farlo essere euforico al pensiero di poter rivedere di nuovo i suoi occhi scuri.
C'era quella parte di lui che aveva paura di vederlo, consapevole che il loro rapporto era solo d'amicizia e nient'altro più, poi l'altra che si arrendeva allo sguardo del biondo, provocandogli allegria e dolcezza.
Era ancora innamorato di lui. E forse ancora più di prima.
Maggie indicò la sala su cui c'era scritto in italiano "ristorante" e prima di entrare Jake prese un bel respiro profondo che non passò inosservato alla sorella, che comunque non disse nulla, e che molto probabilmente stava ancora studiando i suoi comportamenti.
Non erano neanche entrati del tutto che una marea di voci li salutò, facendo girare i rimanenti clienti verso di loro. Entrambi ricambiarono raggiungendoli.
Era lì, seduto nella prima sedia del tavolo, con i capelli rasati quasi a zero e un pò di barbetta con affianco Ang e di fronte Anne Hathaway, che fu la prima ad alzarsi e salutarli con due baci sulle guance. Tutti la imitarono, mentre invece Heath fece un cenno a Maggie, visto che si erano visti poco prima e poi, avvicinandosi a Jake, lo abbracciò stringendolo forte,
Ciao disse semplicemente, mentre il moro sembrava essersi ammutolito e sentendo gli sguardi di tutti addosso.
Ciao rispose facendo un sorriso nervoso. Heath lo guardò per qualche secondo dopo essersi staccato e lo invitò a sedersi vicino a lui, in realtà a capotavola.
Bene, buon giorno...fra poco ci serviranno la colazione...intanto vi riassumo brevemente quello che dobbiamo fare... disse allegramente Ang dopo aver fatto zittire tutti.
Bene...la proiezione è domani sera... fece Maggie, una volta che il regista ebbe terminato le raccomandazioni e cominciando a bere una tazza di caffè.
Cosa? le chiese Jake, che in realtà aveva ascoltato ben poco, innervosito dalla presenza dell'altro vicino a lui.
Maggie scosse nuovamente la testa e rise.
Io davvero non so cosa ti sia successo Jake... esclamò la ragazza.
Heath che aveva appena finito di parlare con Anne si intromise.
Perchè? Cosa è successo?
Maggie rise di nuovo Da un pò è sempre con la testa fra le nuvole e da quando abbiamo messe piede a Venezia, lo è ancora di più!
Ah...ma il nostro Jack Nasty è sempre stato così... quell'esclamazione di Heath fece fare una rista fragorosa ad Anne mentre Maggie guardò di nuovo il fratello che questa volta sorrise e poi fece un gigno all'amico.
Ah Jake...devo parlarti di una cosa importante... poi disse improvvisamente il biondo. Maggie ed Anne fecero finta di parlare tra loro, mentre il moro si soffermò sulla tazza di caffè che gli avevano appena portato.
Quando vuoi...
Heah sorrise Non è un segreto, ed è da un pò che volevo chiedertelo quindi non aspetterò altro tempo...
Jake annuì e il biondo continuò.
Come ti ho accennato nell'ultima mail che ti ho mandato diverse settimane fa, io e Michelle abbiamo saputo di aspettare una femmina...
Maggie ritornò a loro e fece un esclamazione emozionata.
Che bello!...Congratulazioni Heath! fece.
Grazie... rispose lui, leggermente rosso in viso.
Abbiamo deciso di chiamarla Matilda Rose...
Nome molto carino fece Jake spontaneamente e Maggie annuì daccordo con lui.
Grazie, si lo è...comunque, Michelle è daccordo, e anzi mi ha detto che persona migliore non potevo sceglierla, quindi con la speranza che tu accetta, vorrei che fossi il padrino di mia figlia.
Arrivò al cuore con un colpo. Jake aprì leggermente la bocca cercando di nascondere la sua sorpresa e la sua, seppure leggere, delusione. Maggie ed Anne si misero una mano davanti la bocca emozionate e il moro scoprì in quel momento che tutti avevano ascoltato la conversazione.
Heath... disse prendendo per l'ennesima volta il respiro.
Non devi dirmelo subito, se vuoi pensarci non ci sono pro...
