Giochi di Ruolo > Vampiri: la masquerade
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Autore: Treasterischi    09/04/2010    3 recensioni
Due vampiri giovani, i loro viaggi attraverso i secoli e la storia, alla scoperta di tutte le sfaccettature che la non-vita può assumere tra le pieghe del tempo nella loro eterna notte, popolata da Clan insanguinati da lotte fratricide e guerre coi Licantropi.
La nostra storia inizia nell’Italia delle Signorie nel 1500, dove i Granducati rivaleggiavano nel mecenatismo delle arti, nella capacità di finanziare eserciti mercenari con cui invadersi reciprocamente e nell’abilità nel tessere alleanze e complotti tra le corti…
È l’Epoca dei Borgia, della Chiesa Simoniaca e del Rinascimento: Periodo di trasformazioni non certo esente dall’influsso dei Vampiri e dei loro progetti secolari…
Genere: Avventura, Introspettivo, Storico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'La Spada e L'Abisso'
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Capitolo XXII

Pazzia?

(Notte successiva, Geremia e Malachia stanno lavorando su alambicchi e pozioni, c’è un cadavere disteso sul tavolo)
Geremia: (Osservando un fluido nero in un alambicco in ebollizione) Direi che ci siamo quasi, forse con un po’ di bile in più…
Fratello Malachia: Da questo corpo non riusciremo più a cavare nulla, lo abbiamo spremuto fino all’ultimo umore… (La campana del monastero rintocca le 10) Quanto ci mette quel maledetto Toreador a portarne un altro?!
Geremia: Sarà meglio richiamarlo all’ordine…
Fratello Malachia: Vado io, è ora che il Clan della Rosa si adegui ai miei ritmi lavorativi!!
(Il vecchio esce dal sotterraneo e si avvia verso il cortile, passa davanti alla porta semiaperta di una cappella e vi guarda dentro di sfuggita, per poi rimanere sorpreso e tornare sui suoi passi a controllare: la chiesetta è vuota, ma in un angolo c’è Gianni, inginocchiato con le mani giunte davanti a una statua, sembra stia conversando con la Madonna…)
Gianni: E salutami Baptiste se è già lì con te…
Fratello Malachia: Moccioso!! Che stai facendo?!
(Gianni sussulta spaventato)
Gianni: Dicevo una preghierina…
Fratello Malachia: Non puoi stare qui!! Esci immediatamente!!
(Il piccolo si affretta ad ubbidire, il Cappadocius sembra molto arrabbiato)
Gianni: Non volevo fare niente di sbagliato…
Fratello Malachia: Ti avevo detto chiaramente di stare fuori dall’Abbazia!! Sei un Malkavo!! Sei un pericolo per tutti!!
Gianni: Chiedo scusa… Ma non pensavo che pregare fosse un problema…
Fratello Malachia: Pregare?! Ogni istante della nostra non-vita è una bestemmia! Credi forse che Dio possa avere pietà di un Cainita?!
Gianni: Beh, di me no… Lo so che sono un Dannato… Però spero che mi ascolti quando gli chiedo di prendere in Paradiso la mia famiglia… Sono tutti morti molti anni fa…
(Il vecchio sembra rabbonirsi e smette di strattonare il bambino per la casacca)
Fratello Malachia: Oh… Beh, se vuoi pregare vedi di non farlo qui!! Tanto il Signore è onnipresente, quindi può sentirti anche se non entri in chiesa!
(I 2 arrivano all’alloggio di Tom, nel cortile c’è Raffaello che legge i suoi tomi)
Fratello Malachia: Vi avevo detto di occuparvi del moccioso!!
Raffaello: Credevo che Riccardo l’avesse portato con sé in perlustrazione...
Fratello Malachia: Credevate male!! Dov’è il Toreador?!
Raffaello: Nel suo alloggio, sta studiando i 2 rettili…
(Il Fratello Malachia entra seguito da Gianni: Tom sta osservando le iguane che si accoppiano, prendendo appunti)
Tom: Oh, buonasera Signore…
Fratello Malachia: Sbaglio o avevo detto che non avrei tollerato ritardi?!
