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Autore: _Bea    09/04/2010    3 recensioni
Tu, non devi neanche osare a mettere in discussione il nostro legame! Tu, sudicia babbana, non sei neanche in grado di capire quanto ci amiamo!
Genere: Commedia, Malinconico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Albus Severus Potter, Lily Luna Potter, Nuovo personaggio, Scorpius Malfoy
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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                                     Un nuovo inizio non cancella i dolori del passato

 

 

Una ragazza dai capelli rossi era sdraiata sul divano a guardare la Tv, quando il campanello suonò.

Ma che cosa volevano?

Di malavoglia si alzò e andò ad aprire.

Aperta la porta si ritrovò davanti il proprietario dell’appartamento, che la guardava scocciato.

-Ciao- salutò colpevole. Cazzo!

-Non cercare scuse, non paghi l’affitto da un mese… non credere perché sei una ragazzina io faccia sconti! Se il prossimo mese non mi paghi ti sfratto!- e detto questo se ne andò lasciando dietro di sé una puzza di sudore non indifferente.

-Che schifo- e chiuse la porta.

Era davvero nella merda.

Cosa poteva fare? Al lavoro non la pagavano tanto, e non ce la faceva.

Si guardò in torno per cercare l’ispirazione…

Questa casa era troppo grande per lei, faceva bene ad andarsene non le serv…

Un attimo!

Ecco quello che le serviva, una persona che pagasse con lei l’affitto, una coinquilina!

-Luna, sono un genio- disse alla gatta nera.

Stava impazzendo se parlava alla gatta… in più adesso la stava guardando con quegli occhi grigi…

Lily distolse velocemente lo sguardo e cercò un foglio ed una penna.

Era un’impresa: con tutto quel disordine…

Si arrese, doveva fare in fretta. Prese la bacchetta e si disse –Accio penna e foglio-

I quali comparvero immediatamente.

-Bene- si sedette al tavolo e scrisse

 

Cerco inquilina che vuole vivere a Oxford, di fianco all’università.

Se qualcuna è interessata mi chiami al numero ……………, per discutere dei dettagli.

 

Fece alcune copie, così quando sarebbe andata al lavoro li avrebbe attaccati qua e là.

Però avrebbe dovuto pulirlo un po’ quell’appartamento, faceva parecchio schifo.

Prese la bacchetta e disse –Gratta e netta-

E la casa un attimo dopo si ritrovò pulita e ordinata.

Ecco. Questo era un altro problema: se viveva con una Babbana non poteva usare la magia senza essere scoperta.

 

Sono loro che si devono abituare a noi, non viceversa! Cos’è Potter, ti stai rammollendo?

 

NO!

Non doveva pensare a lui…!

Chiuse gli occhi e fece un respiro profondo.

L’odore di quella specie di uomo non l’aveva ancora abbandonata, quindi si spogliò e andò sotto la doccia.

Era metà agosto, e tra un po’ iniziavano i corsi a Oxford, quindi ci sarebbero stati molti provinciali che cercavano un posto dove stare.

Sghignazzò sotto la doccia e incominciò a lavarsi.

Ma mentre si stava facendo o shampoo, l’acqua calda scomparve.

-Ah!-

Perfetto, le aveva tolto l’acqua calda quel puzzone!

Non è perché non si lava lui, nessuno si può lavare…

Con GRANDE difficoltà si sciacquò e uscì dalla doccia.

Si mise una maglietta extra-large nera con sopra la faccia di Kurt Cobain e si rimise sul divano, riprendendo la vaschetta di gelato alla panna.

Alla Tv non davano niente, in più era tardi, il giorno dopo doveva lavorare.

Sorrise tra sé e sé.

Lei Lilian Luna Potter, studentessa serpeverde, diplomata con tutti Eccezionale alla scuola di stregoneria e magia di Hogwarts, lavorava in un bar Babbano.

Ma se l’era scelta lei quella strada no?