Ehi non è mica una proposta di matrimonio! quella esclamazione fece ridere tutti, Heath compreso.
Non poteva deluderli, non poteva deluderlo.
Non voleva accettare, come poteva Heath chiedergli una cosa del genere, sapendo quello che erano stati e il sentimento che gli aveva detto di provare e che in quei mesi non era cambiato. Forse Heath pensava invece che fosse acqua passata, che anche Jake avesse cambiato pagina, e che fossero amici come prima, o meglio come lo erano stati agli occhi di tutti.
Sorrise, era così facile fingere grazie al suo mestiere.
Ne sarei onorato Heath...accetto.

*

Jake bevve l'ultimo sorso del suo Martini, e poi poggiò il bicchiere sul bancone davanti al quale lui e la sorella si erano appostati.
Penso che il party sia finito ormai... fece lei con aria stanca.
Lui annuì.
Il cast di Brokeback era stato invitato ad un "aperitivo party" che in realtà si era trasformato in una specie di cena e che si era dilungato fino a sera tardi.
Heath non era venuto. Quella sera avrebbero proiettato un altro film di cui era protagonista: Casanova. E non era finita lì! La sera prima, quando lui e la sorella erano arrivati, aveva assistito alla proiezione di un altro film ancora, che aveva girato, insieme a Matt Damon, con la regia di Terry Gilliam, I fratelli Grimm e l'incantevole strega.
Jake era rimasto felicemente sorpreso quando Heath gli aveva detto che era lì con tre film, e non potè fare altro che congratularsi. La sua vita non poteva andare meglio!
Scacciò via quel pensiero, anche perchè Maggie aveva cominciato a fissarlo di nuovo.
Jake...adesso mi dici cos'hai! Ti sono sempre piaciute le feste, stasera hai parlato si e no con tre persone, per qualche minuto!
Il moro sbuffò e prese a giocherellare con il bicchiere.
Che ne so Maggie...mi sento un pò annoiato tutto qui...
La ragazza scosse la testa.
Fratellino...lo sai che puoi dirmi tutto gli prese le mani.
Jake la guardò dolcemente Lo so...e ti ringrazio, se non fosse per i tuoi consigli...ma questa volta proprio non posso dirtelo
Maggie aprì leggermente la bocca, con sorpresa, ma non disse nulla.
Alcuni li salutarono e gli diedero appuntamento per il giorno seguente.
Riguarda te, ed un altra persona giusto? ricominciò lei.
Jake si girò a guardarla, senza sorpresa, la conosceva troppo bene, e lei conosceva lui.
Annuì.
Suppongo che non vuoi dirmi chi sia questa altra persona...
Jake scosse la testa
Non posso...
Daccordo...sei innamorato di questa persona?
Si...
E lei, ricambia?
E' questo il problema Maggie...non lo so!...Noi siamo stati insieme, ma poi, ha scelto tutta un'altra strada, ed io non riesco a farmene una ragione
Abbassò lo sguardo.
Perchè non provi a chiederglielo?
Non ce la faccio...ho paura...
Maggie si sbilanciò verso di lui e gli mise le mani sulle spalle.
L'amore è più forte della paura...se ti metterai l'anima in pace chiedendoglielo, allora fallo...e se non andrà come speri...ci sono io qui...nella felicità e nella sofferenza.
Jake la guardò diritto negli occhi e accennò un sorriso, emozionato.
Lo so sorellina, grazie...non finirò mai di ripeterlo che se non ci fossi tu avrei combinato chissà quanti guai! Si abbracciarono.
Siamo rimasti in pochi...sarà meglio tornare in albergo fece ancora lei, una volta staccatosi.
Jake annuì e a braccetto uscirono dal locale.

Sorellina...ti dispiace...mi fumo una sigaretta qui fuori
Fai pure, ci vediamo domani mattina a colazione...che faccio ti vengo a svegliare? e gli fece l'occhiolino.
No grazie le rispose con una linguaccia.
Maggie gli diede un bacio leggero sulla giancia, e poi sparì all'interno dell'hotel.
Il ragazzo prese dalla tasca il pacchetto ed estrasse una sigaretta e l'accendino.