Tom: Beh, io… Domando scusa, stavo solo…
Gianni: Sono contento che Giò Giò si diverta a giocare alla cavallina col tuo Drago…
Tom: Ehm… Sì… Fanno la cavallina…
Fratello Malachia: Se vuoi essere mio allievo ti conviene raggiungermi immediatamente nel sotterraneo con un corpo morto di giornata! O preferisci stare qui finché quelle “cose” non faranno le uova?!
Tom: No, no! Vengo subito! Gianni, saresti pregato di non stare nel mio laboratorio e non disturbare i “Draghi” in nessun modo…
Gianni: Va bene, non li toccherò, anche perché Giò Giò mi sembra tanto felice…
Tom: Ecco appunto, ora esci, per cortesia!
(I 2 Necromanti prendono un cadavere e si avviano verso il Monastero, Gianni resta in silenzio nel cortile per un po’, poi si volta verso Raffaello)
Gianni: Quando tornano Riccardo e Gmork?
Raffaello: Non saprei…
Gianni: Che stai leggendo di bello?
Raffaello: Un libro dedicato al Clan Assamita…
Gianni: Puoi leggerlo ad alta voce, così lo sento anch’io?
Raffaello: Ti annoieresti di sicuro… E poi è pieno di parole complicate…
Gianni: Ma io mi annoio già adesso…
Raffaello: Beh, trova qualcosa da fare…
(Silenzio per un po’)
Gianni: Potremmo fare conversazione…
Raffaello: Perché non vai sulla soglia del lazzaretto e non controlli quando torna Riccardo?
Gianni: Ma è ancora più noioso…
(Raffaello sospira e continua a leggere, poi alza lo sguardo e vede che Gianni è ancora lì)
Raffaello: Che stai facendo?
Gianni: Niente... Speravo che mi facessi compagnia…
Raffaello: In che modo?
Gianni: Beh… Una volta Lugat mi ha detto che il tuo Clan si chiama così perché sapete modificare le ombre…
Raffaello: Siamo studiosi dell’Abisso, ma che c’entra?
Gianni: Niente, pensavo che forse potremmo giocare a fare le ombre sul muro…
Raffaello: Giocare?
Gianni: Sì, è un Potere divertente… (Si infila un dito nell’orecchio) Il Signor Luigi dice che voi Lasombra lo usate per combattere, ma forse potresti fare un’eccezione…
(Raffaello lo guarda perplesso)
(Frattanto, Riccardo e Gmork sono nel bosco e stanno osservando una tagliola per orsi completamente distrutta)
Riccardo: Non può averla rotta un animale… Avrebbe staccato la catena, ma non aperto le tenaglie, questa è stata afferrata e sfasciata da qualcosa dotato di mani e una forza pazzesca…
(Gmork continua a fiutare e abbaia)
Riccardo: Non ti sembra un Lupo? (Gmork annuisce e latra) È un odore che conosci? Forse era un Gangrel… (Gmork sembra contento dell’idea e scodinzola) Beh, ce ne occuperemo con calma, intanto pensiamo a procuraci Sangue fresco, non voglio bere un appestato e non ne posso più di quello Alchemico…
(I 2 escono dal bosco e raggiungono la Strada Maestra, un Gruppo di pellegrini sopraggiunge in quel momento, Gmork abbaia)
Riccardo: No, non attacchiamoli, sono persone pie, potremmo avere brutte sorprese…
(I pellegrini si sono fermati a guardarli e non avanzano)
Riccardo: Che avete da guardare?!
Pellegrino: Vi prego non fateci del male…
Riccardo: Non era mia intenzione… Perché lo pensavate?
Pellegrino: Beh, ci sono molti briganti su questa via, abbiamo già avuto problemi…
Riccardo: Dove li avete visti?