Era stata lei a scappare dalla sua famiglia e dal mondo magico.

Non si pentiva, adesso stava meglio.

Era troppo stare nel suo mondo.

Quanto poteva soffrire ancora? Stava rischiando di impazzire, quindi a soli 17 anni se n’era andata, con i suoi soldi e il suo ricordo.

Era tutta colpa sua!

Strinse con una mano le coperte, mentre l’ennesima lacrima rigava il suo volto

 

Erano seduti sotto il loro albero preferito, davanti al lago Nero.

-Luna, lo sai che ti voglio bene vero?- mi chiese, non guardandomi in faccia, ma l’orizzonte del lago.

Lo guardai un po’ stranita

-Scorp, da quando in qua mi fai delle dimostrazioni di affetto così esplicite?- scherzai.

Era strano. Cos’aveva?

I suoi occhi grigi erano tristi e guardavano l’acqua.

-Scorpius mi devo preoccupare?- ecco era riuscito a farmi spaventare

Lui si girò e mi fece un sorriso, un po’ tirato.

-No, d’altronde me la sono sempre cavata- non me lo vuoi dire?

Vuoi la guerra Mallfoy?

Ricorda: ma mettersi contro un Potter.

-Complimenti per il diploma- tagliai corto

-Me lo hai già detto-

-Allora te lo ridico-

Rimasimo in silenzio per un po’.

-Me ne vado- disse poi

Il mio cuore perse un battito.

-D-dove vorresti andare?-

Cosa faceva lei senza di lui? Lui, il suo migliore amico da sempre, colui che mi aveva salvata da tutti.

Dalla finzione, dall’egoismo e dalla merda un paio di volte.

-Non lo so, devo andarmene da tutto-

Mi alzai e lo guardai furiosa

-NON DIRE CAZZATE!- gridai

L’unico appiglio sicuro della mia vita non poteva andarsene!

Lui chiuse gli occhi e disse calmo –Non ti sto chiedendo il permesso Luna, Albus lo sa già. Me ne andrò, che ti piaccia o meno-

-Perché?- riuscii solo a chiedere

Lui aprì gli occhi e mi guardò come non aveva mai fatto: insicuro

-Perché non so chi sono,Luna. Adesso che ho finito la scuola posso andarmene, non so dove… ma mi sento oppresso qui. Da tutti-

Da tutti significa anche da me?

-Se te ne vai io non ti cercherò, non ti scriverò. Non ha senso sentirsi se non ci si può vedere-

Cercavo di minacciarlo, sperando che cambiasse idea, ma era quasi impossibile.

Stavo cadendo in un baratro senza fine.

Pian piano sentivo le ginocchia cedere, sotto al mio peso.

-Mi stai lasciando- sussurrai, al limite

Lui si alzò e si mese davanti a me.

Non eravamo mai stati insieme, ma quello che ci legava era unico. Non lo sentivo solo io.

Mi accarezzò la guancia, guardandomi

-Questa frase di solito non si dice ad un amico- mi sfotté

-SCORPIUS TU SEI LA MIA RAGIONE DI VITA!- sbottai, guardandolo negli occhi

Lui in quel momento avvicinò il suo viso al mio, e continuandomi a guardare mi diede un leggero bacio sulle labbra.

Non ci eravamo mai sfiorati in questo modo in cinque anni.

La nostra era sempre stata un’amicizia profonda dormivamo perfino insieme.

Ma MAI ci eravamo baciati.

I nostri occhi erano attratti come calamite gli uni agli altri.

Loro si stavano dicendo tutto, ma noi, Scorpius e Lily non avevamo il coraggio di ammetterlo.

-Se questo è ciò che ti rende felice, posso dirti vaffanculo- dissi, prima di andarmene

 

Quella fu l’ultima volta che lo vide. Erano passati ormai 2 anni.

-Bastardo- sussurrò

Non lo aveva ancora dimenticato e grazie a lui, ora si sentiva più sola che mai.

  
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