Perdonate l'assenza per così tanto tempo... scusateeee!

Se avessi un PC meno stupido ringrazierei chi ha commentato, ma siccome se lo faccio il capitolo diventa troppo lungo

e non me lo carica, è meglio di no...

Grazie di cuore a tutti...

Baci

<3

CAPITOLO 12

Ok che sono inganfita, ma non mi sarei mai immaginata di cadere dalla sedia per una notizia del genere, ammetto che era veramente disastroso il fatto che io e Nick avremmo fatto da testimaoni insieme: stavo cercando di dimenticarlo e non di avvicinarmi a lui ancora di più!

Vabbè, fatto sta che destino volle che io caddi comicamente dalla sedia, in verità ero già sul bordo, quindi è stato in parte anche per quello.

“Julie stai bene?” chiese Danielle preoccupata soccorendomi.

“Oh, no, è che ero così contenta che mi sono emozionata, inoltre lo sai che sono un po’ inganfita!” dissi per riparare la situazione.

“Comunque grazie! Oddio sono onorata! Che bello Danielle! Due notizie stupende questo giorno: tu che ti sposi ed io che ti faccio da testimone!” corsi ad abbracciarla.

“Grazie! Sei la mia migliore amica, chi altro avrei dovuto scegliere?!”

Mentre ci stringevamo in un abbraccio pieno di sentimento Nick parlava con suo fratello, lo vedevo perché avevo appoggiato il mento sopra la spalla della mia amica.

“Kev, grazie! grazie mille, bro! Sono proprio contento!”  e gli diede una pacca sulla spalla.

“Bene, ora, visto che manca ancora il dolce potremmo sederci!” Esclamò Frankie molto spudoratamente

“Piccola peste” mormorò Denise amorevolmente.

Finita la cena io e Joe uscimmo in giardino, e ci dirigemmo verso il famoso dondolo che ormai era diventato il mio posto preferito di casa Jonas.

“Ehi hai qualcosa che non va?” probabilmente vide la mia faccia confusa.

“oh no niente, sono rimasta sorpresa dal fatto che mi hanno scelto come testimone. Non che non ne sia contenta, anzi è la cosa più bella che potessi aspettarmi, ma… non credevo avrebbero scelto me! Mi sembra di essere, come dire, in più. Di troppo. Voi siete la famiglia ed io chi sono? Una ragazza che approfitta delle fantastiche doti culinarie di tua madre perché non ha dei genitori su cui poter contare, dei genitori che le vogliono bene e calorosi come i vostri.” Ero triste, triste perché ogni giorno che passavo in casa Jonas era sì bellissimo, mi facevano sentire una di loro, ma anche distruttivo: mi faceva ricordare di come i miei genitori non mi calcolavano nella loro vita, di come fossi un peso per loro fin dalla mia nascita.

“Non pensarci neanche, sei una persona bellissima, sei speciale per noi, e sono sicuro anche per i tuoi genitori, solo che hanno un modo diverso di manifestare il loro affetto. Ed il fatto che Kev e Danielle ti abbiano scelta come testimone lo dimostra ancora di più.”

Mi feci abbracciare da lui che mi schiacciò contro il suo petto.

Ogni giorno che passa gli volevo sempre più bene, stare in sua compagnia attutiva il peso della mia vita che a volte era stressante, molto stressante; mi calmava.

Intrecciai le mie mani alle sue e guardandolo negli occhi gli dissi: “Ho bisogno di te Joe Jonas”.

Ora che la mia  notorietà era alle stelle in quanto a carriera discografica era difficile uscire di casa senza essere seguiti da qualche paparazzo.

“Ehi Julie, una dichiarazione per la stampa: ma è vero che tu e Joe Jonas siete fidanzati?”

“Julie, hai in programma di fare un tour? È vero che stai già lavorando ad un nuovo album?”

“Che cosa ci dici del tuo rapporto tra te e la famiglia Jonas?”

Ecco che ci eravamo di nuovo, ogni volta che uscivo i giornalisti mi assalivano.

Corsi alla macchina senza rilasciare dichiarazioni: stavo per andare al più famoso Show Newyorkese di musica “Music in New York”.

Era un onore per me avere ricevuto l’invito alla trasmissione, solo i più grandi artisti potevano parteciparci.

Arrivai agli studi verso le 8.30 di mattina ed ad aspattermi, oltre ai tre fratelli più amati d’America, c’era un’ intera equipe di truccatori e stilisti pronti per rendermi stupenda per andare in TV.

Finiti tutti i preparativi mi fecero guardare allo specchio: Wow ero uno schianto: avevo un miniabito nero a fascia sul seno e bombato sotto, che mi arrivava sopra il ginocchio, con delle scapre bianche e laccate abbinate alla borsetta rettangolare anch’essa bianca.

I capelli me li avevano tagliati e piastrati  a tal punto che ora avevo una frangetta che dominava il mio viso coperto da strati di fondotinta e cipria che mi facevanmo brillare la pelle; ero perfetta.

Sorrisi per un attimo pensando a che faccia avrebbe fatto Joe nel vedermi.

Passò una quindicina di minuti, finchè non mi condussero dietro le quinte, pronta per entrare in scena.

“Bene, oggi come ospite speciale abbiamo una giovane ragazza, che ha una voce ed un talento che hanno lasciato a bocca aperta tutta l’america! Ma che dico: Il mondo intero! Ecco a voi, in diretta da ‘Music in New York’ Julie Vann!”

Il pubblico iniziò ad applaudire ed a fischiare: che emozione!

“grazie, grazie Veronica” mi rivolsi alla presentatrice salutando poi il pubblico e sendendomi su un divanetto di pelle rosso posto in centro al palco.

“oh, ma figurati” rispose lei “io e tutte le persone qui presenti diamo per scontato che tu ci canterai una canzone alla fine vero?”

“oh ma certo, se vi fa piacere questo ed altro per i miei fan!” esclamai contenta.

“allora, prima di parlare di musica ci sono dei pettegolezzi che tutto il mondo vorrebbe chiarire: è vero che sei fidanzata con Joe Jonas, il famoso cantante del gruppo ‘The Jonas Brothers’?”