Pellegrino: Vicino al nuovo ponte…
Riccardo: Vedrò se posso fare qualcosa…
Pellegrino: Grazie, che Dio vi Benedica…
(Gmork ringhia feroce, Riccardo arretra di qualche passo dominandosi a stento e trattenendo il cane)
Riccardo: Buono!! Va tutto bene!! Adesso andiamo via!!
Pellegrino: C’è qualche problema?
Riccardo: No!! È tutto a posto!! Andatevene ora, queste strade sono pericolose!!
(I pellegrini si allontanano, mentre i 2 Cainiti si calmano, poi si avviano verso il fiume)
Riccardo: Te l’avevo detto che erano religiosi!! (Gmork uggiola) Sì, sta calmo, adesso andiamo a mangiare un po’ di banditi e…
(Arrivati nei pressi del ponte notano che c’è un uomo a cavallo che si guarda intorno come se cercasse qualcuno, avvicinandosi si rivela essere Messer Guidubaldo!)
Messer Guidubaldo: Poffarre, com’è piccolo il mondo…
Riccardo: Ehm… Buonasera Messere, cosa ci fate qui?
Messer Guidubaldo: Sto cercando Gianni: l’ultima volta che l’ho veduto era in questa zona e ritengo si sia perso di nuovo…
Riccardo: L’ho incontrato io, l’ho portato con me a Nonantola…
Messer Guidubaldo: Che fortuita situazione, dovevo giusto recarmi lì a chiedere udienza al baronato…
Riccardo: Non avete parlato col Barone?
Messer Guidubaldo: Non ancora, perché lo chiedete?
Riccardo: Beh, pare che l’uomo sia impazzito da una settimana e così…
Messer Guidubaldo: Mi state forse accusando di aver lesionato la sua sanità mentale?!
Riccardo: Ehm, no, ma al momento non sappiamo come sia successo, quindi ogni sospetto è valido…
Messer Guidubaldo: Uhm, la cosa sembrerebbe interessante… Conducetemi al uso cospetto, metterò le mie conoscenze in fatto di follia al servizio della vostra cerca…
Riccardo: Beh, non vorrei farvi perdere tempo, so che stavate andando a Roma…
Messer Guidubaldo: Nessun disturbo: avevo fretta perché temevo che la Luna Rossa presagisse la fine del mondo, invece era solo una banale conseguenza di una Manifestazione del Demonio… Quindi posso dedicare il mio tempo a voi senza indugi…
Riccardo: Manifestazione del Demonio…?
Messer Guidubaldo: Sì, ho avuto uno strano sogno in proposito, se siete interessato ve lo racconterò…
Riccardo: Ehm, magari dopo… Intanto spiegatemi che volete fare col Barone…
(Messer Guidubaldo comincia a spiegare, mentre si avviano a cavallo verso Nonantola, Gmork li segue annusando lo strano cavaliere)
Messer Guidubaldo: Malkav ci ha donato la capacità di sondare la psiche umana meglio di chiunque altro: voi vi fermate all’apparenza e percorrete le vie più semplici del grande Labirinto della Ragione; noi invece possiamo aprire anche porte di passaggi segreti che voi nemmeno immaginate esistano e capire tutti i meccanismi della mente, contorta o semplice che sia…
Riccardo: Quindi leggete i pensieri?
Messer Guidubaldo: Alcuni dei miei Fratelli lo fanno, io lo ritengo una violazione dell’individualità del singolo, perciò preferisco non abbassarmi a tanto…
Riccardo: Quindi che fate?
Messer Guidubaldo: Ragiono… Parlando con le persone riesco a capire quali meccanismi portano la mente a compiere determinate riflessioni e azioni…
Riccardo: Quindi parlando col Barone credete di poter capire la causa della follia?
Messer Guidubaldo: Beh, intanto bisogna comprendere se si tratta realmente di pazzia o se sia semplice stravaganza.