Fece qualche passo, fermandosi poi di lato all'edificio, e poggiandosi contro il muro.
Cominciò ad aspirare, osservando i palazzi intorno a se, quasi completamente al buio. Cominciò a tirare un pò di vento fresco, e dovette stingersi nella giacca e riaccendere la sigaretta che si era spenta. Sentì un vociare allegro poco distante, evidentemente di altre persone che stavano rientrando in hotel. Fece un altro tiro e sentì indistintamente dei passi venire verso di lui.
Solo soletto? Jake alzò lo sguardo Posso unirmi a te?
Con un sorriso sulle labbra, era comparso Heath.



Jake non seppe come prendere la situazione. Era evidente che il destino , qualora fosse esistito, voleva che si ritrovassero soli, faccia a faccia.
Annuì all'amico e gli porse l'accendino che l'altro stava cercando freneticamente, senza trovarlo.
Maggie aveva ragione. Doveva parlargli, doveva chiarire, e nel bene o nel male, si sarebbe trovato un peso in meno da portare.
Ma era proprio il "male" che lo spaventava. Essere stato lontano da lui per un anno intero lo aveva fatto diventare ciò che non era mai stato; spesso malinconico, spesso distratto, spesso innamorato, forse anche troppo. Ed ora, era finito il tempo di aspettare, sperando che tutto venisse da se.
Come è andata la proiezione? se ne uscì dando un altro tiro e riappoggiandosi al muro.
Molto bene direi... rispose subito Heath soddisfatto Se devo essere sincero, anche ieri e le previsioni promettono bene anche per domani! gli ridiede l'accendino.
Calò il silenzio, e per parecchi minuti si vide solo il fumo uscire dalle loro bocche.
Heath guardò di sottecchi il moro che era stato molto freddo con lui quel giorno, e se ne era accorto immediatamente, rendendo la situazione insopportabile. Ma non riuscì ad incolparlo per quel comportamento. Se stava facendo così era esclusivamente per causa sua. Ancora una volta.
Pensavo non accettassi la mia proposta... poi disse improvvisamente.
Jake si girò a guardarlo alzando le sopracciglia.
Perchè mai non avrei dovuto farlo? rispose con tono ovvio Sono il tuo migliore amico!
Heath scosse la testa e fece una risata sarcastica Si certo....va a raccontarlo a qualcun' altro!
Jake aprì la bocca con indignazione, scaraventando la sigaretta a terra e sentendosi salire la rabbia per tutto il corpo.
Cosa vuoi che ti dica? sbottò infastidito e facendosi di fianco al biondo
Che non accetto perchè siamo stati insieme, che mi hai chiesto tempo per trovare il modo di essere una coppia vera, anche se da amanti e invece non solo te ne sei fregato, ma ti sei fatto anche una bella famigliola! Ho resistito più a lungo di quanto credessi a questa situazione, ma per quanto ancora lo farò non lo so! sentì il viso completamente infuocato e il cuore sul puntò di esplodere.
Jake
Ho accettato, basta! lo interruppe il moro Così siamo tutti più contenti...ora però, lasciami in pace! si spostò e senza guardarlo si incamminò verso l'entrata dell'hotel.
Heath lo seguì a ruota e una volta arrivati al secondo piano, dove si trovavano le loro stanze, lo fermò, prendendolo per un polso.
Va al diavolo Heath! urlò Gyllenhaal.
Il biondo gli fece segno di fare silenzio Ti prego, ascolta almeno ciò che ho da dire... gli sussurò.
Jake si lasciò trascinare nella stanza dell'altro ed una volta chiusa la porta si tolse la giacca e con le braccia incrociate aspettò che lui parlasse.
Lo sai perchè ti ho chiesto di diventare padrino di mia figlia? disse l'altro grattandosi la testa e togliendosi a sua volta il giacchetto e lasciandolo su una sedia Per sapere se fossi stato ancora parte della mia vita!
Jake perse completamente la pazienza.
VUOI SMETTERLA? urlò fiondandosi su di lui e afferandolo per il colletto della camicia. Mi stai facendo impazzire!!! e gli occhi cominciarono a bruciare.
