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Autore: Natalja_Aljona    08/04/2010    4 recensioni
C'era una volta, tanto tempo fa, un vascello fantasma chiamato White Star Line...una volta quel vascello era una bella nave, la più bella e invidiata di Dartford/Liverpool...
Proprio così, avete capito bene.
Dartford/Liverpool, la città dei pirati.
La città dei Beatles Stones.
I loro nomi erano MacKeith, Briangeorge, RinRon e Johngger.
Accompagnati da un tale mostro Macca, una strana fata madrina chiamata Ruby Tuesday e la giovane e bella diseredata Lucy...la nave era salpata.
L'era dei Beatles Stones era appena cominciata.
DAL CAPITOLO 5:

“E così, forse Briangeorge non era riuscito a baciare Lucy, ma a raccontarle la storia delle due città si...
Dartford barra Liverpool, infatti, era da sempre il paradiso di ogni pirata...Beatles Stones compresi.
A Dartford i pirati crescevano, si istruivano-fatta eccezione per Briangeorge e Company- imparavano ogni cosa...magari, se erano fortunati, ma questo capitava solo ai pirati più importanti, quelli destinati a cambiare il mondo...come i Beatles Stones, appunto, incontravano anche i loro ospiti barra ostaggi...come nel caso di Lucy.
Veniva un giorno, però, in cui i giovani pirati dovevano passare l'esame di Penny Lane...e qui viene il bello.
Solo alcuni pirati, infatti, riuscivano a passare quell'esame...una certa Yoko Ono, infatti, non l'aveva passato...ed era stata per questo condannata alla prigione eterna.
Forse, chissà, un modo per evadere c'era...ma lei non l'aveva ancora scoperto.
“Troppo ottusa”, diceva di lei Johngger, tra un bicchiere di rum e l'altro.


Dieci anni prima di Revolution.
Il diario di Keith Richards...e non solo.
Genere: Romantico, Commedia | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Lucy is a Rainbow'
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'Cause you like me too much and I like you


-Randolph! Maledizione, Randolph, svegliati!- gridava Mona, affacciandosi alla camera del figlio con un mattarello stretto in una mano, agitando l'arnese minacciosamente.

-Lucy...- fu tutto quello che si sentì.

-Lucy?! Chi è questa Lucy, Randolph? Non me ne hai mai parlato!- disse la donna, avvilita.

-Maledetto Briangeorge...-

-E questo Briangeorge?!-

Entrare nella stanza di Randolph Bets, era per Mona come assistere ad una telenovela.

Bets, infatti, parlava nel sonno.

E nei suoi sogni si poteva sentire una certa Lucy, che sembrava essere l'ultima ossessione del ragazzo, e continue maledizioni verso un tale Briangeorge.

Al risveglio, però, non ne faceva parola con nessuno, a parte una certa sua amica, una tale Yoko Ono, che però, per non aver passato l'esame di Penny Lane, ora doveva scontare l'eternità in prigione.

-Mamma...quante volte ti avrò detto di non chiamarmi Randolph!-

-Oh...questa è nuova. E come vorresti essere chiamare, sentiamo?-

-No, non è nuova, mamma. Sei tu che sei mezza sorda- si giustificò Bets.

Mona si coprì la bocca con una mano, incredula.

-Impudico ingrato d'un figlio!-

Bets la ignorò.

-Bets sarà il mio nuovo nome-

Mona annuì, posando il mattarello sulla scrivania del figlio.

-Che...che fai, mammina?-

-A mani libere ti pesto meglio!- strillò Mona, lanciandosi alla rincorsa.

E questa, signori miei, era la mattina tranquilla del giovane Bets.


Dopo la colazione, Mona permettendo, Bets andava a scuola.

In ritardo, ma i professori non osavano mai dirgli niente.

Era famoso per essere uno dei bulletti della classe, lui.

Se non fosse stato che per un fatto: nella classe c'era già un bulletto.

Il chitarrista dai capelli bicolore, uno degli storici fondatori dei Beatles Stones.

Il Briangeorge che tanto odiava.

-Allora, HarryJones. Capisco che la tua compagna sia di gran lunga più bella di me, però...non credo che lei sia altrettanto in grado di spiegarti la riproduzione delle cinciallegre-

La classe esplose in risate.

Il professore si accigliò.

-Beh, innanzitutto le cinciallegre...- incominciò Lucy, alzandosi nel suo banco.

Forse Lucy avrebbe saputo spiegargli la lezione addirittura meglio di lui.