Riccardo: Sembra complicato…
Messer Guidubaldo: Lo è per voi che vi fermate alle apparenze… Ad esempio: guardate le mosche che volano in tondo sopra le nostre teste; voi penserete che facciano così perché sono stupide creature o che siano attratte dall’odore dei cavalli, noi Malkavi invece possiamo “leggere” le loro intenzioni.
Riccardo: E quindi perché lo fanno?
Messer Guidubaldo: Volano in tondo perché non sanno la strada: se sapessero dove andare lo farebbero subito… Anche Gianni cammina in tondo quando si perde…
(Riccardo sembra poco convinto, ma si limita ad annuire, Gmork uggiola)
Riccardo: Credo che questo tipo di ragionamenti abbia fatto venire mal di testa al Gangrel…
Messer Guidubaldo: Sì, è una cosa normale, succede abbastanza spesso…
(Dissolvenza)
(Nel frattempo: Gianni sta facendo le ombre cinesi sul muro, Raffaello continua a sfogliare il suo libro e ogni tanto interagisce con lui)
Gianni: Guarda: so fare la “colomba”…
(Congiunge i pollici e muove le dita come fossero ali ottenendo un’ombra simile a un uccello, Raffaello schiocca le dita e la fa animare facendola svolazzare in giro)
Gianni: Che bello!! Hai un potere fantastico!! Ora fanne una tu…
(Sul muro si profila l’ombra di un’iguana)
Gianni: Bravo, quello sembra Giò Giò…
Raffaello: Io non ho fatto niente…
(Gianni si volta e vede che l’iguana è accoccolata davanti alla lanterna)
Gianni: Ciao Giò Giò, hai finito di giocare col Drago di Tom?
(L’iguana si fa accarezzare, poi gli morde il pollice)
Gianni: Hai fame? Vuoi il mio Sangue o la lattuga?
(Il Drago agita la coda)
Gianni: Va bene, vado a cercarti qualche foglia… Ehi!!
(Gmork fa irruzione nel cortile e comincia a fare le feste a Gianni, sopraggiunge Riccardo)
Raffaello: Trovato qualcosa?
Riccardo: Sì, ho incontrato Messer Guidubaldo!
Gianni: Davvero?! E dov’è?!
(Riccardo si volta e si accorge di essere solo…)
Riccardo: Era proprio dietro di me… Vado a cercarlo…
(Il Bruja torna sui suoi passi e trova il Cavaliere fermo sulla soglia del portone)
Riccardo: Messere che sta facendo?
Messer Guidubaldo: Dico non sapete leggere?
(Indica il dispaccio che vieta ai Vampiri di trovarsi all’interno delle mura cittadine)
Riccardo: Ehm… Sì, ma quella legge non ha alcun valore, come non lo hanno tutte le altre che ha fatto dopo essere impazzito…
Messer Guidubaldo: Non mi pare affatto una legge folle!! Se fossi un Barone la farei subito per tutelare i miei cittadini: i Vampiri possono essere molto pericolosi per la popolazione umana…
Riccardo: Non lo metto in dubbio, ma se non entrate in città non potrete aiutarci, consideratevi un’eccezione alla regola…
Messer Guidubaldo: E va bene, lo faccio solo per una giusta causa…
(Il Malkavo varca la soglia, smonta da cavallo e segue Riccardo fino al lazzaretto, qui Gianni gli corre incontro e gli balza in braccio)
Gianni: Messer Guidubaldo mi siete mancato moltissimo!! Pensavo andaste a Roma senza di me!!
Messer Guidubaldo: Non lo farei mai Gianni, non posso certo abbandonarti! Allora, portatemi al cospetto di questo Barone e vediamo come posso aiutarvi…
Raffaello: Aiutarci?
Messer Guidubaldo: Sì, penso di poter mettere le mie conoscenze al vostro servizio…
Raffaello: Prima forse è meglio avvertire Tom e il Fratello Malachia…
Messer Guidubaldo: Chi sono costoro?
