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Autore: Ella_Sella_Lella    08/04/2010    2 recensioni
Terza ed ultima One-Shot, prima della long-Shot. Sui Calderson Santillane.
Federico, leggendo una poesia di Pablo Neruda, incontra Daniela, una bella ragazza dal volto perennemente sofferente, sorella da parte di madre di Franco.
E come quasi tutti i membri della sua famiglia è vittima dell'amore a prima (S)vista.
Risposta alla recensione: Ashleyily95.
Baci.
EsL
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: What if? | Avvertimenti: Spoiler!
- Questa storia fa parte della serie 'La Vita Dei Calderon Santillane.'
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In Quel Famoso Bagno Attenzione terza ff della Saga: La vita dei Calderon Santillane. Questa è ambientata in una biblioteca. I protagonisti e gli unici personaggi presenti sono la sorellina minore di Franco e Federico Calderon Santillane ... Questa è l'utima shot su di loro, poi comincia la LONG. Ci tenevo a sottolineare che tra i personaggi che ho  descritto, Federico è quello con la psiche più intensa. Insoma Andres  è un miscuglio tra Franco e Maximo. Margherita è - Papale papale - una sagnona come madre e nonna, anche se zia Fina cerca di migliorarla. Federico è il più intenso, ho cercato di dargli tocchi più possibili per renderlo simile al vecchio Fede.
Baci La vostra Ella_Sella_Lella
*
R
INGRAZIAMENTI:
Ashleyily95: 
Mi sono impegnata molto su questo personaggio. Tra i tre Calderon Santillan secondo me è il migliore, forse è anche il più bello o per lo meno è quello descritto di più. Non si sa solo se è alto o meno, il colore di capelli e degli occhi. Ma si sa anche che ha il volto spigoloso. Il colore dei capelli comunque è quello di Flor, (Gli altri hanno quello di Massimo)  mentre il colore degli occhi chiari come quelli di Massimo(Gli altri come Flor)
Baci EsL

*

Ti ricordo come eri.

 

Federico Calderon Santillane stava leggendo un libro alla biblioteca pubblica. Era tranquillo e rilassato, gli occhi chiari scrutavano attenti le parole, i ricci capelli castano chiaro scendevano sempre sul volto lievemente spigoloso.

Federico era diverso dai suoi fratelli. Non era come la sua adorata sorella, amante delle fate che non faceva altro che sperare che il suo principe azzurro la venisse a prendere sul suo cavallo bianco. Odiava Floricento, appunto, perché le dava corda e perché era il custode del cuore della sorella. Lo odiava anche perché era un playboy ed avrebbe certamente spezzato il cuore della sua sorellina.

Era diverso da Andres, della corona, dei soldi, delle donne e del Cricoragan li importava quanto a sua madre interessavano i tacchi alti e a sua madre delle scarpe eleganti non importava niente, una volta Olivia li aveva detto scherzando che se non fosse stato per loro, sua madre si sarebbe sposata con le scarpe da tennis. Era anche diverso da Andres perché lui rispettava le donne. Quando si sarebbe innamorato, avrebbe amato lei e solo lei, sarebbe stata la sua principessa.

A Federico piaceva la poesia e piaceva leggere.

Aveva voluto assolutamente imparare la scherma, così da portare onore alla persona di cui portava il nome.

 E riguardo all’amore come già detto, lui aspettava la sua principessa, ma non passava tutte le giornate a chiedere aiuto ad alberi e fatine. Lui sapeva che prima o poi l’avrebbe incontrata.

Pablo Nerdua? Lo adoro!” lo disturbò qualcuno.

Federico sollevò lievemente lo sguardo.

Una ragazza.

Mi piace particolarmente Te Recurdo” aggiunse. Federico la guardò.

Era alta e magra, volto tondo, pelle pallida, lunghi e lisci capelli cremisi  e gli occhi di un blu ghiaccio terribilmente famigliare. La ragazza aveva delle occhiaie sotto gli occhi e la sopportazione negli occhi, come di chi soffriva costantemente. Poteva avere un anno o massimo due più di lui.