Heath accennò un sorriso e gli prese il viso.
Il moro cercò di divincolarsi ma la presa dell'altro era troppo forte.
Si guardarono diritto negli occhi.
Tu...mi ami ancora.... esclamò Ledger, a metà tra una domanda ed un' affermazione,
Assolutamente ed indiscutibilmente si, che domanda idiota!
Affrontò il suo sguardo, i suoi occhi scuri e intensi. Ma ancora una volta fu il primo a cedere e sbilanciandosi in avanti, lasciando cadere a terra la giacca, gli prese le labbra.
Il ricordo dell'ultima volta che avevano avuto quel tipo di contatto era ormai lontano, pronto a fare spazio ad un nuovo e di sicuro indimenticabile momento della loro vita. Heath ricambiò, come se tutta la discussione non fosse mai iniziata
Fanculo fu Jake stesso a staccarsi per primo.
Heath abbassò lo guardo
Lo so... sarà una frase banale ma... mi dispiace ...mi dispiace per quello che sono...pensavo di aver scelto la via giusta, per una vita più felice e normale e invece ho solo raccolto sofferenza, provocata altra, la tua, e detto tante bugie, troppe...
E tua figlia?...lei non può essere stata uno sbaglio...
Jake io ho mentito a tutti, ma non a te quando ti dissi che era stata una cosa inaspettata...
Inaspettata? Sei tu che hai fatto l'amore con Michelle o qualun altro?
Heath si sentì spiazzato. Non sapeva come spiegarglielo, eppure era la verità.
Non volevo metterla incinta...ma visto che è successo non posso neanche tirarmi indietro, non solo per prendermi le mie responsabilità, ma anche perchè in lei sta crescendo una creatura...i bambini non dovrebbero mai essere odiati, che siano previsti o meno...sono solo, bambini... prese un grosso respiro.
Jake avvertì il momento non molto facile dell'altro e gli ritornò vicino, abbracciandolo.
Scusa...
Heath scosse la testa come per dire "non fa niente"
Jake...I swear...
No Heath, ti prego, non c'è bisogno di giurare o promettere...Se vuoi occuparti di tua figlia, lo rispetto, ora però vorrei solo che mi dicessi che mi ami, se è la verità...
Il biondo fece un mezzo sorriso
Certo che si Jake...ti amo ti amo ti amo ti amo! e alternò le parole a qualche bacio leggero.
Il moro ricambiò il sorriso.
Certo che però... ritornò a dire Heath Sarà difficile la vita con un'amante...
Jake incrociò le braccia, ricominciando ad essere infastidito dalla cosa. Era lì, con il cuore in gola, pronto a ricominciare tutto, perchè Heath era tutto quello che desiderava in quel momento, e nonostante la sofferenza, voleva stare con lui, da amante gli andava più che bene...ma ad Heath?
Dai scherzavo! esclamò sogghignando e prendendolo per le spalle Vieni qui...
Non ci riusciva, quando Heath lo teneva a se, quando lo baciava, la ragione se ne andava a puttane, e l'unica cosa che lo teneva ancora in piedi era il cuore, che altro non poteva desiderare.
Ledger lo aveva portato sul letto e si era fatto su di lui.
Dunque, avevano fatto pace. Si era risolto tutto?
Heath?
Lo voglio Jake....lo voglio!
E a quel punto Jake non rispose con la paura di diventare ripetitivo. Sperare in un cambiamento era l'unica cosa che poteva fare, ma in cui non poteva confidare per sempre.
Heath dal canto suo, si sentiva ancora in colpa. Si era messo con Michelle pensando davvero di risolvere i suoi conflitti interiori e tutto quello che era successo in quel periodo: si era lasciato con Naomi, aveva baciato un altro uomo, quasi per gioco, si era messo con una ragazza a cui si era affezzionato molto, ma che non amava, e che ora stava per diventare madre di sua figlia, e infine, aveva trovato l'amore della sua vita:Jake.