Riccardo: Sono 2 Cainiti locali, il primo ha visitato il Barone, il secondo è il “Padrone di Casa”…
Messer Guidubaldo: Molto bene, conferirò con essi per ringraziarli dell’ospitalità concessami in questo Rifugio e offrire loro i miei servigi…
Riccardo: Ci vorrà un po’ a convincerli…
Messer Guidubaldo: Vorrà dire che aspetterò, tanto sono sicuro che Gianni avrà molte cose da raccontarmi nel frattempo…
Gianni: Sì, mi sono perso nel bosco e poi…
(Riccardo si avvia verso l’Abbazia con Raffaello. Messer Guidubaldo si siede con Gianni sulle ginocchia e ascolta il monologo sulle vicende del piccolo)
(Dissolvenza)

***: Le indagini vanno a rilento, ma Gianni si è ricongiunto al suo Sire, che a quanto pare non è la causa della pazzia del Barone… O almeno così dice… Alla prossima per saperne di più…

Elenco Clan incontratifino ad ora:

Lasombra: Aristocratici Vampiri abilissimi nei complotti. Sono i signori del Tradimento e salgono sempre sul cavallo vincente. Hanno la capacità di manipolare le ombre a loro piacimento, ma sono gli unici Vampiri a non avere il riflesso, questo li rende semplici da scoprire…
Bruja: Clan di filosofi e grandi guerrieri, il loro motto è mens sana in corpore sano, abbracciano solo persone con grandi ideali e doti militari (patrioti, crociati ecc…). Purtroppo il loro idealismo li porta a credersi superiori agli altri Clan e spesso hanno aspri  contrasti… Sono molto collerici per natura, la Frenesia è pericolosa su di loro…
Toreador:  Clan originario della Spagna. Gli esponenti del Clan della Rosa sono dediti all’arte e alla letteratura, mentre guerra e politica sembrano essere a loro sconosciute… Sono Vampiri dotati di una incredibile velocità, ma gli altri Fratelli ritengono gli serva solo per fuggire più in fretta dai pericoli… Il loro punto debole è l’Estasi: tutto ciò che essi ritengano di mirabile bellezza li porta in uno stato di trance estatica dalla quale è quasi impossibile destarsi autonomamente, lasciandoli in balia del proprio piacere e dei propri nemici… La bellezza la possono trovare ovunque, nell’arte, nelle persone o anche in una meravigliosa e letale alba, tuttavia è un piacere per loro quasi irrinunciabile e spesso sono pronti a pagarne il prezzo più estremo…
Seguaci di Seth: I Setiti sono i Tentatori, ritengono che il capostipite della Stirpe Vampira fosse il dio Egizio Seth e non Caino, venerando questa ancestrale divinità ottengono il potere dei Serpenti e la possibilità di estrarsi il Cuore divenendo così invulnerabili: se distrutti dal sole rinascono dalle proprie ceneri ecc… Sono tentatori infidi e sanno sempre come appagare i desideri delle proprie vittime, fino a portarli nelle perversioni più assolute…
Malkavi: I Vampiri del Clan della Luna sono inesorabilmente pazzi, l’Abbraccio dona loro la conoscenza, tuttavia la loro mente non regge l’esperienza e collassa in una serie di alienazioni mentali più o meno pericolose: si va dal parlare con persone inesistenti, alla psicosi violenta e sanguinaria, dalla mania compulsiva dell’ordine, all’avere allucinazioni mistiche, dal credersi eroi in un mondo di fantasia creato dalla propria mente, al repentino cambiamento di personalità ecc…
Nosferatu: Sono vampiri dall’aspetto mostruoso e per questo sono scacciati e perseguitati da tutti (Mortali, Vampiri, Lycan…), hanno la capacità di rendersi invisibili (utile per spiare e origliare qualsiasi informazione da vendere poi in cambio di protezione….) e di creare illusioni per apparire di aspetto normale, ma si tratta solo di una illusione. Per la loro mostruosità sono sempre relegati fuori dalle città: ossari, fogne, paludi, catacombe e qualunque altro luogo inabitato in cui nessuno possa vederli.