Aveva seguito tutti i passaggi precedenti, fino a quando il maschio della cinciallegra, o almeno quello che si credeva di essere, zampettava sul ramo fino alla cinciallegra femmina, con una foglionina nel becco, la posava sul rametto e poi...e poi...e poi doveva essersi distratta anche lei, perchè non si ricordava più niente.

Ma tanto non sarebbe servito.

Il professore, che conosceva l'ottima abitudine di Lucy di non dare corda a Briangeorge, prima di fare un'altra figuraccia in pubblico, aveva infatti pensato bene di continuare con la lezione.

-Chi di voi sa dirmi tutto delle cinciallegre?-

-Io!- Bets alzò la mano.

-Sì, Randolph?-

-Ecco, la cinciallegra è un mammifero che...- il professore si paralizzò nell'atto di scribacchiare qualcosa sul registro, probabilmente una nota di biasimo per Briangeorge.

-Certo- continuò Briangeorge, convinto.

-Partorisce uova-

Il professore iniziò a pregare perchè un fulmine piombasse istantaneamente sulla sua testa e lo strappasse a quel triste manicomio.

-HarryJones, Bets! Volete fare un giro dal preside, per caso?-

-No, professore- rispose Briangeorge, tranquillo.

-Si da il caso che quel simpaticone del signor preside, abbia appeso giusto stamattina un bel cartello sulla porta del suo ufficio, il quale recita espressamente che non vuole più vedermi per il resto dell'anno scolastico, ne della sua vita, se non vogliamo che si butti direttamente dalla finestra della bidelleria- concluse, compito, sfoderando un'incorreggibile sorriso da bravo ragazzo.

-Che Zeus mi fulmini!- il professore si lasciò sfuggire un disperato lamento, crollando dietro la cattedra.

Briangeorge si risedette al suo posto, compiaciuto.

-Bene...Lucyna, che ne diresti di prestarmi il compasso?- chiese Briangeorge, facendole l'occhiolino con uno dei suoi soliti sorrisi ammalianti.

La ragazza si strinse alla ribalta del banco con tanta furia da lasciarvi alcune impronte di sudore.

Spalancò gli occhi e li posò sul ragazzo che le stava di fronte, dondolandosi espertamente sulla sedia.

Avrebbe fulminarlo, ma il sorriso di Briangeorge la inchiodò alla sedia.

Lucy scosse la testa, fingendo di guardare altrove.

-Si da il caso che stiamo studiando le cinciallegre, HarryJones-

-E infatti io sto disegnando propria una cinciallegra! Una bella cinciallegra! La circonferenza di una cinciallegra. Anzi, la cinciallegra nella circonferenza. Bello, no?-

-Sì...una cinciallegra incinta!- commentò Bets, sporgendosi dal suo banco.

Lucy alzò gli occhi al cielo.

-Tieni il compasso e avvisami quando sarà il momento del parto- disse, allungandogli il compasso senza nemmeno guardarlo.


Briangeorge è solo uno stupido. Uno stupido sbruffone” pensava Bets, guardando di sottecchi Lucy, che si era incantata a guardare il lampadario...ma forse perchè nel lampadario c'era il riflesso di Briangeorge, che, come lei, stava fissando il soffitto, come a cercare ispirazione.

Ma era inutile. La sua ispirazione era lei.

Briangeorge si girò verso di lei, porgendole il compasso.

-E' stato un piacere, Mademoiselle. Un vero piacere-

-Sbruffone!- ringhiò nuovamente Bets, ma dal suo banco, Lucy e Briangeorge non lo sentirono.

Bets scosse la testa, guardando Lucy stringere il compasso, neanche fosse chissà quale tesoro.

Briangeorge sorrise, dopodichè, con una naturalezza quasi ovvia disse:

-E' semplice, Lucyna. You like me too much and I like you...-


Bets stritolò un innocente mozzicone di matita tra due dita, negli occhi lo sguardo truce che si potesse immaginare.

Briangeorge deve morire”.

Ed ecco qua, finalmente, il nostro Randolph Bets!

Randolph, per chi non lo sapesse, è il primo nome di Pete Best.

Scusatemi se nemmeno oggi ho tempo di rispondere, ma devo correre a cenare xD

La prossima volta rispondo, promesso ;)

Ah...a proposito. Chi indovina da cosa(o meglio, da quale film) mi sono state ispirate le cinciallegre?? xD

A presto!

Marty

  
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