Io ho mentito disse a quest'ultimo staccandosi. Mentire mi ha fatto capire quale fosse la verità...l'ho fatto per te...e sono pronto a continuare...Il mio unico sbaglio è stato proprio adattarmi alla tua gentilezza e lealtà. Non voglio darti la colpa di nulla sopratutto di essere la persona fantastica che sei...ma la prossima volta, non farti impressionare dalle mie debolezze. Aggrediscimi! E' l'unico modo per farmi reagire...
Il moro non rispose e quasi sul punto di piangere, violentemente gli prese di nuovo le labbra, cercando immediatamente la lingua dell'altro, che gli venne data, e con cui giocò per un pò.
Heath spostò le mani sul petto del compagno comiciando a sbottonargli la camicia e successivamente passando la bocca sul collo.
Jake aveva desiderato, sognato, immaginato, e cercato disperatamente di provare le emozioni che provava quando stava con lui e che stava provando in quel momento in altro modo, ma non ci era mai riuscito.
Heath, a parte il fatto che non scopasse da circa otto mesi, non potè che essere felice nel ritornare a farlo con il moro.

Quasi come se avessero voluto recuperare il tempo perduto, fecero l'amore per tre volte di fila, e notando essersi fatte le tre, si stesero uno di fianco all'altro, e abbracciati si addormentarono quasi immediatamente.
....
Jake aprì gli occhi sentendo un leggero formicolio sulla spalla, che ben presto capì essere la mano di Heath che lo stava accarezzando. Si girò verso di lui.
Buongiorno disse sorridendo
Giorno rispose subito l'altro prima di baciarlo delicatamente e accarezzargli la nuca.
Che ore sono?
Il biondo prese la sveglia
Quasi le sette e mezzo
Per che ora dobbiamo essere giù
Le otto e mezzo
Jake sbuffò e srifiugiò il suo viso nell incavo del collo dell'altro.
Qualcuno bussò alla porta e si sentì indistintamente una voce squillante che diceva "Servizio in camera"
Hai chiesto di farti portare la colazione? chiese il moro al "padrone" della stanza.
Di farci portare la colazione lo apostrofò Heath con un sorriso Ho chiesto una porzione doppia...dai mettiti un secondo sotto le lenzuola... finì alzandosi e cominciando a mettersi qualcosa addosso.
Jake rise squotendo la testa e si coprì completamente con il lenzuolo bianco che aveva uno strano odore, immaginò e ricordò subito di cosa.
Heath andò ad aprire la porta e dopo aver ringraziato e detto al cameriere di non disturbarsi ad entrare, prese il carrello e la richiuse.
Il moro uscì subito dal letto raccogliendo i suoi boxer da terra e infilandoseli, insieme anche alla canottiera.
Il biondo spostò il carrello fino al letto, dove poi si andò a risedere. Jake invece andò ad aprire leggermente le persiane e facendo entrare nella stanza il sole del mattino prima di ritornare dall'altro.
Mi sembra un sogno... si lasciò scappare abbracciandolo sul collo e baciandolo.
Oh no, non lo è... rispose Heath approfondendo il contatto.

Fu una colazione bellissima, in cui chiacchierarono spensieratamente come non avevano mai fatto e raccontandosi grosso modo alcuni degli episodi salienti degli ultimi mesi, in ambito lavorativo e quando sentirono una campana in lontananza fare otto rintocchi dovettero alzarsi obbligatoriamente altrimenti avrebbero fatto tardi.
Nello stesso momento in cui Jake si era finito di vestire, il cellulare squillò, emittente, sua sorella. Rispose, permettendo anche ad Heath di sentire la conversazione.
Maggie...cosa c'è?
Se stai ancora a letto ti giuro che sfondo la porta! esclamò lei, minacciosamente
Il biondo non riuscì a trattenere una risata e Jake dovette sussurrargli "scemo"
Ma... continuò lei cambiando totalmente tono ed evidentemente accorgendosi della presenza di un'altra persona con lui Non sei in stanza?
Ehm...no...
O santo cielo...perdonami fratellino è che sto bussando da più di un quarto d'ora ed ero convinto stessi ancora a letto, o al massimo sott la doccia...
Beh...no
Allora sei già giù? Aspettami, vengo a salutarti...
No, aspettami tu, non muoverti da lì, arrivo!
Non le diede il tempo di rispondere e riattaccò.