Ravnos: Zingari e girovaghi, sono Vampiri nomadi che vagano un po’ per tutto il mondo abbracciando chiunque senza distinzioni di sesso, etnia o età… Sono abili truffatori, ricettatori, fonti di informazioni e merci di contrabbando… Il loro grande problema è che ogni Ravnos è affetto da una particolare abitudine criminale inconscia della quale non può fare a meno: c’è il cleptomane, il bugiardo incallito, li maniaco del gioco d’azzardo ecc…
Assamiti: Detti “La Setta degli Assassini” Clan di Saraceni e popoli mussulmani, vennero in Europa con l’avanzata dei Mori, ebbero contrasti  con gli altri Clan, soprattutto nelle Crociate. Sono sicari e assassini perfetti, il loro potere gli permette di annullare i suoni in un’area di 30 metri… Purtroppo amano nutrirsi del sangue degli altri Vampiri più che di quello dei mortali e questo da problemi a livello di relazioni tra Clan…
Ventrue: Detti i “Sangue Blu”, sono Vampiri nobili con grandi doti di comando, di solito sono al vertice della Società Vampirica, i Lasombra complottano e si alleano spesso con e contro di loro: se i Ventrue sono il dominio i Lasombra sono il controllo, da qui l’odio tra i 2 Clan… Sono molto forti in combattimento e abili nel manipolare le menti dei mortali. La Maledizione di Caino si manifesta su di loro in modo singolare: possono bere un solo tipo di sangue umano; c’è chi si nutre solo di bambini, chi solo di donne, chi solo di persone di un’età precisa o con un preciso colore di capelli, chi di gruppi etnici ben precisi ecc… Nel caso la fonte di cibo si estingua (per esempio nutrendosi solo di Etruschi…) si è costretti a ripiegare su animali, Licantropi e altri Vampiri…
Tremere: Maghi umani che sterminarono i Salubri nell’anno 1000 per divenire loro stessi Vampiri e accrescere a dismisura i loro poteri. Sono potentissimi, ma odiati da tutti gli altri Vampiri perché non considerati Fratelli e Figli di Caino… I loro poteri spaziano nella magia elementale e nel controllo del Sangue: possono ad esempio incendiare i loro nemici o prosciugarne le vene senza alcun contatto fisico…
Salubri: Clan estinto nell’anno 1000 a causa dei Maghi Tremere. Dotati del potere della guarigione i Salubri erano un Clan pacifico, votato alla protezione degli umani, erano alleati con tutti gli altri Clan e proteggevano i mortali dai Lycan e dalle altre minacce in cambio di un regolare tributo in sangue (niente sacrifici umani, solo salassi….). I più potenti potevano addirittura far risorgere i Vampiri dalle loro ceneri. I Tremere uccisero Saulot, il Capostipite del Clan, con un rituale magico per rubarne il potere della non-vita, i suoi discendenti si incenerirono perdendo i propri poteri fino a estinguersi.
Gangrel: Vampiri bestiali che rifiutano la civiltà e vivono nelle foreste. Hanno la possibilità di trasformarsi in un animale specifico, ma cadendo in Frenesia perdono progressivamente l’aspetto umano fino a divenire abomini animal/antropomorfi… Questo loro aspetto li porta a essere facilmente riconosciuti dai mortali come creature soprannaturali (Satiri e Centauri della mitologia ne sono un esempio). I loro artigli sono letali anche per Vampiri e Licantropi, lacerano qualunque cosa…
Cappadoci: Clan di Vampiri Necromanti, capaci di animare i cadaveri con il potere del Sangue. Sono soprannominati “Ladri di Tombe”, per la loro abitudine di esumare corpi dai cimiteri. È un Clan molto chiuso visto con timore e rispetto da tutti gli altri. Sono gli unici Vampiri ad avere un aspetto perpetuamente cadaverico, tutti gli altri Clan possono sfruttare il sangue ingerito per avere una parvenza più umana, i Cappadoci no: essendo il Clan della Morte ne portano l’aspetto.

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