La conosci?” li chiese, Federico la guardò e fu quasi naturale parlare: “Te recurdo como eras en el ùltimo otoño. Eras la boina gris y el corazòn en calma. En tus ojos peleaban las llamas del crepuscolo. Y las hoja caìan en el agua de tu alma. ” Disse con fierezza il primo verso.

La ragazza sorrise. Federico si sentì soddisfatto. Adorava anche lui quella poesia.

Che sciocca non mi sono presentata. Daniela Delaio.” mormorò al ragazza, curvano le labbra carnose in un sorriso, tese la mano al ragazzo. “Federico Calderon Santillane …” rispose, chiudendo il libro e stringendo la mano.

Calderon … A quale  sei parente? Al tennista o ai reali del Cricoragan?” le chiese la ragazza, sedendosi sulla sedia accanto, Federico si apprestò a rispondere: “Reali. Mio padre è il Conte Massimo Augusto. Ma conosco … Scusa dimmi di nuovo il tuo cognome?” si era stoppato, voleva dirle che conosceva anche il tennista, o meglio il figlio, Franco, ma il cognome della ragazza gli era parso incredibilmente famigliare.

Delaio … Piccolo Calderon. Daniela Delaio!” rispose la ragazza, sorridendo, mostrando al ragazzo i denti bianchi.

Daniela la sorella di Franco Fritzenwalden?” esclamò Federico, la ragazza sorrise appena.

Ciao piccolo Calderon”  aggiunse, alzandosi appena, si avvicinò, si passò un dito su una delle occhiaie: “Cielo desde un navío. Campo desde los cerros. Tu recuerdo es de luz, de humo, de estanque en calma! Más allá de tus ojos ardían los crepúsculos. Hojas secas de otoño giraban en tu alma. ” aggiunse andando via.

 

Federico vedendola andare via, ritornò al suo libro, alla poesia Te Recurdo.

 

La tua principessa indimenticabile. Udì.

 

Daniela Delaio!” mormorò.

 

*

 

Ecco la poesia. Lingua Originale e traduzione. Personalmente io amo questa poesia. Guardate un po’ è la mia preferita Ho messo in neretto le parti citate nel brano.

 

*


Te recurdo …

 


 

Te recuerdo como eras en el último otoño.                                                                                                                                                                  

Eras la boina gris y el corazón en calma.
En tus ojos peleaban las llamas del crepúsculo.
Y las hojas caían en el agua de tu alma
.

Apegada a mis brazos como una enredadera,
las hojas recogían tu voz lenta y en calma.
Hoguera de estupor en que mi sed ardía.
Dulce jacinto azul torcido sobre mi alma.


 

Siento viajar tus ojos y es distante el otoño:
boina gris, voz de pájaro y corazón de casa
hacia donde emigraban mis profundos anhelos
y caían mis besos alegres como brasas.


Cielo desde un navío. Campo desde los cerros.
Tu recuerdo es de luz, de humo, de estanque en calma!
Más allá de tus ojos ardían los crepúsculos.
Hojas secas de otoño giraban en tu alma.


 

 

Ti ricordo …

Ti ricordo come eri nell'ultimo autunno.
Eri il berretto grigio e il cuore in calma.
Nei tuoi occhi lottavano le fiamme del crepuscolo.
E le foglie cadevano nell'acqua della tua anima.


Stretta alle mie braccia come un rampicante,
le foglie raccoglievano la tua voce lenta e in calma.
Fuoco di stupore in cui la mia sete ardeva.
Dolce giaciglio azzurro attorto alla mia anima.


Sento viaggiare i tuoi occhi edè distante l'autunno:
berretto grigio, voce d'uccello e cuore di casa
verso cui emigravano i miei profondi aneliti
e cadevano i miei baci allegri come brage.

Cielo da un naviglio. Campo dalle colline:
il tuo ricordo è di luce, di fumo, di stagno in calma!
Oltre i tuoi occhi ardevano i crepuscoli.
Foglie secche d'autunno giravano
nella tua anima.

   
 
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