Heath, vado a farmi una doccia, ci vediamo fra poco.
L'altro gli fece uno sguardo dispiaciuto, ma allo stesso tempo comprensivo e sorrise.
Ti amo gli disse baciandolo.
Jake sorrise mentre ricambiava Non smetterei mai di sentirmelo dire da te... e poi uscì dalla stanza.
Maggie lo vide percorrere il corridoio. Da quale camera sei uscito? gli chiese curiosa.
Heath si affacciò per salutarla velocemente prima di richiudere la porta e Jake non potà che rispondere
Da quella di Heath...
Come mai?
Una chiacchierata
Maggie lo squadrò da capo a piedi
Non pensavo volessi andare al photocall con lo smoking messo ieri sera
Jake si grattò il capo sospirando.
No certo che no... rispose E' che in realtà, io e Heath non ci vedevamo da un sacco e abbiamo parlato per quasi tutta la notte, poi come due scemi ci siamo addormentati! e rise.
La sorella si unì a lui, che intanto aprì anche la porta della sua stanza invitandola ad entrare.
Me lo aspettavo...
Cosa? il moro cominciò leggermente a preoccuparsi, nonostante si trattasse di sua sorella.
Mi hai sempre detto che con Heath ti sei trovato più che bene...quindi non è una sorpresa questa vostra rimpatriata, seppure fatta di notte!
Jake la guardò sorridendo e annuendo.
Ti ha fatto bene...ti vedo meglio stamattina
Intuitiva fino alla fine!
Forse più che una chiacchierata con la sorella, avevi bisogno di quella con il migliore amico, che scommetto sa più di me riguardo il tuo problema amoroso.
Eccome! pensò Jake tra se facendosi una risata e sollevato del fatto, ma anche un pò dispiaciuto perchè proprio a lei non voleva mentire, che non aveva scoperto nulla.
Comunque tu rimani la mia sorrellona a cui non smetterò mai di voler bene! esclamò abbracciandola.
Maggie gli diede un bacio su una spalla.
Però ora muoviti altrimenti fai tardi, come al solito!
...
Heath era venuto a bussare. Si era messo una maglietta nera a maniche corte, un semplice jeans e un cappellino verde con la visiera. Lui invece, sotto consiglio della sorella, una maglietta verde militare e da sopra una leggerissima giacca grigia, ma ovviamente anche lui col jeans.
Andiamo? fece non appena Maggie gli aprì Tu non vieni con noi? poi fece proprio a lei, vedendola non truccata e con i capelli leggermente fuori posto.
No...non sono prevista per questo evento, ma stasera alla proiezione ci sono di sicuro!
Bene! rispose il biondo Vedrai ti piacerà!
Ma se non lo abbiamo visto nemmeno noi! sbottò Jake uscendo insieme alla sorella.
Ma lo abbiamo vissuto no? rispose Heath con ovvietà.
Risero tutti e tre.
Jake mi ha detto che è stata una bella esperienza, quindi senza dubbio sarà fantastico! esclamò invece Maggie e passando lo sguardo dall'uno all'altro.
Assolutamente, ben detto amore mio! scappò ad Heath e Jake non seppe se lo fece apposta o perchè davvero gli era scappato.
Maggie cominciò a ridere di gusto, metre il moro si fece leggermente rosso.
Ma come sei simpatico Heath! fece sempre lei Jake mi aveva detto che eri un tipo davvero in gamba, ma anche una persona molto riservata e di poche parole...eppure mi stai dimostrando l'esatto opposto, o sbaglio?
Jake lo guardò e Heath si girò a sua volta verso di lui.
Dopo tutto quello che abbiamo condiviso girando il film, figurati se mi farebbe senso chiamarlo amore mio e comunque tuo fratello fa uscire fuori il meglio di me! esclamò e ancora una volta questo fece ridere Maggie.
Smettila! rispose il moro dandogli un leggero schiaffo dietro la testa Andiamo che sono quasi le otto e mezzo...ci vediamo dopo sorellina! e le diede un bacio.
La ragazza se lo fece dare anche da Heath e poi li salutò entrando nella sua stanza.
Sei incredibile! Jake lo rimproverò.
Ma dai, scherzavo!
Tu non conosci mia sorella! E' una persona che capisce le cose al volo, quasi come se leggesse nella mente
Heath rise
Tu le hai detto qualcosa?
Nulla...e sai perchè? Per rispettarti...
Arrivarono davanti l'ascensore e premendo il pulsante lo chiamarono.
Non sai quante volte ho voluto chiamare Michelle e dirle tutto, ma poi non l'ho mai fatto, sopratutto dopo aver saputo della gravidanza. Una cosa è la mia sofferenza, un'altra è la sua con un bambino da crescere.
Heath aprì la bocca ma Jake continuò
Non ringraziami...
Sono molto fortunato le porte dell'ascensore si aprirono ed entrarono. Jack Fuckin' Twist.
Jake gli fece una linguaccia.
Sai cos'è?...sono rimasto molto colpito da una tua qualità...quella di non arrendersi....Michelle lo farebbe...Naomi l'ha fatto... e così è stato con tutte le altre...
L'ascendore si fermò e loro uscirono, entrando invece nella hall.
Beh rispose Jake alzando le spalle sorridente Forse in amore, le donne sono meno combattive...
Ed entrambi fecero una risata fragorosa, non pesandolo veramente.
Come scusa? si avvicinò a loro Anne Hathaway che evidentemente aveva sentito la battuta del moro.
Non è assolutamente vero...noi donne non solo siamo combattive, ma siamo essere spesso anche molto vendicative!
I due ragazzi sgranarono occhi e bocca facendo finta di essere spaventati.
Non vorrei essere nei panni del tuo fidanzato rispose Heath
Anne gli fece una linguaccia. Jake invece le passò un braccio attorno alle spalle
Bel vestito...
Grazie e la linguaccia venne rivolta anche a lui.
...
Photocall, interviste, e proiezioni andarono alla perfezione. Il film ebbe molti minuti di applausi e sia i due protagonisti, sia Anne, sia Maggie e anche Ang, non riuscirono a trattenere le lacrime per l'ottimo lavoro fatto e per il successo ottenuto.
Festeggiariono in un localino vicino l'hotel fino a tardi, ma non troppo visto che il giorno seguente avrebber dovuto prendere l'aereo che li avrebbe portati a Toronto, e ad un altro film festival.
Comunque sorellina, questo vestito ti sta d'incanto!
L'ho comprato stamattina, mente voi avete fatto le interviste... e fece un giro su se stessa, facendo svolazzare qua e la il tessuto bianco.
Ora però è meglio andare altrimenti domani
Si lo so Maggie!
La ragazza lo abbracciò
Ancora complimenti...siete stati unici!
Grazie rispose Heath, che era con loro, nel corridoio deserto davanti la porta della camera di lei.
Notte cowboys!
Notte
Notte
Maggie chiuse la porta.
E una è andata... disse Heath sospirando.
Jake gli sorrise, prendendogli la mano.
E abbiamo ancora un periodo lungo davanti a noi!
Almeno non dovrò trovarmi delle scuse per vederti...
Il moro avrebbe voluto baciarlo, ma non se la sentì fuori quel corridoio.
Dormiamo insieme? chiese a Ledger
Certo...
Però da me per favore, altrimenti domani non mi preparo in tempo già lo so...
Heath gli diede una carezza.
Lasciami preparare le valigie e poi sono da te!
Jake lasciò la mano del biondo e lo guardò entrare nella sua stanza.
L'indomani sarebbero tornati in America, in Canada per l'esattezza, lì dove era successo tutto quello che li aveva portati lì in quel momento.
Gli venne in mente per un attimo che lì però ci sarebbe stata anche Michelle.
Non doveva pensarci, aveva una notte intera da passare con Heath, e ce ne sarebbero state altre. Si fidava di lui, ancora una volta.

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Buona sera! Ecco il primo "evento" di cui vi parlavo nello scorso aggiornamento. A parte il primissimo pezzo, quello dal punto di vista di Heath, ho scritto tutto io. Spero che sia stato all'altezza delle vostre aspettative. Felice di sapere (se volete) cosa ne pensate. Alla prossima!

   
 
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